la storia di zuzu

Re: la storia di zuzu

Messaggioda 1PIMPI1 » sab gen 27, 2018 7:06 pm

Ciao zu ho letto i tuoi ultimi aggiornamenti, mi spiace per come stai, ma non "pretendere" nulla da te stessa; è un periodo delicato e ci vuole tempo... vedrai che poi troverai di nuovo la voglia e la forza di prenderti cura di te stessa....ora goditi questa gita e stacca un pochino la mente :flower:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun gen 29, 2018 1:16 pm

La gità è andata benino, perchè mi sono divertita e ho staccato la spina per un po', ma è stata stancante. Siamo partiti prestissimo il sabato mattina, il treno a fatto ritardo, abbiamo girato a piedi in attesa che arrivassero i nostri amici e la sera abbiamo concluso tardi la cena. La domenica siamo andati a vedere una mostra con i nostri amici, pranzo e poi velocemente al treno, preso per un soffio. L' altra volta che siamo saliti, i nostri amici ci avevano fatto perdere il treno, non calcolano molto bene il tempo e le distanze. Con tutta questa stanchezza, sono arrivata a sabato sera che avevo un bruciore a 1000, non vedevo l' ora di tornare in albergo, farmi una doccia e smutandarmi. La domenica era scemato un po', ma ancora oggi c'è anche se meno pressante. Lunedì prossimo dovrebbe arrivarmi il ciclo, ho la visita di controllo di Pesce e sono in attesa che qualcuno della mia società mi chiami per dirmi se da domani o da quando devo riprendere, e cosa mi vogliono far fare nello specifico. Credo che tutti questi fattori, mi stiano dando una mano a farmi sentire il bruciore.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun gen 29, 2018 1:56 pm

mi ero scordata di dirvi che sabato sera ci sono arrivata anche con un prurito esterno fortissimo, che non avevo da molto tempo.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Laulaura » lun gen 29, 2018 2:33 pm

Ti sei troppo strappazzata in questo periodo. Non è stato di certo facile! Non lo è mai quando si cercano nuovi equilibri. Ora metti in pratica tutti gli accorgimenti che conosci per stare meglio e, per quanto possibile, cerca di non stressarti troppo.
Facci sapere per il lavoro, ti mando un grande in bocca al lupo ed un abbraccio. :flower:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda flo67 » lun gen 29, 2018 5:18 pm

Oddio zuzu mi viene da risponderti come a piperita :lol: cioè calore locale costante e automassaggio.
Anche io sono fortemente convinta che ti sei strapazzata troppo. Cioè, a quei ritmi anche una persona senza problemi pelvici avrebbe avuto sofferenze magari indirizzate altrove.
Dai, da brava vai a coccolarti un po’.
:flower:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun feb 05, 2018 1:27 pm

Oggi ho fatto il controllo da Pesce. Aveva la cravatta celeste messa dentro un maglioncino beige, e le scarpe marroni, che questa volta non erano consumate.
Io gli ho fato presente il problema che ho avuto con la crema, e il peggioramento di quest' ultimo periodo. Mi ha detto che l' effetto della crema è stato strano, sono l' unica ad aver avuto questo risultato così negativo(che botta di fortuna!), comunque anche laroxyl ha fatto il suo corso e quindi mi ha dato cymbalta. Dovrei iniziarlo o sabato o domenica dalla dose minima di 15 mg fino ad arrivare a 60 mg, 1 settimana per dosaggio prima di aumentare. Se invece mi da subito problemi, devo tornare per cambiarlo con altro. Spero almeno di far parte della piccola percentuale che dimagrisce con questo farmaco. Per il resto mi ha confermato etinerv e la b12 longlife. Per me le punture non servono, ha detto che le pasticche vanno bene. Anche se in passato mi voleva dare il dobetin, ma oggi ha detto che è indifferente con le pasticche.
Mi ha dato anche il nome del generico del cymbalta, ma penso che prenderò l' originale. I muscoli li ha trovati ok, la mia patologia sono bruciore e prurito.
Gli ho chiesto a che punto del percorso sono secondo lui, e mi ha detto che questo lo devo dire io a lui.
Oggi nonostante tutto sono comunque un po' giù.... sarà anche il tempo.
Al lavoro non è chiara la situazione, sto cercando di capire, sto studiano cose nuove, e bo.
Ora stacco, che qui sono iper controllata.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Carmen91 » lun feb 05, 2018 4:35 pm

Ciao cara zuzu! Spero che il cymbalta non ti dirà alcun tipo di problema, magari sarà il farmaco giusto e starai finalmente meglio...un po' di pace almeno.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Laulaura » lun feb 05, 2018 4:58 pm

zuzu ha scritto:Mi ha detto che l' effetto della crema è stato strano, sono l' unica ad aver avuto questo risultato così negativo(che botta di fortuna!)

