La mia triste storia di vulvodinia

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » sab ott 26, 2019 10:42 am

grazie della vicinanza a tutte :hurted:

LisaBetta ha scritto: Questa malattia ci insegna, quantomeno, a scavare oltre l'apparenza, a guardarsi dentro come mai prima e non in maniera superficiale. Se c'è qualcosa, a livello molto profondo, che ti crea malessere e che pensi possa essere all'origine di questo disagio, devi cercare di farlo emergere, anche con l'aiuto di un supporto psicologico,


sto cercando di farlo, ma pensa che io sono sempre stata fissata e attaccata al sesso, era fondamentale per me, e da che era indispensabile è diventato causa di dolore indescrivibile, e non posso più farlo, e il pensiero che non potrò mai più mi uccide.. quindi non lo so.. cmq ho scritto alla dottoressa del forum,per quanto riguarda una psicologa fisica, per ora non è il momento, sia perchè non ho la possibilità sia perchè in passato ho avuto brutte esperienze a riguardo e mi sentirei a disagio e non capita.

LisaBetta ha scritto: Non ora, perché è troppo presto, ma più avanti, capirai che la parte di te che "è morta" magari era quella che non ti piaceva poi così tanto


la parte di me che è morta era quella ragazza di 20 anni che faceva una vita abbastanza normale e poteva avere rapporti, che poteva avere contatti col genere maschile,e non come ora che devo evitarli come se avessi la peste, questo mi ha ucciso. questo mi ha spento. non era la parte che non mi piaceva.. forse era la parte migliore di me anzi. quella che aveva ancora piacere nel vivere.

Lisabetta ha scritto: Esordiamo in un modo e finiamo per diventare tutt'altro... ma non è una cosa brutta, anzi! Fa parte del percorso che, nostro malgrado, ci siamo trovati ad affrontare! Ok? Forza!


spero che con questo intendi "tutt'altro solo" a livello di testa e non fisico :hurted: ... con consapevolezze nuove si questo si, insomma sicuramente più matura e tutto quanto,sempre se riuscirò a uscirne.

1PIMPI1 ha scritto: Però l'ultimo che hai avuto non è stato doloroso come gli altri,
sì che lo è stato,era un aggiornamento errato, l'indolenzimento\ insensibilità si è trasformato in dolore e bruciore poco dopo, sempre uguale.

1PIMPI1 ha scritto: E' vero, questa patologia ti toglie, ma ti darà anche tanto. te lo garantisco.
è da vedere se sarà anche nel mio caso così.. finora mi sta facendo solo patire le pene dell'inferno.

flo67 ha scritto: nessuno tra i medici che hai consultato ti ha mai prescritto per caso, ansiolin compresse in vagina?
No mai, fanno effetto? sono buone? Il dolore ormai è fisso nelle pareti vaginali, non se ne vuole andare più..

flo67 ha scritto: Questa patologia ti cambia ma è un percorso terapeutico in tutti i sensi!! E pure tu ce la farai, garantito.
speriamo finisca presto che sono sfinita, distrutta.. e speriamo che ce la faccio davvero.

giuliap ha scritto: comprendo in pieno le tue paure perchè anche io ho passato mesi così. Ma fidati che pia piano si riesce a tornare ad avere rapporti. Ci vuole tempo, pazienza, gradualità e sopratutto calma.
Devi trovare la terapia giusta per te e poi vedrai che pian piano le cose a cascata miglioreranno.
a me è cosi dall'inizio della malattia, è quasi un anno... inizio a dubitare che un dolore cosi intenso e forte possa andar via e possa tornare tutto alla normalità.. ci vorrebbe un miracolo.. ok ultimamente sono particolarmente negativa, Pimpi mi rimprovera se legge queste cose, ma è più forte di me :cry:

giuliap ha scritto: quando avrai la visita e dove? a Roma?
se tutto va bene, e se c'arrivo :S: , 9 dicembre 9.15 a Roma.. è il mio primo appuntamento con lui e spero possa essere davvero l'ultimo medico che vedo e quello che mi porti alla guarigione, perchè è l'ultima spiaggia..

giuliap ha scritto:
Concordo anche io con quanto ti ha detto Pimpi, questa malattia ci cambia. In meglio. Ci fa capire che al primo posto ci siamo NOI
ok questo si, ma l'ho già capita questa lezione, potrebbe anche smettere la tortura adesso.. :-::::

comunque grazie a tutte come sempre ... sento crescere sempre più la frustrazione e l'angoscia dentro di me ma cercherò di scacciarla nel limite del possibile. vorrei essere forte come voi ma in realtà non sono mai stata poi così forte..

