da Eli84 » mer set 18, 2019 7:16 pm
Ciao, mi chiamo Elisa, ho 34 anni, sono iscritta da poco e vi racconto la mia storia di cistite.
Ho iniziato con i primi sintomi dieci anni fa, caratterizzati da peso sovrapubico persistente, necessità di minzione frequente ma con poco flusso, sensazione di dover fare chissà quanta pipì ogni dieci minuti, gestiti da Cistiflux (che adesso non posso più assumere perché i frutti rossi mi provocano emicranie molto forti) e da tanta acqua. Non ho mai collegato il tutto ai rapporti sebbene, in quel frangente, avessi una storia.
Passa il tempo, mi lascio con il mio precedente ragazzo, ho qualche sintomo a cui non riesco ad attribuire cause precise e non ho rapporti con nessuno, mangio bene, ho sempre bevuto tantissimo e, al tempo, avevo un intestino di ferro. La mia coinquilina dell’epoca, che soffriva anche lei delle stesse problematiche, mi consiglia Cistalgan (dal quale non traggo nessun giovamento ma solo un gran mal di pancia) e uva ursina da cui invece ho i maggiori benefici.
Conosco sette anni fa il mio attuale compagno, dopo appena un mese primo attacco batterico da Klebsiella Pneumoniae; resisto per diverse settimane senza fare nulla, forse non mi rendevo nemmeno conto della situazione, dopo di che, sotto consiglio della ginecologa faccio l’urinocoltura e prendo l’antibiotico.
Passa tutto, ricomincio una vita pseudo normale ma comunque caratterizzata da cistiti frequenti, stavolta soprattutto 72h dopo i rapporti, ma che gestisco con successo con il solo utilizzo dell’uva ursina.
Dopo un paio d’anni eccola ritornare, stavolta dovuta a E. Coli, faccio due cicli di antibiotici ma nulla, non passa, così la ginecologa mi blocca subito e mi consiglia Ausilium, due bustine al giorno per 20 gg e, a seguire, una bustina per un mese. Miracolo! Sto benissimo e, per l’anno successivo, non ricorro nemmeno più alla mia santissima uva ursina.
A marzo di quest’anno, io e il mio compagno decidiamo di provare ad avere un bambino, tempo 10 gg di rapporti frequenti e di nuovo E. Coli (informo che non ho mai avuto cariche batteriche al di sotto del milione di colonie), comincio con Ausilium, dopo due settimane di sintomi migliorati diminuisco, a questo punto stupidamente, la dose, poco dopo ho un rapporto e ricominciano le lacrime. Non dormo nemmeno dalla costante sensazione di dover fare pipì, sensazione che peggiora terribilmente dopo aver urinato, che sia un flusso decente o quattro gocce.
Il ginecologo attuale mi prescrive il Cefepime per una settimana, le successive urine sono negative ma i sintomi continuano in maniera persistente e mi fanno vivere male, anche perché la paura di avere rapporti collide con il mio desiderio di maternità.
Attendo ancora un po’, poi prendo appuntamento con un’urologa molto brava; le parlo dei miei progetti e lei mi prescrive un mese di Ausilium Nac e del Cistiquer per 15 gg, in attesa di fare il laser per la ricostruzione della parete dell’uretra, probabilmente ancora infiammata e provata dagli ultimi anni.
Con la cura sto molto meglio, i sintomi sono spariti del tutto e… a luglio mi scopro addirittura incinta!
Le prime analisi di controllo sulle urine sono negative, i sintomi gestibilissimi, ma appena ricomincio ad avere rapporti senza integratori mi bastano 10 gg per tornare nel limbo di peso sovrapubico persistente e minzione frequente, a goccia, che mi toglie ogni energia e mi butta giù di morale. Sempre lui, E. Coli. Il ginecologo dice che la carica batterica è alta, mi prescrive Ciproxin come da antibiogramma ma che non mi fa assolutamente nulla. Attualmente ho sintomi persistenti e ancora batteri nelle urine dalle ultime analisi di due settimane fa (746 quando dovrebbero essere massimo 120) sebbene almeno manchino leucociti ed emazie.
Ricomincio con il mannosio, prima poi puromann, probabilmente ho sbagliato inizialmente con le dosi alternandone alcuni giorni 6 da mezzo grammo e altre 3 da un grammo ma poi, da una settimana a questa parte, ho deciso di prenderne tre al giorno da un grammo, perché con le nausee è impossibile tenere lo stomaco vuoto per più di due ore.
Sono un po’in difficoltà con il dosaggio perché con il misurino del puromann non mi trovo benissimo, così ho rovesciato una dose di Ausilium su un cucchiaio (1 gr insieme agli altri componenti) e cerco di ricreare la medesima dose di Puromann allo stesso modo.
In quest’ ultima settimana ho avuto giorni positivi, altri molto meno con sintomi forti, ma non voglio demordere. Il ginecologo mi ha detto che posso continuare con il mannosio, mi ha anche suggerito, volendo, di prendere l’acidif e il mannosio insieme, uno al mattino e l’altro la sera, più dei fermenti.
Aggiungo che, nell’ultimo anno, ho avuto anche due infezioni vaginali, mi chiedo se le continue cistiti non abbiano giocato un ruolo chiave, ma credo di si. In più, sempre da poco più di un anno ho anche problemi di dissenteria frequente; sono seguita da un gastroenterologo che sta aspettando io effettui il testo sulla disbiosi intestinale, ma devo essere libera da fermenti e antibiotici da 15-20 gg e, di questo passo, sarà dura. Ora ho smesso i fermenti da 3 gg e sto di nuovo poco bene anche a livello intestinale, ma stavolta spero di resistere altre due settimane per riuscire a effettuare questo benedetto test a cui sto dietro da mesi, per questo credo che continuerò solo con puromann, poi valuterò se iniziare l’acidif con annessi nuovamente fermenti, anche perché, a quel punto, dovrò comunque tornare a fare la visita mensile dal ginecologo e rifare le analisi.
Questo dovrebbe essere uno dei periodi più belli della mia vita, eppure non riesco a godermelo perché ci sono dei giorni in cui sto davvero male e la preoccupazione per il bambino è costante. Gli farà male tutto questo?
Con il mio compagno vorrei tornare a vivere un po’di intimità; lui è comprensivo, ma non potrà mai capire come mi sento e il terrore che ho di avere rapporti (l’ultimo due settimane fa e dopo mannosio mannosio mannosio) sebbene il mio desiderio sia forte.
Credo di aver detto tutto…Sono ben accette opinioni, storie e consigli.
Al momento mi interessa tutelare mio figlio, sono alla 13 settimana e la strada è ancora lunga. Quando nascerà sono fiduciosa di risolvere il tutto ma, per adesso, ho giustamente molte limitazioni di trattamento e faccio anche un po’ fatica a godermi tutto ciò che di meraviglioso sta accadendo dentro di me.
Grazie
Elisa