Succede, non siamo tutte uguali. Per fare la prova del nove avresti potuto provarla più in là, magari ne avresti tratto giovamento senza più sentire i fastidi che ti ha dato.
zuzu ha scritto:Gli ho chiesto a che punto del percorso sono secondo lui, e mi ha detto che questo lo devo dire io a lui.
Oggi nonostante tutto sono comunque un po' giù.... sarà anche il tempo.

Te la sei data poi una risposta? Sarai anche un po' stanca Zuzu cara visto quello che hai dovuto affrontare con la morte di tuo padre e quello che affronti tuttora nel privato e anche sul lavoro.
zuzu ha scritto:Al lavoro non è chiara la situazione, sto cercando di capire, sto studiano cose nuove, e bo.

Interessanti o che ti lasciano indifferente? Hai provato a guardarti intorno?

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun feb 05, 2018 5:16 pm

@carmen: Speriamo che il cymbalta sia quello buono. Inizialmente il laroxyl aveva lavorato bene, ma ora ha finito il suo tempo, quindi largo a qualcosa di nuovo.
@laura: non me la sono proprio sentita di dare una seconda possibilità alla crema, dall' effetto gambero provocato della prima prova non mi sono mai ripresa. Continuo ad avere fastidi che erano spariti prima di metterla. A che punto sono??? Bo, spero almeno a metà. Sicuramente sono migliorata rispetto all' inizio, ma visto questo peggioramento, sicuramente non sono vicina alla fine come speravo e questo mi ha sconfortata molto. Il lavoro, interessante? Forse, mi spaventa solo l' essere catapultata in qualcosa di nuovo senza supporto, e che deve andare per forza bene, altrimenti tutto termina. Sono stanca in generale, e purtroppo non sono nella condizione di staccare. Anche quest' incastrare la fisio per il ginocchio proprio ora che lavoro, mi pesa. Poi anche li, alcuni giorni sembra andare bene, altri sembra ripresentarsi il fastidio, e ho il terrore che anche con questo entriamo in un circolo vizioso.
...Mi deve venire oggi il ciclo, forse anche per questo oggi vedo proprio nero.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » lun feb 05, 2018 5:51 pm

Zu, è oggettivo che il periodo che stai attraversando non è affatto semplice! Io non sarei così brava a reggere, cosa che in realtà tu sembri fare benissimo.

zuzu ha scritto:sicuramente non sono vicina alla fine come speravo e questo mi ha sconfortata molto.

C'è anche chi dice che la bellezza non sta nell'arrivare alla meta, ma nel viaggiare... :smile:

zuzu ha scritto:laroxyl ha fatto il suo corso

Mi ricordi per quanto lo hai preso? Ovviamente ricorda di scalarlo lentamente.

zuzu ha scritto:quindi mi ha dato cymbalta

Non c'è motivo per cui non debba andare bene, sii fiduciosa!

Ti faccio anche tantissimi auguri che i tuoi problemi lavorativi si risolvano prima possibile, so come è brutto stare in attesa e fare "da tappabuchi"!
:love1:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun feb 05, 2018 6:07 pm

laroxyl lo prendo da settembre 2016. Io prendo 8 gocce al giorno, e pesce mi ha detto di scalare da questa sera 3 gocce, domani 4, dopo domani 5,... fino ad arrivare a 0, e passare al cymbalta.
In questo viaggio per me è importante arrivare alla meta, perchè il viaggio in se non mi sta piacendo troppo, anche se sono in compagnia e sicuramente farlo da sola sarebbe stato peggio, ma voglio arrivare alla fine.
Vi aggiornerò sul cymbalta prossimamente.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » lun feb 05, 2018 6:33 pm

Mi permetto di suggerirti di scalare molto più lentamente. Anche se ritardi di qualche giorno l'assunzione del cymbalta non cambia nulla.
zuzu ha scritto:In questo viaggio per me è importante arrivare alla meta, perchè il viaggio in se non mi sta piacendo troppo,

Lo so, ma se c'è una cosa che questa malattia insegna è la pazienza.

zuzu ha scritto:Vi aggiornerò sul cymbalta prossimamente.

