Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Stefania 69 » mer ott 26, 2016 10:32 am

Parlando di contraccezione ci siamo rese conto che una percentuale non trascurabile di utenti utilizza il coito interrotto come metodo contraccettivo, e che non esisteva un topic dedicato a questo metodo.
Allora, premesso che secondo l'opinione di chi scrive si tratta di un metodo-non metodo, nel senso che quando utilizzato nudo e crudo lo considero veramente a rischio molto molto elevato e non lo consiglierei mai, assieme Vln abbiamo pensato di aprire questa sezione per confrontarci e raccogliere qualche idea basata fondamentalmente sulla consapevolezza delle fasi del ciclo per gestirlo in maniera un po' meno selvaggia e un pochino piu' consapevole. Gli stessi concetti possono essere sfruttabili da chi dovesse ad esempio affrontare la situazione della rottura di un preservativo o del contatto accidentale con lo sperma magari durante una fase di petting.


Estraggo una descrizione fatta piuttosto bene dal sito http://www.albanesi.it :

Il coito interrotto (coitus interruptus) è una pratica di tipo contraccettivo che consiste nell’estrazione dell’organo genitale maschile dalla vagina alcuni istanti prima che avvenga l’eiaculazione; è importante che il getto eiaculatorio sia diretto lontano dai genitali esterni della partner. (1)

Il coito interrotto è una pratica molto diffusa nella popolazione nonostante esistano da tempo metodi contraccettivi la cui efficacia è incontestabilmente superiore ; i dati attualmente presenti in letteratura che fanno riferimento all’indice di Pearl sono molto diversi da fonte a fonte, ma si parla pur sempre di valori a doppia cifra anche attestandosi sui livelli minimi (10); le fonti più pessimistiche parlano addirittura di un indice di Pearl pari a 30. (2)

Perché nonostante la sua scarsa sicurezza il coito interrotto è ampiamente utilizzato?

Secondo alcuni autori vi sono vari fattori che lo fanno prediligere ad altre forme contraccettive; ecco un breve elenco dei principali:

è un metodo a costo zero
non sono necessarie prescrizioni mediche
la sensibilità durante il rapporto è maggiore (alcuni ritengono che il preservativo possa ridurre il piacere in quanto limita le percezioni sensitive genitali, soprattutto nell’uomo; questo punto non è però condiviso da tutti)
non si hanno gli effetti collaterali che caratterizzano i contraccettivi ormonali
non esiste il rischio di allergie al lattice (preservativo) o a eccipienti (pillola anticoncezionale)
non è necessaria una particolare preparazione.

perché è un metodo poco sicuro:

Al di là della notevole variabilità dell’indice di Pearl, tutti gli autori concordano sul fatto che il coito interrotto è una pratica contraccettiva decisamente poco sicura. Cerchiamo di capire perché.

Emissione di liquido pre-eiaculatorio – È noto che in situazione di eccitazione sessuale si verifica nell’uomo una secrezione pre-eiaculatoria, il cosiddetto liquido di Cowper; questa secrezione, data la sua alcalinità, ha lo scopo, neutralizzando l’ambiente acido dell’uretra, di preparare un ambiente che faciliti il passaggio del liquido seminale; secondo diversi autori il liquido di Cowper contiene in diversi casi una piccola quantità di sperma (la maggiore quantità viene emessa in seguito, durante l’orgasmo) dotato di mobilità e quindi in grado di fecondare. Dal momento che la fuoriuscita del liquido di Cowper può avvenire sia prima che si verifichi la prima eiaculazione sia in seguito a eiaculazioni precedenti (trasportando quindi residui di sperma), anche se l’estrazione del pene avviene prima del getto eiaculatorio, esiste il rischio che la fecondazione avvenga comunque.

Autocontrollo maschile nell’esecuzione – La pratica del coito interrotto è basata fondamentalmente sulla capacità che il soggetto maschile ha di controllare il suo orgasmo; se, per i più svariati motivi, l’uomo non riesce a estrarre il pene (oppure lo estrae non completamente) prima dell’eiaculazione, il rischio di una gravidanza indesiderata si fa molto elevato.

