Cistite e candida recidiva... ne uscirò mai??

[alexsandra]

Ciao ragazze
Vi scrivo perché sono completamente in crisi e non so davvero con chi parlarne.
Sto passando un periodo di confusione totale e non riesco veramente a capire di preciso qual'è il problema e quindi di conseguenza come risolverlo.
Sono ormai 3 settimane che sento questa insoddisfazione generale e me la prendo con tutti.
Nel mio lavoro questi mesi, circa da maggio a settembre sono i più pesanti di tutti in quanto abbiamo tantissimi ordini da consegnare prima delle vacanze e poi alla riapertura. Quest'anno però quasi tutti i clienti hanno mandato gli ordini in ritardo, quindi ci siamo ritrovati nelle ultime settimane a non riuscire a consegnare in tempo.
Essendo che i clienti seguiti da me sono quelli più piccolini (anche se insieme formano praticamente il nord Europa completo) non hanno mai la priorità quindi sono sempre i miei ordini a dover essere spostati.
Questo mi mette sempre nella posizione di dover scrivere ai miei clienti che consegnamo in ritardo e il mio capo mi chiede di scrivere delle scuse assurde, cose che a mio parere nn hanno senso e non sono vere e questa cosa davvero mi fa male dentro.
Io nel mio lavoro ci metto veramente me stessa, tutto il mio impegno e la mia personalità, e il dover scrivere sempre delle assurdità mi fa stare male, perché non è quello che veramente io direi e farei. Mi sento come se dovessi essere un'altra persona.
In tutto l'anno ho fatto tantissimi sforzi per prendere questi ordini, ho fatto di tutto per accontentare i clienti e adesso oltre a dovermi comportare in un modo che non mi appartiene, devo anche leggere ogni giorno tantissime e mail di reclami, lamentele e problemi perché non rispettiamo le promesse fatte.
Ultimamente poi mi sto facendo molte domande riguardo proprio il mio lavoro in quanto non ci sono possibilità di crescita ne economiche ne professionali e mi chiedo spesso se questo è ciò che voglio veramente dalla mia vita. E ad oggi non mi sono ancora data una risposta.
Per quanto riguarda la mia vita di coppia, con il mio ragazzo sto molto bene, però davvero non ci capiamo.
Non ci intendiamo. Pensiamo praticamente sempre cose opposte su qualsiasi cosa. Ovvio che poi ci veniamo incontro praticamente sempre, però spesso mi piacerebbe avere più comprensione, essere capita con uno sguardo, sEnza dover spiegare tutto sempre. Mi piacerebbe avere più intesa. Senza contare che in passato ci sono stati dei problemi con i suoi genitori, che io non riesco a superare, mentre lui invece pensa che sia tutto ok e che vorrebbe che tutto tornasse come prima.
Ed anche questo spesso mi porta a farmi delle domande. Io con lui sono veramente felice?
Perché devo per forza farmi passare delle situazioni che invece x me, x come sono io, non riesco a farmi scivolare? Mi piacerebbe che lui accettasse il fatto che x per me le cose sono cambiate e quindi ripartire da li. Non sempre rimanerci male perché le cose non sono più come prima.
Ed a volte mi chiedo, riuscirò mai ad andare oltre?
Come faccio a pensar di fare una famiglia con lui se non tollero molto i genitori?
Io lo amo. Però ho tanti dubbi su questa situazione, soprattutto perché per lui la sua famiglia è super importante.
Un'altra cosa che mi rende molto infelice è la mia famiglia d'origine, soprattutto mia sorella.
Ho lottato per anni perché lei avesse il meglio, risentisse il meno possibile degli errori dei miei genitori, ho cercato di starle vicino in tutto per tutto. Ma purtroppo questo non è servito a niente. Ad oggi è arrivata ad avere 50 kg in più, non ha motivazioni, pensa che tutto le sia dovuto, mi risponde malissimo e mi cerca praticamente solo quando ha bisogno. Ma allora io mi chiedo, ma chi ho cresciuto? Dove ho sbagliato? Perchè lei non si rende conto di quanto mi ferisce.
Di mia madre e mio padre non parlo nemmeno perché tanto la situazione non è mai cambiata con loro e pian piano ormai non ci rimango nemmeno più male.
Oltre a tutto questo mi sento così vuota.
Non c'è più niente che mi faccia sentire viva, niente che mi scateni un'emozione forte dal profondo, è come se mi sentissi sempre piatta e senza emozioni.
Persino il fatto che il 10 agosto viene la mia famiglia danese a trovarmi.... non mi ha provocato emozione il che è stranissimo visto che la parte della vita che ho trascorso in Danimarca corrisponde alla parte più bella e spensierata, in cui ero semplicemente io.
Niente ragazze mi scuso per questo poema ma davvero non riesco ad aprirmi con nessuno perché mi sento sempre giudicata.
Ho passato dei periodi peggiori, ma questa confusione che non riesco a capire per me è quasi peggio, dato che sono abituata a prendere i problemi e trovare le soluzioni.
Spero che questo sia solo un periodo e spero presto di trovare qualche risposta ai miei dubbi.
Buona serata a tutte e se avete qualche consiglio o riflessione tutto è ben accetto!

