La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mar feb 27, 2018 5:00 pm

Io penso che se senti di voler scrivere qualcosa nella sezione dedicata alla psicologa, devi farlo.
Non c'è bisogno di raccontare tutti i dettagli, ma magari solo una sensazione, un pensiero, una constatazione. A volte gli altri vedono cose che noi, standoci dentro, non riusciamo a cogliere.
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer feb 28, 2018 3:29 pm

Grazie per i consigli!
Come lubrificante acquisterò senz'altro l'olio di argan bio alimentare (Pesce mi ha detto che va bene anche l'olio d'oliva).
Ma l'olio di argan puro bio ad uso estetico si può applicare sulle mucose a scopo solo protettivo, tipo la sera prima di andare a letto?
Ha cmq proprietà antiossidanti e nutrienti/riepitelizzanti (sul viso produce effetti anti age incredibili, anche se personalmente preferisco l'olio di rosa mosqueta, dai risultati altrettanto strepitosi).
Sicuramente l'olio per uso estetico non può fungere da lubrificante, perché formulato per assorbirsi abbastanza velocemente, ma io intendevo usarlo per rinforzare le mucose. L'ho applicato per due sere prima di andare aletto ed è molto delicato.
Sbaglio?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Laulaura » mer feb 28, 2018 5:49 pm

Albarossa ha scritto:Ma l'olio di argan puro bio ad uso estetico si può applicare sulle mucose a scopo solo protettivo, tipo la sera prima di andare a letto?

Se è senza profumo credo proprio non ci siano problemi!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer feb 28, 2018 10:30 pm

E' solo olio di argan puro al 100% biologico spremuto a freddo con aggiunta un po' di vita. E (già contenuta naturalmente nell'olio d'argan).
Riporto:
"Ingredients: Argania spinosa kernel oil, Tocopherol.
Olio vegetale puro al 100% prodotto dai semi dei frutti dell'argania (99% ingrediente proveniente da Agricoltura Biologica sul totale) pressati a freddo, Vitamine E di origine vegetale.
Non contiene conservanti
Non contiene coloranti
Non contiene allergeni
Non contiene PEG
Non contiene sostanze sintetiche
No contiene derivati dal petrolio.
Non sottoposto a processi chimici di raffinazione".

A me sembra proprio sicuro.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Vln » gio mar 01, 2018 12:16 pm

Se lo hai già usato e ti sembra buono vai tranquilla.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » sab mar 03, 2018 3:34 pm