:thanks:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Aliruna » lun feb 05, 2018 6:43 pm

A un certo punto smetti di chiederti ossessivamente quanto manca alla fine, perché ogni miglioramento ti dona fiducia, speranza, forze mentali.
Zuzu, per chi ha la vulvodinia è un percorso assolutamente normale (aggettivo non da poco per chi vive le nostre pene) iniziare con il laroxyl e poi passare al cymbalta. Non solo: Pesce spesso a un certo punto associa anche gabapentin o lyrica. Quindi sii fiduciosa, non scalare troppo precipitosamente (ti condanneresti solo a una sorta di effetto rebound), in questi giorni di passaggio moltiplica gli accorgimenti e sii fiduciosa. Anche io ho deciso di prendere sempre il cymbalta e non il generico. Inoltre, è una tendenza generale e non propria di una minoranza quella del dimagrimento, anche se questo è secondario.
Alla prossima.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer feb 07, 2018 10:57 am

Ho deciso di seguire il vostro consiglio e scalare più lentamente di quello che ha detto Pesce. Sono 2 giorni che invece di 8 gocce(dosaggio massimo che mi era stato assegnato), sono passata a 7 gocce. Voi che avete più esperienza, per lentamente cosa intendete di preciso? Io non ho avuto alcun problema all' inizio, ho aumentato a giorni alterni come indicato dal dottore, e sono arrivata velocemente alla dose di 8 gocce(inizialmente erano 12, ma visto il mio ingrassare fish mi aveva fatto scendere ad 8). Lunedì mi doveva venire il ciclo, invece fino a ieri sera solo goccette sporadiche e prurito esterno(zona pubica pelosa) molto forte, anche se meno rispetto allo scorso fine settimana bolognese, e morale da depressione fino a ieri mattina. Mi sono alzata depressa lunedì e mi sono portata quest' umore fino a martedì nella mattinata. Poi scambiando pareri sulla società con alcuni colleghi che erano di passaggio qui in sede, e che ho conosciuto da 2 giorni, la giornata è andata meglio e finalmente tra ieri sera e questa notte, il ciclo si è fatto vedere. Ora ho ancora un po' di bruciore bordeline tra interno ed esterno, e spero che al momento la cosa finisca li.
Ho fatto presente a Pesce che un problema che ultimamente sento di più è lo stazionare in bagno almeno mezz' ora per svuotare la vescica. Dopo il primo getto forte, ci sono mille goccioline che si riproducono dentro di me, che non ne vogliono sapere di uscire, e dopo che a fatica ho cacciato la prima, se ne crea un' altra, e si rinizia il circolo vizioso. E' come se avessi un cerchietto che chiude un punto e che proprio non si vuole aprire, nemmeno quando spingo(so che non si fa, ma nella disperazione di dovere uscire in tempi stretti e nel terrore di avere lo stimolo quando si è fuori senza un bagno, le si provano tutte). Stessa cosa durante la penetrazione, mi capita di sentirmi come se avessi un cerchio dentro il quale il lui deve entrare, il quale non si vuole allargare, poi forzicchiando entra, ma genera bruciore/dolore. Il dolore passa, il bruciore più lentamente. Me lo dico da sola, sto raccontando i sintomi si contrattura e vulvodinia, devo applicare calore e fare KR.
Lo so, ma dopo più di un anno di questo percorso insieme a voi, ho bisogno di raccontare di nuovo i sintomi, anche a me stessa. Perchè a volte ho la sensazione di non dirli a pesce, e di temere che lui non capisca bene cosa io abbia, e quindi non mi dia la cura perfetta. Anche se nella visita mi ha detto che i muscoli erano ok(sentivo solo tirare e stimolo a fare pipi).
In questo periodo che mi rendo conto così pesante per me, dove altri vedono una luce vicina e io lontana, mi fa bene leggervi e scrivervi. Vi leggo più di quanto vi scrivo perchè, mi collego principalmente nelle giornate e negli orari lavorativi per cui i giorni write-on per me sono pochini. Ma mi capita di leggervi ed essere contenta perchè qualcuno può scrivere che sta bene, che deve smettere i farmaci, e penso che presto ci sarà una nuova storia di guarigione da leggere, tutta targata 2018. UN GRANDE successo per quella persona. Avevo chiesto a pesce, quando sarebbe toccato a me smettere i farmaci, lui mi ha risposto prima o poi anche lei. In questo periodo mi pesa anche pensare che sono passati un anno e mezzo di farmaci, e che i risultati non sono molti. Io rispetto alla maggior parte di voi, non ho mai avuto grandi dolori, ma più bruciore/prurito fortissimo, non ho problemi con le calze, non devo fargli il buco al centro per non sentirle, ma ci sono giorni che mi strapperei peli e pelle per eliminare alla base il problema. Oggi la giornata inizia così, con questo poema. Ma essendo un giorno di scrittura, devo liberarmi di quello che mi sono covata dentro da ieri. Ora mi metto al lavoro e nel mentre vedo di fare KR.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » mer feb 07, 2018 12:04 pm

