Ciao Ale,
È davvero bruttissimo quello che ci hai raccontato anche se ti ringrazio per averlo fatto è per averci dato fiducia.
Noi siamo qui anche per questo.
alexsandra ha scritto:Oggi ho fatto la seconda seduta di fisioterapia e che dire... sempre un momento piacevole e di rilassamento sia muscolare che mentale! Sono ancora a 4 gocce di laroxyl che aumenterò a 5 lunedi sera e per la prima volta ieri quando sono andata in bagno ho notato che il getto della pipi era migliorato, più spontaneo e “corposo”, non gocce che fanno fatica a scendere. Piccoli miglioramenti che però chi ha questo tipo di problemi nota subito e fanno molto piacere!
queste sono due bellissime notizie e sappiamo che i piccoli miglioramenti per noi sono grandi passi avanti quindi non puoi che esserne entusiasta di questo
alexsandra ha scritto: quindi, dato che le disponibiltà economiche sono ridotte lei sostiene che dato che lei è una vita che dovrebbe curarsi ed io non sono in punto di morte, io non dovrei prendere cosi a cuore il fatto di guarire e quindi potrei anche rinunciare alle sedute di fisioterapia se non dovessi avere la possibilità di andarci.
Questo perchè lei ha un compagno che vive in un altro paese, quindi dato che a lei serve la macchina per andare dal suo compagno le scoccia molto il fatto di doverla lasciare a me per andare a fare le sedute di fisioterapia.
In più il suo compagno, in riferimento a questo discorso, pensa che se non si hanno le possibilità di fare le cose si deve rinunciare, quindi secondo lui, dato che io non ho una macchina mia dovrei rinunciare alle sedute.
Allora prima di tutto: che cazzarola vuole il compagno di tua madre? Ma che si faccia una valanga di fatti suoi!
E poi scusa se mi permetto di farti questa domanda: perché non prende lui ogni tanto la macchinina e viene? lui a trovarla?
Su tua mamma non mi permetto di esprimere giudizi perché so che non è mai bello sentir parlar male della propria madre nonostante abbia obiettivamente comportamenti da lasciare a bocca aperta però penso che con questa frase:
alexsandra ha scritto: Soprattutto faccio veramente fatica a concepire che un genitore ragioni in questo modo, perchè secondo me si dovrebbe ragionare proprio in senso contrario, cioè aiutare un figlio a curarsi per evitare che tra tanti anni si ripresentino dei problemi di salute.
Hai riassunto esattamente il mio pensiero e penso una regola di vita in generale.
Per una madre la salute del proprio figlio dovrebbe essere la priorità in assoluto, altro che pensare ad avere la macchina per andare a trovare il compagno spara sentenze.
Vorrei vedere se capitasse a loro la stessa cosa e se qualcuno a loro vicino gli rispondesse le stesse frasi che hanno detto a te!
Partiamo dal presupposto che il nostro problema sappiamo che per qualsiasi persona esterna è difficile da capire perché non è niente di visibile e spesso si tende a sentenziare - per ignoranza in materia - che sia un problema psicologico e appunto per questo non potremo mai pretendere che una qualsiasi persona esterna per quanto abbia la buona volontà di starci vicino possa capire a pieno quanto sia una tortura per noi spesso sotto tutti i punti di vista.
E questo ok glielo concediamo.
Però da qui al dire quelle frasi secondo me ne passa!
Tu hai mai provato a parlare a tua mamma a cuore aperto? A farle vedere quanto stai male? A provare a raccontarle come ti senti in un momento di crollo psicologico per vedere la sua reazione?
Non è che magari lei lo sminuisca perché tu a causa del carico di responsabilità che ti si sono state caricate addosso riesci a mascherare quanto dolore e sofferenza ci sia dietro a tutto questo? Non cerchi di essere più forte di quello che in realtà sei per paura di mostrarti debole?
queste sono solo domande che ti faccio non conoscendoti, però sia chiaro che in ogni caso tu non hai un briciolo di responsabilità verso un comportamento del genere.
