da Ceychan » gio giu 21, 2012 6:29 pm
Mi pare che dal qualche parte, tipo in "aspetto psicologico", si parlasse della malattia associata ai periodi di stress e una di voi ha tirato fuori il fatto che a lei era esplosa in un periodo di grande benessere, che è quello che è successo anche a me, così mi sono messa a pensare alla mia storia.
L'ho detto mille volte ma io conto gli anni come quelli scolastici. Ecco l'anno scorso, 2010-2011, fino a giugno/luglio ha fatto cagare, letteralmente. Ho chiuso un'amicizia importante, la persona di cui parlo in questo topic che mi ha definita un'orrenda grassona, e l'ho chiusa male perchè per me c'eravamo semplicemente perse come può succedere, mentre per lei c'era un rancore inespresso che l'ha portata a tutta una serie di frecciatine e cose molto da asilo [ma dolorose]. Purtroppo con lei ho perso anche due amici, uno è il suo ragazzo e l'altro era un amico comune, perchè hanno dato retta alle frecciatine e non si sono interessati a chiarire con me. [io ho cercato i chiarimenti con l'amico comune, ma dopo un paio di volte in cui "Sì sì ci vediamo assolutamente" e poi il nulla ho lasciato perdere, e penso ancora che sia stato un peccato]. Ho avuto una crisi con Fabri, niente di tragico però due o tre mesi in cui praticamente non ci sopportavamo/avevamo iniziato a darci per scontati e non ci cercavamo più. Sembrava dovesse saltare il Giappone, tsunami eccetera, e ho capito che il rapporto con mia madre e mia nonna era definitivamente compromesso. Poi in mezzo ci sarebbe anche un piccolo caso di minacce, ma quello tralascio di scriverlo pubblicamente diciamo che mi ha causato diverse notti insonni. Comunque. Anno di cacca. A luglio abbiamo deciso di andare in Giappone nonostante tutto, abbiamo iniziato a riscoprirci, a me è tornata la cotta più totale e ad agosto la malattia è scoppiata. Ora nel caso specifico la causa è stata una tripletta di rapporti, unita allo sbalzo climatico, unita all'essere all'estero e blabla. Però è la conferma che il mio fisico cede quando la mia testa inizia ad andare a posto. Fino a che c'è da tener duro perchè sto male, perchè sono fragile e infelice il mio corpo risponde alla perfezione e poi appena mi rilasso, crolla. Quando mi sono trasferita a Milano, ormai 5 anni fa, mi è venuta una dermatite assurda che nessuno riusciva a spiegare [nessuna allergia, blabla] e mi ricordo che mi sono girate le balle perchè insomma ero finalmente a vivere la vita che volevo, perchè adesso? Poi ho pensato che i mesi prima erano stati costellati di minacce di suicidio di mia madre per il trasferimento, di noie per i soldi e che finalmente il mio corpo si permetteva di stare male. Penso che questo sia il modo che ha il mio fisico di reagire, tiene botta fino a che può e quando mi rilasso si lascia andare. Non mi dispiace a dirla tutta, meglio così che avere dei crolli quando crollo anche di testa.
