La penetrazione

La penetrazione

Messaggioda Laura69 » lun ago 06, 2012 11:38 pm

E' da un po' di tempo che penso a questa parola e mi rendo conto che ho qualche problema.
Il fatto è che non riesco a darle un significato prettamente sessuale e non riesco ad associarla al piacere che dal successivo rapporto, deriva.
La associo invece ad una sensazione negativa (anche questa non sessuale). Quella di essere invasa, attaccata. La associo quindi alla necessità di difendermi. Cosa che faccio da sempre. Difendere i miei confini.
Mi sono interrogata sul perché ma non riesco a trovare una motivazione. Non riesco a risalire all'origine.
Ritengo che tutto risalga all'infanzia.
Non so se andasse di moda ai miei tempi o magari anche più di recente: a me avevano inculcato il pensiero che darsi fisicamente a qualcuno significasse diventare fragile nei suoi confronti. Significasse dargli modo di saccheggiarti, di impossessarsi della tua anima oltre che del tuo corpo.
L'ultima barriera prima della resa.
Io temo di averci creduto... o meglio, credo di essere cresciuta con questa convinzione. Di aver considerato sempre il rapporto sessuale non come qualcosa di assolutamente naturale... da vivere secondo i propri desideri e le proprie necessità ma come una sorta di perdita di sé.
Pensandoci bene... possono starci entrambe le cose... desiderio, istinto e perdita di sé... ma il mio bisogno di controllo non mi consente di perdermi completamente.
Sono sempre molto presente a me stessa. Il che non mi impedisce di provare piacere!

Da quando questi pensieri si sono manifestati... sarà anche un caso... ma la penetrazione sessuale vera e propria è diventata meno bruciante... non mi ferisce più... né mentre, né dopo. E' come se il bisogno di difendersi si stesse allontanando... come se potessi smettere di opporre resistenza... come se potessi lasciarmi andare perché nulla mi farà realmente del male. E' solo una parola e il suo significato negativo si è dissociato dall'atto sessuale.
Ora non so se questi sono miei vaneggiamenti o se davvero poco alla volta nodi grandi e piccoli vengono al pettine.
Quel che importa è che le cose vadano meglio.
Volevo scrivere da un po' su questo argomento per condividere con voi ma spesso quando le cose sono ingarbugliate nella mia mente non mi riesce di metterle giù.
Ad ogni modo ci ho provato. Voi dite sempre che i miei post sono tipo una seduta dallo psicologo :t in realtà sono io che quando scrivo mi "stendo sul lettino" e tiro fuori quel che ho dentro... perciò grazie a voi... che mi ascoltate e mi alleggerite dei miei pesi.
:flower:

Re: La penetrazione

Messaggioda Cles » mar ago 07, 2012 9:39 am

Io penso che anche le parole abbiano un valore simbolico. Non sono semplicemente "parole", sono portatrici di un significato culturale e di un sistema di valori. Quindi le parole hanno un potere e irrimediabilmente la loro forma, il suono che producono, influenzano il nostro modo di percepirle.
Penetrazione ha un suono aspro, contiene la t, la r e la z che sono suoni duri e graffianti, suoni che inconsciamente vengono associati a qualcosa di faticoso. Non è una parola che scivola sulla lingua dando un senso di morbidezza o di abbandono. Penetrazione è "difficile" da pronunciare, la lingua deve fare fatica. Le parole "bacio, abbraccio" invece contengono suoni dolci e ci sembrano più piacevoli.

Poi etimologicamente penetrazione indica qualcosa al di là del semplice "entrare", ha un significato più forte, viene spesso usata per casi in cui è implicita la presenza di una resistenza (penetrare le difese del nemico, la lancia penetrò all'interno della carne), anche qui una situazione forte, violenta quasi, una situazione che ricorda la fatica. Un ingresso faticoso contro una barriera compatta.
A me non piace questa parola, forse appunto per via di tutti questi richiami semantici, penso che si sarebbe potuta scegliere una parola più consona ad un atto che dovrebbe evocare sensazioni ben diverse da sofferenza e fatica.
Una parola che richiama la condivisione, l'apertura, l'amore.
Ma forse, visto che il linguaggio è frutto della società, è nata in un tempo in cui la donna era vista come un oggetto dominato dall'uomo, in un tempo in cui l'atto sessuale era un dovere e dove spesso le donne lo evitavano per via delle concezioni morali e religiose del tempo.
L'organo femminile era visto come un giardino, un posto inaccessibile, inarrivabile, la donna la sua casta custode della quale bisognava appunto penetrare le difese per giungere alla conquista, al premio, all'atto sessuale appunto.
Poi il significato è cambiato, ma la parola è rimasta, come spesso succede.

