Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » dom apr 21, 2013 7:49 pm

E' un bel po' che mi aggiro guardinga da queste parti del forum. Apro i post, li leggo un po', mi trovo d'accordo con tutto ciò che leggo, mi sembra di essere accanto a voi quando scrivete. E poi chiudo con un groppo in gola. Perché i vostri dubbi e le vostre ansie sono le mie ansie. E perché ogni singolo momento di dolore sembra crescere come un gigante, ogni giorno di più, e va a scavare i nervi, certo, ma anche il petto, il cervello e le viscere. Quelle stesse viscere che si contorcono quando senti pizzichi, pruriti, fastidi...tutte cose che prima, magari, avevi ogni tanto, ma cazzo stavi bene!, e l'unica cosa che pensavi era "Oh, mi prude un po' oggi, vabbè", e lì finiva.

E leggendo voi mi sembra di violarvi, in qualche modo, di entrarvi dentro come non dovrei.
Ma è solo paura. Paura di farmi sopraffare dalla paura stessa; di non uscirne mai, di non aver più un'intimità serena con la persona che amo, di fare sesso monacale a vent'anni.

Così, alla fine, non scrivo mai nulla, e mi ritiro nel mio angolino a osservare nella maniera più asettica possibile, e leggo le vostre storie, il diario di Ros, le testimonianze di efficacia dei prodotti (quasi mai le testimonianze di guarigione. Forse sono in quel maledetto momento in cui non mi danno forza, ma mi fanno avviluppare ancora di più nel circolo di Ecco, un'altra che ce l'ha fatta, e allora perché io no?)...tutti ambiti in cui parlate di voi, in toto, a trecentosessanta gradi, e vi leggo belle come non mai, e ricche di tutto ciò che una sessualità problematica può comportare: maggiore consapevolezza, maturità, sensibilità.
Oggi però ho voluto scrivere, ho appena preso la mia dose di D-Mannosio e ho ben un'ora prima di poter bere, perciò mo' vi beccate tutto il pippone :lol:

Molte, anzi quasi tutte, tra noi, parlano del sesso, ormai, come una sorta di pratica sperimentale, il classico "non so, capirò meglio magari quando :sesso: ", oppure, "oggi va meglio, ma del resto è un po' che non :sesso: ". Ecco. Qui sta l'inizio e la fine del circolo vizioso.

Vedere il sesso come una prova del nove, come l'ennesimo tentativo medico di capire se sto bene o meno, è ciò che sta mandando a puttane la mia sanità mentale. Il sesso è piacere, amore, divertirsi, rilassarsi, parlarsi. E' naturale. E come tale, ormai, io non lo vedo più. Non trovo più il mio desiderio, devo averlo poggiato lì, da qualche parte tra il Diario delle mie pipì e gli stick per i nitriti. O forse è lì, sepolto tra le creme idratanti e la paura che non bastino mai? Non lo so. So soltanto che ormai troppe volte mi sorprendo a pensare che non ho voglia di fare l'amore, ma se capita magari lo faccio, così vedo come va.

Ma cosa sono diventata?
Il mio corpo mi urla la sua disapprovazione, e ogni rapporto doloroso gli dà ragione. Solo io mi ostino a provare, provare, provare, come se il sesso fosse un allenamento ai tiri liberi, più ne imbuchi più sei bravo.

No. Il sesso è essere in due. E io mi trovo spesso a farlo in tre: io, lui, e la mia mente. Che mi scruta, si estrania e ci guarda dall'alto e nel frattempo mi sussura "Come ti senti? Senti qualcosa? Senti dolore? Fa male eh? Magari devi mettere più crema? Forse è bene smettere?". Ed è un continuo dissidio con il mio corpo, che non vuole qualcosa che la mente gli impone, e prova a ribellarsene, e al tempo stesso ne è schiacciato.

E intanto il desiderio vola via, sempre più lontano.
E intanto tu sei lì, ogni volta, che guardi il soffitto e ti chiedi perché l'hai fatto, perché non hai aspettato altro tempo.

E se qualcosa mi ha insegnato tutto questo dolore, è stato imparare a prendere il mio tempo. A dirmi "Pazienza, il desiderio tornerà, ma tu non forzarlo". E' una specie di cucciolo offeso, il desiderio. L'hai maltrattato e obbligato, umiliato, forse, e lui ora non si fa più trovare. Ma non devi stanarlo per forza, basta aspettare che si plachi, sbollisca e torni. E probabilmente in quel momento, nel momento in cui sarete di nuovo uniti, tornerà la voglia di fare l'amore in due, finalmente, e il piacere di essere lì, da soli, senza pensarci.

