Guida al Sesso Sereno.

Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Natina » mar mag 26, 2015 1:25 pm

E' da un po' che pensiamo di aprire un topic di questo genere, dove condividere esperienze e consigli su come vivere al meglio il rapporto sessuale.
Troppe volte viene considerato un dovere e non un piacere, si arriva alla penetrazione quando ancora non si è pronte oppure ci concediamo senza averne davvero il desiderio, solo per metterci alla prova.
Altre volte invece rimandiamo il momento per pura e semplice paura.
Paura di una recidiva, di sentire dolore o di compremettere una situazione già precaria, ma dobbiamo sapere che ci sono molti modi di vivere la sessualità e la maggior parte di questi non è rischiosa o compromettente per la salute della patata anzi, potrebbe essere addirittura terapeutico in quanto l'eccitazione apporta un maggior afflusso di sangue in vagina e come sappiamo il sangue porta ossigeno e per noi vulvodiniche è un ottima "terapia".

Non voglio dilungarmi troppo e per iniziare incollo un pezzo di testo scritto da Lyra nella mia storia, secondo me utile ed illuminante:

"..la mia sessuologa mi spiegava che le donne devono attivamente e consciamente coltivare il desiderio sessuale, a differenza degli uomini che per motivi ormonali sono più propensi a provarlo molto spesso, al contrario appunto delle donne che lo provano solo in alcune fasi del ciclo. Come fare per coltivare il desiderio sessuale? Prima di tutto facendolo! A parte il fatto che naturalmente la fame vien mangiando, più si fa sesso e più si hanno esperienze piacevoli e positive, più siamo portati a ripensarci e a rivivere quel momento nella nostra memoria, scatenando così ulteriore desiderio. Inoltre lei consigliava anche di iniziare a leggere romanzi e racconti erotici, sempre per stimolare la fantasia e il desiderio. Consiglia anche la visione di pornografia, ma bisognerebbe selezionare quella fatta e pensata appositamente per le donne, perché il 95% dei porno è fatto e pensato per uomini e cioè con modalità che stimolano di più l'erotismo maschile che quello femminile (questo in generale, poi ognuno ha i suoi gusti).

L'idea di "bandire" la penetrazione finché non sarai tu a volerla è ottima, vedrai da quanta ansia sarai sollevata! E ricorda sempre: lo scopo principale non è riuscire a fare in modo che il pisello entri, ma fare in modo che la tua patata se lo prenda"

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mar mag 26, 2015 11:16 pm

Sto preparando un post molto lungo in cui tratto tutti gli argomenti che ho accennato nella storia di Nati e in quella di Aliruna (eccitazione, desiderio, ecc) e tutto quello che ho imparato durante le sedute di psicoterapia con una sessuologa. Condividerò anche uno schema sul controllo della salita eccitatoria (e quindi dell'orgasmo) e cercherò di spiegarvelo al meglio. A mio parere sono consigli utilissimi e sono cose che dovremmo sapere tutti, donne senza problematiche pelviche e maschi inclusi. Porterò anche alcune mie esperienze personali come esempio.
Non so se sarà pronto per questa apertura del forum perché le cose da mettere giù sono parecchie e domani lavoro fino alle 18. Inoltre a scrivere sono lenta come una lumaca, in ogni caso non appena sarà pronto lo troverete qui :):

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Natina » mer mag 27, 2015 8:48 am

Lyra, non vedo l'ora di leggere e di mettere in pratica!
Ovviamente tu fai pure senza fretta :mangio:

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Xiaowei » mer mag 27, 2015 11:33 am

:mangio: :mangio: :mangio: :mangio:
siamo tutte pronte! eheheh

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda michiamoMaddalena » mer mag 27, 2015 11:57 am

Grazie infinite Lyra !!!
:thanks:

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Cles » mer mag 27, 2015 2:14 pm

Bello e molto interessante, resto anche io in attesa! :mrgreen:

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Ondina88 » mer mag 27, 2015 3:00 pm

Grazie Lyra, non vedo l'ora di leggerle :thanks:
Tranquilla per i tempi, quando riesci :ciao:

Re: R: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda stellamarina » mer mag 27, 2015 3:10 pm

grazie mille lyra! sono anch'io in trepidante attesa!

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Laura69 » mer mag 27, 2015 5:57 pm

In attesa di notizie da Lyra.
Fin da bambina la sessualità è entrata nella mia vita attraverso il gioco e l'immaginazione. Non ricordo di aver provato eccitazione senza la presenza di uno o di entrambi questi elementi.
Elementi che anche oggi precedono e danno avvio ai miei rapporti.
Non mi è mai capitato di provare, ad esempio, desiderio fisico tout court per qualcuno.
In alcuni momenti ho anche pensato di essere 'sbagliata' perché talune fantasie a tutt'oggi sono inconfessabili e perché parlando mi sono sentita diversa, strana. Poi ho pensato che forse nella sessualità come in tante altre cose non c'è una normalità... ce ne sono tante...
Così, al volo, in auto! Non al volante però eh?

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Aliruna » mer mag 27, 2015 8:16 pm

Laura69 ha scritto:talune fantasie a tutt'oggi sono inconfessabili e perché parlando mi sono sentita diversa, strana
La fantasia sessuale è anche sfogo di impulsi che consideriamo talmente tabu da non poter essere attuati nella vita vera, quindi non ti sentire assolutamente strana, altrimenti partono i sensi di colpa e i pensieri nocivi. La mente deve essere liberissima di viaggiare dove le pare!
Aspetto anche io Lyra, che nella mia storia mi ha dato un sacco di consigli fantastici.