Zu, carissima :ciao:

zuzu ha scritto:scalare più lentamente di quello che ha detto Pesce.

Secondo me è una decisione molto saggia, Pesce solitamente propone tempistiche molto strette sia a salire che a scendere di dosaggio.
Quando sarà il mio turno, credo scalerò tipo una goccia ogni 7/10 giorni valutando eventuali effetti e ovviamente basandomi sulla sintomatologia. Alcune ragazze si trovano bene a scalare durante i giorni del mestruo, quando solitamente la sintomatologia regredisce. Poi è soggettivo, naturalmente.

zuzu ha scritto:stazionare in bagno almeno mezz' ora per svuotare la vescica... mille goccioline... che non ne vogliono sapere di uscire,

zuzu ha scritto:nemmeno quando spingo (so che non si fa, ma nella disperazione di dovere uscire in tempi stretti...

Te la sei cercata.... :ss
La situazione che descrivi, in realtà, non ha nulla di patologico. I reni filtrano continuamente e, altrettanto continuamente (è italiano????), la vescira raccoglie urina. Puoi stare davvero mezz'ora sul wc e, stai certa, che continuerai ad espellere poche gocce, perchè sono quelle che nel frattempo si sono accumulate. In questo modo, oltretutto, l'uretra si stressa parecchio.
Per questi motivo, quello che ti consiglio è di urinare serenamente senza spingere, effettuando un KR gigante, alzarti e non pensarci più.

zuzu ha scritto:nel terrore di avere lo stimolo quando si è fuori senza un bagno

Capisco benissimo, è anche il mio problema, ma non è rimanendo ore sul wc che ci cauteleremo da questa evenienza. Quello che faccio in queste circostanze è bere moderatamente ricordandomi che comunque la vescica può contenere grandi quantità di liquidi e, soprattutto, senza farmi strozzare dall'ansia di non trovare un bagno, che già da sola mi fa venire una urgenza che magari in realtà non ho!
Un'altra cosa che potresti fare, è procurarti quei piccoli coni per fare pipì in piedi, ce ne sono di molte marche, riutilizzabili ed usa e getta. Con quelli puoi fare praticamente pipì ovunque!

zuzu ha scritto:Stessa cosa durante la penetrazione, mi capita di sentirmi come se avessi un cerchio dentro il quale il lui deve entrare, il quale non si vuole allargare, poi forzicchiando entra, ma genera bruciore/dolore. Il dolore passa, il bruciore più lentamente.

Manifestazione evidente che sei ancora contratta e che devi ancora lavorare su quella parte. Oltre a KR e calore, puoi aggiungere stretching e automassaggio anche solo alla zona vestibolare ma, soprattutto, perchè vuoi avere un rapporto che ti causa dolore e bruciore che si protrae addirittura per giorni? E' ovvio che, su questi presupporti, non può esserci la spontaneità dell'atto e, quindi, non ci sono lubrificazione, desiderio e tutti quei meccanismi che servono a rendere l'atto medesimo piacevole.

zuzu ha scritto:ho bisogno di raccontare di nuovo i sintomi, anche a me stessa

Capisco perfettamente.

zuzu ha scritto:a volte ho la sensazione di non dirli a pesce, e di temere che lui non capisca bene cosa io abbia, e quindi non mi dia la cura perfetta.