Purtroppo devo fare un aggiornamento molto negativo sulle mie condizioni di salute.
Avevo scritto di aver trovato un bravo ginecologo, che “mi ha detto” di conoscere la vulvodinia.
In questo mese, purtroppo, ho dovuto ricredermi.
A parte la totale indisponibilità/irreperibilità, il ginecologo in questione mi ha prescritto mezza compressa di tibolone (non intera, perché gli ho detto che non sopporto i farmaci, ai quali reagisco in modo assurdo), che costituisce una TOS innovativa, perché non utilizza direttamente estro-progestinici, ma questa molecola sintetica, che esplica effetti estrogenici, progestinici e in minima parte androgenici, con meno rischi della TOS tradizionale (mah!)
Gli avevo chiesto espressamente se, invece del tibolone, potessi usare Gelistrol, perché sono in menopausa e il mio ph è sempre rimasto su valori di 5-5,5, con presenza di escherichia coli da un anno (ho fatto tre mesi ininterrotti di protocollo Miriam, che non hanno cambiato la situazione né sotto il profilo del ph, né per la sempre scarsa flora lactobacillare, né per l’onnipresente escherichia e, in più, mi sono sensibilizzata ulteriormente a tutti i vari prodotti).
Questo ginecologo ha ritenuto che Gelistrol non fosse adatto a me, perché ho anche un’iniziale osteopenia a livello del collo del femore e, purtroppo, una forte familiariarità per osteoporosi grave, sia da parte di madre, che da parte di padre e il tibolone è una TOS utile a prevenire anche l’osteoporosi, oltre che a regolarizzare il ph ecc.
Il ginecologo mi ha prescritto anche due fialette di vit. D da 25.000 unità al mese (che già assumo da quattro anni) e integratore di calcio, che non ho assunto, perchè tende a bloccare il colon e con quello che mi è successo non potevo proprio aggiungerlo alla lista.
Arrivo al dunque: dopo 2 giorni dallinizio della terapia con tibolone ho avuto un forte rallentamento del colon (leggete pure blocco), che mi ha fatto vedere i sorci verdi e alla fine sono più o meno riuscita a gestire con fibra di psillio, poi ho avuto e ho ritenzione idrica, aumento di peso di 2 kg dopo soli 10 gg, secchezza della bocca, dolore al basso addome, tensione al seno.
Ora, dopo 34 giorni di assunzione della mezza compressa di tibolone e inutili tentativi di contattare il ginecologo, da 11 gg ho una spaventosa clitoridonia, forte e continuo tenesmo vescicale e una grave ritenzione urinaria (per urinare a gocce ci metto un tempo incalcolabile) e, appena svuotata a fatica la vescica, la sento come se fosse comunque piena, punge, ho scosse in zona clitoridea e uretrale.
Inizialmente ho pensato di aver preso freddo (la mattina di 11 gg fa ho preso freddo) e ho aumentato tutti gli accorgimenti: pantaloni larghi di cachemire ogni giorno (non sopporto le Calida: hanno una cucitura esattamente sul clitoride e poi lana mi irrita la pelle, anche se le ho indossate sugli slip in fibroina di seta), cintura termica Therma Care 10-12 ore al giorno, la sera termoforo a forma di copertina, la notte cuscino termico Dr. Vitalis, 3-4 serie da 30 secondi di Kegel Reverse due tre volte al giorno, allungamenti, respirazione diaframmatica, meditazione, yoga e tutto quello che sapevo…
Da poco ho capito che probabilmente questi disturbi, che mi riportano indietro di almeno un anno, sono provocati dal tibolone!!
Sul foglietto illustrativo c’è scritto che può provocare dolore pelvico e prurito pelvico: ho entrambi, oltre al resto che ho descritto.
Stamattina ho fatto il diavolo a quattro perché il ginecologo mi contattasse: lo ha fatto. Mi ha detto di sospendere il tibolone. Mi ha detto anche che non ritiene di potermi più seguire.
Mi sembra di vedere lo stesso film che si ripete all’infinito.
Sono piegata dai dolori, sono crollata psicologicamente, perché non si può vivere prigionieri di un dolore continuo e disumano e avere a che fare continuamente con gente di questo livello!
Non ho più una vita di coppia, una vita sociale, faccio fatica a camminare, figuriamoci a fare sport, sto a letto col cuscino termico e non mi fido più di nessuno.
I medici e gli psicoterapeuti hanno fatto di me carne da macello. E si sono arricchiti in modo indecente e immorale.
Da oggi sospendo sto’ maledetto tibolone, in attesa della visita con Pesce a metà aprile.
Pesce mi ha prescritto solo due cp al giorno di Pelvilen Forte, che assumo da circa un mese, sostituendolo all’Etinerv, che in 8 mesi non mi ha fatto alcun effetto.
Lo stesso Pesce ha rinunciato a prescrivermi farmaci, perché si è conto che mi fanno veramente male: dopo un’ora e mezza dall’assunzione una compressa di Cymbalta ho vomitato pure l’anima!
Ma si può guarire dalla vulvodinia senza farmaci???
In questo periodo, oltre alle due cp di Pelvilen sto assumendo 40 gocce di En (10 la mattina, 10 a pranzo e 20 la sera e da oggi ho ripristinato ¼ di cp di Zoloft da 50 mg, che avevo sospeso perché anche lo Zoloft provoca stispi e ho voluto evitare la sommatoria col tibolone e una bustina di Xflor).
A livello locale, sto usando due ovuli a settimana di Flogi Med, che trovo molto delicati (lo so che c’è scritto che contengono tea tree oil, ma sarà presente una quantità minima, se non da’ fastidio a me e cmq svolge una blanda azione antibatterica), anche perché contengono acido borico e acido lattico, che dovrebbero abbassare il ph, acido beta glicirretico, antinfiammatorio naturale derivato dalla liquirizia, aloe e calendula, lenitive.Cmq ne ho parlato con Pesce l'ultima volta e lui ha approvato (lui me li aveva prescritti).
Poi una volta a settimana sto usando Pegaso Candinorm Lavanda, simile ad Agena Blocagin, ma contenente un miliardo per bustina di lactobacillus acidophilus: non brucia!
La scorsa settimana ho misurato il ph con lo stick di Natura Diretta e per la prima volta mi ha segnato un valore 4-4,5 (giallo), non so se per effetto anche del maledetto tibolone o se grazie solo ai prodotti per uso locale.
Esternamente applico mattina e sera Vea Lipo 3. Ho provato ad applicare olio di argan, che non mi ha dato fastidio, ma in questo momento preferisco usare cose collaudate.
Per favore, chiedo alle moderatrici se riescono a consigliarmi qualcos’altro o a dirmi qualsiasi cosa, che mi aiuti anche psicologicamente, perché ho perso la speranza di riuscire a guarire o di avere una vita normale, sono moralmente a pezzi, sto avendo crisi d’ansia continue e sono anche molto incazzata con questo ginecologo e con tutti i medici del ca…o (non mi dite che la rabbia fa male, perché lo so, ma quando qualcuno veramente supera tutti i limiti è umano anche incazzarsi): incredibile a dirsi, ma sono di nuovo senza un ginecologo!!
Quando il mio colon si sarà ripreso, proverò ad assumere il calcio citrato orosolubile della Abiogen, sperando che Dio me la mandi buona (l’osteopenia la devo curare).
Il problema per chi soffre della nostra patologia è che siamo pazienti scomode, sia perché difficili da gestire sul piano medico, sia perché molto spesso ne sappiamo più di tanti medici arroganti e saccenti e, almeno io, non ho più peli sulla lingua.
Per favore, datemi un riscontro…
Grazie in anticipo!!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » sab mar 03, 2018 5:24 pm