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Rossa » sab giu 06, 2015 1:19 pm

Per quanto riguarda me, ho capito che il sesso sereno è il sesso almeno in parte egoista.
Da quando il Tubero ha cominciato a darmi problemi e ho incontrato voi, ho capito che moltissime problematiche nascevano da un modo quasi "missionario" (e non come posizione!) di vedere il sesso: per la coppia, perché lui ne ha voglia e poi alla fine vabbè viene voglia pure a me e tutte 'ste stronzate.
Poi ho capito che per tutelare me stessa, fisicamente e anche in parte emotivamente, ero in dovere di guardare solo e soltanto a me e alla mia vulva/vagina/clitoride e tutte le zone che ci offrono oneri e onori della sessualità femminile (parentesi: parlo del pre-sesso, che è quello che dà fastidi un po' a tutte...durante il sesso, non doloroso eccetera, è tutta un'altra storia e il darsi totalmente ha tutto un altro significato, ma vabbè, non divaghiamo). Insomma, ho preso le redini della puledra qui sotto e le ho insegnato a capirsi.
E perché no, ad aprirsi da sola, a fare tutto lei.

E c'è stato un momento eccezionale in cui mi sono resa conto che tutto questo mi dava un controllo totale sulla mia sessualità, ma anche su quella dei miei partner. Che quando sono lì, arrapati come zucchine, diventano praticamente dei feticci. Ora, io non sono mai stata una che fa sesso tipo mantide religiosa, ti scopo e t'ammazzo, ma la sensazione di controllo che dà la consapevolezza di dire sì solo quando il Tubero, autonomamente, dice sì, ecco, innesca un circolo virtuoso per cui, a un certo punto, ti trovi a fare maratone del sesso da paura e manco sai come ci sei arrivata.

Il controllo non vuol dire l'obbligo o il plagio o l'autoconvinzione,
Forse l'unico modo di fare sesso sereno è lasciare che sia la nostra vagina e la nostra eccitazione a controllare la nostra mente, e MAI il contrario.

...vedrete che laghi di Como là sotto :mrgreen:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Cles » sab giu 06, 2015 6:24 pm

Aggiungo anche io la mia testimonianza, e in parte concordo con Rossa, nel senso che la serenità sessuale è arrivata prima di tutto con la consapevolezza, consapevolezza di un egoismo "sano" nel non sacrificarsi e nell'ottenere un'esperienza appagante. Per entrambi.
Perchè tante volte magari ci viene chiesto di farlo in un posizione che in quel momento non ci va. E magari, anche se non fa male, si diceva "ma si, perchè no?". E invece no. Con rispetto, e gentilezza, se in quel momento non mi va non lo faccio. Anche se non mi costa niente. Ci sono mille posizioni, scegliamone un'altra. Per fare un esempio.

La serenità è arrivata anche comprendendo che il sesso non è un obbligo. Non verso noi stesse e non verso i nostri partner, nè verso la società che vuole che la coppia faccia per forza sesso per stare bene. Il sesso è una scelta, e non un cartellino da timbrare. E se all'inizio ci si sentiva come in colpa perchè magari era da tot che non la davamo al nostro ragazzo ora non è così. Lo faccio perchè scelgo di farlo, perchè ne ho voglia, perchè è bello e gratificante per entrambi. Penso che il sesso sia UNA delle tante cose che fanno stare bene una coppia, importante certo, ma che deve essere vissuta in maniera positiva da entrambe le parti.

La serenità è arrivata comprendendo che non sono una pornostar, che certe posizioni mi fanno male, che troppo rapporti ravvicinati mi fanno male, che certe cose mi piacciono e altre no, che certe volte ne ho molta volgia e altre proprio non mi va. Che come in tutte le cose, ci sono dei limiti, dati anche dalla vulvodinia e dalla cistite. Ma che questi limiti non vanno visti come ostacoli ad una sessualità serena, ma come binari da seguire per sapere come e quando fare l'amore ci fa stare bene. Non potrò avere quattro rapporti in un giorno senza sentirne le conseguenze e magari altre donne non hanno alcun problema, ma non per questo devo sentirmi "menomata". Infondo ci sono donne che fanno le contorsioniste e sono supersnodate, donne che fanno lavori meravigliosi all'uncinetto, donne che cucinano meravigliosamente. Eppure non mi sento meno donna perchè queste cose non le so fare. Faccio l'amore a modo mio, e il mio modo è quello che procura piacere a me e al mio partner, non importa se sono sempre le solite due posizioni, o magari a volte ne voglio cambiare dieci e poi scopro che nessuna mi soddisfa.

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mer giu 17, 2015 6:17 pm

Mannaggia a te Rossa, hai detto tutto in tre paragrafi, splendidamente. E io che son qui a scrivere un pippone infinito da settimane. Eh vabbé, mo ve lo beccate comunque.

Parto da questo post che ho scritto nella storia di Nati e mi ricollego anche ad alcune cose che ho scritto nella storia di Aliruna.

A mio parere è importantissimo come prima cosa capire che anche noi donne, come gli uomini, dobbiamo raggiungere un certo grado di eccitazione, tale da apportare cambiamenti fisici, per essere pronte alla penetrazione.
Per gli uomini, il momento in cui sono fisicamente pronti è molto chiaro ed evidente: l'erezione è un segnale talmente palese che uno non ha neanche bisogno di essere nudo per mostrarlo. E noi donne invece? Qual è l'equivalente dell'erezione per noi? Molto spesso le donne non lo sanno, io per prima non lo sapevo finché non mi è stato spiegato durante le sedute con una sessuologa. Perché non lo sappiamo? Perché non è un qualcosa di evidente, a malapena si riesce a vedere, è un qualcosa che solamente noi possiamo sentire.