E finalmente, poter dire "Ma come, è già finito?".

Tu prenditi il tuo tempo, Corpo, che io di qui non scappo.
E tu va' a zonzo tranquillo, Desiderio, che appena torni ti accolgo a gamb...ehm...braccia aperte (la nota da carrettiere in fondo a un turbopippone così era d'obbligo).

Finalmente ho scritto. Finalmente vi do un'altra particella di me.
:baci:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda SofiaF » lun apr 22, 2013 11:27 am

Bellissimo post, intenso sincero diretto e vero come non mai.
Nessuno più di noi può capire quello che provi ma, come hai già scritto tu, penso sia solo questione di tempo.
Sarò sincera, io raramente ho avuto rapporti dolorosi a causa della cistite o vestibulodinia o neuropatia o chelchellè, anzi mi è capitato di star meglio dopo qualche rapporto. In compenso però - per non farsi mancare mai nulla - sono due anni che cerco una gravidanza e due anni o poco meno che faccio l'amore con il calendario alla mano, due anni che non so più cosa voglia dire provare piacere senza pensare se sarà la volta buona oppure no. In fondo anche per me è una "prova del nove", peccato che puntualmente non funzioni.
Capisco quindi la tua frustrazione e capisco il tuo dolore, bisogna solo avere la solita infinita pazienza.
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Natina » lun apr 22, 2013 1:46 pm

Ah quanto è vero ciò che scrivi.. io non ricordo più neanche com'è fatto il nostro amico Desiderio.
Diciamo che io e lui non abbiamo mai avuto molta affinità, ma da due anni a questa parte ci siamo proprio persi di vista.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Stefania 69 » lun apr 22, 2013 3:53 pm

... tornera' :):

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » mar apr 23, 2013 12:43 pm

Sofi, lo avevo letto nella tua storia. Ma non ho mai osato intervenire. E dico osato non a caso, perché secondo me alcune paure, alcuni dubbi e un certo tipo di tristezza o delusione sono inviolabili. Anche se siamo tutte donne, io, a quest'età, a questo punto della mia vita, non posso capire ciò che provi. Posso avvicinarmi a farlo, ma non posso capirlo appieno. Posso cercare di immedesimarmi, ma ancora non è come capire.
Perciò non ho mai detto niente, né mi sono mai sperticata in suggerimenti o questioni tipo l'adozione, non mi sembra il caso.
Sembra stupido ma a volte non dire niente è la migliore forma di comprensione.
Perciò grazie di averlo condiviso esplicitamente qui :love1:

Naty, cito Stefy anche per te allora :baci:

Stefy, me lo stampo e me lo metto sulla spalliera del letto :flower:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
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Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rosanna » lun apr 29, 2013 2:40 pm

Me lo stampo anch'io! ...Però accanto ci metto anche un punto di domanda!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Cles » dom mag 26, 2013 11:50 am

Il mio rapporto con il sesso è stato molto altalenante. Fino ad un paio di anni fa era una condanna. Perchè a tutte sembrava meraviglioso, fantastico, bellissimo, e invece a me causa dolori non sembrava un granchè? Il desiderio c'era anche, ma poi esattamente come ha descritto Rossa in qualche modo scemava, causa tutta quella serie di cose e pensieri. Mi ero convinta di non essere portata, insomma che il sesso non facesse per me. A malincuore, a 19 anni, avevo accettato questa triste realtà. Niente sesso = niente fastidi mi sarebbe sembrato un compromesso del tutto accettabile. Poi è cambiato qualcosa (nuova storia), il sesso era divertente, spensierato, meraviglioso, per qualche mese me lo sono goduto appieno come un'esperienza felice e appagante e, incredibilmente, senza problemi, senza fastidi, senza paranoie. E poi è arrivata la vulvodinia.
Ma non ho voluto farmi fermare. Non ho voluto che lei si prendesse anche questo. Certo, non è come se andasse sempre tutto bene. A volte va bene, a volte meno, a volte no. Ma sono riuscita a fare in modo di vivere la mia sessualità comunque....di fare in modo che la malattia non uccidesse il desiderio, che la paura non assorbisse tutto. Ho letto da qualche parte, non mi ricordo in che storia, un bellissimo intervento di Frizza a riguardo.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » dom mag 26, 2013 1:48 pm