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » sab ott 26, 2019 11:49 am

:ciao:

rob ha scritto:vorrei essere forte come voi ma in realtà non sono mai stata poi così forte..

A parte che nessuna lo è, ciascuna ha le sue debolezze ed è giusto che sia così… probabilmente è proprio il non mostrarle, voler essere forti a tutti i costi e sempre, che ci ha portate ad essere continuamente contratte e bisognose di approvazione (nostro e altrui, ma soprattutto nostra). Quindi chiedere aiuto e mostrarsi in difficoltà è un atto molto maturo!

rob ha scritto:non era la parte che non mi piaceva.. forse era la parte migliore di me anzi. quella che aveva ancora piacere nel vivere

Tornerai a fare le cose che ti piacevano, ma tu sarai "diversa". Non possiamo ovviamente assicurarti che tutto tornerà "come prima", perché queste patologie cambiano molte cose in noi, ma sarai una persona con più esperienza e vedrai le cose in maniera più consapevole e, questa consapevolezza, ti darà gli strumenti per affrontare le tue paure. Non per forza sarà peggio, sarà solo diverso. E non dovrai rinunciare a niente, solo sarà una esperienza nuova.

rob ha scritto:9 dicembre 9.15 a Roma

Quando si sta male il tempo pare non passare, ma è una data abbastanza vicina e nel frattempo ci siamo noi.

rob ha scritto: l'ultimo medico che vedo e quello che mi porti alla guarigione, perchè è l'ultima spiaggia..

Ti sarà di grande aiuto e finalmente avrai una diagnosi! Inoltre hai sempre Roberta Filippi, oltre a tutto quello che già sai che puoi fare in autonomia. I farmaci aiutano, ma poi bisogna lavorare molto per riuscire a camminare con le proprie gambe e consolidare i benefici.

rob ha scritto:o scritto alla dottoressa del forum

Bravissima!
:ciao:

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda signo » sab ott 26, 2019 5:27 pm

Non hai risposto alle mie domande... :schifezze:

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » sab ott 26, 2019 5:38 pm

scusa Signo, sto iniziando a leggerle piano piano le storie che hai detto.. Per quanto riguarda la crema grazie del consiglio, ma preferisco non comprare cose per ora... ho applicato Xanagel l’altra volta quando stavo con la patata rossa gonfia e deforme..poverina, quando la vedo così come soffro.. Conservo il cash per la visita e fisioterapia

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » sab ott 26, 2019 6:08 pm

P.s tensione / dolore anale che ho da un mesetto circa non va via! :-... Mi sto ammazzando di stretching e automassaggi ma nulla!! Spero che la Filippi la prossima volta me lo stana, quando tocco l’ano lo sento tipo di marmo, dipende sempre dalla contrattura davanti? :? Avete qualche consiglio?

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda Laulaura » sab ott 26, 2019 7:33 pm

Prova a massaggiare il perineo con lievi pressioni fatte con indice e medio e a fare un massaggio circolare sempre sul perineo. A me aiutava molto.
Cerca inoltre di distrarti e di non stare in casa concentrata sui sintomi e sulla patologia, esci, leggi, guarda un film o una serie tv, qualsiasi cosa che ti permetta di staccare un po'. Lo fai? Ci provi?

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda signo » sab ott 26, 2019 9:14 pm

rob ha scritto:sto iniziando a leggerle piano piano le storie che hai detto
Bene, ti saranno molto utili. Oti è una crema che costa meno di 15 euro e su di me ha fatto miracoli. Leggiti il topic e poi decidi.
Non esagerare con lo stretching, sono sufficienti 2 o 3 esercizi al giorno. Come fai gli automassaggi? Basta stirare gli otturatori con il pollice per qualche secondo più volte al giorno...

