da alec » sab gen 24, 2015 7:51 pm
Ciao a tutte e a tutti,
sono un uomo di 44 anni di Roma e voglio raccontarvi la mia esperienza.
Premesso che mai in precedenza avevo avuto problemi di questo tipo, i primi di agosto 2013, in concomitanza di un fortissimo periodo di stress, legato principalmente alla fine di una storia, iniziai ad avvertire alla minzione e all’eiaculazione un lieve bruciore interno e notai una macchiolina rosea sul prepuzio, superficiale, non in rilievo, appena percettibile.
Eseguii subito un’urinocoltura (ricerca germi comuni e miceti) ed una spermiocoltura (ricerca germi comuni e miceti) presso Marilab, l’urinocoltura risultò negativa mentre l’esame dello sperma non riuscì ad evidenziare specifici agenti patogeni pur rilevando la presenza di diversi leucociti, nel referto veniva quindi suggerito di ripetere l’esame.
Complici le imminenti vacanze estive rimandai tutto a settembre, intanto su indicazione del medico feci per una settimana impacchi di acido borico 3%, due applicazioni al giorno, ogni volta l’effetto era temporaneo, la macchiolina sul prepuzio ricompariva sempre.
I primi di settembre decisi di prendere per una settimana due compresse al giorno di Kistinox della Laborest, azienda che conoscevo per altri motivi, ma il lieve bruciore interno non passava.
A fine settembre, quando nel frattempo soprattutto i sintomi esterni si erano aggravati in arrossamento generale, bruciore e secrezioni biancastre maleodoranti, andai privatamente da uno specialista, dermatologo-venereologo, il quale mi prescrisse tampone uretrale (ricerca germi comuni e miceti, micoplasma ed ureaplasma, clamidia) e tampone balano-prepuziale (ricerca germi comuni e miceti), suggerendomi nell’attesa, al fine di alleviare il bruciore, di fare unicamente “immersioni” in acqua e bicarbonato di sodio, una volta al giorno per venti minuti per una settimana.
A inizio ottobre 2013 eseguii gli esami all’Istituto Dermatologico San Gallicano, arrivò per primo l’esito del tampone esterno (la ricerca della clamidia richiedendo più tempo), che evidenziava streptococcus agalactiae.
Per capire intanto cosa fare contattai telefonicamente il “genio” – d’ora in poi appellerò così il dermatologo cui mi ero rivolto, suggeritomi peraltro da una dottoressa fidata di mia conoscenza –, il quale mi chiese di leggergli l’antibiogramma, peccato che l’antibiogramma non c’era perché nella prescrizione del tampone balano-prepuziale si era dimenticato di indicarlo; scelse quindi l’antibiotico in base alla sua esperienza e mi disse di prendere Noroxin 400 mg per 7 giorni 2 volte al giorno.
Nel frattempo arrivò l’esito del tampone uretrale, positivo ad haemophilus parainfluenzae, e con esso mi recai di nuovo in visita dal “genio”, segnalandogli per prima cosa che il ciclo di Noroxin, volgente al termine, non stava sortendo alcun effetto; quanto all’haemophilus parainfluenzae, sulla base dell’antibiogramma (nella prescrizione del tampone uretrale lo aveva indicato), mi prescrisse Ciproxin 500 mg per 5 giorni 2 volte al giorno, da assumere trascorse due settimane dal termine del ciclo di Noroxin.
Ammetto di aver agito piuttosto inconsapevolmente, il fatto è che fino ad allora avevo preso l’antibiotico una sola volta da bambino per complicanze del morbillo, per il resto lo avrò preso un paio di volte a scopo preventivo a seguito di sedute odontoiatriche.
Anche il ciclo di Ciproxin non sortì l’effetto sperato, i sintomi sembravano regredire un po’ durante la cura, ma al termine ripresero come prima.
Tornai dal “genio”, che mi prescrisse di nuovo entrambi i tamponi per verificare l’effetto delle terapie antibiotiche, da effettuare a debita distanza dal termine dell’ultima.
A metà novembre 2013 eseguii di nuovo tampone uretrale e tampone balano-prepuziale, sempre all’Istituto Dermatologico San Gallicano, entrambi risultarono positivi ad enterococcus faecalis.
Tornai dal “genio”, ma nel frattempo cercando di informarmi mi ero imbattuto in questo forum e di qui ero risalito al sito di ditta e al dott. De Angelis; vi tornai dunque un po’ più consapevole e comunque già determinato a cambiare strada.
Tralascio la discussione avuta col “genio”, come altri aspetti che comunque fin dall’inizio avevano minato la mia fiducia in lui, riporto solo alcune tra le perle che mi lasciò nel corso dell’ultimo incontro: “un dermatologo che tira in ballo lo stress è meglio che cambi mestiere”, “non è vero che gli antibiotici indeboliscono il sistema immunitario”, “se non prendi l’antibiotico l’infezione non passa”; mi prescrisse quindi, sulla base dell’antibiogramma e consultando di fronte a me un preziosissimo manualetto, terzo ciclo di antibiotico (Amplital 500 mg per 6 giorni 2 volte al giorno), che ovviamente non intrapresi.
Avevo infatti già deciso di assumere probiotici ed D-Mannosio e di applicare all’esterno D-Mannosio crema e, dopo aver avuto un breve consulto telefonico col dott. De Angelis, soprattutto in merito ai dosaggi, a fine novembre 2013 iniziai la cura.