E' che spesso ci si sente così stanche di combattere tutto, su tutti i fronti. Di doversi litigare ogni minimo centrimetro di spazio con la malattia.
A volte, e mi odio quando arrivo a pensare queste cose, a volte penso che la vita sarebbe così facile senza gli uomini. Non senza sesso, anzi, magari una trombatina ogni tanto, ti diverti pure, una tantum poi non ti fa fare neanche tante paranoie e se il giorno dopo stai male che te ne frega, stavi con uno a cui non devi niente. Senza uomini.
L'ho pensata sempre, una cosa del genere. Anche prima di star male. Penso che sia parte del mio carattere la paura di sentirmi limitata da qualcosa o qualcuno.
E mi è sempre piaciuto stare sola, vivere sola, decidere da sola.
Poi arriva l'inaspettato. La persona per cui rivedresti tutto, perfino le fibre più coriacee del tuo pensiero.
E allora lotti per fare in modo che la tua vera Te, quella che vorrebbe allontanare l'altro per vivere serena e sola, quella piccola infantile Te che ritiene di potercela fare, da sola, non prevalga. Non allontani anche questo. Anzi, lotti per fare in modo non di venire domata, ma di correre insieme.
E a quel punto, quando ce la stai facendo, scatta qualcos'altro. La malattia, nel nostro caso. Che ti costringe a lottare di nuovo, non solo a lottare per toglierle di mano quanto di più bello ci sia, ma per toglierle di mano i pezzi della vecchia Te che lei si è ripresa e ti getta addosso quando meno te lo aspetti.

Lascialo, no, così stai meglio.
Lascialo, così guarisci per cazzi tuoi e non hai bisogno di farti tante paranoie sulla mancanza di desiderio.
Se non hai più voglia di fare l'amore con Lui, proprio con Lui, allora la colpa non è solo della malattia.

Pensieri che sono diventati essi stessi malati. E ti fanno detestare te stessa e lui allo stesso tempo. Perché come faccio a pensare che ti amo se non provo un solo briciolo di affetto per me stessa? E come faccio a dirti che voglio stare con te se vorrei cambiarmi con chiunque, chiunque, piuttosto che continuare ad essere me?

Poi, semplicemente, senza tanti fronzoli, senza tante parole o discorsi arrotolati su se stessi, mentre sei affacciata alla finestra a guardare fuori con gli occhi appannati di lacrime perché la solita, dolorosa, buia giornata sta finendo e tu senti che la vita ti sta scivolando addosso senza che tu abbia alcuna voglia o possibilità di prenderne le redini in mano, senti due braccia intorno alla vita e la barba sul collo.

Allora forse l'amore aspetta davvero. E il desiderio torna. Tornerà.
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda flo67 » dom mag 26, 2013 3:26 pm

Rossa ha scritto:A volte, e mi odio quando arrivo a pensare queste cose, a volte penso che la vita sarebbe così facile senza gli uomini. Non senza sesso, anzi, magari una trombatina ogni tanto, ti diverti pure, una tantum poi non ti fa fare neanche tante paranoie e se il giorno dopo stai male che te ne frega, stavi con uno a cui non devi niente.

Nella mia esperienza, credo che l'uomo occasionale non presta molta attenzione a dettagli che per me sono sempre stati importanti, certe accortezze, certe precauzioni che soltanto un uomo che prova qualcosa che ha a che fare col sentimento riesce a mettere in atto e di cui ho maledettamente bisogno a causa della mia malattia e di conseguenza a farmi sentire "più sicura". Poi magari il giorno dopo la cistite arriva lo stesso.
Ma fa la differenza con l'avere un rapporto da prima visione, diciamo non precluso da regole che invece un rapporto che dura nel tempo ti consente piano piano di avere.
Anch'io ho sempre amato essere libertina e libera, invece mi sono alla fine sempre rinchiusa in rapporti in cui l'Amore era prima di tutto.
Certe cose forse non dipendono da noi, ci capitano e basta. Convivere con la malattia ha influenzato le mie scelte? mah non più di tanto, quello che dovevo vivere l'ho vissuto e lo vivo nel migliore di modi, anche se ne ho pagato le conseguenze.
Rossa ha scritto: Perché come faccio a pensare che ti amo se non provo un solo briciolo di affetto per me stessa?

