La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar apr 14, 2020 2:42 pm

Scusate, sono un po’ indecisa...
Gli ovuli Monogin non li conosco, ma mi pare di capire che servano ad abbassare il ph.
Voi quale delle due terapie mi consigliate, Polybactum ovuli e Femelle o 10 gg con Monogin ovuli?
Oppure devo andare a fare un tampone?
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mar apr 14, 2020 5:48 pm

È naturale che fare un tampone sarebbe il top, ma in questo momento non so quanto sia facile. In alternativa non userei prodotti che non conosci, eviterei sorprese.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » mer apr 15, 2020 10:51 am

anche io i Monogin non li conosco ma l'anno scorso ho usato gli ovuli di Polybactum quando dal paptest era venuta fuori la gardnella e avevo anche il ph alto..io ero intervenuta con il Polybactum (che avevo tollerato bene e ho le mucose supersensibili) associato al gynocanesbalance per abbassare il ph e ai fermenti gynocanesflor..avevo fatto uno specie di protocollo Miriam rivisitato e mi ero trovata bene! :ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer apr 15, 2020 1:19 pm

Ciao Giulia, ieri sera ho iniziato la terapia con Polybactum, da alternare ai Femelle per via vaginale. Ieri sera l’ho usato perché il prurito era diventato pazzesco.
Stamattina sono comunque andata a fare tampone vaginale completo e urinocoltura. Mi è già arrivato il valore del ph...5,3!
Venerdì dovrebbe arrivarmi il referto completo.
La cosa che a questo punto mi lascia perplessa è che non sento più il cattivo odore di due giorni fa e il fatto che la gardnerella di solito non da’ un prurito così insopportabile.
Il Ginecanesbalance purtroppo mi brucia molto a livello delle mucose vulvari.
Userò gli ovuli Candinet, ai quali peraltro un anno fa mi ero sensibilizzata...
Quali altri acidificanti ci sono?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar apr 21, 2020 2:45 pm

Salve, la Dr.ssa Stolfi per la gardnerella mi ha prescritto gli ovuli Monogin per 10 gg: sono sostanzialmente ovuli acidificanti con acido lattico: sto già meglio dopo 4 ovuli. Poi mi ha detto di continuare con tre ovuli Intrarosa a settimana e tre capsule Femelle e di vedere come va.
Purtroppo non è ancora possibile prenotare una visita con Porru al policlinico San Matteo di Pavia e chissà quando sarà possibile...
Ho letto in una storia che Galizia ritiene che non si possa guarire dalla neuropatia senza farmaci e la cosa mi ha molto preoccupata perché dopo aver dovuto abbandonare il Lyrica, il Cymbalta, il Rivotril e il Valium in vagina, ho capito che i farmaci proprio non li posso usare.
Davvero non si guarisce dalla neuropatia se non con i farmaci???

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar apr 21, 2020 2:46 pm

Scusatr, non ho scritto che il tampone vaginale ha evidenziato ph 5,3, scarsa flora lattobacillare e gardnerella

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » mar apr 21, 2020 4:10 pm

ciao Alba!
Albarossa ha scritto:Davvero non si guarisce dalla neuropatia se non con i farmaci???

io ne ho sentite parecchie di storie di donne guarite senza farmaci e mi sembra che ce ne siano alcune anche qui nel forum!
come stai?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » mar apr 21, 2020 5:52 pm

Io, Laura69. Ma certo che si guarisce! Alba non farti paranoie inutili, mi raccomando. Devi solo ristabilire l'equilibrio, vedrai che a breve sarà tutto rientrato. Un abbraccio.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar apr 21, 2020 6:16 pm