Dopo un rapporto sessuale con coito interrotto sarebbe opportuno, prima che si verifichino altri contatti fra zone genitali, che l’uomo orinasse e che procedesse con un lavaggio accurato delle proprie parti intime. Anche la donna dovrebbe lavarsi quanto prima possibile nel caso l’eiaculazione sia avvenuta in prossimità della vagina. (3)

Coito interrotto: implicazioni psicologiche

A prescindere dalla scarsa sicurezza del metodo, la pratica del coito interrotto comporta, in molti soggetti, alcuni problemi di tipo psicologico e sessuologico che possono influenzare il rapporto di coppia. I problemi principali sono sostanzialmente due: il primo è che la gestione dell’aspetto contraccettivo è affidata in modo pressoché totale all’autocontrollo del soggetto maschile ed è quindi verosimile che la donna non sia completamente rilassata durante il rapporto sessuale, senza contare il fatto che l’estrazione del pene avviene spesso quando la donna sta provando il massimo piacere. (4)

Il secondo problema che il coito interrotto potrebbe originare nel maschio alcuni problemi di tipo sessuale (ansia da prestazione ed eiaculazione precoce in primis).

Il metodo del coito interrotto è quindi decisamente da sconsigliare a soggetti inesperti oppure a partner la cui conoscenza reciproca è scarsa.



Si deve inoltre tenere presente che il coito interrotto non è in grado di offrire nessun tipo di protezione da quelle patologie che si trasmettono per via sessuale



Alcune considerazioni personali su quanto sopra:

(1) non e' strettamente necessario che l'estrazione del pene avvenga all'ultimo istante: l'uomo se ha una buona conoscenza di se e sufficiente serenita' sessuale puo' tranquillamente anticipare un pochino ed arrivare all'eiaculazione mediante contatto con altri punti del corpo della partner, senza arrivare necessariamente agli ultimissimi secondi. In questo caso oltre a ridursi il rischio di perdita di controllo, dovrebbe essere anche piu' facile evitare quegli sforzi da eiaculazione "trattenuta" che pare possano favorire l'insorgere di effetti poco piacevoli come ad esempio il rischio di una prostatite

(2) personalmente ho letto valori da un minimo di 4 a un massimo di 30, praticamente i numeri del lotto

(3) questo punto secondo me e' importantissimo. I rapporti successivi al primo, se l'uomo non ha fatto pipi' sono ancora piu' a rischio, in quanto il liquido pre- eiaculatorio si trova sicuramente in grado di trasportare una frazione non trascurabile di sperma ancora vitale dal pene all'interno della vagina. Si tratta anche del rischio piu' subdolo, perche' mentre l'incidente plateale e' facilmente riconoscibile, questo meccanismo agisce in maniera totalmente impercettibile. Con questa precauzione banale si riporta il rischio di ogni raporto successivo a quello del primo, che non certo e' basso, ma almeno non contribuiamo ad alzarlo ulteriormente.

(4) su questo punto dissento. E' assolutamente possibile provare orgasmi dissociati, anzi, e' assolutamente possibile che l'orgasmo femminile avvenga ben prima e vista la potenzialita' multiorgasmica della donna, anche piu' di una volta.


Detto questo, sono dell'opinione che per chi sceglie di utilizzare comunque il coito interrotto, ma anche per chiunque si affidi alla contraccezione non ormonale sia fondamentale sapere sempre se la fase del ciclo in cui si trova e' a fertilita' alta, bassa o nulla, almeno a grandi linee. In questo modo si puo' decidere come gestire il rapporto stesso, quando e' statisticamente piu' o meno pericoloso prendersi il rischio di spingersi fino all'ultimo, essere piu' consapevoli sulla scelta di una eventuale contraccezione di emergenza (questo vale anche per chi si trovasse ad affrontare la rottura di un preservativo o qualsiasi altro incidente)

In soldoni e' inutile ricorrere alla pillola del giorno dopo per un rapporto avvenuto in periodo dichiaratamente sterile, mentre salvo diverse scelte etiche dei soggetti sara' praticamente irrinunciabile nel periodo di massima fertilita' . Ma questi periodi bisogna conoscerli con buona approssimazione.