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » lun ott 28, 2019 7:54 pm

Ciao . Grazie dei consigli.
Ci provo Lisabetta..ma la mia mente sta sempre lì qualsiasi cosa provi a fare. Sono schiava della malattia Ma sto provando a dirmi, ogni volta che provo dolore e ogni volta che devo rinunciare alle uscite con qualche ragazzo che finirà e che non sarà per sempre, anche se mi si spacca il cuore ogni volta.

Lo stretching faccio tutti gli esercizi del video che sta sul forum, tranne quelli col tavolo, li faccio solo ogni tanto. Non va bene farli tutti?
Gli automassaggi a volte stiro col medio a volte col pollice ma non sono capace di usare la mano sinistra. Uso solo la destra. Stiro e faccio pressioni nei punti dove sento più dolore, a volte faccio movimenti circolari, ma faccio fatica ad essere delicata. Mi viene di spingere quelle maledette cordicelle che schioccano e le pareti dure e dolenti che fanno tanto male, soprattutto a sx ma non smollano mai, e fidati che ci sto dando dentro.. Prendo un anti spastico (baclofene) da più di un mese, oltre a 3 gocce di rivotril, (stavolta le diluisco però non come facevo col laroxyl) sarà troppo bassa la dose? Forse si, non saprei. Finché gli automassaggi mi fanno male suppongo che non potrò avere rapporti normali. L ultimo che ho avuto all’inizio sembrava tutto normale per i primi minuti, poi ho iniziato ad sentire insensibilità e indolenzimento che è diventato bruciore gonfiore esagerato poco dopo, ciò è causato sia dalla neuropatia che dalla contrattura vero? O solo dalla contrattura? Ho solo notato che la zona anale era meno intaccata dal bruciore rispetto a qualche mesi fa (perché a me prendeva il bruciore e dolore fino a dietro e anche la pelle circostante e parte bassa glutei, una tortura) sembrava piu localizzato alla patata il dolore e bruciore, ma sarà stato solo un caso. In ogni caso io non chiedo più nulla alla mia dottoressa perché non mi fido più di lei. Quindi devo “brancolare nel buio” ancora per un bel po’ finché vedo Galizia e (almeno spero) di fidarmi della cura che mi darà sperando possa essere efficace

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mar ott 29, 2019 10:48 am

Se il tuo corpo stesse cercando di dirti qualcosa?
Io non ti conosco, beninteso… e non voglio farla semplice o essere riduttiva, ma analizzerei la valenza che aveva il sesso per te e cercherei di capire se nascondeva qualcosa di diverso.
Quando un sintomo ci assale così gravemente penso sia il caso di farlo e cercare di capire se maschera qualche altra cosa o anche, più semplicemente, se vuole essere un tramite per attirare la nostra attenzione sulle nostre vere necessità.
Abbiamo già detto che bisogna amarsi. Partirei da qui, senza voler avanzare giudizi che non posso, naturalmente, permettermi.
:love1:

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda Laulaura » mar ott 29, 2019 11:45 am

rob ha scritto:ogni volta che provo dolore e ogni volta che devo rinunciare alle uscite con qualche ragazzo che finirà e che non sarà per sempre, anche se mi si spacca il cuore ogni volta.

E perché ci devi rinunciare? Si può uscire con un ragazzo anche per mangiare, parlare, conoscersi senza necessariamente dover fare altro.
rob ha scritto:stretching faccio tutti gli esercizi del video che sta sul forum, tranne quelli col tavolo, li faccio solo ogni tanto. Non va bene farli tutti?

Meglio 2 o 3 esercizi tutti i giorni che tutti ogni tanto.
rob ha scritto:Prendo un anti spastico (baclofene) da più di un mese, oltre a 3 gocce di rivotril, (stavolta le diluisco però non come facevo col laroxyl) sarà troppo bassa la dose?

Come li prendi? Chi te li ha prescritti?
Per gli automassaggi: puoi aiutarti con un vibratore, lo usano in molte.

