La storia di Cecilia

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Re: La storia di Cecilia

Messaggioda SofiaF » mar giu 19, 2012 12:13 am

Laura69 ha scritto:Cey... altro suggerimento da provare per il motorino... con me funziona un sacco.
Adesso però come te lo spiego? :):
Dunque... devi stare seduta cercando di stare un po' più dritta sulla schiena e con il sedere in fuori... ecco sì... tipo Paperino!
Lo so, sembra un po' osè e un po' strano però ti assicuro che stando così i kegel sono quasi "automatici" e non senti dossi/cunette!
Prova, poi mi dirai se funziona anche per te.


Non so se il discorso valga anche per la bici, ma a me viene spontaneo fare l'esatto contrario, ossia stare il più possibile con il sedere a contatto del sellino, in modo da non far "strusciare" la patatonza.. sbaglio? :humm:
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » mar giu 19, 2012 11:00 am

Effettivamente anche io in motorino faccio come Sofia in bici, sedere ben piantato e patonza sollevata. Adesso provo a vedere se come dice Laura è meglio =)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Rosanna » mar giu 19, 2012 9:06 pm

Anch'io come Sofia.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » mar giu 19, 2012 11:28 pm

In bici non lo so ragazze... secondo me la sella è più dura e crea altri fastidi ma la bici non è il mio mezzo...
In motore però io la "spalmo" per bene sul sedile senza timore... rilascio (la posizione mi aiuta a farlo) e sento poco fastidio.
Se "stringo" le chiappe invece finisco per contrarre e di ogni dosso/cunetta sento l'eco nella zona pelvica.
Magari è soggettivo però tentare non nuoce!
Al massimo cuoce: se il sedile è bollente per essere stato sotto il sole! :mrgreen:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Rosanna » mer giu 20, 2012 3:15 pm

In effetti le due selle non sono paragonabili.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda patrina » gio giu 21, 2012 11:17 am

Cey...vieni a leggere su Raduno Garda? :fifi:
c'è una proposta off-topic :ontopic:
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 11:51 am

Zompetto subito =)
Stasera ho i non suoceri a prendere il caffè, il mio fidanzato si sta facendo prendere da un modesto esaurimento nervoso come ogni volta che invitiamo i suoi. Mi ha già mandato tipo 10 sms per sapere se abbiamo il caffè, graziealcavolo, se abbiamo qualcosa come digestivo, abbiamo il loro limoncello regalatoci tipo 4anni fa visto che non mi piace il limoncello, se il cioccolato che ho usato è troppo fondente -_- Se la casa è in ordine e blabla -_- Tanto appena arriveranno ci diranno qualcosa tipo "Oh ma avete sempre quel divano enorme che è proprio assurdo!" o un insulto casuale verso la casa che non gli piace mai e poi suo padre si metterà a giocare con i porcellini d'india e sua madre ci racconterà di tutti i funerali a cui è stata. Noncelapossofare :-no Speriamo portino l'insalata per i porcellini d'india =D

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda patrina » gio giu 21, 2012 12:30 pm

:lol: daiche celapuoifare!
hai voluto la bicicletta della coppia? e mò pedala... :pp
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 12:34 pm

Io voglio solo il malefico pelato, i suoi parenti calabbbbbbresi me li evito volentieri :pp Tra l'altro fra due domeniche c'è pure il cinquantesimo di suo cugino, ho proposto di regalargli un dizionario di italiano ma secondo Fabri sarebbe offensivo :-no

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Natina » gio giu 21, 2012 12:39 pm

:lol: credo che sarebbe offenziovo anche io!! però l'idea è carina, se questo cugino è autoironico potresti pure farlo, ma se fab ti ha detto così mi sa tanto che non è molto autoironico :mrgreen: !!