Nella sezione dedicata al metodo sintotermico, che consiglio sempre di leggere, ci sono un sacco di informazioni su come monitorare il proprio ciclo con una precisione molto alta e ad un coso economico irrisorio. L'ideale sarebbe arrivare piano piano a questo livello che consente una sicurezza infinitamente piu' alta, ma salto della quaglia per salto della quaglia meglio utilizzare almeno i dati fisiologici generali applicati alle proprie statistiche di ciclo per costruirsi delle ' finestre ' personali che definiscano sebbene in modo molto approssimato le proprie fasi di fertilita'.
Come sempre, piu' il ciclo e' regolare piu' sara' facile circoscrivere questi primi finestroni; allo stesso modo, meno informazioni si hanno piu' bisognera' allargare i margini di sicurezza, a volte in modo anche molto ampio rispetto a quella che sarebbe la necessita' effettiva.

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Vln » gio ott 27, 2016 3:30 pm

Grazie Stef per questo post chiaro e lucido, che mi sembra molto adatto per introdurre alla lettura successiva e per puntualizzare alcuni aspetti davvero importanti.

Come ho scritto di là, io ho preso la pillola per 9 anni, dai 16 ai 25, l'ho smessa quando sono arrivata qui sul forum e ora sono 3 anni che ho un ciclo mestruale naturale. Non ho avuto problemi alla sospensione e ho subito avuto ovulazione e flusso mestruale, sempre regolari.
Il mio ciclo è regolare, varia dai 26 ai 31 giorni. Riesco a distinguere le diverse fasi del ciclo ma non prendo la tb. Annoto però tutto su un app da più di due anni, quindi ho qualche informazione più statistica su di me. Esempio degli ultimi 3 cicli: 28 giorni, 30 giorni, 31 giorni.
Dicevo che riconosco il periodo ovulatorio dal muco e dalla posizione della cervice, inoltre a me capita che i sintomi siano presenti solo o più prepotentemente durante l'ovulazione, dunque ho questa informazione in più.
Uso il preservativo durante la fase ovulatoria (calcolo una settimana o più, a seconda dei vari segnali che ho), nel resto del ciclo ho rapporti non protetti. Devo precisare però che non aspetto l'ultimo momento per il coito interrotto e faccio/facciamo tutto con largo anticipo.

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Stefania 69 » lun ott 31, 2016 11:00 pm

Eccomi qui.
Non mi ero dimenticata, solo che ho voluto rispolverare in pochino i libri per essere sicura di non scrivere imprecisioni più grosse di quella già insita in tutto questo discorso.

Scusa Vale, sto ancora un attimo sul generale.

Allora comincerei con il ricordare che per quello che riguarda la fertilita non tutti i giorni del ciclo sono uguali e che si possono raggruppare grossolanamente in tre fasi

1 la fase sterile secca o pre ovulatoria, che fa dal primo giorno delle mestruazioni alla 'inizio della fase potenzialmente fertile, cioè quella intorno all'ovulazione. Questa fase e a rischio molto molto basso, anche se statisticamente diverso da zero

2 la fase potenzialmente fertile, cioè quella intorno all'ovulazione, a rischio elevato di gravidanza

3 la fase sterile post ovulatoria. A rischio nullo.


Utilizzando il coito interrotto, secondo me, sempre tenendo conto delle raccomandazioni del post di apertura, si può stare ragionevolmente rilassate durante la fase 1, e 3, mentre si dovrebbero utilizzare cautele aggiuntive nella fase 2.
Allo stesso modo un incidente di percorso è estremamente pericoloso in fase 2 molto molto meno in fase 1 e potenzialmente per nulla rischioso in fase 3.
Perché parlo di potenziale anche nella fase 3 che dovrebbe essere a rischio nullo? Perché tutto questo discorso vale solo se durante il ciclo precedente si è avuta l'ovulazione e questo, se il ciclo non viene monitorato in nessunissimo modo, possiamo solo supporlo, ma non determinarlo con certezza.