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » mar ott 29, 2019 11:52 am

Cara Lisabetta, hai centrato il punto. Ho una storia molto difficile alle spalle (sicuramente come un po’ tutti) e i problemi sono iniziati dall’infanzia per poi proseguire durante l’adolescenza molto più di prima e non sparire più, ovviamente non sto qui a dire la mia lunga storia che finirei domani e per non andare fuori tema..ho vissuto nell’ansia e nell’angoscia praticamente da sempre (sicuramente non come ora). Il mio attaccamento verso il sesso ha un lungo percorso travagliato alle spalle, e ci sono dei validi motivi per cui non ho mai voluto intraprendere una relazione, (tra cui il mio primo fidanzatino col quale non ho mai avuto rapporti mi ha scioccato quando mi lasciò, era una storia malata e tossica,lui pure aveva qualche problema mentale,Non così per dire ma li aveva davvero,ma io ero una bambina, avevo 14-15 anni e era la mia unica ragione di vita, perché ho sofferto tanto e mi è crollato il mondo addosso, da quel giorno quella sofferenza mi segnò a tal punto da dirmi che non avrei mai più avuto relazioni, e così è stato, e ho fatto bene, perché altrimenti avrei sofferto il triplo di quanto ho sofferto, anche perché poi successivamente pur non volendo mi sono legata a delle persone e ho sofferto immensamente) e credo che nemmeno una volta guarita ci riuscirò, ma non è questo il punto. Qualsiasi scelta avessi fatto avrei sofferto, così ho scelto quella per soffrire di meno. Per me il sesso era la base di tutto e senza quello nulla aveva senso. Ero così perfetta sotto quel punto di vista e non ho mai avuto blocchi psicologici a riguardo, anzi, che questa malattia è stato il più grande dei paradossi, la più grande condanna. Sicuramente sfogavo molte mie sofferenze e angosce con quello, ma io stavo bene quando potevo farlo. d’altronde è una cosa normale che fanno tutti, e ognuno sceglie come usarlo quando e con chi, c’è chi sceglie di avere relazioni, chi no, chi si e fa le corna ecc ecc. ognuno è libero di scegliere per la propria vita. ma non credo che il mio attaccamento a quello si debba identificare come causa del problema. Forse se avevo un blocco allora si, ma non era il mio caso. Tipo non mi sono mai drogata o cose simili, per me bastava quello per stare più serena. Nient’altro. Ero più contenta, soddisfatta, ero più felice e mi sentivo veramente bene, adesso mi sembra di vivere un incubo senza fine. Anche se i fantasmi della mia mente ci sono sempre stati ma avevo imparato a conviverci. Sono sempre stata un po’ borderline, che per chi non sapesse cosa vuol dire descritto in 3 parole vuol dire vivere a 1000, provare le emozioni più amplificate del normale e questo vale sia per il dolore che per le cose belle. Sono stata da vari psicologi e psichiatri ma non erano per nulla professionali ed erano solo dei succhia soldi al che ogni terapia non andava mai a buon fine. Sono sempre stata contraria a psicofarmaci proprio per quello che causano,(anche se non me li avevano mai prescritti) e paradossalmente mi sono trovata ad doverli assumere per un’altra patologia. I medicinali non curano le sofferenze dell’anima (e neanche quelli fisici in certi casi a quanto pare). Difficilmente si può cambiare il passato di una persona e le ferite profondamente radicate dentro di noi, o almeno io così credo.. ci si può sforzare, per migliorare, ma la natura di ognuno di noi non si può cambiare. Ognuno ha un suo passato e le sue sofferenze ma difficilmente possono cancellarsi. C’è chi riesce a superarle e a trarre del bene dal dolore e dalle vicissitudini negative della vita, io invece Ho sempre avuto difficoltà a metabolizzare il dolore e le sofferenze che ho provato durante la mia breve ma travagliata esistenza, perché lo provavo in maniera così intensa, da non farti pensare ad altro che a volte il mondo sembrava finire. Poi mi riprendevo in un certo senso perché erano cause esterne e non fisiche e ovviamente le cose non erano gravi come ora. Sicuramente questa malattia mi sta facendo aprire gli occhi sotto molti punti di vista, Sugli errori che ho fatto, sulle cose che davo per scontato soprattutto, non faccio altro che ripensare a quando ero sana..ma il mio attaccamento al sesso rimane quello, perciò io soffro così tanto. Se avessi avuto un’altra malattia (non per sottovalutare le altre per carità, le malattie nessuno le vuole vogliono tutti la salute), ma se fosse stato un dolore o un qualcosa da un’altra parte del corpo io l’avrei affrontata diversamente, perché non mi avrebbe strappato la femminilità E l’unico piacere che avevo nella vita. Eppure ho pensato che la mia fisima a riguardo potesse essere già un valido motivo per riuscire a guarire, ma sembra non essere sufficiente . Non mi sono mai amata, questo si, me ne sono resa conto ora, perché la mia vita e il mio umore dipendeva esclusivamente da cause o persone esterne, pur non volendo, e non ho mai pensato a me stessa per tante motivazioni..problemi in famiglia,periodo di bullismo, ho ricevuto tanto male dalle altre persone pur essendo sempre stata una persona priva di cattiveria, anzi forse troppo buona, troppo ingenua, e non ho mai fatto del male a nessuno(almeno volontariamente) e un giorno cambieranno tante cose e sicuramente la mia priorità sarò io e nessun’altra cosa , ma non ora, perché ora proprio non ci riesco perché vivere in un corpo malato mi sta facendo impazzire