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 1:06 pm

No beh ma non glielo regalerei mai davvero, è che sarebbe un aiuto per comunicare nei giganteschi pranzi di famiglia visto che loro parlano tutti solo in dialetto [e vivono a Rozzano da più di 30anni] e io in calabbbbrese so dire solo zucchina °_° e mettere la u come articolo °_°

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda patrina » gio giu 21, 2012 2:32 pm

:lol: :risatona: :lol: :risatona:
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 6:29 pm

Mi pare che dal qualche parte, tipo in "aspetto psicologico", si parlasse della malattia associata ai periodi di stress e una di voi ha tirato fuori il fatto che a lei era esplosa in un periodo di grande benessere, che è quello che è successo anche a me, così mi sono messa a pensare alla mia storia.
L'ho detto mille volte ma io conto gli anni come quelli scolastici. Ecco l'anno scorso, 2010-2011, fino a giugno/luglio ha fatto cagare, letteralmente. Ho chiuso un'amicizia importante, la persona di cui parlo in questo topic che mi ha definita un'orrenda grassona, e l'ho chiusa male perchè per me c'eravamo semplicemente perse come può succedere, mentre per lei c'era un rancore inespresso che l'ha portata a tutta una serie di frecciatine e cose molto da asilo [ma dolorose]. Purtroppo con lei ho perso anche due amici, uno è il suo ragazzo e l'altro era un amico comune, perchè hanno dato retta alle frecciatine e non si sono interessati a chiarire con me. [io ho cercato i chiarimenti con l'amico comune, ma dopo un paio di volte in cui "Sì sì ci vediamo assolutamente" e poi il nulla ho lasciato perdere, e penso ancora che sia stato un peccato]. Ho avuto una crisi con Fabri, niente di tragico però due o tre mesi in cui praticamente non ci sopportavamo/avevamo iniziato a darci per scontati e non ci cercavamo più. Sembrava dovesse saltare il Giappone, tsunami eccetera, e ho capito che il rapporto con mia madre e mia nonna era definitivamente compromesso. Poi in mezzo ci sarebbe anche un piccolo caso di minacce, ma quello tralascio di scriverlo pubblicamente diciamo che mi ha causato diverse notti insonni. Comunque. Anno di cacca. A luglio abbiamo deciso di andare in Giappone nonostante tutto, abbiamo iniziato a riscoprirci, a me è tornata la cotta più totale e ad agosto la malattia è scoppiata. Ora nel caso specifico la causa è stata una tripletta di rapporti, unita allo sbalzo climatico, unita all'essere all'estero e blabla. Però è la conferma che il mio fisico cede quando la mia testa inizia ad andare a posto. Fino a che c'è da tener duro perchè sto male, perchè sono fragile e infelice il mio corpo risponde alla perfezione e poi appena mi rilasso, crolla. Quando mi sono trasferita a Milano, ormai 5 anni fa, mi è venuta una dermatite assurda che nessuno riusciva a spiegare [nessuna allergia, blabla] e mi ricordo che mi sono girate le balle perchè insomma ero finalmente a vivere la vita che volevo, perchè adesso? Poi ho pensato che i mesi prima erano stati costellati di minacce di suicidio di mia madre per il trasferimento, di noie per i soldi e che finalmente il mio corpo si permetteva di stare male. Penso che questo sia il modo che ha il mio fisico di reagire, tiene botta fino a che può e quando mi rilasso si lascia andare. Non mi dispiace a dirla tutta, meglio così che avere dei crolli quando crollo anche di testa.
E dopo questo pensiero mi è venuto in mente che come quando stiamo male tipo per la candida non andiamo ad estirpare i problemi con gli antimicotici ma facciamo uno schema d'attacco per ripristinare le nostre difese, così devo fare anche con la mia testa e il mio cuore. E lo sto facendo. Non posso cancellare le cose che mi hanno fatto crollare, quelle persone mi avranno sempre spezzato il cuore [forse un giorno farà meno male la cattiveria, ma per quello serve tempo e serve prendere le distanze], mia madre sarà sempre un'egoista che non riesce ad amarmi nel modo giusto per me, e io probabilmente continuerò a fare casini perchè è nella mia natura, perchè sono incasinata e imperfetta. Non posso radere al suolo