Forse mi sono dilungata troppo in questa digressione lessicale, ma fa parte del mio modo di analizzare le cose andando "alle radici" (sono archeologa, si nota eh?), cercando il significato profondo delle parole che l'uomo ha creato per rappresentare il mondo che lo circonda.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » mer ago 08, 2012 12:12 am

Hai centrato quel che volevo dire e l'hai scritto molto meglio di me!
Io sono ragioniera... e ti dirò... non me la cavo troppo bene nemmeno con i numeri! :):
:thanks:

Re: La penetrazione

Messaggioda Rosanna » gio ago 09, 2012 2:32 pm

Cles, ma tu non hai 23 anni, dì la verità! Hai una maturità che io non ho (ancora) raggiunto manco a 42!
Che aggiungere se non che mi sembra una lettura perfetta dell'etimologia lessico/socio/concettuale di questo termine?
Dovremmo trovarne un altro che lo possa sostituire almeno in questo forum. Idee?
E a proposito di suoni duri o dolci mi hai fatto ripensare a Takete e Malula, che ci avevano presentato in una delle prime lezioni di analisi della musica alle superiori a proposito di fonoestesia.
Chi dei due è Takete e chi Malula?
Immagine
Tutti daremo la stessa risposta, proprio per i motivi elencati da Cles.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La penetrazione

Messaggioda SofiaF » gio ago 09, 2012 3:12 pm

Io quando penso alla penetrazione non penso a qualcosa di brutto, cattivo, doloroso o sporco.. ma concordo sul fatto che non sia una parola dolce e morbida da pronunciare o piacevole da ascoltare.
L'idea della penetrazione a me ricorda l'x e l'1-x, avete presente quando a scuola si studiava la complementareità, l'1 è il tutto, x è una parte, x + y formano l'1 quando y = 1-x, e non ha importanza quanto "grande" sia x e quanto y.
Forse ho quest'idea anche perchè se penso a due corpi uniti nel fare l'amore li immagino in contatto non solo nella zona dei genitali ma dappertutto, come fossero un'unica cosa, come fossero l'intero universo, l'1 per l'appunto.
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La penetrazione

Messaggioda SofiaF » gio ago 09, 2012 3:14 pm

Ros, immagino che la risposta che daremo tutti è che takete è la simil-stella, per l'associazione del suono duro all'immagine appuntita. Ma se non avessi letto il post di cles sinceramente non so cosa avrei risposto, la prima cosa che ho pensato è stata "boh".
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La penetrazione

Messaggioda Rosanna » gio ago 09, 2012 11:17 pm

Chiaro che eccezioni ci saran sempre, tuttavia sono stati condotti numerosi studi sul fenomeno Takete e Malula e la quasi totalità degli intervistati fa le stesse associazioni.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » ven ago 10, 2012 12:31 am

Rosanna ha scritto:Cles, ma tu non hai 23 anni, dì la verità

Cles è un Ufo
Ha 23 anniluce... che è il tempo che le è occorso per viaggiare nello spazio e raggiungere il pianeta terra.
Che poi io non sono sicura che sia atterrata. Secondo me lei è all'interno della sua navicella spaziale e ci risponde da lì... :mrgreen:
Immagine

Re: La penetrazione

Messaggioda alina75 » dom ago 12, 2012 3:40 pm

:wow: Ragazze mi avete lasciata esterrefatta!

Cles l'analisi che hai fatto è semplicemente illuminante!

Laura sottoscrivo in pieno
Laura69 ha scritto:ma il mio bisogno di controllo non mi consente di perdermi completamente.
Sono sempre molto presente a me stessa. Il che non mi impedisce di provare piacere!


Invece a me lo impedisce e secondo me è il motivo per cui non raggiungo l'orgasmo... infatti i rapporti più belli della mia vita li ho avuti dopo aver bevuto un bicchiere in più... quel bicchiere in più mi ha sempre fatto perdere quella lucidità, quel bisogno di controllo, quell'ingombrante onnipresenza della razionalità che normalmente mi rendono meno istintiva ed "animalesca" di come vorrei...

Re: La penetrazione

Messaggioda elear » mar ago 21, 2012 3:14 pm

ciao ragazze,
mi aggiungo a questo argomento "scottante", perchè per me è quello bollente da sempre...
col mio primo ragazzo la penetrazione era una vera tortura (per le sue dimensioni, e la mia "lillina" piccola e stretta), con il secondo andava meglio, e ho avuto anche la possibilità di avere orgasmi vaginali, con l'attuale, beh...potrebbe andare meglio... forse, dopo l'episodio di un anno fa, l'idea della cistite mi irrigidisce e così perdo sensibilità, e spesso finiamo per giocare e provare piacere senza la penetrazione :-( Anche se lui dice che è contento così...io a volte mi sento in colpa, e penso di non soddisfarlo!
Cmq è un pensiero che da sempre mi accompagna... riuscirò mai a sentirmi sessualmente normale?!
E' vero anche il termine stesso, è duro e forte, e l'associazione mentale altrettanto...è qualcosa di invadente, non di stimolante :-(
E' anche vero, come leggevo dai post di ros, che forse per avere dei rapporti appaganti totalmente, si dovrebbe essere anche totalmente coinvolte e convinte della propria relazione...ed io, con tutti gli alti e bassi che abbiamo...beh insomma, non è che sono poi così serena e tranquilla... uff!!!
Cme, volevo anche dirvi, che a me capita, non so se è normale, di provare più desiderio nella fase pre-mestruale, poco prima che arrivino! Vi dirò di più... che anche in questo momento (fase pre) solo a leggere di sesso...mi verrebbe, se fosse qui....di..mettere in pratica :lol:
Beh...vediamo....se stasera dovessimo vederci, e lui non è stanco, e troviamo un posto "accomodante" (odio l'auto!)....vi farò sapere... intanto vado a mettere in borsa la crema.... :-)

Re: La penetrazione

Messaggioda meowmeow » mar ago 21, 2012 6:53 pm

Concordo con voi sul suono "duro" della parola e il significato effettivamente ambiguo che ha.
Fuori dal contesto sessuale la usiamo quasi esclusivamente per descrivere un gesto fatto per vincere una resistenza...

