Non me la sento più di risponderti per una serie di motivi:
- Tu hai le tue teorie sui batteri come responsabili di tutti i tuoi mali e nessuno ti smuoverà da questa convinzione. Io no! Quindi ogni mia risposta sarebbe contro le tue ferme idee e quindi inutile e frustrante per entrambe.
- Hai bisogno di un unico punto fermo di riferimento, invece stai cercando disperatamente informazioni da più parti (io, pesce, ginecologi, internet, ...) nella speranza di trovare qualcuno che confermi la tua teoria. Chiedendo consigli a destra e a manca non farai altro che confonderti e stressarti ulteriormente.
- Sei attualmente molto ansiosa e sensibile ed ho sempre il timore che le mie risposte possano incrementare questo stato d'animo. Non riesco ad essere spontanea con te, ma devo sempre calcolare le possibili reazioni che ogni mia parola potrebbe provocarti. E' una cosa che con tutte le altre non mi succede, ma con te ho sempre paura di ciò che rispondo e devo soppesarlo 10 volte prima di scriverlo.
- Sei già in cura da un bravissimo medico. Preferisco che sia lui ad indicarti cosa fare.
- Con queste premesse come potrei io suggerirti se sospendere o meno l'antibiotico post rapporto? (E qui iniziano i miei calcoli) Se le dico di sospenderlo aumenterà di SICURO l'ansia da cistite, che non le farà vivere bene il rapporto, che la renderà più contratta e che le farà venire la cistite (ma non per cause batteriche quindi). Se le dico di andare avanti vivrà con l'angoscia dell'alterazione della flora batterica vaginale e delle infezioni vaginali che potrebbero provocarle cistiti. ...Che cazzo le consiglio allora?! Non me la sento di consigliarle nulla! E lascio che si affidi al medico che ritengo sia il più competente in Italia perchè veramente non me la sento di assumermi responsabilità nel tuo caso.
- Posso dirti una cosa col cuore? Io credo che tu sia estremamente tesa ed ansiosa a causa di quanto ti sta succedendo e ti invito come fossi una sorella, ad avvalerti di un aiuto psicoterapeutico per affrontare meglio la tua patologia ed i rapporti con la tua famiglia, ma soprattutto con te stessa. Riuscirai a sfogarti e a canalizzare nel giusto modo tutta la rabbia che hai dentro e che ora sfoghi sotto forma di ansia e di ricerche ossessive. Ora non fraintendere queste parole. Non sto dicendo che il male è nella tua testa (non pensarlo assolutamente!) e che i tuoi dolori siano psicosomatici. No, no, no. Dico che, chi più chi meno, tutte siamo vittime di depressione ed ansia che si sviluppa in seguito a cistiti croniche e dolori pelvici continui (e chi non sarebbe depresso se vivesse ciò che viviamo noi?). Un supporto psicologico è quindi fondamentale per riuscire a sopportare al meglio la malattia, le ricadute ed i rapporti coi nostri cari. Io stessa nell'ultimo anno di cistite sono entrata in analisi ed ho preso ansiolitici ed antidepressivi e se tornassi indietro lo rifarei. Forse proprio grazie a questo aiuto psicologico non ho toccato il fondo, ho evitato il suicidio ed ora sono qui a raccontarvi della mia guarigione.
Ti sono vicina, ti voglio un bene dell'anima e proprio per questo non risponderò alle tue domande.