tutto quello che mi fa male, però posso costruire di nuovo, posso costruirmi le mie difese. E mi rendo conto che in concomitanza con la cura di Fish, e con voi e il vostro aiuto assolutamente, lo sto facendo. C'è la sacra compagnia del tea party, un nome semplice, che sono delle ragazze con cui ho fatto amicizia, con cui ci vedevamo all'inizio a qualche evento per blogger e con cui poi ci siamo scelte e abbiamo iniziato a ritagliarci i nostri spazi. Ci vediamo forse troppo poco, ma forse no visto che non sono miss socialità, ma ci sentiamo e quando succede è sempre bello. E io pensavo che non sarei più stata capace di farmi delle amicizie, pensavo che sarei sempre stata come mi vedeva quell'amica con cui ho chiuso. E invece ho ricostruito. C'è la Elvis, che è quella che considero una sorella, che mi ha permesso di essere un'amica e un sostegno e mi ha fatto capire che riesco ad esserlo [prima non ne aveva mai avuto bisogno, perchè è cazzutissima e quindi era facile per me esserle amica, mi veniva naturale]. Dico a Fabri cosa non mi va bene, lo mando anche a cagare e prima avevo così paura di essere poco per lui e che mi potesse lasciare che non dicevo mai niente. Ora dico, ovvio non è che lo mando a cagare mattina e sera, e in una discussione mi sono resa conto di aver smesso di pensare di non meritare tutto il suo amore, ora so che lo merito, o in generale non m'interessa se lo merito ma voglio che quest'amore sia fantastico. Non dico che non avevo mai amato tanto qualcuno prima di lui, perchè non si può quantificare è una cagata, ma soprattutto da un anno a questa parte amare qualcuno non mi aveva mai fatto stare così bene. So amare, ne sono capace. Non sono brava a litigare ma posso farlo, posso cadere e rialzarmi e lottare e darmi a qualcuno. Anche se mi dicevano che non sarei mai stata capace di amare ci riesco. Ho iniziato a lavorare sul rapporto con mio padre, uno su quattro non è poi così male. E quello che ho in cambio è qualcosa di impacciato, non sappiamo volerci bene, ma molto più giusto per me di quello che è stato per vent'anni l'amore plateale e deleterio di mia madre. E anche lì mi farà sempre male il nostro rapporto ma ho imparato a proteggere me stessa, non posso chiudere con lei, non avrebbe neanche senso ma posso costruire barriere così alte da far sì che il "male" mi arrivi il meno possibile. E ho imparato a stirare, e a settembre c'è la scuola di pasticceria. Quindi continuo a fare cazzate ma imparo anche a fare qualche cosa giusta. Mi sto ricostruendo. Come per la candida sto inserendo una cosa alla volta, piano piano, e ci sono giorni in cui non sono abituata a quel qualcosa e mi fa più male che bene [per esempio sono due giorni che Fabri è in pre ciclo, non si sopporta e mi rendo conto che era più facile quando ero tutta puccipu e ignoravo la cosa stando con gli occhietti a cuore, adesso invece gli dico di togliersi la pigna dal culo e dopo magari è un po' un casino ma sto molto meglio. E anche lui secondo me. Starebbe ancora meglio se se la togliesse -_-] ma sto ricostruendo.
Sarò sempre la ragazzina che cade, che prende delle facciate perchè fa entrare tutti dentro di sè e poi magari le spezzano il cuore in mille pezzi ma adesso ho meno paura di esserlo. So che ci saranno ancora ginocchia sbucciate, momenti in cui non ce la farò più e tutto il resto ma la paura è diminuita. Il cuore si rimette a posto e si può fare senza perdere la voglia di far entrare le persone [ questo forse non ha senso ma ero convinta che diventare un po' più forti volesse dire perdere capacità di aprirsi, di darsi alle persone. Cioè se se sai rialzarti magari hai meno voglia di cadere, invece è bello scoprire che posso conservare entrambe le cose]. Sto ricostruendo.
Forse è uno sproloquio dovuto al caldo ma anche se non posso ancora mettere la mia testimonianza di guarigione nel forum, perchè con la malattia continuiamo a prenderci a calcioni e ogni tanto mi cadono proprio le balle, un po' guarita emotivamente lo sono. Ed è anche grazie a voi =)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Natina » gio giu 21, 2012 6:43 pm