Per chi non tiene nessun tipo di monitoraggio dell'ovulazione, l'unico modo per farsi un'idea della fase in cui ci si trova è usare le statistiche proprie del ciclo mestruale all'interno della popolazione.

Per stabilire la durata della fase 1 si possono utilizzare le regole che si applicano a chi inizia la contraccezione naturale, nella fase in cui non si conosce molto del proprio ciclo se non la durata.

La regola ammette questi casi, a seconda della durata del ciclo:

- per chi ha cicli sempre più lunghi di 25 giorni, si considerano sicuri i primi 5 giorni contati dal primo giorni di mestruazioni
- per chi nel corso degli ultimi 12 cicli ha avuto cicli uguali o inferiori ai 25 giorni si considerano sicuri i primi 3 giorni ( ÷ estremamente conservativa ma serve per evitare il rischio legato ad ovulazioni estremamente precoci)
- Pur chi non ha mai cicli inferiori a 27 giorni si può considerare a basso rischio anche il giorno 6

Oltre a questi valori, per chi ha sempre cicli molto lunghi, esiste anche la regola di considerare come ultimo giorno "sicuro" il giorno dato dalla durata del ciclo più breve a cui si sottragga 21. ( Ad es 30-21=9)

IMPORTANTISSIMO:se in qualsiasi momento si nota presenza di muco, considerarsi entrate nel periodo a rischio.

Finita la fase 1, si entra nella fase fertile.

Per stimare invece la fase 3 conclusiva, nuovamente non fertile, in assenza totale di dati personali sul giorno dell'ovulazione dobbiamo considerare la variazione massima della fase luteale (post ovulatoria) , che fisiologicamente dura da 11 a 16 giorni.
In questo caso per ritenersi al sicuro dobbiamo rifarci al nostro ciclo più lungo e togliere la fase luteale più breve possibile, ancora decurtato dei 3 giorni di sicurezza che tengono conto è della vita della cellula uovo e di una possibile doppia ovulazione.
Quindi possiamo togliere 8 giorni al nostro ciclo più lungo ad esempio chi ha il ciclo massimo di 30 giorni si può ritenere ragionevolmente sterile a partire dal giorno 23 di tutti i cicli ( "copre" a maggior ragione anche i cicli più brevi).


Nel tuo caso, Vale, il ciclo più breve è 26 giorni quindi terrei per discretamente sicuri i primi 5.

Il massimo è 31 quindi per essere in sicurezza sulla fase post ovulatoria partirei dal giorno 24.

È una finestra di incertezza enorme al limite dell'eccessivo me ne rendo conto, ma tiene in conto l'inviluppo dei casi peggiori.
Se hai anche tenuto conto dei periodi ovulatori presunti possiamo provare a stimare una fase luteale più precisa, perché la forchetta 11-16 è fisiologica della popolazione, mentre per la singola persona difficilmente varia di più di 1/2 giorni.

:ciao:

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Vln » ven nov 04, 2016 12:50 am

Prima cosa: grazie per tutte le info, sono preziose e so che anche altre ragazze saranno felici di avere nozioni così importanti e precise.

Per l'ovulazione (o presunta tale), prendo nota anche di quella e di solito si presenta intorno al tredicesimo giorno, anche se ho notato che durante l'ultimo ciclo è stata molto più tarda, verso il diciassettesimo giorno. È stato un ciclo di 31 giorni.

Stef ma quando te dici dei giorni sicuri intendi usando comunque il coito interroto, vero?

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Stefania 69 » ven nov 04, 2016 3:22 pm

:humm:

L'ovulazione attorno a CD17 e' perfettamente consistente con il ciclo di 31 giorni, se supponiamo che sia avvenuta proprio in quel giorno porta ad una fase luteale di 14 giorni che e' normalissima.

