Ariel ha scritto:gli stronzi li incontro a lavoro, sono tre anni che mi prodigo x fare tutto con estrema perfezione e fare il lavoro anche di altri e nessuno ti ringrazia mai, ma se su 1000cose una è lievemente imperfetta notano solo quella!
Questo accadrà sempre e ovunque. Purtroppo viviamo in una società di merda, che venerà la materialità e si scorda dell'esistenza. Ma è la stessa storia da secoli e secoli. Qualcuno, molto più savio di me, ha scritto: " Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa."
Poi, ovviamente, se la situazione è di schiavismo allora no, allora devi alzare la testa e far valere i tuoi diritti. Ma mi auguro che non sia questo il caso, e che siano semplicemente dei poracci che devono sfogare le frustrazioni su qualcuno. Ovvio che neanche questo è giusto, ma, ripeto, se la misura non è colma, ignorali. Tanto basta.
Ariel ha scritto:E poi ecco in questo periodo quello che mi butta più giù di tutto è che con il mio ragazzo ci stiamo allontanando sempre + e non vi nascondo che una delle cause principali sia proprio il mio problema, che vuoi non vuoi mi condiziona la vita!
Su questo discorso, invece, non possiamo sorvolare. Davvero, è di estrema importanza.
E dato che tu hai avuto il coraggio di raccontarti, io spero di non essere indelicata con le mie osservazioni e le mie domande.
Il fatto che ci sia un periodo di allontanamento dopo 5 anni in una coppia credo sia normale. Siete in una fase complessa: ormai le basi del vostro rapporto ci sono, dovete decidere se fare un passo in più o rimanere dove siete. E mi sembra che abbiate delle opinioni divergenti in merito. Io non mi sento di giudicare né il suo comportamento né il tuo. Quello che non mi piace è il tuo sottile servilismo nei suoi confronti, soprattutto per la questione dei rapporti (anche perché del resto non è che ne sappia molto). Perché pensi che sia tu a dover comprendere lui e non il contrario? Sei tu quella che sta combattendo con una patologia che, diciamolo, non è la prognosi di morte, ma è un bell'accollo, che deve sobbarcarsi il dolore, le paure, l'ansia, le visite, il rivolgimento interiore che questo percorso inevitabilmente comporta. Lui cosa sta vivendo di drammatico? Non avere rapporti (che poi stiamo parlando sempre e solo della penetrazione, ma esiste anche altro, anzi a tal proposito perché non leggi il bel post di Lyra sull'argomento, nella sezione dedicata?) non mi sembra la fine del mondo.
Posso chiederti perché credi di aver bisogno di un uomo accanto?
Posso chiederti se stai con lui perché lo vuoi davvero?
Horror vacui?
In ogni caso mi sembra, dalle tue parole, che lui, con tutta la comprensione e la disponibilità verso il genere maschile di cui sono capace, non sia proprio il compagno perfetto:
Ariel ha scritto:a volte lo vorrei più presente, più partecipe,più attento a me
Ariel ha scritto:anche ieri avrei preferito che mi accompagnasse da ma non ha voluto lasciare il lavoro...
Infine, parlare del proprio rapporto con il partner, e delle possibili inclinazioni che questo rapporto potrebbe prendere, è sì doloroso, ma necessario. Non avere paura di farlo. Lo devi a te stessa, a lui e a quello che avete costruito in questi anni.
Ti abbraccio fortissimo. Buonanotte
.