:yahoo: questo è per l'ultima frase!
Per tutto il resto credo che tu sia una delle poche insieme a Laura forse, capace di guardarsi dentro in questo modo e tirar fuori le sue emozioni, in maniera così costruttiva e anche simpatica.
Una cosa che forse io nn riuscirò mai a fare, ma leggerlo mi fa bene! mi apre la testa e quindi ti ringrazio! :baci: :potpot: :flower:
PS: Credo anch'io che se Fab si togliesse la pigna dal culo starebbe meglio :mrgreen:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 7:13 pm

Hai ragione Laura è bravissima a guardarsi dentro ed esprimere quello che vede, io sono più confusionaria. Guardo-non mi piace-smetto di guardare-mangio un biscotto- cerco di razionalizzare =) Ci metto tanto e metà delle volte m'infastidisco prima, mentre scrivevo infatti mi sembrava di star facendo un po' la vittima ed ero lì che cercavo di esprimere cose tipo "Magari se gli altri sono stati stronzi è perchè sono un po' cagacazzi", ho la fobia di fare quella perseguitata. E' un difetto che avevo da bambina, un po' perchè sono melodrammatica e teatrale e appena sguscia fuori mi cazzio un sacco :ss
Però ci provo =) Ho voglia di provarci. Se ammetto che a livello prettamente fisico ogni tanto sono proprio stanca di lottare, a livello di crescita psicologica sono molto più combattiva [ sarà che l'ho iniziata tardi :-zzz ]

Comunque si capisce che sono finite tutte le serie che guardavo, in negozio c'è pochissimo movimento e non avendo telefilm vi scrivo questi pipponi :-zzz

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » gio giu 21, 2012 9:30 pm

W i tuoi pipponi :book: :clap: :consola: :::::
Se non ti sono madre, ti sono sorella allora. Io come te. Grazie :t :love1:
ora sei in compagnia dei nonsuoceri: nonstressarti, nonangosciarti, nonpreoccuparti. Poi chiudi la porta quando sono usciti e torna alla vita, in tutti i sensi
:flower:
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio giu 21, 2012 9:35 pm

Non sono ancora arrivati :-... Che si spiccino così poi se ne vanno :-... Tra l'altro devono mangiare meno biscotti possibili perchè non li ho ancora fotografati e mi servono per il post di domani :XX
Comunque a Fabri sembra passato il ciclo, yeeeee :::::

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » gio giu 21, 2012 9:43 pm

dai, più tardi arrivano meno stanno :risatona:
:coool: x fabri e il suo ciclo
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » gio giu 21, 2012 11:29 pm

Ceychan ha scritto:Guardo-non mi piace-smetto di guardare-mangio un biscotto- cerco di razionalizzare

Azz... devo aggiungere il biscotto... ecco perché a me non viene mai bene come a te...!
Comunque io adoro leggerti :love1: Non sei per nulla confusionaria. E sei capace di tirare fuori tutto...
Mi sembra che tu stia viaggiando speditissima. Le cadute ci stanno. Ma se sai di poterti rialzare, fanno meno paura.
E poi noi siamo qui. Per aiutarti quando ce ne sarà bisogno come tu aiuti noi.

Naty, se credi che ti faccia bene... dovresti provare a tenere un piccolo diario. Non è detto che ti piaccia ma se ti ci appassioni... è fatale... non riuscirai a fare a meno di "guardarti dentro" e "tirare fuori"!

Ceychan ha scritto:ero convinta che diventare un po' più forti volesse dire perdere capacità di aprirsi, di darsi alle persone

Beh... io sono convinta che potrò dire di essere più forte quando acquisterò la capacità di aprirmi e di darmi...
Con voi cerco di farlo e mi fa sentire bene. Nel mio quotidiano è un po' più complesso... non permetto alle persone di entrare... io ascolto loro ma mi è ancora impossibile aprirmi.

Com'è andata la serata? E' rimasto un biscotto per me? :mrgreen:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Natina » ven giu 22, 2012 9:30 am

Lau in effetti da lunedì scorso ho iniziato ha scriverlo.. iniziai a scrivere un diario tanti anni fa, avevo 13 anni e soffrivo un po' la solitudine inoltre c'era un ragazzo che mi piaceva e che si comportava male con me, la sera tornavo a casa come chiudevo la porta iniziavo a piangere, mi saliva una malinconia che sfogavo col pianto così una sera decisi di sfogare quello che avevo dentro scrivendo.. scrissi per diversi mesi poi incontrai Andrea a scuola ci fidanzammo e iniziai a star bene e non sentii più il bisogno di scrivere..
Dopo questa ricaduta invece ho iniziato nuovamente a sentirne il bisogno e così quasi tutti i giorni quando ne ho bisogno scrivo e butto giù pensieri/sintomi/stati d'animo e credo che mi faccia bene.. perchè sembra come se mi scaricassi un po' del peso che porto dietro..
Rimane il fatto che non sono brava come te e Chey nelle parole, e leggervi mi aiuta a capire anche cosa penso -ecco è vero anch'io sento queste sensazioni- ma se non le leggo con parole altrui non riesco bene a focalizzare.
Chey scusa per l'invasione! :baci:


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