Considerando che questi 14 giorni dovrebbero essere abastanza costanti diciamo in una finestra di 2 giorni potremmo iniziare a restringere il campo per esempio da 13 a 15 (sono sempre tutte ipotesi)

Sotto questa ipotesi considerando invece le altre ovulazioni come se avvenissero proprio a CD13, siamo consistenti con cicli che vanno da 26 a 28 giorni circa, un po' meno con quelli di 29 e ancora meno con quelli di 30.

Ma qui vedi come l'incertezza anche di un paio di giorni giochi tantissimo sulle considerazioni che si possono fare e di conseguenza sui margini che siamo costretti a tenere. Basterebbe aver ovulato a CD 14-15 che saremmo piu' consistenti con tutto.

Ad esempio, per datare queste ovlazioni, ti riferisci al giorno di massimi sintomi, al giorno in cui ti passano, a cosa? Perche' l'ovulazione avviene normalmente DOPO o piu' raramente in concomitanza con il picco del muco (cioe' l'ultimo giorno in cui vedi muco fertile, a prescindere dall'abbondanza delle secrezioni), e per quello che e' la mia esperienza a valle di tutto il rilascio muscolare e compagnia bella. Cioe' in linea di massima l'ovulazione SEGUE i sintomi.


Vln ha scritto:Stef ma quando te dici dei giorni sicuri intendi usando comunque il coito interroto, vero?


Eh. Qui sta il nocciolo della questione, che contiene svariati paradossi.

Diciamo che parlando di coito interrotto si, sto dicendo che con tutte le dovute precauzioni quelli che abbiamo individuato sono i giorni PIU' sicuri. Ma anche visto che parliamo per chiunque legga e le situazioni possono essere delle piu' variegate, non mi azzarderei a dire che sono praticamente giorni infertili.

Il primo paradosso e' che in realta' avrebbero tutte le carte in regola per esserlo davvero. Non abbiamo la stessa confidenza che avremmo prendendo la TB solo perche' non siamo sicure al 100% di avere ovulato al ciclo precedente. Cioe' nel tuo caso praticamente ne siamo certe, ma ci sono tantissime donne che non distinguono i sintomi ovulatori o almeno non in maniera decisa.
Se avessimo la certezza dell'ovulazione anche senza volerla collocare esattamente, cosa quasi impossibile perche' una volta visualizzata normalmente riesci anche a collocarla ma facciamo finta, ti potrei dire che all'interno delle finestre estremamente conservative che abbiamo visto vale quello che varrebbe per chi segue la sintotermia e cioe':

i giorni individuati come fase 1 seguendo le regole che abbiamo visto si potrebbero considerare sicuri con un indice di Pearl pari a quello della pillola cioe' 0,7, bassissimo.
I giorni individuati come fase 3 si potrebbero considerare sicuri al 100%

Il problema e' che non abbiamo quello stupido dato e quindi questa affermazione a rigore non posiamo farla.

Io per dire, utilizzando la sintotermia mi concedo rapporti completi liberi fino a CD5 compreso (accetto il rischio dello 0, 7, ma lo accettavo anche con la pillola, non cambia nulla) e poi dalla sera del terzo giorno di fase luteale in poi.
In piu', monitorando con certezza i rialzi termici, ho la possibilita' di utilizzare la regola di Doring che e' gia' spiegata nel topic della sintotermia e che non riporto qui perche' sarebbe inutile, che mi consente - sempre mantenendo il Pearl a 0,7 - di considerare appunto questi 5 giorni infertili anziche ' i 3 che mi spetterebbero avendo anche cicli da 24 o 25 giorni. Questo perche' non ho mai ovulato prima di CD12. La sola differenza e' che io lo so con certezza.

Il secondo paradosso deriva da quanto ho scritto sopra: una persona con cicli piuttosto brevi come me si permette di prendere cautele aggiuntive per 9-12 giorni al massimo a ciclo, concedendosi rapporti totalmente liberi nei giorni restanti. Una persona che ha cicli lunghi come i tuoi, per essere comunque meno sicura ed utilizzare comunque il salto della quaglia deve stare attenta per quasi 20 giorni. Ma la finestra fertile effettiva ha la stessa durata, quindi i tuoi giorni effettivamente infertili sono sicuramente piu' dei miei.