Grazie ragazze...in questo momento ci si sente un po’ persi...
La terapia della Dr.ssa Stolfi mi sembra stia funzionando, ma è bastato un mese e mezzo con una terapia troppo blanda (un ovulo Intrarosa e una capsula Femelle per via vaginale a settimana) perché l’equilibrio saltasse.
Perché il mio corpo non riesce proprio a mantenere un equilibrio?
È vero che sono in menopausa, ma se non usassi mille accorgimenti avrei una vaginosi/vaginite continua!
Mia madre deve compiere ottant’anni e, su mio consiglio, usa solo due ovuli Santes a settimana. Non ha mai avuto una vaginite in vita sua. Anche ora immagino che il suo ph sia alto, ma non ha il minimo fastidio.
Perché invece io combatto da una vita contro gardnerella, escherichia coli e streptococchi vari???
Da cosa dipende? Davvero non riesco a farmene una ragione...
Per quanto riguarda la vulvodinia il Pelvilen Dual Act mi sembra più efficace del Normast e vorrei averlo preso prima, perché sul fronte dolori pelvici va molto meglio. Sono più i giorni in cui ho solo lieve fastidio o nulla (non riesco quasi a scriverlo) di quelli in cui i dolori si riaccendono (quando accade è sempre dopo che libero il colon).
Ho sospeso l’automassaggio finché non si ristabilisce l’equilibrio vaginale, ma faccio kr e stretching ogni giorno, nell’ambito della pratica hata yoga quotidiana.
Seguo delle video lezioni registrate dal mio maestro e una volta a settimana seguo una lezione dell’altra mia insegnante in streaming.
Sto anche seguendo un percorso di “Mindfulness nella pandemia” in diretta streaming una volta a settimana.
È un periodo in cui non c’è nessuna certezza, siamo chiusi, isolati, impauriti e su di me lo stress influisce tantissimo.
Sto anche continuando la psicoterapia con collegamenti settimanali su Skype con la mia psicoterapeuta e sto mettendo a fuoco i pensieri e i comportamenti perfezionistici che sul lavoro e nella vita in genere mi procurano appunto tanto inutile stress.
Insomma sto lavorando sodo, approfittando anche della maggiore possibilità di introspezione di questo tempo così sospeso.
Spero che voi tutte stiate bene e vi mando un forte abbraccio

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio apr 30, 2020 7:29 pm

Salve, purtroppo va molto male per quanto riguarda i dolori pelvici, che mi stanno letteralmente atterrando.
Partono subito dopo lo svuotamento del colon e durano tutto il giorno, irradiandosi dal sacro a tutto il pavimento pelvico e al basso addome, giù dietro alle gambe fino alle caviglie, con anche forte clitoridodinia.
Non so più cosa fare...sto stesa con cerotti e cuscino termico a piangere...è uno strazio.
Avendo il coccige gravemente lussato ho paura che questo abbia comportato una compromissione irreversibile del nervo pudendo. Andando a leggere “neuropatia del pudendo”, che pure Pesce mi ha diagnosticato, i sintomi sono esattamente quelli che accuso io.
Ho paura veramente di non guarire più e non riesco a immaginare il resto della mia vita con questo dolore...
La visita con Porru è rimandata a chissà quando.
Sono stanca come non si può dire...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Mare73 » gio apr 30, 2020 8:11 pm

Ma no, eppure il Pelvilen Dual Act sembrava averti aiutato!
Ricominciamo da capo: a parte yoga, kr e stretching, non stai vedendo nessun professionista per qualche tipo di manipolazioni?
Poi, oltre al Pelvilen Dual Act, che cosa stai prendendo? Per la neuropatia?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio apr 30, 2020 8:56 pm