A pensarci bene, i maschi sono anatomicamente molto avvantaggiati per quello che riguarda la scoperta della propria sessualità. Fin da bambini possono esplorare il proprio corpo e i propri genitali liberamente, in fondo il pene e i testicoli sono due organi esterni, esposti, visibili e raggiungibili molto facilmente. Le femmine invece sono in un certo senso svantaggiate perché una parte dei loro genitali è interna, già solo per vederla serve uno specchio e anche così non si vede nella sua interezza. La parte esterna invece, la vulva, è sì facilmente esplorabile, ma è visibile solo parzialmente a meno che appunto non si usi uno specchio. Noi femmine diventiamo consapevoli della nostra vagina molto più difficilmente e molto dopo rispetto a come e quando i maschi diventano consapevoli dei loro genitali. In più, ci sono tanti tabù legati alla sessualità già a partire dall'infanzia. Pensiamo solo al fatto che è socialmente accettabile che un bambino piccolo si tocchi il pene e ci giochi, è considerato normale, una fase. Nessuno invece si sognerebbe mai di dire ad una bambina di esplorare la sua vagina suggerendole di provare ad inserire un suo dito. Perché? In fondo è il suo corpo...

Il rapporto con il proprio corpo e la propria sessualità dipende da tantissimi fattori, ma in generale si può dire che per tutta una serie di motivi anatomici, educativi, religiosi, sociali ecc, le donne hanno bisogno di fare un passo in più rispetto agli uomini nella scoperta della propria sessualità. Naturalmente questa è una tendenza e non una regola, per cui non diamo mai per scontato che anche gli uomini non possano avere tanti tipi di difficoltà nel relazionarsi con la propria sessualità. Ma ora e in questo luogo parliamo di sesso e di piacere dal nostro punto di vista.

Quindi questa benedetta eccitazione femminile come si manifesta?
Prima di tutto con la lubrificazione. Questo è forse il segnale più ovvio e più facilmente riconoscibile. Ma non è l'unico e soprattutto da solo non è affatto sufficiente.
Il vero segnale che siamo FISICAMENTE pronte alla penetrazione si ha quando la vulva, il clitoride e le piccole labbra si gonfiano (esattamente per lo stesso meccanismo dell'eccitazione maschile, ma naturalmente "l'erezione" dei nostri organi è nettamente minore) e i muscoli pelvici diventano morbidi grazie all'azione degli ormoni. La sensazione che si prova può essere diversa da donna a donna. Ad esempio Stefania, nella storia di Aliruna, ha descritto questa sensazione come una sorta di kr fatto autonomamente dalla sua vagina. Personalmente, descriverei questa sensazione come una pulsazione. Ma al di là delle proprie impressioni, quello che fondamentalmente si deve sentire è un fortissimo desiderio di essere penetrate A LIVELLO FISICO. Non si tratta assolutamente del nostro desiderio razionale e cosciente di voler passare alla penetrazione, è una sensazione e un desiderio che il nostro corpo prova, specificatamente la nostra vulva/entrata vaginale.

Sempre nella storia di Aliruna, Laura69 ha detto che quando le capita di sentire questa sensazione è come se ci fosse una mezza tempesta nella sua testa. Infatti per raggiungere quello stato di eccitazione bisogna essere in grado di entrare in una sorta di trance. E solo entrando in questa sorta di trance, possiamo, come dice Rossa, lasciarci guidare dalla nostra vagina e permetterle di esprimere il suo vastissimo potenziale erotico.

Per spiegare questo stato mentale vi cito una parte di un testo tratto da un sito che promuove il parto naturale in casa e possibilmente senza interventi medici invasivi. Ok può sembrare strano che vi citi questo, ma secondo me il meccanismo di base è quello (al di là che condividiate o meno le loro opinioni sul parto, di cui se volete si può discutere altrove):

Come si svolge il parto
Per partorire una donna ha bisogno di secernere una particolare combinazione di ormoni. I principali sono la prolattina, l’adrenalina (a intermittenza), le endorfine (che attenuano il dolore!), e soprattutto l’ossitocina.

È fondamentale ricordare che quando una donna è in travaglio la parte più attiva del suo corpo è il suo “cervello primitivo”, ossia le strutture cerebrali arcaiche (ipotalamo, la ghiandola pituitaria...) che abbiamo in comune con tutti gli altri mammiferi. Affinché questa parte del cervello possa lavorare correttamente, l'altra parte del cervello, la neocorteccia (la parte più “razionale”, specifica della specie umana) deve essere assolutamente “disattivata”. Questo permette il necessario cambiamento nel livello di coscienza della donna, il noto fenomeno grazie al quale la madre si comporta come se fosse “su un altro pianeta”, estraniandosi dall’ambiente che la circonda per intraprendere una sorta di viaggio interiore (dove potrebbe anche emettere suoni e parole per lei inconsuete).
È quindi importante ricordare che occorre evitare ogni stimolazione neocorticale, ogni sollecitazione dell'intelletto, perché interferisce con l'avanzamento del travaglio. Questo è l'aspetto fondamentale della fisiologia del travaglio e se è compreso profondamente non si cadrà nell'errore di cercare di “far tornare in sé” la donna, di stimolarla o di intrattenerla.


Riepilogando
Per permettere ad una nascita di avvenire in modo fisiologico vanno dunque rispettate 5 semplici regole fondamentali:

SILENZIO
Il linguaggio razionale è il fattore che più stimola la neocorteccia degli esseri umani.

LUCI SOFFUSE – BUIO
La stimolazione visiva sollecita la neocorteccia.


INTIMITÀ
La donna non deve sentirsi osservata. La reazione fisiologica alla presenza di un osservatore è stata oggetto di studi scientifici. Osservando gli altri mammiferi, si è scoperto che per favorire l’intimità e isolarsi dai propri simili, quelli attivi nelle ore notturne tendono a partorire durante il giorno e al contrario, i mammiferi attivi durante il giorno, tendono a partorire di notte. La presenza di videocamere e di persone che “guardano” o “controllano” è dunque controproducente.

PROTEZIONE, SENSO DI SICUREZZA
Per permettere la variazione del livello di coscienza che caratterizza il processo del parto sentirsi al sicuro è un requisito fondamentale. Ogni situazione di ansia o paura provoca il rilascio di adrenalina che stimola la neocorteccia inibendo il processo del parto. Per sentirsi al sicuro le donne scelgono ad esempio di avere accanto una figura materna (la levatrice e/o la doula) per sentirsi al sicuro senza sentirsi osservate e giudicate.
Un basso livello di adrenalina è un presupposto fondamentale per l'inizio del travaglio e perché la prima fase si svolga senza complicazioni; mentre nei minuti che precedono la nascita è necessaria una scarica di adrenalina che permette il riflesso di eiezione del feto (stesso meccanismo che permette di raggiungere l'orgasmo durante un rapporto sessuale).