[flo67]

Alex bella, mi dispiace leggerti così.
Ti ho conosciuto a marzo come una persona molto positiva, propositiva, frizzate e matura per la tua età. Guarda, innanzitutto mi permetto di dirti che periodi come quello che stai passando tu adesso, capitano nella vita. Il fatto è secondo me, che tu sei abituata a fronteggiare le situazioni direttamente, perché sei una combattente, quindi non sei abituata, né vorresti, subire le circostanze che vivi.

Il lavoro: succede anche a me di dover inventare e gestire delle mega balle galattiche ai clienti per disservizi o servizi non arrivati puntualmente. E tutto questo al telefono a voce. Vabbè, mi hanno già dato il premio facciadichiulo dell’anno, ma mai ritirato per la vergogna perché in realtà io sono come te, una persona schietta che non racconta frottole. Però capita, ed ho imparato a gestire questa cosa come una parte del mio lavoro odiosa che però non rappresenta la parte di me più professionale.
Comprendo benissimo tu come ti possa sentire, raccontare frottole non fa parte della tua forma mentis, però lo devi fare perché te lo dice il tuo capo. Lo so, è veramente una cosa che ti fa venire i diverticoli. Hai mai pensato Ale, ad una cosa: e se l’azienda fosse tua, tu come gestiresti i ritardi delle consegne?
Nel frattempo, cerca un altro lavoro.

Il moroso: scrivigli una lettera e racconta come ti senti quando discutete per le cose vostre o per i suoi genitori che non tolleri. Insomma fallo partecipe e mettilo per iscritto.

La sorella: nota dolente. Più che sorella per te è figlia perché l’hai CRESCIUTA ed ora lei non ti ripaga con l’amore che vorresti. Ahhh, mi sembro io che parlo di mio figlio. No, mi dispiace su questo non ho consigli da darti perché anche io faccio tanta fatica a comprendere le dinamiche che spingono i giovanissimi a comportarsi a ca@@odicane nonostante la buona educazione.
Anzi, un consiglio ce l’ho, però è estremo: ignorala ma continua ad amarla. Quello che hai seminato, prima o poi lo raccoglierai.

E questo è tutto, cioè niente.

Sono sicura comunque che riuscirai benissimo a superare questo periodo, troverai il modo perché sei troppo in gamba, però non farti investire dalle situazioni sennò passi da vittima, ma guarda, valuta e rimani lucida. Ogni cambiamento arriva se deve arrivare, al momento giusto

Un abbraccio gramde

[Mare73]

Ogni cambiamento arriva se deve arrivare, al momento giusto

Sono totalmente d'accordo con Flo.
Ovviamente, perché il cambiamento arrivi, ci vogliono pure le palle per metterlo in atto: ma tu di quelle ne hai da vendere.

E quindi l'unico consiglio che mi sento di darti è: datti tempo. Metti bene a fuoco che cosa ti crea il disagio e l'insoddisfazione che stai vivendo, mettendo insieme le valutazioni razionali ma anche le reazioni istintive. L'importante è non avere fretta: quando sarai pronta, saprai esattamente cosa fare.
Nel frattempo, per non farti vincere dalla frustrazione e non sgozzare nessuno per strada, immagina questo momento come una fase di studio: non stai affatto buttando via il tempo, stai preparando le tue mosse future.

[zuzu]

Ale è da agosto che non ti si sente. Come stai? Hai fatto luce su qualcosa?

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[Mare73]

Io per esempio ho fatto luce sul fatto che la tua Mantova è bellissima ma umidissimaaaaaaaaaaaaaaa!!
Questa povera camoglina, partita dieci giorni prima dal mare con 20 gradi e TOTALMENTE SPROVVISTA DI UNA GIACCA INVERNALE si è beccata la febbre.

[alexsandra]

Ciao a tutte
è da un po' che no non aggiorno la mia storia e penso che questo sia il momento per farlo!!

Io per esempio ho fatto luce sul fatto che la tua Mantova è bellissima ma umidissimaaaaaaaaaaaaaaa!!