vuoi dire in altre parole che non ti accetti con la tua/nostra malattia? E non che non ti curi di te stessa. Perchè mi risulta, che stai facendo tutto, il massimo per uscire da questo tunnel. E se questo non è amore per se stessi cos'è?
Forse è il vostro rapporto che sta avendo un periodo di "fiacca", e tu ti senti così responsabile ed in colpa che pensi dipenda sempre e tutto da te? Se tu stessi bene, benissimo, pensi che avresti lo stesso il calo del desiderio?
Scusa, non ti voglio intrippare, e neanche costringerti a rispondere alle mie domande, è che mi dicevo che forse lo "sciallo" mentale a volte è la miglior cosa.
Passa il tempo, passano i giorni, e sto sempre con te. Domani vorrò stare con te? Non lo so, ora sono troppo occupata per rispondere, te lo dico appena mi frulla qualcosa che non và.
Insomma l'idea del "per sempre" un pò mi solletica, un pò di infastidisce, in mezzo c'è tutta una vita.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Cles » lun mag 27, 2013 9:14 am

Io credo che l'amore per se stessi parta innanzitutto dall'essere sinceri con se stessi, forse una delle cose più difficili al mondo. E tu lo sei Rossa, sei lucida e sincera con te stessa ammettendo anche quelle cose che hai scritto sopra e che possono fare male. Ammettere il problema al posto di ingorarlo, è un segno di amore verso se stessi.
Le tue parole mi hanno fatto molto riflettere su un'altra cosa che accomuna le donne di questo forum (la maggior parte): siamo donne che amano molto, che nell'amore, giusto o sbagliato che sia, mettono tutte se stesse e lottano fino alla fine, ognuna a modo suo, ma ognuna pronta a darse e donarsi per questo.
Anche quando ero ragazzina immaginavo una vita libera, senza legami, io sola con me stessa. Tutto più facile. Ma poi come dici tu arriva una persona che non stavi cercando, ti capita nella vita e scatta qualcosa, e allora ti trovi a rivedere tutto.
Io non sognavo una vita senza uomini, ma nei momenti peggiori avrei volentieri desiderato una vita senza vagina....non so un'anestesia permanente, qualunque cosa pur di non avere più candida, cistite, vestibolite, chi più ne ha più ne metta...ero arrivata al culmine della sopportazione. Così sembra un pensiero un po' malato e qualcuno potrebbe mettersi a fare interessanti speculazioni sui risvolti psicologici di tale cosa, ma quando raggiungi la sopportazione massima arrivi a pensare pure questo :XX Avrei rinunciato anche al sesso in quei momenti.
Poi le cose vanno avanti, ci sono momenti buoni e allora sento che il sesso è vita, è donarsi ad un'altra persona, è un potere fortissimo e primigenio. Beh, poi con la vulvodinia le cose si smorzano un po' ma come il desiderio tornerà torneremo anche a stare bene e a godere appieno di tutto questo.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda SofiaF » lun mag 27, 2013 10:45 pm

Rossa ha scritto:Poi, semplicemente, senza tanti fronzoli, senza tante parole o discorsi arrotolati su se stessi, mentre sei affacciata alla finestra a guardare fuori con gli occhi appannati di lacrime perché la solita, dolorosa, buia giornata sta finendo e tu senti che la vita ti sta scivolando addosso senza che tu abbia alcuna voglia o possibilità di prenderne le redini in mano, senti due braccia intorno alla vita e la barba sul collo.

Allora forse l'amore aspetta davvero. E il desiderio torna. Tornerà.


Brividi, sei meravigliosamente unica. :love1:
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda MARTINA » mar mag 28, 2013 12:58 pm

Ho letto questi vostri post tutti in un fiato e mentre leggevo qualche lacrima è scesa, forse perchè quello che ho provato e che provo a causa di questa malattia lo ritrovo qui, scritto nero su bianco ed è stato proprio come leggersi dentro. Condivido con voi molti pensieri, paure, speranze ma non sono brava come voi nel descriverlo così, con una cascata di parole che entrano nel profondo, siete davvero invidiabili

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » mar mag 28, 2013 4:26 pm

Flo, frena frena :lol:
Per mia (e vostra - voglio dire, già sono schizzata così, figuriamoci se mi beccavate prima) fortuna, sono approdata qui nel momento in cui mi sono resa conto che tutto quello per cui stavo soffrendo era un gioco che valeva la pena giocare, per salvare me stessa e il rapporto con le persone che amo. Sono approdata qui dopo aver sentito l'abbraccio dietro di me, quello che ho scritto prima era il vortice in cui mi aveva gettata lo stare sempre male e il parallelo, odioso non capire perché.
Ma le tue domande mi garbano, quindi le isolo e ti rispondo.
Dunque, ehm...ehm...coff...coff...
flo67 ha scritto:Forse è il vostro rapporto che sta avendo un periodo di "fiacca", e tu ti senti così responsabile ed in colpa che pensi dipenda sempre e tutto da te?

