Ho 21 anni e il mio primo attacco di cistite risale nell' aprile 2010, mi ero da poco fidanzata con il mio ragazzo attuale, avevamo spesso rapporti, e quel primo attacco penso sia stato il più terribile che abbia mai vissuto! Era la prima volta che mi veniva quindi non capivo cosa fosse, spaventata e in lacrime i miei genitori mi hanno portato al pronto soccorso dove mi hanno fatto una flebo di tachipirina e prescritto l'antibiotico Ciproxin. Assunto quello per una settimana pensavo fosse sufficiente, invece era solo l'inizio di questo incubo infinito

Ovviamente tutto secondo i medici si risolveva solo bevendo tanta acqua. Apro una parentesi riguardo alla mia infanzia: da piccola nel periodo dell'asilo facevo fatica a fare pipì in ambienti che non fossero casa mia, diverse volte mi si gonfiava la pancia e mi applicavano un catetere e ricordo che il bruciore era pari al bruciore che provo quando ho la cistite.. Non so se questo abbia influito sulla mia situazione attuale.
Ora a distanza di 3 anni mi sento intrappolata in un incubo senza via d'uscita. Sono sempre in tensione quando faccio pipì per paura che possa sentire anche solo un piccolo bruciore. Per non parlare dei rapporti sessuali, non mi rilasso, i muscoli mi si irrigidiscono, e nel mentre penso : ecco domani avrò la cistite. Specifico che lui ha fatto tutti gli esami possibili ed è tutto apposto (gli uomini sempre i soliti fortunati)..ho notato che quando usiamo il preservativo non mi viene nulla,ma quando magari tardiamo a metterlo mi viene la cistite, quella maledetta. Poi mi preoccupo molto per il futuro, penso a quando vorremmo avere un bimbo, se tutti questi antibiotici che sto prendendo possano fare male nel futuro.
Da quasi un anno prendo D-Mannosio a periodi alterni. Noto dei miglioramenti ma lei torna sempre. L'ultimo attacco l'ho avuto l'altro ieri risolto con antibiotico, volevo resistere per poter far l'urinocultura l'indomani mattina così si vede quale batterio scatena il tutto e magari mi danno il giusto antibiotico, ma i dolori sono laceranti, poi mi prende l'intestino e vado in dissenteria...un incubo...Vorrei essere forte per poterla curare senza antibiotico ma non ce la faccio.
Ho bisogno di aiuto :( Non so come gestirla, a chi rivolgermi, mi sento sola..
Grazie di questo sito, quando mi sento persa entro qui e capisco che non sono sola..
Elide
