rosa79 ha scritto:Però non ho capito cosa vuoi dire che il corpo si abitua ai farmaci.
Intendevo dire questo: quando hai cominciato a prendere i farmaci, immagino che avrai avuto qualche effetto collaterale (ora non ricordo bene la tua storia, ma di solito è così).
Poi questi fastidi sono scemati e hai iniziato a sentire i benefici della terapia farmacologica.
Lo stesso meccanismo succede anche quando inizi a scalare (a diminuire) i farmaci: il tuo corpo deve assestarsi ai nuovi dosaggi, ma poi si abitua.
Adesso percepisci molto "quello che non va" , ma un po' alla volta vedrai che i fastidi rientreranno o comunque ci farai meno caso.
Purtroppo bisogna stringere i denti quando si decide (o si è costretti) ad interrompere una terapia che ci dava un bell'aiuto.
Ma comunque era un passo che prima o poi avresti dovuto fare, e io ammiro molto la tua scelta di parlarne con Pesce e di stabilire assieme a lui la nuova strategia.
Affidati a lui, e se vedi che proprio non ce la fai a sopportare il dosaggio attuale, o ti sembra comunque troppo basso, magari potete stabilire insieme un altro piano di attacco. Non fare nulla di tua iniziativa quando si parla di farmaci. Soprattutto di quelli che prendiamo noi.
Pesce è un uomo disponibilissimo e sa che ognuna di noi ha le sue reazioni e i suoi tempi.
Per il bimbo, non porti scadenze. Ascolta il tuo corpo, senza imporgli "date" .... Il nostro corpo ci parla. Io non me ne sono mai resa conto come adesso.
A settembre vorrei riprovare con la gravidanza.