Mare, grazie per avermi risposto.
Chiedo scusa per i toni del mio post ma mi sto veramente disperando.
Sto avendo una riacutizzazione dell’ansia e della depressione e mi è stato spiegato che si tratta di una conseguenza dello stress acuto dovuto alla quarantena.
Il Pelvilen Dual Act mi aveva ridotto e alcuni giorni proprio eliminato il dolore. Ne sto prendendo due compresse al giorno, insieme a due compresse Decontral. Per la neuropatia non sto prendendo altro, perché, su indicazione di Porru, ho fatto un ciclo di 6 settimane tra febbraio e marzo con una compressa al giorno di Tiobec.
Poi prendo 40 gocce di En e mezza compressa da 50 mg di Zoloft per la sindrome ansiosa depressiva.
Prendo Hepilor bustine due al giorno e 4 capsule Pilorex per la gastrite con reflusso che si è pure riacutizzata in questo periodo.
Faccio i kr due - tre volte al giorno, perché Ileana Luglio mi ha detto che a me bastavano.
Forse sto sbagliando una cosa: sto facendo in media un’ora di yoga al giorno, inclusi gli esercizi di stretching.
Ieri sera ho fatto 15 minuti di meditazione seduta sul cuscino zafu che ho, che trovo parecchio duro: ci Poggio proprio col sacro. Ieri stavo benino, ma ieri sera dopo quei 15 minuti seduta così mi è partito un forte dolore al sacro e al clitoride. Sono andata a letto che stavo male. Oggi per andare di corpo mi sono sforzata un po’ e sono partiti i dolori lancinanti di cui ho scritto.
A mezzogiorno ho fatto mezz’ora di camminata rilassata nel giardino condominiale, sperando di sciogliere un po’ i muscoli e poi ho fatto un quarto d’ora di stretching.
Poi stasera ho fatto una lezione di yoga in treaming.
Forse è troppo...
Comunque ho notato che ogni volta che faccio meditazione seduta sullo zafu sto male. Ho iniziato solo da poco la meditazione, però..
Quello che non capisco è se il dolore neuropatico che si scatena dopo la defecazione è dovuto ad una lesione del pudendo o a contrattura.
In questo periodo sto solo facendo dei massaggi decontratturanti a schiena e gambe con un massoterapista. Ho sospeso l’automassaggio per la gardnerella e, visto che sto meglio, sto aspettando un po’ a riprendere perché non vorrei scombinare di nuovo tutto (gli ovuli Monogin che mi ha consigliato la Stolfi dal sesto giorno mi hanno provocato un’irritaxione tremenda e ho dovuto sospendere tutto.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio apr 30, 2020 9:00 pm

Non sto facendo manipolazioni perché a Modena c’è solo Ester Veronesi, che non mi sembra molto efficace: ne ho fatte un po’ e poi ho sospeso per via della gardnerella e perché Ester in questo periodo sta andando in un centro residenziale di pazienti covid, per cui sinceramente non me la sento di andarci.
Ileana a Luglio è irraggiungibile, Porru è irraggiungibile e io sono stremata.
Vi ho descritto tutta la situazione: datemi qualche dritta se sto sbagliando qualcosa.
Grazie di cuore.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » ven mag 01, 2020 6:38 am

Cuao Alba, si epr me stai facendo davvero troppo per il tuo corpo.
Albarossa ha scritto:Forse sto sbagliando una cosa: sto facendo in media un’ora di yoga al giorno, inclusi gli esercizi di stretching.
Io come te sono molto sensibile, un'"ora mi blocchefebbe totalmente. Io farei un piccolo stop per riprendere gradualmente. Se fai yoga vacci piano con lo stretching, bastano un paio di esercizi (2 o 3 min al massimo). Mi ricordo che per esempio Angioletta anni fa aveva dolori tremendi perché si sparava sedute di stretching che nessuna di noi potrebbe mai sopportare. Forza :pugile:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven mag 01, 2020 10:19 am

Grazie Signo...hai confermato il mio dubbio.
I sintomi da gardnerella purtroppo sono ricomparsi. La Stolfi mi ha detto di continuare come ho scritto sopra, ma io penso di avere un ph parecchio alto. Il Ginecanesbalance mi brucia d non lo posso usare. Vale la pena di usare i tre ovuli Polybactum uno ogni tre giorni? Quelli non bruciano.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven mag 01, 2020 10:30 am

Scusate se scrivo un altro messaggio: ho quasi finito gli stick eco-care e non mi trovo con quelli ginecanesbalance.
Me ne potete consigliare altri che indichino il valore effettivo del ph vaginale.
Io su internet ho trovato questi...che ne pensate?
Allegati
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Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven mag 01, 2020 2:00 pm

Ricordo che una moderatrice in una storia aveva indicato dei test per la misurazione del ph vaginale approvati anche da Rosanna, ma non trovo più il post!
Quali erano?
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Kap76 » ven mag 01, 2020 3:25 pm

Ciao Albarossa,io mi ricordo perchè li avevo anche comprati,si chiamano Geratherm ph balance, ma anche questi sono ora introvabili ed è un peccato, erano davvero ottimi e comodi.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven mag 01, 2020 6:47 pm

Grazie per l’informazione.
Allora speriamo che Rosanna provi a produrre direttamente nuovi test per misurare il ph vaginale!!!
Come si fa senza?...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » mer mag 13, 2020 10:25 am

Ciao Alba, come stai? è migliorata un pochino la situazione? Silenziosamente, ma ti ho sempre letto in questo periodo.


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