Ciao amiche e compagne di ventura.
Non aggiorno da un botto la mia mirabolante storia e mi sembra sia il momento di farlo.
Sono a Parigi. Sto vivendo qui un periodo per approfondire i miei studi e concludere la tesi di dottorato. Sta città la sto odiando. Odio tutto e tutti. Nerorgasmo e Skruigners a stecca nelle cuffie. Cielo grigio e facce da culo parigine ogni giorno. Ma sono presa a bene lo stesso. E ora vi dico perché:
1) non prendo più il rivotril. Ormai da un bel pò. Quasi tre mesi. E va tutto bene. Con il laroxyl sono a 5 gocce e mi manca proprio poco pochissimo per dire addio definitivamente ai farmaci. Non vedo l'ora. Mi sono davvero stufata di prendere sti farmaci. Voglio prendere quello che voglio io quando lo dico io. Non voglio che mi si impongano sostanze ed effetti. Sono tre anni e mezzo di medicine. Possono bastare. Come dicono qui: ça suffit.
Ho intenzione di scrivere un post preciso sulla mia modalità per scalare, perché ci avevo già provato in passato e avevo avuto notevoli difficoltà e vorrei evitarle alle altre ragazze, se ciò fosse possibile con la mia esperienza.
2) sono stata al controllo con Pesciolino: i muscoli sono morbidi e la situazione è molto tranquilla. Anche lui conviene sul fatto che posso scalare secondo la mia necessità il resto delle medicine e poi bon, è fatta.
3) prima di partire per Parigi, più di un mese fa, ho avuto un attacco di brucito (misto di bruciore e prurito) tremendo. Sono sicura che la causa sia stata la combo ceretta alla patata + maratona di sesso della durata di un uic end (interrotto solo per cibarci) con il mio ragazzo: era il uic end prima di partire ed evidentemente eravamo entrambi molto preoccupati dal fatto di non poter più
per questo periodo. Quindi sono partita con la patata in fiamme. Ovviamente arrivata qui e passando il tempo non facendo sesso la situazione è tornata alla normalità.
4) il mio ragazzo. Per chi conosce la mia storia, sa che all'arrivo su questo forum ho preso decisioni importanti, tra cui quella di chiudere la storia con il mio ex. è stato molto doloroso e non ci siamo lasciati affatto bene. Poi sono passati anni. Mi sono successe altre mille cose. Bellissime e bruttissime. Più bellissime però. E l'estate scorsa, a giugno del 2016, l'ho incontrato per caso, in giro per locali una sera. Ci siamo guardati e non ci siamo detti nulla, ci siamo baciati in mezzo alla strada davanti a tutti. Ci siamo abbracciati per un sacco di tempo. E poi abbiamo ricominciato a vivere la nostra storia.
Questo ragazzo è tipo la-storia-infinita-della-mia-vita. Ognuna di noi ha la sua. Lo conosco da 10 anni. Questa è la quarta volta che ci rimettiamo insieme. Ci amiamo fortissimo. E ci siamo odiati fortissimo. Tra di noi ogni cosa e -issima. Non ci sono mezze misure. Mai. Lui ai miei occhi è la perfezione assoluta. La persona che sarei se fossi uomo. Certo, riconosco i suoi limiti, non sono più accecata dall'innamoramento come quando l'ho incontrato a 18 anni, ma mi piacciono. Non mi danno fastidio. Fanno parte della sua persona. Della sua esclusività. Che è capace di farmi ridere sempre, di farmi sentire come una ragazzina di 18 anni, ancora e ancora e ancora. Lui è una forte fonte di ispirazione e di incoraggiamento per me. E tutto di lui è luminoso e trasparente. Trasparente per me, che lo conosco a memoria eppure lo scopro sempre diverso. Trasparente per me che capisco ogni sua espressione del viso e ogni sua inflessione di voce. Trasparente per me, che finisco le sue frasi e rido con lui.
Perché ve lo sto raccontando? Perché questa mia storia sul forum si apre con la crisi della nostra relazione e la crisi del mio corpo e del mio affranto animo, così indeciso e sperduto da non riuscire a muovere un passo in alcuna direzione. Ero immobile e non sapevo cosa fare. Qui ho capito come curarmi e come ascoltarmi. Qui ho anche capito che mi sarei dovuta allontanare da lui perché in quel momento le nostre strade non stavano comunicando, erano parallele e distanti e lo sforzo che stavamo facendo per avvicinarci ci portava, al contrario, ad allontanarci ancora di più. Come se le nostre forze opposte che remavano l'una verso l'altra creassero una forza ancor più grande respingente, che ci sbatteva l'uno lontano dall'altra. Allora ho assecondato il flusso. Ho smesso di agitarmi e di contrarmi nello sforzo. Mi sono rilassata e ho lasciato che il mio corpo mi indicasse la strada.
E ciò che deve accadere accade.
E adesso sono qui e anche lui lo è. Siamo qui ora e siamo qui e ora sempre.
Vi voglio davvero davvero bene. Siete una costante nella mia vita. Questo forum, se preso in un senso profondo e retrospettivo, è terapeutico per gli aspetti più insondabili del nostro animo.
Grazie amiche.