Terzo paradosso, non conoscendo la fase luteale, in caso di cicli un po' variabili (come i tuoi) siamo costrette a considerare un margine enorme proprio nella fase a rischio zero.
Anche i miei cicli sono variabili (da 24 a 28) ma riconoscendo con sicurezza l'inizio della fase luteale conosco anche ciclo per ciclo qual'e' il giorno in cui finisce la mia fase fertile, senza trovarmi costretta a considerare come primo giorno "infertile" un giorno derivante dall'inviluppo dei casi peggiori che nel caso di cicli brevi mi porterebbe a ridosso delle mestruazioni scoprendo solo a posteriori di aver rinunciato mediamente ad una decina di giorni a rischio zero. Che e' un po' il caso del giorno 23 che abbiamo calcolato per te. E' ovvio che quando ti capita il ciclo da 26 si tratta di un margine esagerato.

Fatto sta che senza nessun monitoraggio dell'ovulazione le cose stanno cosi' e in generale non possiamo affermare nulla di diverso.

Il rischio aggiuntivo che ogni singola donna sceglie di prendersi e' una scelta personale, magari un po' piu' consapevole alla luce di questi dati.

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Vln » ven nov 04, 2016 4:44 pm

Grazie mille Stef, tutto molto chiaro.

Per ovulazione intendo il giorno dopo il massimo del muco, quello (quasi) senza sintomi.
Io comunque vado sempre di coito interrotto, durante tutto il ciclo, tranne nel periodo ovulatorio (io considero una settimana, o qualche giorno di più, appunto mi regolo con il muco e i sintomi) nel quale utilizzo il preservativo. Con le tue info farò attenzione ad altre cose e cercherò di farmi calcoli di massima con un periodo più lungo.

La tb dovrei effettivamente prenderla. Il problema, lo sai, sono gli orari, la vita ad cazzum che faccio, l'irregolarità che è la norma. Però potrei comunque iniziare e avere i primi dati.

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Stefania 69 » ven nov 04, 2016 5:05 pm

Altro che se potresti.
Alla peggio non ti aggiunge informazioni (ma non ci credo) e visto che comunque ti prendi gia' l'impegno di annotare tutto alla fine si parla solo di un dato in piu', non ci sono abitudini da stravolgere.
Diverso sarebbe se non monitorassi nulla di nulla.
Tieni conto che bastano 6 temperature valide pre-ovo per accertare il rialzo e tu hai 13-14 giorni, piu' del doppio. Poi iniziando a conoscere il tuo profilo inizi anche a dare un senso alle temperature sballate.
Io anche sono irregolarissima, ma riesco lo stesso ad avere un profilo valido.

Facile che l'ovulazione reale sia magari tendenzialmente il giorno dopo rispetto a quello che ipotizzi, da quel che dici.
Prima di abbandonare le precauzioni aspetterei il quinto giorno dopo il picco: e' una delle mille regole che si possono applicare per chi monitora il muco , si chiama 5 day dry up e viene ritenuta altamente efficace. Io non la uso perche' la tb e' piu' precisa.

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Laulaura » mer gen 25, 2017 10:16 pm

Decisamente non è un metodo che fa per me. Troppi rischi ed io con la mia mania di controllo starei in ansia per tutto il tempo del rapporto e per tutto il mese, non godendo di niente e stressandomi inutilmente. Sto leggendo con molto interesse tutta questa sezione sui metodi anticoncezionali e ti faccio i complimenti per il lavoro che hai fatto e stai facendo. :t

Re: Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Messaggioda Stefania 69 » mer gen 25, 2017 10:48 pm

Grazie mille. :flower:
Ma in effetti come ho scritto a inizio trend è un non-metodo.
Questo topic l'ho aperto per dare un po di consapevolezza e qualche strumento in piu a chi lo usa, ma in realtà il fine neppure troppo nascosto è invogliare le persone al monitoraggio del ciclo, che porta vantaggi enormi a costo praticamente nullo.
Vediamo come va :lol:



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