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » mar ott 29, 2019 12:00 pm

Laura: no preferisco non uscirci per fare cose e poi magari dopo va da un’altra per fare il resto.. non prendiamoci in giro ragazze, le favole non esistono.. quindi non avrebbe senso. Piuttosto rinunciare dato che ho la vagina invalida al momento (a nessuno piace una malata soprattutto se in quel posto)
Lo stretching forse non mi sono spiegata bene, lo faccio TUTTI i giorni e TUTTI gli esercizi. Solo quelli col tavolo li faccio ogni due tre giorni. Se devo farne solo alcuni se tutti fanno male ok.. faccio come dite voi .. Per il vibratore valuterò più in là.
Balcolfene compresse 25 mg al di, me li ha prescritti la dottoressa dove sono in cura che scrissi nel primo post che non la nominavo perché non è presente nei professionisti del forum. E infatti la cambio

Comunque ci tengo a ringraziarvi in ogni post delle vostre risposte e per passare di qui. Anche se non dovessi farlo in futuro sappiate che è sottinteso il mio grande ringraziamento per voi ogni volta, perché sono un’estranea, non ve ne potrebbe fregar nulla invece mi state comunque vicina. Grazie infinite

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » lun nov 11, 2019 3:22 pm

Ciao come state?
Volevo chiedere una cosa, non vi aggiorno più sul mio stato d’animo che tanto va sempre più peggiorando,non vi rompo più le balls :smile:
Praticamente da una settimana ho acquistato il vibratore, e con questo riesco ad arrivare anche negli abissi, dove ho scoperto praticamente che non c’è punto in cui io non sia contratta. Ovunque c’è contrattura e ovunque c’è dolore, non c’è un solo punto che sia liscio. Io dico la verità, lo uso 90% per farmi i “massaggi” per così dire che in realtà li faccio molto forte, e al 10% per il suo scopo principale, perché il mio obiettivo è sciogliere la contrattura.
Li faccio molto forte per due motivi, uno perché c’è sempre la solita logica forse no sense che mi frulla in testa “se fai più forte ti passa prima” ma sopratutto per il sollievo che provo dopo. Durante provo parecchio dolore, ma dopo mi sento come ossigenata anche se dura poco il sollievo. Ma è normale che a fine massaggio comunque le contratture siano sempre lì, nemmeno un minimo ammorbidite? Cioè ok è una settimana che lo uso, ma i massaggi li faccio da mesi, la Filippi ha addirittura detto che non ci sarà più bisogno di fare sedute consecutive, che i muscoli stanno smollando, ma per me non è così.. sempre tenendo conto ovviamente che ancora non posso avere rapporti indolore, insomma sembrano cemento armato, non smollano neanche a morire, forse sono io che sto facendo qualcosa di sbagliato o ci vuole ancora tempo? Ora sono a quota 50 mg di lioresal al giorno, che in realtà sembrano caramelle perché non noto questo ammorbidimento muscolare e lo prendo dal 24 settembre, e sempre 3 di rivotril. Quindi in attesa della visita di Galizia volevo almeno cercare di smollare le contratture dato che per i nervi c’è poco da fare da sola. Come sempre lo stretching calore respirazione ecc ecc ma mi sto concentrando molto di più sui massaggi. C’è qualcosa che sto facendo in modo sbagliato? Perché su di me sembra non fare effetto nessun medicinale e nient’altro?