CALORE
Soprattutto nella fase del secondamento (nascita della placenta) è necessario che madre e bambino siano pelle-a-pelle e al caldo affinché la donna possa liberare il picco di ossitocina più importante di tutta la sua vita. Questo permette alla placenta di nascere spontaneamente e senza interventi e permette l'innamoramento tra madre e bambino.
Il processo di un parto fisiologico non si esaurisce con la semplice espulsione del neonato, ma continua per almeno l’ora successiva alla nascita. Occorre dunque continuare a rispettare tutte quelle condizioni che favoriscono lo stato di trance, di sonno, della madre. Solo così possono avvenire i processi fisiologici indispensabili per preservare il delicato e complicatissimo meccanismo dell’interazione madre-bambino sotto molteplici punti di vista.

Il parto è un processo involontario che non si può controllare. L'unica cosa da fare è non disturbarlo, esattamente come avviene quando si sta per abbandonarsi al sonno o a un rapporto sessuale!


(tratto da http://www.nascerebene.ch/il-parto/la-f ... dettaglio/)

Il sesso funzione esattamente con gli stessi meccanismi: per questi motivi durante il sesso non si parla (o ci si dice lo stretto necessario), lo si fa in luoghi in cui ci sentiamo a nostro agio e non riusciamo a farlo se abbiamo delle preoccupazioni o ansie!

La prima volta che ho fatto sesso con il mio ragazzo raggiungendo sia questa sorta di trance, sia la massima eccitazione fisica, mi sono sentita come se fossi stata fuori dal mio corpo. Ed è stato il sesso più bello e soddisfacente e stupefacente che entrambi avessimo mai fatto in assoluto. Per di più, l'avevamo fatto nella posizione del missionario, una posizione che io ho sempre trovato molto noiosa e veramente poco piacevole, sia con il mio ragazzo sia con partner precedenti. Questo a mio parere dimostra che è importantissimo arrivare alla penetrazione nelle condizioni giuste per poter fare del sesso veramente soddisfacente.
Raggiungere questo stato mentale in cui ci abbandoniamo totalmente al nostro corpo (attenzione: al nostro corpo, non al partner!) è fondamentale e agevola il raggiungimento dell'eccitazione vera e propria.

È vero, anche senza questi due fattori, ma con solo la lubrificazione è possibile per le donne fare sesso. Così come un uomo con una scarsa erezione con un po' di insistenza magari riesce anche a penetrare la sua partner, ma che senso avrebbe fare sesso in questa maniera?
Gli uomini non iniziano il coito senza erezione, perché dovremmo iniziarlo noi senza essere mentalmente e fisicamente pronte?
È chiaro che noi vulvodiniche con la mucosa ipersensibile proviamo dolore alla penetrazione se non raggiungiamo quello stato. Anzi, la vulvodinia e la contrattura ci impongono proprio di raggiungere quello stato perché senza il nostro vestibolo delicato non reggerebbe un rapporto. Ma non è che dobbiamo raggiungerlo solo noi perché siamo malate, dobbiamo raggiungerlo tutte, sane, malate, giovani, anziane, donne esperte e donne che si approcciano al sesso per la prima volta. Tutte! Una donna sana, senza vulvodinia e problematiche pelviche magari non prova dolore se non è correttamente eccitata, ma sicuramente prova fastidio, oppure semplicemente non prova niente. Ed è vero che non provare niente è sempre meglio che provare dolore, ma ripeto: che senso avrebbe fare sesso in questa maniera?

Allora come si fa raggiungere la nostra massima eccitazione? Si impara con l'esercizio! Tutto il sesso si impara con l'esperienza :):

Bisogna però iniziare da soli. Prendere contatto con la propria sessualità è un passo fondamentale se la si vuole condividere con il partner, ma non solo. Quindi il primo passo è la masturbazione: se non si sa cosa ci piace, non possiamo aspettarci che lo sappiano altre persone per noi. Bisogna dunque partire alla scoperta e sperimentare un po' per capire: cosa ci piace? Dove esattamente? Con che tipo di pressione? Media/più forte? Per quanto tempo? E in quali altre parti del corpo?

Un'altra cosa importantissima è da stata detta da Laura69 qualche post fa: immaginazione. Come ho detto all'inizio, le donne per questioni ormonali sentono il desiderio sessuale molto meno spesso e meno intensamente degli uomini. In genere le donne lo sentono in concomitanza dell'ovulazione, ma non è detto che questo avvenga. E comunque si tratta solo di 24 ore in un mese intero! Quindi noi donne, se vogliamo incrementare il nostro desiderio e migliorare la nostra vita sessuale, dobbiamo attivamente e consciamente coltivarle, dobbiamo quindi crearci un nostro personalissimo immaginario erotico, un luogo nella nostra mente da cui possiamo attingere quando siamo in cerca di stimoli erotici.

Per fare ciò, la mia sessuologa consigliava di leggere racconti erotici. In giro ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, internet ne è pieno pure di gratuiti. Ma perché tra tutto il materiale pornografico proprio i racconti? Perché a quanto pare, gli uomini e le donne funzionano diversamente e rispondono agli svariati stimoli sessuali in maniera differente. Generalmente, gli uomini sono più sensibili agli stimoli visivi e tattili (nel senso di toccare, non di farsi toccare); le donne sono più sensibili agli stimoli non visibili, cioè a tutto quello che riguarda le fantasie sessuali. I video porno invece sono quasi sempre pensati per un pubblico maschile e in genere stimolano di più erotismo degli uomini. In questo caso bisognerebbe andarsi a cercare il porno fatto e pensato per le donne (esiste davvero!).

