Ragazze sono ancora qui, a due mesi dall'ultimo attacco di nuovo a casa. Ieri (post rapporto) avevo dolori ai reni, e oggi sono corsa a casa, sono a letto con coccolo e D-Mannosio cercando di resistere 1 ora almeno prima di andare in bagno...
So come affrontarla: D-Mannosio forte, coccolo, kegel r. e automassaggio, e se urina acida basifico un pò.
Il mio problema è un altro, e io non ce la faccio più: ne uscirò mai?
Io leggo i vostri racconti, mi sembrate straordinariamente piene di vita e di voglia di star bene, e di speranza... Io non sono così: mi sembra che le terapie su di me non abbiano effetto... questo mese (3 rapporti...) ho addirittura "cercato" di nn avere orgasmi, per evitare il pericolo il piu possibile, ma niente, non serve a nulla.
Ormai sono un soldato, sto facendo tutto il possibile per avere una vita normale con mio marito (intendo soprattutto per "quello", dal quale poi dipende tantissimo!), tutti gli accorgimenti del prima e del dopo, gli esami sono ok, tamponi vari... Ho preso vari fermenti lattici...
Cosa c'è che non va in me?
Desidero un bimbo, ma la paura di avere un quarto aborto è forse talmente grande che la cistite diventa una difesa del mio organismo per non restare ancora incinta?
Da dove posso ripartire? Scusate tutte queste domande ma so che mi capite: sono ancora indecisa se riprendere o meno un discorso di terapia con un psicologo (e se si da chi vado???), perchè forse tanto parte dalla mia testa.
Inoltre adesso non posso andare dal Croci, che tra l'altro è giusto che pensi un po' a se stesso, e spero tanto che trovi una via per stare bene...
ma ho timore di non riuscire a trovare una terapia che almeno mi elimini la contrattura attuale: pensate sia opportuno iniziare a sentire la Spano? Magari cambiando approccio riesco ad avere altri risultati?
Sono confusa, lo so... Continuo con Lyseen e valium in vagina, che mi aveva detto Porru, ma è come se non andassi da nessuna parte, sono sempre qui, stessi pensieri, stesse paure...