Sto cercando solo di capire se magari tutto questo sia frutto di un'incomprensione o un mancato dialogo tra voi due prima di puntare il dito contro.
In ogni caso tu sappi che la salute è il bene più importante che abbiamo quindi lascia dire a tutti quello che vogliono e continua per la tua strada. Tu hai tutto il diritto e il dovere verso te stessa di curarti per poter tornare a star bene.
Punto. Su questo non si discute.
Se lei e tuo padre - altro brutto rapporto vedo - e il compagno dettalegge di tua madre non saranno d'accordo e non appoggeranno le tue scelte che se ne facciano una ragione.
Noi siamo con te al 100% e ti sosterremo sempre a non mollare questa strada perché come vedi dai risultati che stai già ottenendo è proprio quella giusta.
Purtroppo a molte di noi capita di subire quest'altra forma di violenza psichica - oltre a quelle che già dobbiamo subire per la malattia -- e vedere disinteresse da parte della famiglia so quanto faccia male.
Io ti parlo di me perché essendo argomenti delicati non posso riportarti le storie delle altre che faranno loro se se la sentiranno e ti dico che anche se in forma minore pure a me succede la stessa cosa. Mia mamma per quanto mi voglia bene tutte le volte che le dico quanto sia una disperazione questo problema sbuffa, alza gli occhi al cielo e le dá fastidio sentirmelo dire perché lei preferisce sempre non avere problemi e non sentire nessuno che si lamenta preferendo nascondere la testa sotto la sabbia di fronte alla difficoltà.
Dopo anni non ha ancora capito di quali patologie soffro tanto che quando una sua amica le ha proposto di parlare del mio problema con un chiropratico che conosce lei non sapeva dirle di cosa soffrissi e appena tornata a casa me l'ha chiesto scrivendolo su un post It che è tutt'ora appeso dietro la porta della cucina con scritto "vulvodinia e contrattura del pavimento pelvico".
Mio papà invece mi ha sempre demotivata dicendomi - senza manco sapere cosa ho, non lo sa neanche adesso è non ha neanche idea di cosa mi facciano quando vado a Bologna da Pesce - che è tutto inutile e che sto sprecando un sacco di soldi per niente. Ovviamente guai provare ad aiutarmi economicamente, gli pesava farlo perfino quando facevo una seduta a settimana per 3 mesi (ho fatto 13 sedute), preferendo prestare soldi ad "amici" che lo prendono per il culo e che non glieli restituiscono più con scuse stupide o investirli per pagare la squadra di calcetto di mio fratello o spenderli nelle cene di squadra. Oppure regalarli a mia mamma per tutti i suoi vizi che ha.
Ovviamente tutto questo è umiliante ma non mi impedirà mai di continuare per la mia strada, anche se sono sola non mi interessa. Da sola mi basto e lo stesso vale per te.
Di confronto invece ho dei parenti super viziati che a 33 anni si fanno stirare i panni dalla zia e per qualsiasi problema chiamano sempre la mamma.
Forse tra i due estremi è meglio essere come noi così almeno impariamo a farci le ossa prima e a risolvere qualsiasi difficoltà si presenti e si presenterà sul nostro cammino no?
Vedila come un'esperienza che ti aiuterà a maturare ed a fortificati sempre di più, a volerti più bene ed a dare sempre la priorità alla tua salute perché è proprio così che si impara ad affrontare la vita.
Visto anche come stai accudendo tua sorella sono sicura che riuscirai anche in questo obiettivo e che poi niente ti potrà più fermare
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Ti ho raccontato il mio esempio non tanto per parlare di me, anzi in realtà queste cose non le ho neanche mai scritte sul forum nemmeno nella mia storia, ma per non farti sentire l'unica al mondo che nella sfortuna e nel dolore della malattia deve sopportare un'altra delusione. Ti garantisco che molte altre hanno storie simili e addirittura peggiori.
Così come ti garantisco che in ogni caso non sarai mai sola perché noi siamo un gruppo unico ed affiatato e ci sosterremo sempre l'una con l'altra.
Chi può capirti meglio di qualcuno che sta passando la tua stessa o comunque simile situazione?