I romanzi e i racconti erotici andranno a sommarsi nell'immaginario erotico a tutte le proprie esperienze personali positive e costituiranno un validissimo bagaglio di desiderio di cui potremo disporre a nostra volontà. Vi è mai capitato di vedere un film oppure leggere un testo di una scena erotica e di pensarci qualche giorno dopo provando eccitazione? Vi è mai capitato di ripensare ad un rapporto sessuale avvenuto qualche giorno prima e di eccitarvi solo al pensiero? Ecco, funziona esattamente così. Più roba ci buttate dentro, più il vostro bagaglio diventerà inesauribile.

Una volta sperimentato e raggiunto tutto questo, come tradurre tutto ciò nella coppia? E come fare per raggiungere l'eccitazione fisica e mentale ottimale?

La mia sessuologa consiglia il seguente esercizio:

in un momento di intimità, a letto o dove preferite, chiedete al vostro partner di accarezzarvi tutto il corpo, tutto ma proprio tutto, ad eccezione dei genitali, che per adesso sono off limit. Vi può accarezzare con un tocco leggero, oppure con un tocco più deciso, oppure può provare ad alternare i due tipi di tocco in varie parti del corpo. Ricordate però: vi può toccare dappertutto tranne che la vulva! Ricordate anche che lo scopo ultimo di questo esercizio non è assolutamente la penetrazione, quindi la cosa può anche morire lì, anzi deve!
Il vostro compito invece è quello di chiudere gli occhi, di ascoltare ogni sensazione che il tocco del vostro partner vi da, e di comunicargli cosa sentite tassativamente senza parole, ma con suoni, movimenti del corpo e in qualsiasi maniera vi venga naturale comunicare in quel momento. Le parole però sono bandite!

Quando l'ho messo in pratica, non ho detto al mio ragazzo che era un compito datomi dalla sessuologa, perché non volevo che quel momento mancasse di spontaneità e di naturalezza. Gli ho solo chiesto di accarezzarmi ovunque. Inoltre io ci ho aggiunto i baci da parte sua, per cercare ulteriormente di non vivere la cosa come un obbligo.

Questo esercizio è molto importante perché rappresenta in un certo senso la base da cui parte un rapporto sessuale. Vi farà capire quanto la stimolazione di tutto il vostro corpo accenda il desiderio.
È anche importante che non perdiate tempo a fare questo esercizio scambiandovi i ruoli. Semplicemente non fatelo, perché non c'è alcun bisogno. Gli uomini infatti sono poco sensibili alla stimolazione sessuale nel resto del corpo, loro traggono la maggior eccitazione ad essere toccati direttamente nei genitali, mentre ne traggono pochissima o quasi zero nell'essere accarezzati nel resto del corpo. Inoltre sono molto sensibili agli stimoli visivi, ma soprattutto quello che eccita di più gli uomini è vedere la propria partner eccitarsi e godere grazie a loro stessi!
Per le donne il discorso è inverso: loro hanno bisogno di essere stimolate a partire da tutto il resto del corpo, per arrivare ai genitali solo dopo, quando già ci sarà una forte eccitazione in corso.
Se ci pensate queste differenze tra uomini e donne (che, ripeto, sono considerazioni generali, non verità assolute - ognuno è fatto a modo suo!), si combinano perfettamente.

Questo però non vuol dire che non dovrete mai più toccare, accarezzare e baciare il vostro partner! Vuol dire semplicemente che questo momento, che Rossa ha ben definito come uno spazio di sano egoismo, non deve MAI mancare nei preliminari, perché è proprio questo tipo di scambio che vi porterà all'intensa eccitazione di cui abbiamo parlato prima. E infatti io non lo chiamerei neanche momento egoistico, perché è appunto uno scambio: il vostro partner vi fa eccitare toccandovi e baciandovi come piace a voi, voi invece, con i vostri gemiti, sospiri, esclamazioni di piacere eccetera, stimolate la sua eccitazione gratificandolo e facendolo sentire un "re del sesso".

Una volta sperimentato questo esercizio, prendetelo come "modello-base" dei preliminari. Ad esempio, la volta successiva ho chiesto al mio ragazzo: "Facciamo come l'ultima volta?" e da lì il tutto si è evoluto molto spontaneamente in un rapporto sessuale.

Per quello che riguarda la penetrazione, troverete una discussione più ampia nel prossimo post. Volevo però riprendere il consiglio che ho dato a Nati nella sua storia: bandire la penetrazione, per il momento, perché molto spesso è la parte più critica di un rapporto. Soprattutto chi soffre di cistiti post coitali, ma anche di svv e contrattura, la penetrazione spesso è una cosa, se non impossibile, fonte di molta ansia.
La cosa più utile da fare secondo me è la seguente: bandire appunto la penetrazione e parlarne apertamente col proprio partner spiegandogli perché non ve la sentite. Nel frattempo però tutto quello che riguarda il sesso non penetrativo non deve essere bandito, anzi! Deve essere sperimentato e potenziato! In questo modo, lasciandovi andare alla scoperta reciproca e di voi stesse, sarete voi a decidere quando sarà il momento di provare la penetrazione, perché ne sentirete il desiderio. Anzi, come ha ben detto Rossa, sarà la vostra vagina a chiedervelo! Dite al vostro partner che sarete voi a decidere quando sarà il momento e tutto quello che loro devono fare nel frattempo è farvi eccitare come se non ci fosse un domani. Questo non solo vi permette di vivere il sesso allontanando un'importante fonte di ansia, ma potrebbe essere un sollievo anche per il vostro compagno. Ad esempio, quando ho detto al mio ragazzo che alla penetrazione ci avrei pensato io, nel senso che avrei deciso io il momento giusto e avrei fatto io tutto quanto non appena lo avessi desiderato fortemente, lui si è sentito molto più tranquillo perché ha sempre avuto timore di farmi male. Prendendo il controllo di quel momento l'ho sollevato anche dalle sue paure e ansie.

