La parte brutta era che le ultime due recidive si sono verificate proprio lì (gennaio ed agosto 2012), quindi immaginerete il mio stato d'animo nel tornare in quella stanza, in quel letto e soprattutto in quel bagno!
Madre natura mi ha fatto arrivare le mestruazioni puntuali come un orologio nella notte fra il 31 dicembre e il 1 gennaio .... quindi, nessun problema di rapporti o non rapporti con Paolo (almeno in questo lui è "normale"; il mio ex moroso desiderava fare l'amore anche durante il ciclo, io proprio no!).
Durante il periodo in cui fra me e la stufa non passava più di un centimetro, mi sono quasi letta tutto un libro di Fabio Volo (che pensavo non mi piacesse) intitolato "Le prime luci del mattino", che consiglio di leggere anche a voi. Parla di un rapporto di coppia decennale che lentamente inizia a sciogliersi (il libro sembrava fatto apposta per me!). Nonostante sia stato scritto da un uomo, la voce narratrice è quella di una donna; moltissima introspezione e dettagli in cui penso molte di noi potrebbero riconoscersi.
Sono stata a casa da sola per diversi giorni senza Paolo, e non ho sentito in modo neppure vago la sua assenza, anzi! Domani ritorna e non so come reagirò, ma credo lui abbia intuito che , pur non essendoci a monte un litigio in particolare, qualcosa fra noi si è spezzato. L'onere della ricostruzione adesso è suo, perchè io non ho più alcuno stimolo a sanare e comprendere. Sono forse in una fase di "egoismo", ma non ne sono dispiaciuta (dopo ANNI di disattenzioni verso me stessa).
Sto riscoprendo la soddisfazione di andare dalla parrucchiera, di farmi fare gli impacchi sui capelli; ho smesso di mangiarmi le unghie che adesso sono cresciute e diventate molto belle; ho riallacciato i rapporti con una mia carissima amica che non sentivo da anni; ho ricominciato a leggere, a fare torte, a guardare le vetrine dei negozi.
Ho dormito fino a tardi, mettendomi proprio al centro del letto, senza nessun rompipalle che arriva nel cuore della notte e senza sveglie.
Insomma, sono state proprio FERIE, non solo ferie dal lavoro, ma ferie in tutti i sensi. E ne avevo un immenso bisogno.
Rosanna ha scritto:Perchè "avevi"?
Che pseudonimo avevi? Di cosa ti vergogni? Era frutto di fantasia ciò che descrivevi, non di autobiografia. E anche lo fosse stato non vedrei il problema.
In off topic avevo pubblicato un racconto erotico che aveva scritto Sandro
Il mio pseudonimo era Annablue (io mi chiamo Monica); la mia protagonista in genere era Anna. Non si trattava di autobiografie, ma erano storie intricate nelle quali riversavo probabilmente il mio malessere nei confronti del genere maschile; sono passati 15 anni da allora ma ho sempre saputo di avere un vaso di Pandora da scoperchiare. Penso che i 4 gatti che hanno letto quei racconti si siano fermati alla parte erotica, mentre per me era importante tutto il contesto, e l'erotismo era un optional. In realtà quei racconti sono stati una valvola di sfogo per me, ma poi la casa editrice li "sistemava" per renderli più vendibili, li volgarizzava e cambiava il finale. Quindi ho continuato a scrivere per me stessa. Se non vi scandalizzate, ho ancora qualche racconto salvato in word, posso postarlo in off topic.
Rosanna ha scritto:Anch'io credo che non mi immergerò perchè sono grassa e mi vergogno
Rosanna, tu non sei grassa come non lo sono io ... abbiamo dei chili di troppo che ci fanno sentire a disagio in costume. Anch'io mi vergogno quando vedo che le mie gambe si sono trasformate in due prosciutti di Parma ... il Laroxyl mi ha dato la mazzata finale, ma prima o poi risolveremo anche questo punto. Per il momento ho altre priorità e, sentendomi fisicamente bene anche con 5 chili di troppo, non ho intenzione di iniziare angoscianti diete.
Si vive una volta sola, e i piaceri della tavola sono un vizio che ogni tanto mi piace concedermi.( Non è che ne abbia tanti altri ...... )
Laura69 ha scritto:Deve essere piuttosto complicato farsi carico della figura materna per il proprio uomo
No, non è tanto complicato per me. Ho una sorella maggiore per la quale ho sempre dovuto fare anche da mamma, e attualmente la mia intera famiglia è così scombussolata che i ruoli si sono confusi. La mia fortissima madre sta crollando, mio padre sta morendo, mia sorella sta andando fuori di testa ( e forse lo è sempre stata). Il punto è che mi vedono come una specie di colonna portante, e non lo sono affatto!!! E non mi posso permettere di essere debole, altrimenti andiamo a fondo tutti quanti. Tengo duro. Paolo è il mio problema minore in quel senso.
