Allora, partiamo dal principio.
Domenica sera

, ovviamente con paccate di crema D-Mannosio. Nonostante questo, fin dall’inizio, ho sentito un dolore fortissimo, come MAI prima d’ora, alla forchetta. Ma forte!leggermente più tollerabile solo quando mi sono imposta di rilassare il muscolo e allora ho sentito meno attrito.
Insomma, un fiasco. Bruciore, bruciore ovunque durante e dopo.
Al che, ovviamente, è partita una serie infinita di pipponi mentali su più fronti:
- cistite: ho passato lunedì tesa come una corda di violino per la paura di una nuova recidiva. Al punto che ogni tanto, fermandomi, mi rendevo conto di avere la tachicardia e un paio di volte una mia compagna di corso mi ha chiesto se mi fossi fatta di qualcosa, visto che avevo lo sguardo “agitato, impaurito, tipo gli animali quando diventano pazzi per la paura” (rende l’idea. E mi ha fatto pure ridere immaginarmi tipo una mucca davanti al macellaio!)
- Vestibolite e neuropatia: ero stanca. Stanca di tutto il dolore. Ma come, ho pensato, aggiusto una cosa (la recidiva di qualche settimana fa) e ne spacco un’altra? Non sono abituata a questo tipo di dolore, non così forte, mai stato così forte!
Fortunatamente il bruciore alla forcella era diminuito e praticamente scomparso già dopo un’ora dalla fine del rapporto…e il giorno seguente, nonostante di mio io sia a 4 bst di D-Mannosio, ne ho presa una in più, per non rischiare la recidiva.
E allora ho fatto leva su quel briciolo di lucidità rimastami e mi sono detta che dopo una recidiva, in cui, di fatto, ho tenuto i batteri dentro per più di una settimana, era ovvio che ancora le mucose vaginali fossero fragili. Che, inoltre, il dolore e la sopportazione del dolore da cistite poteva aver sicuramente scatenato un po’ di neuropatia, sia all’uretra, come avevo scritto, sia alla vagina, esplosa durante un’altra sollecitazione, quella sessuale. Il tutto confermato dal fatto che tra ieri e oggi si siano fatti sentire gli echi del bruciore e, a volte, qualche secondo di prurito spontaneo alla vulva e alla forchetta. Che, alla fine di tutto, di fatto io non mi sono più spalmata la crema lì, nel punto dolente, alla forcella, ma solo a ore cinque e ore sette, dove arrivavo meglio sul bidet.
Così, ovviamente, da ieri mi spalmo la crema sul letto, e per arrivare alla forchetta alzo il bacino e la metto “da dietro”, in basso, a ore sei, che è il punto che mi fa letteralmente vedere le stelle. Al contrario, a ore cinque e sette è andata molto meglio, quindi ciò conferma che la forchetta abbia sofferto particolarmente anche per una mancata idratazione di questi giorni.
Ho pensato che vita fosse questa, in cui ogni volta che ho un po’ di intimità devo pagarla con il dolore e l’ansia e le paranoie.
Così, facendomi prendere totalmente dall’istinto, come la mucca pazza a cui mi sono sentita paragonata, prendo e invio una mail a Pesce.
"Gentile dottor Pesce,
sono un’iscritta al forum CISTITE.INFO, grazie al quale ho avuto modo di trovare il suo indirizzo e-mail.
Sarò (spero) breve: come molte donne da lei in cura, sono approdata al forum per problemi urinari, rendendomi poi conto di avere anche problematiche genitali. In particolar modo, mi sono rivista nella sintomatologia della vestibolite vulvare (del resto “parzialmente” diagnosticatami anche dalla mia ginecologa come “vulvite”) e, in parte, in quella della vestibolodinia. Ora, dal momento che la mia dottoressa non mi ha dato altro che delle creme lenitive e una cura ciclica di fermenti lattici, utili sia per prevenire recidive di cistite, sia per rimettere in sesto la vulva, vorrei chiederle un brevissimo parere via mail.
Secondo Lei, posso integrare questa cura con terapie naturali quali integratori (per l’appunto!) come Cuprum Heel e Etinerv (non ho allergie né intolleranze né patologie concomitanti, e non assumo farmaci né la pillola anticoncezionale…ulteriori motivi per cui mi arrischio a chiedere per via telematica)? Nonché, ovviamente, esercizi di autoconsapevolezza quali kegel reverse e auto massaggi?