E dopo questo pensiero mi è venuto in mente che come quando stiamo male tipo per la candida non andiamo ad estirpare i problemi con gli antimicotici ma facciamo uno schema d'attacco per ripristinare le nostre difese, così devo fare anche con la mia testa e il mio cuore. E lo sto facendo. Non posso cancellare le cose che mi hanno fatto crollare, quelle persone mi avranno sempre spezzato il cuore [forse un giorno farà meno male la cattiveria, ma per quello serve tempo e serve prendere le distanze], mia madre sarà sempre un'egoista che non riesce ad amarmi nel modo giusto per me, e io probabilmente continuerò a fare casini perchè è nella mia natura, perchè sono incasinata e imperfetta. Non posso radere al suolo tutto quello che mi fa male, però posso costruire di nuovo, posso costruirmi le mie difese. E mi rendo conto che in concomitanza con la cura di Fish, e con voi e il vostro aiuto assolutamente, lo sto facendo. C'è la sacra compagnia del tea party, un nome semplice, che sono delle ragazze con cui ho fatto amicizia, con cui ci vedevamo all'inizio a qualche evento per blogger e con cui poi ci siamo scelte e abbiamo iniziato a ritagliarci i nostri spazi. Ci vediamo forse troppo poco, ma forse no visto che non sono miss socialità, ma ci sentiamo e quando succede è sempre bello. E io pensavo che non sarei più stata capace di farmi delle amicizie, pensavo che sarei sempre stata come mi vedeva quell'amica con cui ho chiuso. E invece ho ricostruito. C'è la Elvis, che è quella che considero una sorella, che mi ha permesso di essere un'amica e un sostegno e mi ha fatto capire che riesco ad esserlo [prima non ne aveva mai avuto bisogno, perchè è cazzutissima e quindi era facile per me esserle amica, mi veniva naturale]. Dico a Fabri cosa non mi va bene, lo mando anche a cagare e prima avevo così paura di essere poco per lui e che mi potesse lasciare che non dicevo mai niente. Ora dico, ovvio non è che lo mando a cagare mattina e sera, e in una discussione mi sono resa conto di aver smesso di pensare di non meritare tutto il suo amore, ora so che lo merito, o in generale non m'interessa se lo merito ma voglio che quest'amore sia fantastico. Non dico che non avevo mai amato tanto qualcuno prima di lui, perchè non si può quantificare è una cagata, ma soprattutto da un anno a questa parte amare qualcuno non mi aveva mai fatto stare così bene. So amare, ne sono capace. Non sono brava a litigare ma posso farlo, posso cadere e rialzarmi e lottare e darmi a qualcuno. Anche se mi dicevano che non sarei mai stata capace di amare ci riesco. Ho iniziato a lavorare sul rapporto con mio padre, uno su quattro non è poi così male. E quello che ho in cambio è qualcosa di impacciato, non sappiamo volerci bene, ma molto più giusto per me di quello che è stato per vent'anni l'amore plateale e deleterio di mia madre. E anche lì mi farà sempre male il nostro rapporto ma ho imparato a proteggere me stessa, non posso chiudere con lei, non avrebbe neanche senso ma posso costruire barriere così alte da far sì che il "male" mi arrivi il meno possibile. E ho imparato a stirare, e a settembre c'è la scuola di pasticceria. Quindi continuo a fare cazzate ma imparo anche a fare qualche cosa giusta. Mi sto ricostruendo. Come per la candida sto inserendo una cosa alla volta, piano piano, e ci sono giorni in cui non sono abituata a quel qualcosa e mi fa più male che bene [per esempio sono due giorni che Fabri è in pre ciclo, non si sopporta e mi rendo conto che era più facile quando ero tutta puccipu e ignoravo la cosa stando con gli occhietti a cuore, adesso invece gli dico di togliersi la pigna dal culo e dopo magari è un po' un casino ma sto molto meglio. E anche lui secondo me. Starebbe ancora meglio se se la togliesse -_-] ma sto ricostruendo.
Sarò sempre la ragazzina che cade, che prende delle facciate perchè fa entrare tutti dentro di sè e poi magari le spezzano il cuore in mille pezzi ma adesso ho meno paura di esserlo. So che ci saranno ancora ginocchia sbucciate, momenti in cui non ce la farò più e tutto il resto ma la paura è diminuita. Il cuore si rimette a posto e si può fare senza perdere la voglia di far entrare le persone [ questo forse non ha senso ma ero convinta che diventare un po' più forti volesse dire perdere capacità di aprirsi, di darsi alle persone. Cioè se se sai rialzarti magari hai meno voglia di cadere, invece è bello scoprire che posso conservare entrambe le cose]. Sto ricostruendo.
Forse è uno sproloquio dovuto al caldo ma anche se non posso ancora mettere la mia testimonianza di guarigione nel forum, perchè con la malattia continuiamo a prenderci a calcioni e ogni tanto mi cadono proprio le balle, un po' guarita emotivamente lo sono. Ed è anche grazie a voi =)