Lo pensavo anche io, ma in realtà oltre alla visita capisce molto anche solo colloquiando.

zuzu ha scritto:nella visita mi ha detto che i muscoli erano ok (sentivo solo tirare e stimolo a fare pipi).

E glielo hai detto?

zuzu ha scritto:devo liberarmi di quello che mi sono covata dentro

Esatto, fallo ogni volta che ne hai occasione, non "trattenere" quello che ti pesa, liberatene e starai già meglio. Perchè non ne parli nella sezione dedicata alla psicologa?

zuzu ha scritto:sono passati un anno e mezzo di farmaci, e che i risultati non sono molti. I

Non ti sembreranno molti, ma ci sono. Le giornate di sconforto, di tristezza e rabbia, sono brutte e pesanti, ma sono momenti che passano. Sta anche a noi non dargli spazio o dargliene il meno possibile per non entrare in quel vortice di pensieri negativi che si autoalimenta.

A presto!
:ciao:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer feb 07, 2018 12:32 pm

Sai qual'è il mio problema dello stazionare mezz' ora in bagno? E' che dopo aver fatto la pipì urgente, sento che c'è ancora, e poi ancora, e ancora. Se mi alzo dopo aver fatto la parte più grande, tempo mezz' ora al max me ne scappa altrettanta. Ho questo problema la mattina dopo colazione (bevo un pochino di acqua a digiuno per abitudine, e poi una tazza di latte) e dopo il pranzo(tanto che ho la voglia di fare 2 passi dopo, ma il terrore della pipi). Mi capita quando sono in macchina in mezzo al traffico, in questi giorni di freddo. Lunedì per andare da pesce ho trovato un muro di traffico, pregavo di trovare parcheggio dentro e appena sono entrata nella hall sono corsa verso il bagno, a fare il mio litro di pipi quasi tutta trasparente. Quando mi capita, cerco di ripetermi che posso resistere, e se sto ferma la cosa mi riesce, ma se cammino, il panico si scatena e lo stimolo raggiunge i vertici. Poi appena arrivo all' agognato bagno, quasi non la tengo. Comunque le sculacciate me le prendo, sono meritate e ne sono consapevole.

Per lo scalare, se vado con una goccia ogni 7/10 giorni, arrivo al prossimo controllo che ancora non ho preso cymbalta. Forse così può andare bene quando devi togliere tutti i farmaci, per il passaggio da uno all' altro mi sembra un intervallo troppo lungo.

Il voler ""forzare" qualcosa, è dovuto dal voler dimostrare a me stessa di non essere menomata come a volte questa malattia mi fa sentire. Vedi gente felice in giro, che :sesso: come ricci, che non fanno pipì per ore, che non hanno cellulite, che non ingrassano, che hanno una vita perfetta. Ok, sarà solo apparenza, solo una facciata che vogliono esporre, ma nei giorni down le apparenze felici degli altri vincono su me.

Per pesce, sarà come dici tu, ma io lunedì ero così gù che mi ha stranito anche il suo comportamento apparentemente distaccato e scarica barile. Forse "pretendevo" risposte che non poteva darmi.

Per i muscoli durante la visita gli ho detto che sentivo tirare, dello stimolo della pipì no.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » mer feb 07, 2018 2:06 pm

zuzu ha scritto:dopo aver fatto la pipì urgente, sento che c'è ancora, e poi ancora, e ancora

zuzu ha scritto:tempo mezz' ora al max me ne scappa altrettanta

Comprendo tutto. E' meglio fare pipì e dopo mezz'ora rifarla, piuttosto che stare sedute a spingere e farla a rate. Io la faccio appena alzata (tanta) poi faccio tutto quello che devo in casa e la rifaccio prima di uscire. Non mi sta bene, ovviamente, perchè condiziona gli spostamenti e le giornate, ma non mi va neppure di stare troppo a rimuginare, che farebbe peggio.
Tu sei in una fase molto delicata, sia per i brutti eventi che hai recentemente vissuto, sia perchè non hai una routine continuativa che ti permetta di "pianificare" quando potere avere un bagno a disposizone (lavoro si/no/forse, madre esigente, marito da accudire) e quindi l'ansia anticipatoria ci sta tutta.