Mi spiace per il peggioramento Albarossa ma se è dovuto al farmaco immagino che in poco tempo cesseranno anche gli effetti negativi. Come avrai senz'altro letto io sono guarita senza farmaci anche perché dove abito io non me li avrebbe prescritti nessuno. Io ho fatto sedute di fisioterapia unite in un secondo momento alla microkinesiterapia. Inoltre ero molto costante con gli esercizi a casa: stretching del video di Frizzina, leggeri automassaggi e kegel reverse come se non ci fosse un domani. Questa è la mia esperienza, di più non ti posso purtroppo dire. Conosco Gelistrol nel senso che lo sta usando mia mamma: il suo ph è tornato normale dopo soli due mesi di utilizzo, ora lo usa solo una volta alla settimana come mantenimento. Devi valutare tu se provare o meno, una volta abbassato il ph puoi anche smettere di usarlo. Facci sapere.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » sab mar 03, 2018 6:04 pm

Grazie mille, Signo, per il tuo sollecito riscontro.
I sintomi che sto avendo sono identici a quelli devastanti che ho avuto dopo la sospensione della pillola estro-progestinica Belara nel 2011, che mi ha scatenato in forma violentissima la vulvodinia, già prima presente (col senno di poi), ma in modo più attenuato: prurito, scarsi lattobacilli, rapporti un po' dolorosi. Poi la pillola estroprogestinica mi provocò clitoridodinia atroce (identica a quella che ho adesso), spasmo uretrale, tenesmo: tutti sintomi che ora si sono presentati in modo identico col tibolone.
Questo mi ha indotta, solo negli ultimi giorni per la verità, a dubitare che fosse proprio il farmaco responsabile di quest'inferno.
Mica il freddo dà questi fastidi!!
Pesce era favorevole a provare Gelistrol: l'unica avvertenza che mi ha dato è che se brucia, lo interrompo subito.
Per l'osteopenia continuerei con vit. D e inizierei appena possibile (il colon si deve riprendere) ad assumere il calcio citrato.
Se mi rimetto in piedi, oltre allo yoga, posso tornare in palestra a camminare sul tapis roulant (fuori ci sono 7-8 gradi sotto zero) e poi in primavera nel parco adiacente a casa: camminare è l'attività più consigliata per prevenire l'osteoporosi.
Altro non posso fare.
Quello che mi spaventa davvero è che tre mesi di Belara mi hanno fatto esplodere la vulvodinia in una maniera tale, che dopo sette anni ancora sono stravolta.
Adesso ho aggiunto danno al danno col tibolone del cavolo???
Non parliamo del comportamento del ginecologo. Ho evitato i dettagli perché sono troppo squallidi.
Sono stanca di subire la violenza della malattia e la violenza dei medici.
E' troppo.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » sab mar 03, 2018 6:36 pm