Mi rendo conto di metterla in una posizione scomoda, dal momento che, di fatto, questa è una diagnosi che “mi sono fatta da sola”, e che Lei non mi ha visitata per confermarla o smentirla. E tuttavia mi affido al suo giudizio, in attesa di potermi permettere, naturalmente presso di lei, una terapia più approfondita (non lo legga come un tentativo di muovere a pietà, ma mi sembra stupido darle finte e raffazzonate giustificazioni circa la domanda che sorgerebbe spontanea: “Perché non prende appuntamento così la visito io?”).
Mi rendo anche conto che non è “bello” chiedere altri pareri nonostante quello datomi dalla mia dottoressa…ma grazie al forum ho scoperto moltissime cose sul mio corpo e sul mio apparato che nessuno dei dottori presso cui sono stata finora mi aveva detto (per esempio, la vestibolodinia, questa sconosciuta; il dolore neurologico, che non è PAZZIA!; il pavimento pelvico…e simili), e il fatto che lei abbia in cura con notevole successo (e speranza per le altre!) moltissime di noi mi ha dato la forza necessaria per abbandonare gli scrupoli.
Per farla breve, ho imparato a fidarmi del mio istinto, lo stesso che mi ha detto di scriverle, lo stesso che mi ha fatto cominciare ad assumere D-Mannosio, e non antibiotici, con il quale ho combattuto la mia ultima recidiva. Sicuramente non è come farmi visitare, ma è anche un passo in più rispetto al silenzio.
Grazie anticipatamente,
Alessia"
E lui mi ha risposto così (in fondo c’è anche la mia contro risposta)
"Gentile Alessia, innanzitutto la ringrazio per questa lettera molto garbata.
La sua richiesta è legittima e proprio per le sue argomentazioni mi mette nella condizione di rispondere sí al suo quesito, contenuto anche nell'oggetto.
Proprio in base alla mia esperienza con le ragazze che provengono dal forum, questi sospetti di patologie fatti leggendo la storia di tante altre donne, con diagnosi confermate dagli esperti del settore, e riconoscendosi nei loro sintomi, vengono poi da me confermate alla visita. E poichè si (e mi) chiede di potersi portare avanti con sostanze innocue e spesso utili, non ho difficoltà ad avallare questa richiesta.
In particolare Etinerv è un integratore utile per il recupero di fibre nervose periferiche sofferenti (in questo caso la vestibulodinia) e cuprum Heel è un farmaco omeopatico utile per far rilasciare la muscolatura (una contrattura dei muscoli pelvici è quasi sempre associata alla vestibulodinia, anzi ne è molto probabilmente una concausa).del primo io consigli una cpr mattina e sera, lontano dai pasti. Del secondo una cpr sublinguale tre volte al dí, lontano dai pasti.
Gli esercizi Reverse Kegel vanno benissimo, ma l'ideale è che lei venga addestrata di persona e che sia verificato che li esegua correttamente. Un'altra cosa che potrebbe aiutare è l'applicazione di calore all'area vulvare, per favorire il rilasciamento muscolare.
Cordiali saluti.
Francesco Pesce"
"Gentile dottore,
grazie di cuore (pure in rima!). La sua risposta e la sua disponibilità mi rendono ancor più fiduciosa del cammino che ho intrapreso. E del resto proprio la fiducia è il componente X che potrà completare la guarigione. O almeno rendere più positivo il viaggio per raggiungerla (il che non guasta mai).
Accingendomi a portarmi avanti con i compiti,
a presto e cordialmente,
Alessia."
Non so che dire. Se non grazie, ancora una volta.
A Ros, al forum, a tutte voi.
Adesso ho un’ulteriore bastone per seguire il sentiero.
E finalmente un dottore che prende in considerazione l’autodiagnosi!!!!!!!!!
Il corpo è nostro, nostri i dolori, nostre le percezioni…nostro, nei limiti, il modo di ascoltare e comprendere.
Quindi EVVIVA!!!!!
E siccome mi piace vedere il lato positivo, allora ben venga quest’ultimo rapporto-fiasco, perché mi ha dato la forza per compiere una virata decisiva per completare (o comunque portare ancora più vicino al completamento) la mia uscita dal tunnel!!
Scusate il papiro...ma...non potevo sintetizzare, dovevo farvi vedere e capire tutto per esteso!!!!