No, anzi. La malattia è arrivata nel momento bellissimo in cui senti che tutto quello che provi non è ancora il massimo, ma sta crescendo e ti senti scoppiare d'amore e felicità per cose inutili come un treno finalmente in orario, la pizza con la crosta bruciacchiata, un bicchiere di vino che ti ha sempre fatto schifo, hai sempre preferito la birra, ma che te ne frega, butta giù che domani si mòre, e però sentirsi immortali ed eterni. L'amore, insomma. E la fiacca mi è stata imposta. Così, da un'iniziale botta di autocommiserazione, sono passata all'incazzatura e al Mo t'aggiusto io, che mi si addice di più ed è molto più costruttivo.
flo67 ha scritto: Se tu stessi bene, benissimo, pensi che avresti lo stesso il calo del desiderio?

Sai, quello che mi fa incazzare di questa malattia non è tanto che costringe ad astinenze più o meno prolungate, a cali di libido, a Fai piano eh, a Aspetta prendo il lubrificante...è che non mi ha dato il tempo di capirlo. Se io stessi bene...eh...boh!Non sto bene, come faccio a pensare a un'eventualità che non si è presentata? E come faccio a non tirare in ballo il dolore e tutto il corimidietro quando penso se voglio ancora stare con Lui o meno, quando penso vale la pena stare da sola o è meglio farsi coccolare da qualcuno ogni tanto? Vedi, mi scoccia questo: usare la malattia. Anche inconsciamente, spesso, ma usarla. Perché ormai è parte di me. E gioca, anzi ha giocato finora, un ruolo (troppo) importante nel farmi prendere scelte di ogni tipo, ormai. Mi influenza. E non mi va. Sto lavorando (anzi lottando) anche su questo fronte.
flo67 ha scritto: Passa il tempo, passano i giorni, e sto sempre con te. Domani vorrò stare con te? Non lo so, ora sono troppo occupata per rispondere, te lo dico appena mi frulla qualcosa che non va.
Insomma l'idea del "per sempre" un pò mi solletica, un pò di infastidisce, in mezzo c'è tutta una vita.

Dio, questa me la stampo. Flo, ragioni in un modo che ho sempre invidiato, sai? Vivi il momento. E a me non è mai riuscito.
Ma la fottuta dannata malattia mi sta facendo apprezzare anche questo. Per forza, sennò non campo più ;)

A volte penso che se passo questa, le passo tutte.
Non mi fa paura l'idea di crepare, l'idea di rompermi delle ossa (già fatto, un po' dovunque, gambe, braccia, viso), strapparmi legamenti o muscoli (idem, già fatto), soffrire fisicamente.
Mi fa paura la cistite. Quella mi terrorizza. Perché è come un buco nero che ti risucchia tutta e ti lascia solo brandelli di cervello e corpo che sei troppo debole per raccogliere, e allora li lasci là, penzoloni, senza forza.

Ah, se non vi avessi trovate... :love1:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Cles » mar mag 28, 2013 5:06 pm

Vero. Anche io non temo il dolore in sè. Il dolore si può sopportare. E' lo sfiancamento psicologico di queste patologie a fare più paura, la cosa più difficile.
Ma ce la faremo, tutte, prima o poi. Hai l'atteggiamento giusto.
E quando saremo guarite ci daranno una medaglia con una bella vagina d'oro (per chi non l'avesse ancora visto curiosate in off topic, vagine come opere d'arte) :mrgreen:

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » mar mag 28, 2013 5:12 pm

:risatona: E risolto pure il problema depilazione!
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda flo67 » mar mag 28, 2013 7:36 pm