Sii fiduciosa e vedrai che presto andrà meglio, l'hai assunto per un breve periodo.
Albarossa ha scritto:Pesce era favorevole a provare Gelistrol: l'unica avvertenza che mi ha dato è che se brucia, lo interrompo subito.
Ti posso dire che a mia mamma inizialmente bruciava qualsiasi cosa tranne Gelistrol, ed aveva un ph altissimo (stick nero). Per il colon riva i semi di Chia ammollati nel magnesio, trovi tutto nella sezione stipsi. Forza :pugile:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » sab mar 03, 2018 9:48 pm

Ho una domanda: il Pelvilen forte va assunto a stomaco vuoto o a stomaco pieno? Io finora ho assunto una cp dopo colazione e una dopo cena, ma non so se sbaglio.
E poi: leggendo qua e là, mi sembra di aver capito che il Pelvilen Dual Act è considerato utile per la terapia d'attacco dei processi neuro infiammatori pelvici (ma sembra possa dare fastidi a livello del colon perché contiene sorbitolo e saccarosio), mentre il Pelvilen Forte sarebbe da assumere come stabilizzatore dei miglioramenti ottenuti col primo.
Allora perché Pesce mi ha prescritto due cp di Pelvilen Forte e non il Pelvilen Dual Act??
Tra l'altro, quest'ultimo, essendo orosolubile, dovrebbe fare effetto prima e non essere assorbito a livello gastrico-epatico-enterico enterico se non in minima parte. Insomma, dovrebbe andare subito in circolo.
Boh?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Laulaura » dom mar 04, 2018 6:33 pm

Albarossa ha scritto: il Pelvilen forte va assunto a stomaco vuoto o a stomaco pieno?

Se non è espressamente specificato puoi prenderlo quando vuoi. Il consiglio che viene dato, sempre se non espressamente scritto sulla confezione, è quello di prendere gli integratori dopo i pasti perchè talvolta alcuni componenti possono risultare "pesanti".
Albarossa ha scritto:Allora perché Pesce mi ha prescritto due cp di Pelvilen Forte e non il Pelvilen Dual Act??

Questo dovresti chiederlo a lui.
Albarossa ha scritto:Tra l'altro, quest'ultimo, essendo orosolubile, dovrebbe fare effetto prima e non essere assorbito a livello gastrico-epatico-enterico enterico se non in minima parte. Insomma, dovrebbe andare subito in circolo.

Sì, ma l'effetto degli integratori non è certo immediato, si verifica nel tempo e con il tempo quindi il fatto che entri subito in circolo in questo caso è abbastanza irrilevante. Al massimo si potrebbe preferire questa via di somministrazione per la "quantità" di principio attivo assorbito o per evitare l'appesantimento degli organi di assorbimento ma, di nuovo, credo siano questioni da chiarire con il prof.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » lun mar 05, 2018 11:36 am

Albarossa, mi spiace per il tuo disagio. Hai pienamente ragione, alcuni medici non dovrebbero esercitare.
Non mi viene in mente nulla che tu non sappia già, certi momenti sono duri al di là delle nostre conoscenze.
Spero passi presto.
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun mar 05, 2018 5:55 pm

Vi ringrazio tutte, carissime. Speriamo passi presto...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » lun mar 05, 2018 10:01 pm

Non mollare :pugile:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer mar 07, 2018 12:30 pm