Laura69 ha scritto:anche se c'è la consapevolezza deve arrivare il momento "giusto" per allontanarti da Paolo. Non sei ancora al bivio
Non ancora. Ma estremamente vicina. Mi sorprende solo che lui non lo capisca (o forse finge di non capirlo). Al di là che non saprebbe dove andare (l'appartamento è mio) non ci sono tantissime spartizioni/questioni da sistemare, in caso di separazione. So soltanto che la sua famiglia non lo "rivuole", ma ci sono altre soluzioni per un uomo così (comunque, in questa casa, non c'è nulla che parli di lui ... non un quadro, un dettaglio, un libro. Niente. Stessa cosa che ho notato nell'appartamento in cui viveva con i genitori: sembra quasi che Paolo non voglia mettere radici da nessuna parte, che nessun luogo sia "suo", che si consideri soltanto un ospite ovunque).
Laura69 ha scritto:non dimenticare che la maggior parte di noi ha i tuoi stessi timori riguardo le recidive...
Non lo dimentico affatto, anzi! E' il motivo per il quale sto seriamente pensando di venire. Niente neve, passeggiate, niente vestiti termici, niente idromassaggio.... qualche buona tisana, quattro chiacchiere e forse anche quattro risate assieme alle UNICHE persone che sanno veramente chi sono (ho 41 anni ed è almeno da 20 che sono costretta, per un motivo o l'altro, a mettere maschere .... che qui non solo ho tolto, ma anche calpestato e distrutto). L'unica cosa è che non saprei con chi dormire ....ma non mi sembra un problema insormontabile!
Laura69 ha scritto:Detto ciò... la mia opinione su di te non cambierà qualsiasi cosa tu decida di fare,
Questa frase mi ha colpita. Come al solito, ottima mira, Laura.
Qui so di non essere giudicata per eventuali (e consuete) debolezze, ma spronata a tirare fuori le unghie che fino al mese scorso mi mangiavo.
Purtroppo non posso più essere Anna-donna-in-carriera (viste le attuali circostanze) e devo cercare le soddisfazioni professionali in ambiti non professionali. Ma non sono pentita di aver accettato il lavoro in un call center, anche se tanti lo considerano denigrante. Preferisco guadagnare qualcosina e uscire, piuttosto che rinchiudermi in casa, non beccare un centesimo e fingere di essere un pilastro familiare!
lucky66 ha scritto:voglio dire che non mi dà l'impressione che
tu subisca totalmente passivamente la tua situazione
Sai, Bernardetta, questa è una novità per me, ed il merito è vostro. Quando sono arrivata qui, ero allo stremo delle forze. Poi , giorno dopo giorno, leggendo storia dopo storia ... ti rendi conto che non sei da sola, che puoi fare del bene a te stessa ma anche farne a qualcun altro evitandogli di fare sbagli che magari hai fatto tu. Il livello di dialogo che si raggiunge in questo forum non è paragonabile a niente di più intenso e vitale.
L'incontro con te, in particolare, è nato in maniera inconscia al punto che mi sembra di conoscerti da sempre! Soprattutto quando mi parlavi del tuo mondo, così simile (per certi versi) al mio. Forse la sofferenza ci rende più sensibili e attente ... le nostre antenne percettive si rizzano e il modo in cui ci vogliamo bene è talmente PURO che non mi sembra neanche possibile (abituata che tutto ha un prezzo e che nessuno fa niente per niente ... ).
Ecco perchè dico (e ripeto) che questa è un'OASI. Ci approdiamo stremate, qualcuno ci lancia un salvagente, ma se vogliamo toccare terra dobbiamo nuotare con le nostre forze, perchè Rosanna (e il forum) ci danno le indicazioni per arrivare, ma siamo soltanto noi che possiamo coglierle, farle nostre e, lavorando su noi stesse, cercare la serenità. Fisica e psicofisica (che poi sono due elementi che viaggiano insieme; non credo possa coesistere un corpo sano in una mente ammalata: per nulla togliere alla nostra patologia, dobbiamo riconoscere che l'emotività ha una grande influenza su di essa).
P.S. per Bernardetta: la foto che ho postato su FB è di qualche anno fa, un periodo sereno in cui mi sentivo in pace con me stessa: l'ho messa proprio perchè voglio ricordarmi com'ero, e cercare di auto-spronarmi......
Un bacio a tutte quante!!!
Buonanotte