Rossa ha scritto:Vivi il momento. E a me non è mai riuscito.
Ma la fottuta dannata malattia mi sta facendo apprezzare anche questo. Per forza, sennò non campo più


per me non è stata solo la fottuta malattia a farmi apprezzare quello. Purtroppo è stata la vita stessa, a 33 anni sono stata sfanculata da mio marito con un bimbo di appena uno, poi storie più o meno contorte, tutte contornate dalla presenza di cistite al seguito, alla fine mi sono innamorata davvero tanto, di quell'amore che ti sfonda il cuore, che ti fa stare senza il respiro, ma piano piano anche lì ho capito che tutto è relativo che le cose belle sono fatte di piccoli momenti di piacere e di assoluta serenità e ritorno alla vita normale e di routine, io una mamma single che avanzava di età e di grado verso un qualcosa che assomiglia più a: meglio un giorno da leone che cento da pecora. La mia prospettiva è cambiata, il mio romanticismo lo regalo a piccolissime dosi e concedo solo quello che posso dare al momento. Non è il massimo, ma nel mio caso non è facile ricominciare da capo, anzi non si può proprio.
E' bellissimo leggere il tuo entusiasmo per il legame che hai col tuo moroso, delinea la scelta giusta, poi la tua frizzantissima età che ti fà sognare un futuro pieno di prospettive. Futuro che sicuramente segnerà la tua definitiva guarigione, ne sono sicura, succederà.
Stai lavorando bene Rossa, stai lavorando sodo, ti premierai da sola, e noi con te.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Flami » mer mag 29, 2013 1:41 pm

Flo.. :flower:

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rosanna » mer mag 29, 2013 6:43 pm

Rossa ha scritto:Poi, semplicemente, senza tanti fronzoli, senza tante parole o discorsi arrotolati su se stessi, mentre sei affacciata alla finestra a guardare fuori con gli occhi appannati di lacrime perché la solita, dolorosa, buia giornata sta finendo e tu senti che la vita ti sta scivolando addosso senza che tu abbia alcuna voglia o possibilità di prenderne le redini in mano, senti due braccia intorno alla vita e la barba sul collo.

:love1: Sembra di esserci.
...Chi mi passa una candela?

flo67 ha scritto:l'idea del "per sempre" un pò mi solletica, un pò di infastidisce, in mezzo c'è tutta una vita.

:clap:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda Rossa » gio mag 30, 2013 12:44 pm

Flo ma...tu ora sei serena? O nostalgica? O triste? O tutte e tre le cose?
In ogni caso mi fai venire il groppino in gola. Ros, caccia la candela che serve a me!
:baci:
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Desiderio? Ci sei? Dove sei finito?

Messaggioda flo67 » gio mag 30, 2013 2:50 pm

Ho passato anni molto difficili. Come ripeto non è facile fare da mamma e da papà in contemporanea, il bambino che ha sempre esigenze diverse a seconda dell'età, il lavoro, la paura di non farcela, la voglia di ricominciare a vivere e la difficoltà a mettere in pratica una parvenza di serenità soprattutto per lui. Poi mi sono data degli obiettivi: prima di tutto fare da genitrice unica (anche se il padre è presente, ma solo sporadicamente perchè nel frattempo lui si è rifatto una nuova famiglia) poi mi accorgo che oltre a fare da madre devo anche essere una figlia che accudisce i genitori anziani, e 5 anni fà dopo una lunga malattia estenuante mi è venuto a mancare il caposaldo della mia vita, mio padre. E poi ci si mette pure mia madre che và tirata su come i bambini piccoli ma mentre quelli si disciplinano e si educano, i genitori anziani disimparano e perdono autonomia e mi sono trovata a fare anche da spalla forte a mia madre che si invorticava nella depressione post lutto. Ora dopo tanti anni, un pò di serenità l'ho acquisita. Mio figlio è un adolescente tipo ribelle-scassapalle-brillante-caratteriale, ma meglio di così (forse potevo) non ho potuto crescerlo, mia madre che a 81 anni mi si compra vestitini fiorati per andare a ballare al centro anziani perchè lì deve fare bella figura.
Da un anno e mezzo sto con un uomo pure lui incasinato dalla vita ma dopo tutto positivo, propositivo, di una forte personalità, incline ad avere una cattiva gestione di sè perchè a 50 anni si ritrova pure lui al "terzo" giro di boa!!!! Io solo al secondo ;)
Insomma ad ogni giorno, la sua pena. Complessivamente non mi posso lamentare, certo quello che avrei potuto costruire 20 anni fà, ora me lo sogno, ma credo che a conti fatti (patologia cistitica a parte) forse oggi sto meglio di ieri.
Mi manca appunto la guarigione, quella che mi fa respirare un pò di più rispetto a tutto, ma sono un'inguaribile ottimista.


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