Presi D-Mannosio 3 dosi al giorno per le prime 3 settimane, 2 dosi al giorno per le successive 2 settimane, per il mantenimento presi 1 dose al giorno per 1 settimana, D-Mannosio forte 1 dose al giorno per 60 giorni, pausa di un mese e mezzo, D-Mannosio forte 1 dose o D-Mannoro 1 dose al giorno per 75 giorni.
Applicai D-Mannosio crema per 7 giorni.
Per quanto riguarda i probiotici, alternai prodotti diversi (Nutriflor, Yovis, Bifiderm), con brevi pause tra l’uno e l’altro.
Il bruciore interno alla minzione e all’eiaculazione passò già dopo pochi giorni dall’assunzione delle dosi, anche la condizione del glande e del prepuzio migliorò a seguito dell’applicazione della crema, in particolare scomparvero le secrezioni biancastre maleodoranti.
Tra marzo ed aprile 2014 rifeci presso Marilab spermiocoltura (ricerca germi comuni e miceti, micoplasma ed ureaplasma, clamidia), tampone balano-prepuziale (ricerca germi comuni e miceti) ed urinocoltura (ricerca germi comuni e miceti), tutti gli esami risultarono negativi.
Posso dunque dire che per me D-Mannosio ha funzionato.
L’unica cosa che devo anche dire è che il valore della glicemia, da esame di routine eseguito a luglio 2014, a pochi giorni dal termine dell’assunzione di d-mannosio, è risultato 97, un valore così alto non l’avevo mai avuto, ad esempio nell’esame di routine dell’anno precedente (maggio 2013) era stato 75, può essere una coincidenza, ma può anche non essere, non lo so, forse ho esagerato con il mantenimento!
C’è però un’altra parte della storia, che se pure non ha lo stesso lieto fine penso meriti di essere raccontata.
Infatti, a livello balano-prepuziale, dopo il miglioramento seguito all’applicazione di D-Mannosio crema la situazione andò modificandosi ed intervennero nuovi sintomi, come emersi una volta che l’infezione batterica svaniva: arrossamento con piccole lesioni, desquamazione, gonfiore, ma soprattutto forte prurito e secrezioni biancastre inodori, tutti sintomi che ovviamente si acuivano all’atto.
Non fu difficile riconoscervi la candida, anche per me che ne ignoravo l’esistenza.
Dopo aver provato, invano, con alcune altre applicazioni di D-Mannosio crema ed anche di Elleffe 100 crema, i primi di gennaio 2014 andai dal medico di base che mi prescrisse Diflucan 200 mg, 1 compressa al giorno per 7 giorni, una terapia d’urto! Devo dire però che funzionò, la fase acuta fu stroncata.
Rimasero sintomi piuttosto lievi, che comunque non consentivano rapporti completamente piacevoli, per debellarli provai diverse soluzioni: detergenti intimi (Dermana Attivo e Dermana Delicato, Amande Vegetale), creme (di nuovo Elleffe 100, Ozonia 10), lavaggi con tea tree oil, l’integratore X-flor per 1 mese e mezzo.
Tra ciò che ho provato localmente posso dire che la crema Ozonia 10 ha mostrato una buona efficacia, a me pare un ottimo prodotto, nella mia esperienza l’unico in grado di apportare un miglioramento duraturo, purtroppo la condizione di assoluta normalità che sembra ripristinare non permane, pian piano i sintomi riemergono, più lievi o infine della medesima levità, perché evidentemente oltre non riesce ad agire.
Niente dunque, la candida è lì, sebbene neanche un ulteriore tampone balano-prepuziale eseguito a metà maggio 2014 l’abbia rilevata.
Da allora, piuttosto sfiduciato, maturata anche la consapevolezza che un’attenzione eccessiva può portare solo ad un peggioramento, lo lavo semplicemente una volta al giorno con acqua ed una goccia di GSE Intimo, in questo modo riesco a tenerla sotto controllo, i sintomi continuo a “vederli” e non a “sentirli”, se non un po’ all’atto.
Un’ultima parentesi: di recente, mosso da una ventata di ottimismo, con lo scopo di recuperare una piena serenità, mi son detto che non avevo mai applicato localmente un antimicotico, come pure mi era stato suggerito; così, a fine novembre 2014, ho provato per una settimana con Travocort, l’effetto è stato solo illusorio, dopo una settimana di riposo ho quindi provato per un’altra settimana con un prodotto senza cortisone, Gyno-Canesten, non l’avessi mai fatto! La situazione è peggiorata, si sono riaffacciati prurito e secrezioni, ho posto rimedio riapplicando la provvidenziale Ozonia 10, quanto meno la situazione è tornata come prima!
Spero davvero che questo mio contributo possa essere utile ... quanto a me, vorrei tanto liberarmi definitivamente dalla candida, o meglio dalle sue manifestazioni, ma sono piuttosto rassegnato e non sono comunque disposto a seguire regimi drastici; già svolgo attività fisica regolare, seguo un’alimentazione sana ed equilibrata, sono anche leggermente sotto il mio peso forma, ho tutti i valori nella norma.
Grazie ed in bocca al lupo a tutte e a tutti.
alessandro