Oh, ammemmifate arrossi', e questo per una Rossa è moralmente inaccettabile!
Grazie
Non scrivo da un po', e generalmente quando lo faccio è perché non va. E quando non va, non voglio dargli tanto spazio (oggi emargino i soggetti grammaticali, come potete notare). Lontano dal forum, lontano dalla patata, parafrasando. Cooooomunque, in ciccia niente di nuovo. Come al solito sono a un bel picco di neuropatia, quindi bruciore che riesco ad arginare poco perché per quanto faccia kr, automassaggi, alzatine e sgranchite, posizioni da scaricatore eccetera, sto mooolto seduta e questo non mi aiuta. Inoltre a me camminare peggiora la situazione. L'uretra impazzisce proprio: tenesmo, bruciorini...nulla via, non è la chiave migliore per distendere i muscoletti. Però è ovvio che vado quanto più spesso possibile a giro, a camminare, a portare il cane, anche solo per evita' di spegnermi davanti al computer che a una certa ora della giornata comincia ad assumere le fattezze allucinogene dei rosa elefanti di Dumbo. Insomma, lo odio ma mi serve.
E quindi peggioro, come era preventivabile. Che palle, però. Ed è tornato un pochino di prurito, tanto perché qui sotto siamo democratici e se torna uno tornano tutti. Si fottano (tutti, sempre per democrazia).
Continuo la mia vita, ad ogni modo. E mi sento senza limiti. Sto buttando giù la mia storia finita e il suo epilogo malsano, è arrivata quasi allo stomaco. Sono lì lì per digerirla, e il mio bicarbonato di sodio virtuale è stato il semplice rendermi conto di non essere (più) frenata da lui. Niente più recinto. E mi sento bene. Libera. Perché in fondo se siamo in due è per potenziarci, non per affievolirci a vicenda, giusto? E allora tanti saluti, aspetto il mio potenziatore. E se non c'è, meglio
Chissà come sarebbe stata la mia vita senza la vestibolite. Voi ci pensate mai? Ahahahahah che domanda cretina! E il bello è che non la cancello, no, dovete vedermi ragiona' e mitragliare cazzate

Ma torniamo a noi. Il senso della questione è: chissà quali decisioni avrei preso senza questo tarlo. Penso, in un moto di positività, che probabilmente avrei perso molte occasioni. Con la scusa "Sai quanto tempo ho per farlo?", avrei rimandato tutto. E tutti. Avrei trascinato il sacco per qualche chilometro in più. Poi sicuramente l'avrei mollato e aperto, ma magari sarebbe stato troppo tardi, no? E invece, così mezza fracica e marcia, mi sono detta "Fanculo Canada, faccio tutto ora, così se domani mi casca la topa (Oxford

) non ho nulla da recriminare".
"Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
e ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto."
Vi penso sempre, soprattutto in giornate al limite tra il dolore, la follia e il rincretinimento dato dal tentativo di ignorarli entrambi