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mer giu 17, 2015 6:19 pm

Avete esplorato in un lungo e in largo le cose che vi piacciono, avete fatto un sacco di preliminari e vi sentite pronte come non mai per fare l'amore e pensate: è fatta! E invece no! :mrgreen: Ci sono delle cose da sapere sul coito che sono molti importanti per entrambi i sessi.

Le persone che si rivolgono alla mia sessuologa hanno svariati problemi a livello sessuale e relazionale, ma ci sono due casistiche che rappresentano la maggior parte dei suoi pazienti. Per le donne si tratta di scarso desiderio sessuale e penetrazione non piacevole, per gli uomini il problema più comune è l'eiaculazione precoce. Ma anche se le persone che si rivolgono a lei hanno altri tipi di difficoltà, la sessuologa spiega il seguente schemino in ogni caso. Si tratta del controllo della salita eccitatoria, una cosa che è stata oggetto di studio da parte di un noto sessuologo clinico da cui lei si è formata. Non ricordo il nome di questo personaggio, ma se qualcuno è interessato basta chiedere e vedrò di recuperarlo.

Controllo della salita eccitatoria, ebbene sì, avete letto bene. In poche parole significa che gli uomini e le donne, esercitandosi, possono imparare a controllare il momento in cui avere un orgasmo.

Questa è l'immagine dello schemino redatto dalla mia sessuologa, cercherò di spiegarvelo al meglio.

Immagine (8)1.jpg


La linea verticale a sinistra rappresenta la tensione sessuale o eccitazione, il punto più alto rappresenta l'orgasmo.La linea orizzontale rappresenta la velocità.
In sostanza, la tensione sessuale o eccitazione è costituita principalmente da - e si accompagna a - tensione muscolare.

Il movimento del bacino corretto, non è quello del semplice dentro-fuori o avanti-indietro, che in genere gli uomini fanno spesso e volentieri. Il movimento giusto da fare durante il coito è il basculamento del bacino. Se ci guardiamo allo specchio mettendoci interamente di profilo, basculando il bacino vediamo come se il nostro coccige disegnasse una U. Non si tratta di spostare il bacino avanti e indietro, ma si tratta di ruotarlo tenendo le anche ferme nella loro posizione. Non so se è chiaro, se non lo è ditemi che cerco di farvi vedere una foto o un video.

Comunque il basculamento del bacino durante il coito lo devono fare sia gli uomini (quindi spiegatelo al vostro partner) sia le donne. Esso permette il sentire vaginale interno: la vagina infatti non è innervata (a parte l'entrata) quindi non è per niente sensibile allo sfregamento che risulta dal movimento (sbagliato) di avanti-indietro o dentro-fuori (o anche detto "stantuffamento"). È estremamente normale non sentire piacere durante la penetrazione se non si bascula il bacino, infatti il basculamento permette al pene di "picchiare" contro le pareti della vagina, le quali sono molto sensibili alla pressione! Si tratta solamente di sperimentare con il partner questo movimento in svariate posizioni. In teoria si può fare in tutte le posizioni perché il movimento del bacino è minimo, alcune però risultano più difficili mentre altre facilitano il basculamento.

Questo movimento è anche detto "motore del sesso" perché stimola l'attivazione dell'istinto ricettivo per la donna (desiderio di farsi penetrare) e intrusivo penetrante per l'uomo (desiderio di penetrare).

Nel compiere il basculamento del bacino si utilizzano diversi muscoli, tra cui perineo, glutei e addominali. Quando il nostro bacino ruota indietro diamo il comando rilascia al pavimento pelvico, ai glutei e agli addominali e inspiriamo profondamente con il diaframma. Quando invece il bacino ruota in avanti espiriamo e contraiamo addominali, perineo e glutei. All'inizio può sembrare difficile ma esercitandosi un po' di impara molto in fretta.

Intensificando la velocità con cui si muove il bacino in questa maniera e intensificando lo sforzo muscolare (=la tensione sessuale) in pratica si ha l'orgasmo. Quindi quando una donna decide che è il momento di avere un orgasmo durante la penetrazione, fa il movimento più velocemente e intensamente e raggiunge il piacere in pochissimo tempo. La stessa cosa vale per l'uomo. Inoltre se l'uomo vuole durare di più durante un rapporto, semplicemente cerca di usare poco i muscoli del bacino.

Magari prima di sperimentare con il partner, è consigliabile fare una prova da sole durante la masturbazione: quando volete raggiungere l'orgasmo basculate il bacino con intensità. Naturalmente si deve essere già parecchio eccitate (non funziona mica a secco!).

Dopo aver raggiunto l'orgasmo (punto più altro nel grafico), l'uomo fisiologicamente non riesce a ricostruire la tensione sessuale/eccitazione, ha bisogno di qualche tempo di riposo. Le donne invece non hanno questa necessità e possono ripartire con l'eccitazione praticamente poco dopo un orgasmo.

Spero di essere stata abbastanza chiara. Se dovessero esserci dei punti che non avete capito, non esitate a fare domande. In ogni caso il succo del discorso è: se volete godere dovete muovere le chiappe! :lol:

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mer giu 17, 2015 6:24 pm

Questo ultimo post lo riservo a delle mie opinioni personali che non riguardano nulla di quello che mi ha detto la sessuologa, sono delle idee che mi sono fatta a causa della mia personalissima esperienza. Quindi prendetele per quello che sono e cioè suggestioni personali e non dati di fatto.