zuzu ha scritto:Mi capita quando sono in macchina in mezzo al traffico, in questi giorni di freddo. Lunedì per andare da pesce ho trovato un muro di traffico, pregavo di trovare parcheggio dentro e appena sono entrata nella hall sono corsa verso il bagno, a fare il mio litro di pipi quasi tutta trasparente.

Se il volume delle urine è effettivamente abbondante, l'unica cosa è cercare di limitare l'assunzione di liquidi nelle ore precedenti, ma ti chiedo comunque se ti copri adeguatamente e utilizzi i cerotti riscaldanti.

zuzu ha scritto:Per lo scalare, se vado con una goccia ogni 7/10 giorni, arrivo al prossimo controllo che ancora non ho preso cymbalta.

Regolati secondo sintomatologia. Aliruna sopra ha spiegato i potenziali rischi, ma naturalmente devi cogliere i segnali del tuo corpo.

zuzu ha scritto:voler dimostrare a me stessa di non essere menomata come a volte questa malattia mi fa sentire.

Non è che ignorandola magicamente essa scompare, anzi. Tu sei ben consapevole delle tue difficoltà e dei tuoi limiti, hai accettato questa malattia altrimenti non avresti fatto un certo persorso, non avresti voluto approfondirla e andare avanti nella scelta di curarti. Moltissime donne sono guarite, molte altre stanno guarendo. Prova ad accettarti così come sei e "riaccoglierti" con i tuoi difetti ed i tuoi pregi, magari vedrai che dopotutto non sei affatto "meno" di altri.

:love1:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer feb 07, 2018 2:48 pm

Per la pipi faccio anche io come te, raramente mi sveglio la mattina prima di un tot. di ore per fare la pipi. Suona la sveglia e la prima cosa che faccio è la pipì, poi bevo l' acqua(abitudine che ho da quando ero piccola) e ne approfitto per prendere l' etinerv della mattina. Poi faccio le varie cose, tra cui anche cacca con pipi al seguito, finisco di riprepararmi e prima di uscire pipi finale. Non esco mai da nessun posto(casa/lavoro/...) senza aver fatto la pipi. Poi quando arrivo in ufficio di solito ribevo e rifaccio la pipì.
MI copro si, ma non metto i cerotti perchè non ne sento la necessità. Esco di casa che ho caldo, poi in mezzo al traffico comincio ad innervosirmi e a gelarmi(le mani sono la prima cosa che mi si ghiaccia). Poi se sono in ansia per qualcosa, lo stimolo della pipì si moltiplica in modo esponenziale, proprio come lunedì.

Ma tu dopo la pipì senti di averla finita, o hai subito la sensazione che ci sia ancora? Perchè quello che a me non mi abbandona è proprio la sensazione che ci sia. Se provo ad ignorarla, magari dopo un po' me la scordo e me ne ricordo solo quando se ne è accumulata un altro bel po' (circa una mezz'oretta se prima ho bevuto molto...e sui pasti tendo proprio a bere molta acqua). Mi rendo conto che come infilo la forchetta in bocca, sento la necessità di bere dettata proprio dalla gola.

Per lo scalare mi regolerò io, intanto cercavo commenti di altri qui sul forum, nelle altre storie.

Sull' accettazione dei miei difetti, ci penso da sabato, dove anche questa settimana sarà finita, e con essa anche il corri corri tra i vari impegni, e questo lavoro che in questo momento è solo caos. A fine mese chiudono questa sede e non si sa ancora dove andremo a finire, ma almeno avrò finito la fiosioterapia per il ginocchio, sperando di aver anche risolto, e avrò comunque una cosa in meno a cui pensare. Ora ogni minima cosa mi stressa da morire.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » mer feb 07, 2018 4:40 pm

zuzu ha scritto:Per la pipi faccio anche io come te, raramente mi sveglio la mattina prima di un tot. di ore per fare la pipi. Suona la sveglia e la prima cosa che faccio è la pipì, poi bevo l' acqua(abitudine che ho da quando ero piccola) e ne approfitto per prendere l' etinerv della mattina. Poi faccio le varie cose, tra cui anche cacca con pipi al seguito, finisco di riprepararmi e prima di uscire pipi finale. Non esco mai da nessun posto(casa/lavoro/...) senza aver fatto la pipi. Poi quando arrivo in ufficio di solito ribevo e rifaccio la pipì.