Ciao a tutte, faccio un rapido aggiornamento.
Ho sospeso la mezza cp di tibolone da sabato (quindi da 4-5 gg) e la clitoridodinia, i dolori pelvici e il forte prurito sono man mano regrediti e poi passati già da ieri!
Non ci speravo, perché sono stata veramente malissimo.
Comunque ora ho la prova provata di cosa mi ha scatenato la vulvodinia 7 anni fa (anche se non avevo dubbi): la pillola estro-progestinica, presa per tre mesi: 14 gg esatti dopo la sospensione comparve forte clitoridodinia e poi al primo ciclo dolori pelvici devastanti.
Ora il mio medico di base mi ha prescritto Gelistrol su mia richiesta, ma non avendo attualmente un ginecologo, non so se iniziare ad assumerlo tutti i giorni per 21 giorni, come scritto nel bugiardino e quale debba essere poi la frequenza di assunzione di mantenimento (una o due volte alla settimana?). Non mi piace il fai da te…anche se, a quanto pare, a volte è il male minore!
Insomma, mi rimetto alla ricerca di un altro ginecologo….
Intanto sono a letto con una brutta influenza, ma ovviamente niente antibiotici!
Per quanto riguarda i problemi di stipsi (tra l’altro ora sono pure a letto) ho trovato un ottimo integratore della ESI a base di fibre di psillio e succo di prugna, dolcificato con la stevia. In più il pomeriggio mangio una coppetta di yogurt magro bianco con 4 ceppi di lattobacilli (tra cui l’acidophilus), in cui lascio macerare per 10-15 minuti semi di chia e semi di lino.
Ho ripreso ad assumere Xflor e continuerò almeno per 15-20 giorni.
Comunque anche questo effetto collaterale del tibolone penso abbia solo bisogno di tempo per passare…
Che fatica….!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » mer mar 07, 2018 1:05 pm

Bene Alba! Sono contenta. Mia mamma su consiglio di Rosanna (callcenter) ha assunto Gelistrol per una settimana tutti i giorni, la seconda a giorni alterni, la terza con due sere di pausa e dalla quarta una volta alla settimana quale mantenimento. Vedrai che presto starai già molto meglio.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » sab mar 10, 2018 4:45 pm