Nel forum molto spesso ho letto che si consiglia alle ragazze di proporre ai propri ragazzi di sostituirsi ai medici per alcune piccole cose (ad esempio farsi massaggiare, guardare qualcosa che noi non riusciamo a vedere ecc.). Questa cosa un po' è dettata dalla necessità (una seconda persona riesce a vedere meglio e a raggiungere punti della vagina che noi anche se fossimo contorsioniste non riusciremmo) ma magari è suggerita anche per coinvolgere il partner.
Sebbene io non mi permetta di giudicare le scelte delle altre coppie, personalmente non farei mai una cosa del genere con il mio ragazzo (a meno che non si tratti di un'emergenza) perché ho un assoluto bisogno che il rapporto tra me-lui-i nostri corpi sia di tipo affettivo e anche di tipo erotico. E già che l'erotismo tra noi è molto difficile da mantenere a causa della svv, non me la sento di mettere il mio ragazzo in una posizione in cui la relazione è di tipo medico-paziente e cioè distaccata e assolutamente non erotica. Ripeto che questo è solo un mio pensiero e che ognuna col proprio ragazzo ci fa quello che le pare!

Rosanna ha scritto: Inizia ad elasticizzare la zona, altrimenti facendolo anche una volta al mese avrai inevitabilmente dolore perché sarà sempre troppo stretta per poter godere di un rapporto sessuale. Ma in questo caso il problema non sei tu, ma il tempo che intercorre tra una penetrazione e l'altra


Molto spesso ho letto qui nel forum che se si hanno rapporti distanziati nel tempo è normale provare dolore perché la vagina perde di elasticità. Cito questo post di Rosanna come esempio perché è il più recente che sono riuscita a trovare.
Perdonatemi, ma non sono d'accordo. Non metto in dubbio che la vagina di una donna che ha rapporti frequenti sia più elastica di una donna che ne ha di rari. Però non mi ritrovo in questo concetto perché la mia esperienza è stata diversa. Forse sono solo stata fortunata e questo mio dissenso è infondato, ma vi spiego meglio:

quando ho iniziato il mio percorso dalla sessuologa erano tantissimi mesi che non avevo rapporti, almeno 6 (ma probabilmente erano molti di più, infatti manco mi ricordavo quando avevo avuto l'ultimo). Poco dopo aver iniziato le sedute, ho avuto un rapporto con la giusta eccitazione e il giusto coinvolgimento (quelli descritti nel primo post) e non ho affatto provato dolore, proprio nessuno. Ho provato solo piacere. A quei tempi non soffrivo di vulvodinia è vero, ma di contrattura molto probabilmente e di fibromialgia sicuramente. Per un paio di mesi ho avuto rapporti non ravvicinati (uno ogni settimana e mezzo/due settimane) assolutamente indolori, ma sempre e solamente con l'eccitazione giusta.
Dopo appunto un paio di mesi sono partita all'estero per fare il master, il mio ragazzo è riuscito a venirmi a trovare solamente dopo due mesi e quando abbiamo avuto un rapporto quella volta è stato assolutamente indolore anche quello! A questo punto invece, avevo i primi sintomi di contrattura e di lì a poco anche la vulvodinia si sarebbe manifestata abbastanza violentemente, ma al momento della penetrazione, durante e dopo non ho avuto il benché minimo disturbo e questo, sono convinta, lo devo all'aver imparato a raggiungere la massima eccitazione. Molto probabilmente se non lo avessi imparato, i rapporti sarebbero stati fastidiosi o dolorosi.

Tutto questo per dire che secondo me, con la giusta eccitazione, come dice anche Rossa, non c'è bisogno di allenarsi per allargare la propria entrata vaginale: la giusta eccitazione lo fa per noi, la nostra vagina lo fa già da sola, ma dobbiamo stimolarla correttamente e passare alla penetrazione nel momento giusto!
Sono sicura che Rosanna intendeva dare un consiglio per aiutare Nati e che non volesse darle nient'altro che supporto, ma onestamente leggere una frase del genere mi fa sentire un po' a disagio (Ros ti prego non ti offendere!). Forse sarò io ad essere poco elastica, ma letta così, quella frase mi fa sentire come se la mia vagina fosse un buco dove ci devo ficcar dentro un pisello per forza di cose. E questo pensiero mi ammazza il desiderio, è una delle cose meno erotiche che io possa immaginare. Anche l'idea di "dover fare" sesso frequentemente ammazza la spontaneità e il desiderio. Io sono convinta che Nati, esattamente come chiunque in questo forum, non debba usare un vibratore per mantenere le sue pareti vaginali elastiche. Nati lo deve usare perché le piace e la fa godere. Fine del discorso. Poi, certo, se lo fa spesso la sua vagina sarà più elastica, ma questa è una conseguenza e non l'obiettivo, il quale dovrebbe sempre essere fare quello che le piace!

Cles ha scritto:non la davamo al nostro ragazzo


Questa, "darla" o "darla via" è un'espressione che disprezzo molto. Qui cito Cles come esempio solo perché il suo post è qui sopra, ma questa frase l'ho sentita dire miliardi di volte fuori dal forum e qualche volta anche dentro a questo forum (non ho nulla contro di te Cles e non voglio rimproverarti, eh! Cito il tuo post perché è in questo topic e mi è più comodo che andare a ricercarmene altri chissà dove. Mi raccomando anche tu, non ti offendere!)

Forse sono troppo pignola e rompicoglioni e do troppa importanza alle parole e al loro significato, ma questa è un'espressione a mio parere non veritiera e anche un po' denigrante nei confronti delle donne. Siamo donne. Facciamo sesso. Non diamo via un bel niente. Cosa dovremmo dare? La vagina è e rimane nostra a prescindere dal sesso. Diamo via la rispettabilità? La dignità? A me non pare proprio. È un po' come l'espressione "perdere la verginità". Non perdiamo un bel niente, la verginità è una condizione, non un valore. Quando facciamo sesso per la prima volta, facciamo sesso per la prima volta. Esattamente come i maschi. Non perdiamo né purezza né morale né altre cagate. Anzi, ci guadagniamo in esperienza.
Forse potrete pensare che questa sia della stupida retorica femminista, ma io ne sono convinta. Siamo nel 2015. Noi donne abbiamo la vagina. La nostra vagina è uno strumento potentissimo che dobbiamo imparare ad ascoltare e ad utilizzare. La possiamo utilizzare per dare piacere a noi stesse o agli altri. La usiamo come vogliamo noi, quando vogliamo noi e con chi vogliamo noi. E ci piace pure un sacco.