Mi fa piacere che ti sia piaciuta Mantova! Purtroppo qua viviamo perennemente nell'umidità che d'inverno diventa nebbia e d'estate diventa caldo afoso!!
Io diciamo che sto abbastanza bene!!
Dopo il periodo di tristezza e insoddisfazione che avevo descritto nei miei messaggi precedenti, ho deciso di chiedere aiuto ad una psicologa perché la situazione era peggiorata notevolmente. Dopo le vacanze estive, tornavo dal lavoro e piangevo senza motivo, non avevo mai voglia di fare niente, ne entusiasmo, quindi ad un certo punto ho deciso di farmi aiutare.
Ad oggi, dopo quasi un anno di terapia, siamo arrivate al punto più grosso e probabilmente più doloroso per me: per essere veramente libera devo perdonare i miei genitori, altrimenti questa rabbia che provo sempre e comunque per loro è come se mi tenesse sempre ferma e non mi facesse andare avanti.
Non mi aspettavo che questa situazione potesse dipendere da loro e sono sicura che sarà un percorso in salita e molto lungo, in quanto al momento soltanto pensare di doverli perdonare mi crea una rabbia pazzesca, ma devo farlo per me stessa!!
Sul fronte vestibolite devo dire che sto meglio e quasi non ci credo.
I miei nervi stanno guarendo, swab test quasi negativo, tranne per la forchetta posteriore in cui invece brucia ancora parecchio.
Galizia voleva togliermi i farmaci in quanto secondo lui prendo un dosaggio troppo alto per la mia sintomatologia attuale, ma io non ho voluto in quanto ancora non mi sento pronta.
Lato muscoli invece non sto benissimo, diciamo che a la situazione Covid mi ha obbligata a interrompere la fisioterapia per più di un mese e la situazione è un po' peggiorata in quanto spesso ho ricominciato ad avere i sintomi minzionali di svuotamento ed a sentirmi contratta.
Galizia ad ogni modo mi ha detto di non preoccuparmi perché è sicuramente un peggioramento passeggero e più leggero della mia situazione iniziale, quindi sto intensificando gli accorgimenti e riprendendo expose e magnesio supremo.
Diciamo che a mio parere preferisco avere nervi tranquilli e muscoli incavolati perché secondo me i muscoli sono più semplici da gestire con tutti gli accorgimenti quotidiani, mentre invece i nervi fanno più fatica.
I rapporti sono migliorati molto e di questo sono veramente felice!!!
Provo solo un po' di dolore all'inizio, che diminuisce man mano durante il rapporto.
Diciamo che avendo avuto da sempre rapporti dolorosi e difficoltosi, il fatto di iniziare ad avere dei rapporti quasi solo piacevoli mi sta incuriosendo molto, sto imparando tante cose sul mio corpo che prima non sapevo e capendo anche cosa mi piace di più e cosa meno.
Ho capito che finchè provavo un dolore fortissimo non poteva esistere il piacere, proprio perché il mio corpo non aveva modo di provarlo.
Invece ora, che il dolore sta diminuendo sempre di più, sto scoprendo e percependo sempre di più cosa sia il piacere e ne sono davvero felice.
Non mollate mai ragazze!!!
Un abbraccio a tutte!

[zuzu]

Mi piace il tuo aggiornamento Ale. Lo trovo carico di positività, la presa di coscienza del nocciolo del problema già lo è e sicuramente ti aiuterà ad affrontarlo, anche se non è facile. Brava davvero!

[Laulaura]

Ale sei una ragazza da ammirare, sei stata bravissima a prendere la situazione in mano e a rivolgerti ad una psicologa. Veramente sono felice che ora anche sul fronte rapporti vada meglio! Brava!

[flo67]

Eh si brava brava Alex e complimenti per il tuo percorso

[Mare73]

il fatto di iniziare ad avere dei rapporti quasi solo piacevoli mi sta incuriosendo molto, sto imparando tante cose sul mio corpo che prima non sapevo

Questa sì che è una notizia fantastica! Dajeeeeeeeeeeeeeeee!!!

sono sicura che sarà un percorso in salita e molto lungo, in quanto al momento soltanto pensare di doverli perdonare mi crea una rabbia pazzesca

Capisco quel che dici parola per parola. Per perdonare ci vuole un coraggio infinito: il coraggio di lasciar andare, di non pretendere sempre il massimo a tutti i costi da tutti, e quindi di accettare che le persone non sono necessariamente esseri meravigliosi, ma possono pure diventare delle belle carogne.
Il coraggio di non giudicare gli altri, che diventa possibile solo quando si ha il coraggio di non giudicare se stessi.
Un bel malloppo, non c'è dubbio. Però io penso che quando una persona decide di iniziare questo percorso, sta già avantissimo.