Opss.... separate alla nascita! :grin:
Solo che io mi alzo anche di notte :mrgreen: e che con l'acqua del mattino prendo le pastiglie per la tiroide!

zuzu ha scritto:Ma tu dopo la pipì senti di averla finita, o hai subito la sensazione che ci sia ancora? Perchè quello che a me non mi abbandona è proprio la sensazione che ci sia. Se provo ad ignorarla, magari dopo un po' me la scordo e me ne ricordo solo quando se ne è accumulata un altro bel po'.

Dipende, naturalmente. Ci sono giorni che non mi abbandona mai ed ho lo stimolo pressoché costante, altri giorni vado molte volte perché magari mi brucia l'uretra e mi porta urgenza, oppure altre volte faccio pipì e mi sento "svuotata" ma dopo pochi minuti torna la sensazione di pienezza che passa da sola in un tempo variabile per poi ripresentarsi alla minzione successiva. Per fortuna grandi dolori non ne ho, al massimo sento la vescica sensibile al contatto (cinturino delle calze, elastico dei pantaloni o al tocco) ma la cosa peggiore è l'urgenza.

zuzu ha scritto:Sull' accettazione dei miei difetti, ci penso da sabato

Ok, ma sabato ti interrogo! :grin:
:ciao:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun feb 12, 2018 11:43 am

Come al solito, sabato non sono passata da qui. E forse è stato meglio, perchè sabato avevo proprio il morale sotto le scarpe, mi sentivo fallita e menomata.
Una cosa che mi riscontro da sola è che questo mese il mio umore è particolarmente ballerino. Sarà lo stress del lavoro che mi impanica più del solito, con tutto il contorno che non aiuta, sarà che speravo almeno di migliorare lato tubero, e invece mi ritrovo a fare il gambero, sarà che ho/avevo il ciclo, ma sono proprio giornataccie. Questo mese anche il ciclo è stato stranissimo, ha faticato ad arrivare, il primo giorno solo qualche goccia, poi mezza giornata abbondante, un giorno scarso e poi goccine e stop. Sarà OTI Prodeg che sta influendo? Saranno 2 mesi che lo metto. Io sono sempre stata molto regolare, al massimo qualche giorno di sfasamento, solo una volta ogni 10 anni un ritardo di una settimana. Invece questo mese è stato strano.
Per il malumore ha inciso il fatto che venerdì pomeriggio una nuova commerciale della mia società mi ha chiamato per dirmi che questa mattina verso le 10, dovevo chiamare lei, che mi doveva far sapere se potevo chiamare un cliente, che sta a milano, per fare un colloquio telefonico. L' ho presa malissimo, soprattutto perchè era a Milano, e già mi immaginavo che il lavoro fosse li, e poi perchè c'era tutta sta pippa da fare per chiamarlo. Alla fine ho fatto il colloquio: era per Roma, ma credo che non sia andato bene, soprattutto perchè è da molto che non lavoro e non ho l' elasticità di una volta e soprattutto perchè serviva un buon inglese, cosa che io non ho. Ma lato mio, pazienza, andrà meglio la prossima volta. Lato della mia società, vedremo come la prenderanno. Sono stanca, mi hanno fatto passare un fine settimana pessimo. Non vedo l' ora che finisca il mese, così finisco con la fisioterapia, spero di stare meglio, e di avere un impegno in meno. Poi, mi spiace per mia mamma che sta male, ma spero che la chiamino per l' intervento da marzo, così non mi si sovrappongono le cose, per il resto cercherò di recuperare i pezzi strada facendo. Stò cercando di ricordarmi di fare i kr con più frequenza, anche se quando li faccio mi stimolano la pipì, ma servono, Niente calida o cerotti, non sento il freddo che me ne fa sentire il bisogno, respirazione di pancia e si va avanti.


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