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Aliruna » mer giu 17, 2015 6:59 pm

Occhei, mi inginocchio.
:t :t :t :t
Parto dalla fine.
Lyra7 ha scritto:Molto spesso ho letto qui nel forum che se si hanno rapporti distanziati nel tempo è normale provare dolore perché la vagina perde di elasticità. Cito questo post di Rosanna come esempio perché è il più recente che sono riuscita a trovare.
Perdonatemi, ma non sono d'accordo.
E' un dubbio che ci è venuto. Penso che ci sia anche una componente soggettiva. Penso che la verità stia un po' nel mezzo e, soprattutto, credo che noi vulvodiniche abbiamo un rapporto un po' particolare con il tempo. La malattia ci toglie tempo da vivere con spensieratezza; stiamo sempre a badare al tempo tra un rapporto e l'altro; "Quando guarirò?". Ci facciamo praticamente solo domande sul tempo. Tra queste, la seconda che ho citato è la più frequente. Ammesso che riuscissimo ad avere rapporti seguendo i tuoi preziosissimi consigli (chiaramente con una frequenza compatibile con la nostra fragilità) io penso che, comunque, i trip mentali diminuirebbero. Mi spiego meglio. I miei rapporti sono sempre stati dolorosi. Quando ci provavo tutte le settimane, soffrivo fisicamente ma soffrivo di meno psicologicamente. Se invece passa tanto tempo, la penetrazione viene caricata dal mio cervello in pappa di una serie di emozioni che non mi aiutano. Da qui la difficoltà a raggiungere tutti i presupposti fisici di cui parlavi. E' un po' un discorso diverso, la tua era una riflessione più che altro anatomica e fisiologica, ma il mio cervello è sempre acceso (proverò a spegnerlo come hai spiegato tu). D'altra parte, quello che dici tu è incoraggiante. Significherebbe che invece che dilatare "a forza" sarebbe sufficiente cogliere un momento di forte eccitazione per avere la chance di aggirare il problema della neuropatia. Chiaramente anche qui ci sono situazioni un po' più compromesse, ma è una possibilità incoraggiante.
Lyra7 ha scritto: È un po' come l'espressione "perdere la verginità". Non perdiamo un bel niente, la verginità è una condizione, non un valore. Quando facciamo sesso per la prima volta, facciamo sesso per la prima volta. Esattamente come i maschi. Non perdiamo né purezza né morale né altre cagate. Anzi, ci guadagniamo in esperienza.
Parlavo nella storia di Reddina di una cosa simile.

Lyra7 ha scritto:ho un assoluto bisogno che il rapporto tra me-lui-i nostri corpi sia di tipo affettivo e anche di tipo erotico.
Ti capisco. Però comprendo anche che due persone in confidenza condividano anche questo. Può essere un modo per prendersi cura l'uno dell'altra. Per me non c'è poi molta differenza se il mio ragazzo mi massaggia i piriformi o io gli metto il collirio. Inoltre, è sempre il problema della persona a cui attribuire un tocco sessuale. Per me, anche se il massaggio è lo stesso, fa una bella differenza se me lo fa Pesce o il mio ragazzo.
Su tutto il resto, non ho che da imparare e ringraziarti mille volte!

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Xiaowei » mer giu 17, 2015 7:09 pm

Lyra....sei davvero una grande!!! Grazie per aver condiviso. Moltissimi spunti di riflessione... E anche cose da mettere in pratica. Grazie grazie grazie!

Inviato dal mio JIMMY utilizzando Tapatalk

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mer giu 17, 2015 7:16 pm

Aliruna ha scritto:Significherebbe che invece che dilatare "a forza" sarebbe sufficiente cogliere un momento di forte eccitazione per avere la chance di aggirare il problema della neuropatia

Lo so che il dolore causato dalla neuropatia è un chiodo che si impianta nel nostro cervello. Ma ricorda sempre: devi cogliere il momento di forte eccitazione perché ti fa godere prima di tutto! E poi, sì, in secondo luogo e come conseguenza aggiri anche il problema della neuropatia, che mica è poco, anzi! Però il nostro obiettivo facendo sesso deve essere sempre sempre SEMPRE (con o senza svv) provare piacere e non evitare il dolore! È per questo che è importantissimo, fondamentale dire, imparare a spegnere il cervello :): Io sono convinta che con un po' di esercizio, sia da sole che in coppia, tutte noi abbiamo gli strumenti per poter ottenere dei risultati.

Sono d'accordo con te su quello che dici nell'ultimo paragrafo. Dimenticavo di dire che anche se non voglio che il mio ragazzo assuma il ruolo di medico o "curatore", lui sa perfettamente tutto quello che mi capita che riguarda la svv e lo coinvolgo in tantissime cose. Gli ho anche spiegato bene cosa sento e dove, gli ho pure fatto toccare i miei punti critici sul vestibolo. Ma qui arriva il mio limite, ed è una cosa assolutamente soggettiva e personale :):

Spero che questo mio lunghissimo intervento dia un reale e utile contributo in questo forum, che letteralmente mia ha salvato la via. Quindi grazie a voi :flower:

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Aliruna » mer giu 17, 2015 7:19 pm

Lyra7 ha scritto:il nostro obiettivo facendo sesso deve essere sempre sempre SEMPRE (con o senza svv) provare piacere e non evitare il dolore!

Eh ma io ho bisogno di ripetizioni! :-::::

Re: Guida al Sesso Sereno.

Messaggioda Lyra7 » mer giu 17, 2015 7:25 pm

Lyra7 ha scritto:fondamentale dire
Lyra7 ha scritto:mia ha salvato la via

*direi e *mi ha salvato la vita
sembra che ho preso in prestito il telefono di Ondi :mrgreen: :lol:

Ali studia studia studiaaaaaaa :ss

:baci: :baci: :baci:


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