Ciao,
dopo una settimana di sospensione della mezza cp di titolone e con l'influenza di mezzo, dopo una iniziale rapida regressione e scomparsa della clitoridodinia e del prurito, purtroppo sono entrambi ricomparsi, anche se non ai livelli a cui erano arrivati sotto titolone.
Spero sia questione di tempo necessario per smaltire il farmaco…in effetti mi sembrava strano che 4 giorni fossero sufficienti a far scomparire tutti i disturbi…
In compenso la ritenzione urinaria si è sciolta: ora svuoto la vescica normalmente.
A dire, la verità questa influenza mi ha parecchio scombussolata: soprattutto all'inizio (martedì') fortissimo mal di gola, mal di testa, dolore alle orecchie, dolori muscolari...la notte di martedì credo che la febbre mi si salita: non ho preso pace un attimo e mi sono dovuta alzare 8 volte (!!!!) perché la vescica mi scoppiava!! Mai successo in vita mia, né prima, né dopo. Io la notte non mi alzo mai.
In tutto ciò il colon si era pure bloccato e neanche questo ha giocato a mio favore, ma tra Benefibra, yogurt con semi di chia e di lino e Xflor, pian piano la situazione va migliorando.
Poi stare ferma, tra letto e divano, non è certo di aiuto.
Mercoledì mattina, quando mi sono alzata, mi sono sentita svenire e ho fatto appena in tempo a stendermi per terra. Per fortuna mio marito era ancora in casa e mi ha dovuto sollevare di peso per riportarmi a letto.
Lo scorso inverno, dopo 4 giorni di febbre a 39,6 (altra brutta influenza) sono svenuta due volte una sera, mentre mi lavavo i denti.
Sono andata giù di peso in bagno.
Mio marito ha sentito un botto, è corso e mi ha vista svenuta, con gli occhi spalancati, la testa incastrata vicino al bidet e la schiuma del dentifricio su tutta la bocca…ma lui non sapeva che era dentifricio, poveretto!
Mi ha stesa per terra ed è corso a chiamare il 118.
Nel frattempo, messa stesa, io ero rinvenuta e ho sentito lui che con voce concitata diceva:” No, non ho verificato se respira…ha gli occhi aperti e la bocca piena di schiuma!!!”.
Allora io dal pavimento del bagno: “…è dentifricio!...”.
Mentre mi caricavano sull'ambulanza il poveretto mi ha sussurrato: "Anche il dentifricio dovevi avere....mi hai fatto quasi morire..."
Ho passato tutta quella notte e metà del giorno dopo in P.S. sotto flebo, perché ho già la pressione bassa di mio e in più mi ero completamente disidratata. Mi hanno fatto pure la radiografia per escludere fratture al bacino, perché sono caduta di peso su un ischio e mi faceva un male cane.
Così, alla luce dell’esperienza passata, questa volta, rendendomi conto che stavo perdendo i sensi, sono riuscita a stendermi per terra da sola, senza cadere a sacco di patate.
Ora va un po’ meglio, a parte il prurito intimo e il leggero (oggi, mentre ieri e avantieri era peggio), ma costante dolore al clitoride.
Ho notato che ogni volta che si blocca il colon aumenta il prurito…
Poi capisco anche che il colon bloccato va a comprimere il nervo pudendo e questo contribuisce a scatenare il dolore al sacro e al clitoride (ho pure il coccige lussato…) e lo stesso prurito come sintomo neuropatico.
Vabbè, intanto sono riuscita a prendere appuntamento, approfittando di una rinuncia, con una ginecologa di cui mi hanno parlato molto bene… speriamo di cavarne qualcosa di buono!
Signo, ti ringrazio per le informazioni su Gelistrol (che trovo pure sensate), ma penso che la prescrizione debba essere quanto più possibile personalizzata e debba essere fatta da un medico, senza voler togliere niente a nessuno…
Io la scorsa settimana e quella prima avevo un ph 4-4,5 e ho un’atrofia lieve, per cui sentirò cosa mi consiglia quest’altra ginecologa.
Se è d’accordo sul Gelistrol e sempre ammesso che io lo tolleri, penso che dovrei assumerne un dosaggio molto basso… ormai gli ormoni mi terrorizzano!
Vedremo, intanto vi saluto e vi ringrazio come sempre dei consigli e del sostegno!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » sab mar 10, 2018 11:26 pm

Alba so che non è molto delicato ma la scena di te svenuta e piena di dentifricio mi ha scatenato un attacco di ilarità. Perdonami :flower: Per il resto è possibile che l'influenza abbia scatenato qualche sintomo, ormai sei bravissima nel gestire la situazione. Mi interessa sapere cosa ti dirà la nuova ginecologa a proposito di Gelistrol. Facci sapere!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer mar 14, 2018 4:28 pm

Cara Signo, non ti devi scusare...mi rendo conto anch'io che le mie situazioni di vita spesso sconfinano nel paranormale!!!
Piuttosto, oggi è il primo giorno in cui mi è tornato un filo di voce...ho resistito a 12 giorni di forte influenza senza prendere antibiotici.
Oggi sono andata a fare un tampone vaginale completo con misurazione anche del ph e della flora lactobacillare e per la prima volta durante il prelievo ho avvertito dolore a livello della forchetta.
L'infermiera era quella di sempre...
Fatto sta che dopo mi è partito un prurito micidiale su tutta la vulva, che non accenna a diminuire.
Purtroppo capisco fin troppo bene che è un sintomo neuropatico...e questo mi scoraggia molto!
Dopo ho applicato in loco VEA LIPO 3 e ora mi accingo a fare kr e stiramenti vari.
La neuropatia non migliora...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » mer mar 14, 2018 5:10 pm

Mi spiace per il tuo sintomo neuropatico, ma una grande cosa io la vedo: hai resistito senza prendere l' antibiotico per l' influenza. Bravissima!
E se posso confessarlo, anche a me ha fatto ridere la scena dello svenimento con dentifricio.


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