Prima di rispondere premetto che ho letto tutta la tua storia. Un percorso lungo, un pó tormentato con molte ansie, paure, tentennamenti e forse un pó di senso di colpa verso la tua famiglia ed il tuo ragazzo. Sei molto giovane e con meno ansia ti auguro di arrivare a dire un giorno finalmente sto bene!
Per la domanda che poni ti riporto la mia esperienza. Da quando avevo 14-15 anni dicevo a tutti che avrei voluto fare il medico, credo che fosse più un sogno di mio padre che mi ero inculcata in testa...l'ultimo anno di scuola superiore l'ho passato a studiare per i test di ammissione di università privata e pubblica, non passo il test e mi iscrivo a chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi innamoro della facoltà, nonostante mio padre insistesse per il test di medicina dico no...non è stato un percorso facile. Alcuni prof erano assurdi, esami lunghi, nessun esonero, ore di interrogazioni. Mi laureo e faccio il dottorato...volevo fare ricerca e lavorare in una grande azienda. Finisco il dottorato, avevo già un posto assicurato, ma lascio Bari e mi trasferisco in provincia di Parma perché uno avevo cambiato idea sulla strada che volevo percorrere due ero stanca di stare lontana dal mio ragazzo, ora compagno. Delusione di mio padre che già mi vedeva...beh, non so cosa! Ora lavoro in una parafarmacia perché nel frattempo ho anche cambiato idea sulle aziende farmaceutiche, era un mondo che semplicemente non mi interessa più...nel frattempo coltivo il sogno di fare qualcosa nel ramo della bio-cosmesi: spignatto un pó, studio e sto lavorando ad un progetto con mia sorella (che fra l'altro studia giurisprudenza e vuole mollare da anni, ma è arrivata all'ultimo esame e vuole chiudere la faccenda. Lei ammette che non è del tutto la sua strada e non sa bene cosa vuole fare, di sicuro non l'avvocato, non il notaio, non il dottorato...nonostante i 30 accumulati sul libretto, ogni esame è una sofferenza fisica e psichica...pianti, ansia, nervosismo...e non solo per lei! Mette in agitazione tutta la famiglia.)
Attualmente quindi ho/abbiamo un altro progetto, so bene che mio padre mi voleva medico, poi ricercatrice e che l'ho deluso ma sinceramente a me importa di non aver deluso me stessa. Io ho 33 anni ed inseguo altri orizzonti, tu ne hai 10 di meno...domandati cosa vuoi davvero, cosa farà star bene te e te sola ed ascoltati senza badare troppo si C onsigli altrui perché solo tu sai quello che vuoi. Era quello che dicevo a mia sorella quando mi veniva vicino e mi diceva non voglio più continuare ed io lo vedevo che stava male...ne vale la pena? La vita è tua ed è unica...hai tante occasioni, puoi cambiare idea, mettere persino in stand-by la facoltà attuale ma segui solo te stessa...hai affrontato un percorso lungo e difficile: non farti logorare anche da questo e non farti influenzare dal tirocinio! Io ne ho fatti diversi, alcuni facili, altri difficili, da ognuno ho attinto qualcosa di positivo...domandati se è anche l'esperienza non del tutto positiva a condizionarti in qualche modo. Ascoltati senza ansie e paure, senza pensare che deluderai gli altri. Non deludere te stessa, questo conta! Ti abbraccio!