Qualche mese fa, in preda a un momento di sconforto, ho trovato questo forum e per la prima volta non mi sono sentita sola. Ho letto tantissime storie simili alla mia e tante testimonianze di guarigione che mi hanno emozionata e incoraggiata ad andare avanti e lottare.
La mia storia inizia quasi due anni fa, nell’estate del 2018. Dopo una giornata passata al mare ho cominciato a sentire dei bruciori durante la minzione e, non avendo mai sofferto di cistite, chiamo il mio medico di base che mi rifila la mia prima bustina di Monuril. Tutti i dolori passano. Mai avrei pensato che questo problema mi avrebbe trascinata in un buco nero. Povera illusa!

Subito dopo quella estate, a novembre, ho il mio primo rapporto e a dicembre comincio di nuovo a stare male. Arriva allora la mia prima visita da una ginecologa che mi dice di fare una urinocoltura con antibiogramma, dalla quale risulto positiva all’escherichia coli, 1.000.000 UFC, con un ph di 7.5 e parecchi leucociti. Mi da un antibiotico, precisamente il Cefodox, dei fermenti (Enteroboulardi) e Cistoman 100.
Fatta questa cura, sono stata bene per mesi.

Nel mentre, durante la visita e attraverso una ecografia intravaginale, mi riscontra delle cisti ovariche che mi causano acne cistica sulla zona del mento e mi consiglia l’assunzione della pillola.
Temendo di avere ereditato da mia madre una mutazione genetica che causa rischio trombofilico mi prescrive degli esami del sangue dai quali effettivamente si riscontra una mutazione in eterozigosi (MTHFR C677T), che però non preoccupa parecchio la mia ginecologa, la quale infatti mi dà lo stesso la pillola Effiprev che inizio ad assumere nel mese di maggio.
Contemporaneamente agli altri accertamenti faccio anche una ecografia renovescicale. La mia vescica si svuota bene, senza alcun residuo… insomma, era tutto nella norma.
Preciso che tra la cura di gennaio con Cefodox e l’inizio dell’assunzione della pillola passano quasi 5 mesi, durante i quali sono stata bene. Zero cistite, zero problemi. Ingenuamente, pensavo fosse un capitolo chiuso.

Ritornando alla pillola, il primo mese non ho riscontrato particolari problemi. Comincio però ad accorgermi di essere particolarmente secca. Questa secchezza inizialmente era percepibile soltanto durante i rapporti ma in seguito diventa vera e propria “aridità”. Ricordo un giorno in cui le mie pareti vaginali erano quasi ruvide al tatto. Anche camminare mi dava fastidio. Non tolleravo più gli assorbenti interni e in seguito di ogni rapporto comincio a provare un bruciore vaginale molto forte che però poi va a scemare da solo. Ed ecco la parte che tutti aspettavate: a luglio ecco tornare la tanto odiata cistite.

Ad ogni episodio di cistite mi veniva dato nuovamente il Cefodox a cui l’e.coli era risultato sensibile. In due mesi ho preso tre volte l’antibiotico. I primi episodi non mi lasciavano strascichi.
Ad agosto ho però un attacco molto forte e da quel giorno non sono stata più bene. Ho continui fastidi e bruciori uretrali che diventano insopportabili durante le fasi acute. Pensando si tratti di nuovo di cistite porto le mie urine in un laboratorio di analisi.
Quando ritiro il referto sono senza parole: è negativo!

Nel mentre il bruciore vaginale interno aumentava di intensità. Non avevo particolari perdite (anzi non ne avevo proprio a causa della secchezza) quindi non capendo cosa stesse accadendo al mio corpo mi rivolgo ancora una volta alla mia ginecologa che mi consiglia Ainara gel e mi dice che la secchezza è un possibile effetto collaterale della pillola. Anche con l’applicazione di questo gel però stavo lo stesso molto male quindi torno da lei e mi faccio visitare. Mi dice che sono molto arrossata e mi prescrisse gli ovuli Macmiror complex per 7 giorni.
Ogni mese, al termine delle mestruazioni i dolori ricominciavano più forti di prima e ogni volta mi faceva fare un altro ciclo di Macmiror… sono arrivata a farne 3 in 4 mesi. Non capivo cosa mi stesse accadendo… notavo solo che i miei bruciori miglioravano soltanto durante il ciclo.
Il mese scorso in preda al panico sono finita addirittura al pronto soccorso

Convinta di aver trovato la causa dei miei mali la ginecologa mi ha prescritto un ciclo di 21 giorni di Ciproxin 500mg, due volte al dì. Assumo l’antibiotico per “soli” 7 giorni perché mi nauseava, terminati i quali io sto pure peggio di prima, anzi... ai bruciori interni si aggiungono dei bruciori anche esterni.

Stanca, decido di cercare in internet esperienze simili alla mia e trovo questo meraviglioso forum. Comincio a mettere in atto le vostre regole comportamentali e abolisco gli antibiotici.
Nel mentre inserisco ovuli normogin e ripeto il tampone: ph 3,9 e lattobacilli nella norma, Ureaplasma ancora lì presente.
Ma decido di non bombardare il patogeno di turno, sono più che sicura di dover rivolgere le mie attenzioni ad altro.
Comincio ad assumere Ausilium tre volte al giorno e i sintomi da simil cistite si riducono, anche se ancora ampiamente presenti. Provo la manovra del dito per il bruciore uretrale. Ulitizzo il detergente solo per l’ano quando vado in bagno, altrimenti solo acqua calda o tiepida. Compro mutande bianche in cotone e via tutte le brasiliane. Viva le mutande dalla nonna!

Dormo senza slip e bevo almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno. Utilizzo pantaloni larghi.
Prenoto immediatamente una visita dal dottor Nieddu.
Referto: vestibolodinia di grado severo, contrattura sx del muscolo elevatore dell’ano con trigger point.

La mia cura per ora è:
- 2 compresse di Pelvilen dual act;
- 1 cucchiaino di Magnesio supremo al giorno;
- 2 compresse di Etinerv;
- 1 puntura di Dobetin una volta alla settimana;
- 5 gocce di Laroxyl prima di andare a dormire;
- 3 bustine di Ausilium al giorno.
Sono stanca di tutta questa situazione che mi sta privando della mia spensieratezza e della gioia di vivere la mia giovinezza. Mi affido a voi nella speranza di poter trovare un aiuto.
Uscirò mai da questa situazione?
Vi ringrazio immensamente,
Lolita