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » lun nov 11, 2019 3:48 pm

Ciao Rob!
non penso che tu stia facendo qualcosa di sbagliato,anzi!!
stai "combattendo" su più fronti, prendi i farmaci, fai fisio e lavori anche in autonomia..quindi OTTIMO!
la questionte TEMPO può sembrare una banalità ma non è così...anche io all'inizio del mio percorso (circa 2 anni fa) ho avuto moltissima difficoltà a smollare la contrattura..ci ho messo mesi. Non ricordo quanti ma è stato parecchio tempo e anche a me all'inizio le medicine sembravano non fare effetto..tu continua così e vedrai che prima o poi cedono.
hanno vita breve queste contratture! :-zzz

Non sottovalutare però l'aspetto emotivo e psicologico, quello purtroppo influisce, se sei tesa, nervosa, pressata psicologicamente quello si riflette anche sui nostri muscoli..
So che essere "positive" in questi momenti è difficile ma tu veramente sei sulla strada giusta, abbi fiducia in te stessa e vedrai che otterai i tuoi risultati...
ma un cucchiaino di magnesio lo prendi? quello aiuta in caso di muscolatura contratta!
ti abbraccio e DAJE!! :love1:

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » mar nov 12, 2019 9:27 am

Grazie giulia!
Scusate se riscrivo ma volevo chiedere un’altra cosa. Ultimamente sto provando ad avere rapporti ogni tanto che sono sempre dolorosi, anche se forse leggermente meno, ma comunque non sono in grado di godermeli e di arrivare all’orgasmo un po’ per il dolore un po’ per il rintontirmi delle medicine. Quando ho rapporti , e questo mi capitava anche prima seppur in maniera minore, in alcune posizioni mi contraevo tanti muscoli ad esempio le gambe, quando io sto sopra, oppure la schiena quando sto messa da dietro, soprattutto la schiena. Questo forse non so se è dovuto alla mia scoliosi e lordosi, prima mi capitava ma in maniera meno intensa perche ovviamente avevo rapporti più frequenti e più o meno ero abituata e non intaccava la zona pelvica e vaginale il dolore, perché non ero malata. Questa cosa può essere anche data dal fatto che forse ho sempre fatto poco / zero movimento? Ieri ho provato, e oggi mi sento come se mi avessero preso la schiena a colpi di vanga ed è dura come marmo, sono a pezzi,oltre ad essere a pezzi la sotto, anche le braccia le gambe sono dure come marmo perché dipende dalle posizioni che uso e quali sforzo durante il rapporto. Come posso fare? Anche ora che ho provato a fare lo stretching mi fa malissimo perché sono tutta durissima dalla testa ai piedi :-::::

Ps. Ultimamente sto avendo problemi a fare la pipì, non esce a volte o esce a tratti, stanotte ho addirittura sognato di aprirmi prendermi la vescica che era un contenitore enorme e pieno e svuotarla nel bagno e poi richiudermi come mai anche questo?

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » mar nov 12, 2019 11:48 am

ciao Rob,
anche a me capita di avere poi dolori i giorni dopo i rapporti ad altri muscoli che non siano quelli strettamente del pp.
tipo i glutei o i quadricipiti se sto sopra o anche una volta mi è capitato alle braccia!!
secondo me è dato semplicemente dal poco allenamento e dal fatto che magari ci muoviamo di meno...io prima di soffrire di vv andavo in palestre 2-3 gg a settimana ed ero quindi in generale più allenata...
l'unico consiglio che mi sento di darti è di continuare a provare sempre ma che siano rapporti desiderati e non semplicemente per testare il nostro corpo...e poi di fare TANTO ma TAAAAANTO stretching...è l'unica cosa..
io mi aiuto anche con il magnesio e il calore..
facci sapere!! :love1:

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » mar nov 12, 2019 12:37 pm

Giulia sei gentilissima, ma c’è un’ultima cosa che non mi sta facendo stare tranquilla, dopo prometto che per almeno due/ tre settimane non scrivo sul forum per non intasare troppo, insomma ho avuto questo rapporto molto breve con un ragazzo molto gentile che conoscevo già da qualche mese ma che ebbi un solo rapporto con lui mesi fa perché ero già malata, quindi avevo deciso di riprovarci, dopo sue continue richieste di vederci. mi stava abbastanza simpatico e mi piaceva. Lui sapeva della mia malattia, Dopo un po’ ha iniziato a farsi male, io credevo che fosse per colpa mia ma mi sembrava un po’ strano, al che dopo mi ha detto che aveva dei tagli sul pene da giorni,effettivamente non me ne ero accorta , e che da qualche giorno aveva anche bruciore quando faceva la pipì. Non ho usato il preservativo perché lo conoscevo già e soprattutto per non irritarmi di più. Ma ho sbagliato. Lui si ostinava a dire che non era un’infezione, ma io sono rimasta col dubbio, tanto che se non fosse stato per le medicine che mi tengono sedata mi sarebbe arrivato il sangue in testa e sarei partita. Poi mi aveva detto che si sarebbe fatto visitare e mi avrebbe fatto sapere, ma mi ha bloccato dappertutto sto pezzo di merda (senza motivo, quindi immagino che sia per l infezione che aveva) Tra l’altro mi ha sempre cercato lui, ha sempre fatto tutto lui, sapeva della malattia e tutto,e sapeva che non potevo assolutamente prendere infezioni ed è proprio n omm e merd, una immondizia. Ora so che dovrei far un tampone, ma non ho la possibilità anche perché dove lo facevo io non sono mai completi e non indicano tutti i valori nemmeno se lo richiedo. Al momento a parte dolore rossore e indolenzimento per il rapporto per la malattia non sembra esserci altro. Posso arrangiare comprando degli ovuli normogin? Scusatemi tanto ma sono una passaguai.. appena decido di riprovare un po’ coi rapporti pareva strano che non dovevano esserci altri problemi oltre a quello che già c’è.. ora non so se mi sto fasciando io la testa o posso anche non preoccuparmi per sta cosa..

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » mar nov 12, 2019 12:42 pm

rob ha scritto:Ora so che dovrei far un tampone, ma non ho la possibilità

perchè non hai possibilità?
Io quello che ti consiglierei di fare è di non mettere più nulla per almeno 48 ore e poi fare assolutamente un tampone.
Non mi pronuncio sul comportamento di questo ragazzo ma l'unica cosa che puoi fare per toglierti il dubbio è il tampone...aspetta comunque un paio di giorni e vedi come stai..

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda signo » mar nov 12, 2019 2:14 pm

Scusa rob ma te le cerchi.
rob ha scritto:. Non ho usato il preservativo perché lo conoscevo già
Questa è la frase più preoccupante di tutte. Il preservativo, a meno che tu non abbia una relazione stabile sempre con la stessa persona, SI USA SEMPRE! Le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento e ci si deve tutelare. L'infezione sarebbe ancora il problema minore. Scusa ma faccio proprio fatica a capire il motivo per cui tu non abbia PRETESO di usarlo. O con preservativo niente. La vita è preziosa...

Re: La mia triste storia di vulvodinia

Messaggioda rob » mar nov 12, 2019 3:25 pm

Ragazze avete ragione, sono io la testa di cazzo. Non l’ho usato proprio perché credevo che con la vulvodinia irritasse ancora di più. Sicuramente questa mi è stata da lezione per le prossime volte. Ora cerco di non farmi prendere dal panico e vedo di provare un po’ di yogurt nei prox giorni che non l’ho mai provato per ristabilire la situazione . Per il tampone se aspetto un mesetto potrei farmelo fare lo stesso da Galizia. A volte penso sempre che se avessi preso la scelta di fidanzarmi forse non avrei mai avuto questa malattia...ho questo grande rimorso delle scelte diverse che avrei potuto fare in passato..ma comunque.. ormai è andata. Se un giorno guarirò e mi sentirò pronta mi fidanzerò solo per stare tranquilla sotto quell’aspetto e per provare l’ebrezza della stabilità e della continuità (sempre messo caso che lui non mi tradisca e quindi sarei lo stesso a rischio :| ) ragazze trovare un ragazzo serio oggi è come trovare un ago nel pagliaio...per carità esisteranno ancora ma a trovarli...insomma la vita è un problema continuo, con questa malattia proprio per me vivere è diventata una guerra e una sofferenza continua ogni giorno ... grazie Signo e Giulia, vi aggiorno nei prossimi giorni per vedere come va


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