Io quando penso alla parola "penetrazione" richiamo istintivamente il dolore acuto che provo all'uretra quando faccio l'amore, e mi ritrovo contratta là sotto. Mi sembra quasi di sentirlo.
Decisamente una brutta associazione :|
Chi sta in alto è soggetto a molti fulmini, e quando infine cade si sfracella.

Re: La penetrazione

Messaggioda Rosanna » mer ago 22, 2012 9:30 pm

Elear, appagati gli istinti? :mrgreen:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » mer ago 22, 2012 10:03 pm

Rosanna ha scritto: per avere dei rapporti appaganti totalmente, si dovrebbe essere anche totalmente coinvolte e convinte della propria relazione...

Mi sto interrogando su questa frase.
Mi piacerebbe sapere cosa si intende per rapporti appaganti, per coinvolgimento e per convinzione nel rapporto.
L'appagamento come si misura?
Esempio: se una persona mi dice che prova cinque orgasmi durante un rapporto io penso che vorrei provarli anch'io.
E mi dico: allora il mio rapporto non è abbastanza appagante visto che provo un orgasmo solo? (ok, se proprio mi sento in forma posso spingermi a 2)
Non sono abbastanza coinvolta o convinta?
Perché questa sorta di "invidia"?
O è forse perché essendo "malata da un secolo" vorrei anche solo potermi permettere di provare a lasciarmi andare senza paura?
E se comunque non è nel mio DNA lasciarmi andare (mi sono ubriacata una volta a 18 anni e la sensazione mi fa ancora rabbrividire) potrei mai incontrare qualcuno che riesce a farmi "perdere il controllo" trovandolo piacevole?

:roll: :roll: :roll:

Re: La penetrazione

Messaggioda Rosanna » mer ago 22, 2012 10:09 pm

Può essere. :fifi:
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » mer ago 22, 2012 10:37 pm

Ah beh... mai dire mai!
Io ho sempre pensato che Marco fosse perfetto (per me)... allora forse non è così...
Quindi tutte quelle che non hanno 4 o 5 orgasmi forse accanto a loro non hanno l'uomo perfetto (sempre per loro).

Re: La penetrazione

Messaggioda Rosanna » mer ago 22, 2012 11:01 pm

Forse sì, ma anche no.
Bisogna insomma vedere qual'è la tua esigenza. A me, che di avere 4 o 5 orgasmi al giorno non me ne può fregar di meno, l'uomo ideale sarebbe quello asessuato, con cui poter avere un intensissimo rapporto cerebrale.
...Poi va a finire che gliela dò proprio per questa affinità elettiva e vengo 5 volte in mezzora! :mrgreen:
Va' a sapere...
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » mer ago 22, 2012 11:24 pm

Rosanna ha scritto:Poi va a finire che gliela dò proprio per questa affinità elettiva e vengo 5 volte in mezzora!

O magari non ti serve nemmeno dargliela! 5 volte senza penetrazione .... pntrzn.... senti che brutta parola! :lol:

Io voglio Marco e una passera un po' meno sgangherata! Mi accontento di due a rapporto come era una volta... :::::
Con "scivoladentro" ... molto meglio di pntrzn come termine no? Senti come è morbido e rilassante... :):
Va bene, stasera sono poco seria...
prima di rovinarmi la reputazione di moderatrice saggia vado a :zzz:

Re: La penetrazione

Messaggioda Cles » dom ago 26, 2012 9:25 pm

Laura69 ha scritto:
Rosanna ha scritto:Cles, ma tu non hai 23 anni, dì la verità

Cles è un Ufo


:lol: eccomi tornata da lontane dimensioni parallele!

Scivoladentro sembra invitante, quasi un incoraggiamento, molto meglio che dire "penetrami!"

Re: La penetrazione

Messaggioda SofiaF » dom ago 26, 2012 9:35 pm

A me ricorda la canzone del mitico Vinicio.. scivola scivola vai via, non te ne andareeeeee.. :mrgreen:
(non c'è un emoticon canterino/ballerino, uff.. :-gulp )
E’ impossibile, disse l’orgoglio.
E’ rischioso, disse l’esperienza.
E’ inutile, tagliò la ragione.
Provaci, sussurrò il cuore.

Re: La penetrazione

Messaggioda Laura69 » dom ago 26, 2012 9:43 pm

Oppure "entrami" :lol:


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