Mi presento: sono Camilla, ho 24 anni e da agosto 2016 la mia vita è cambiata a causa della candida albicans.
E' iniziato tutto in sordina, con una lieve infiammazione della vulva al mio ritorno da un viaggio all'estero. Riconoscendo i sintomi della candida, mi sono recata in farmacia e mi hanno consigliato Meclon crema vaginale e lavande per 5 giorni. Ho notato che al terzo giorno i sintomi erano ancora là e la cosa mi puzzava di cacca, tanto per parlare in francese

Prendo appuntamento da un ginecologo -da cui ero già stata una volta e mi aveva fatto una bella impressione- e, senza alcun esame, conferma ad occhio la mia autodiagnosi di candida, per cui mi dice di pazientare, che i farmaci locali che stavo utilizzando erano corretti e avrebbero fatto il loro dovere.
Passa la fase acuta (che comunque non era veramente acuta) e mi autoconvinco che forse me l'ero cavata con qualche giorno di prurito e perditine.
Trascorrono circa tre mesi in cui la mia vita sessuale va a gonfissime vele (proprio in concomitanza con l'insorgenza della candida ho lasciato il mio ragazzo con cui sono stata 6 anni e ho cominciato la relazione con il mio attuale ragazzo..non vi nascondo che è stato un periodo di stress notevole e tutt'oggi credo sia stata la ragione scatenante); noto delle perdite biancastre sugli slip non di particolare rilevanza, il prurito è lieve ed occasionale..non gli do peso. A dicembre 2016 -in pieno preciclo-, mentre faccio l'amore col mio ragazzo, mi dice che mi dovevano essere venute le mestruazioni perchè avevo la vulva completamente rossa. Il rosso vivo non era il sangue mestruale, bensì la mia povera patata ormai in preda alle fiamme! Ricomincio la solita routine di Meclon, interrotta -per fortuna- dall'arrivo del ciclo. Quella è stata la fase più acuta che abbia avuto. Il prurito diminuisce leggermente con le mestruazioni, ma vado totalmente in panico. Faccio un tampone vaginale, di seguito il risultato:
NUMEROSE COLONIE DI CANDIDA ALBICANS
Negativo tutto il resto (non ho il referto sotto mano per riportarvi la dicitura esatta)
Comincio ad informarmi sulla questione candida, mi rendo conto che è una condizione estremamente difficile da sradicare, e di certo non sono i farmaci locali antimicotici a debellarla per sempre, come già mi ero "ammoscata" quando andai dal ginecologo ad agosto (ma per lui era tutto ok yeah sistah).
Mi confronto con delle mie colleghe e una di loro mi confessa che anche lei ha sofferto di candida ed è riuscita a risolverla grazie all'aiuto di un'omeopata della mia zona, tra l'altro molto stimata dai suoi pazienti. Prendo appuntamento e mi reco allo studio a farmi visitare. Non appena le illustro il problema, mi dice subito che alla base delle candidosi vaginali c'è sempre un "conflitto col maschio"; spesso il partner. Io mi sento come una pugnalata in petto: le confido la mia situazione sentimentale, il mio senso di colpa per aver lasciato il mio ex ragazzo (che ormai era diventato un fratello) per un altro..lei mi ascolta molto, mi lascia sfogare, mi rasserena e mi dà una cura con due prodotti omeopatici in gocce: Gamma Biom e Gamma Geolamio. Non menziona alimentazione, fermenti lattici o altro: la cura consiste solo nell'assunzione delle gocce e nell'autoanalisi.
Seguo la cura per due mesi senza alcun risultato. Contatto l'omeopata per aggiornarla sulla mia situazione in stasi totale (almeno non ero peggiorata!) e che cosa mi risponde? "Evidentemente il tuo conflitto interiore non si è ancora sanato". Inutile che vi dica come mi sono sentita.
Faccio le analisi del sangue e delle urine: tutto nella norma, solo una lievissima carenza di calcio.
Decido che è l'ora di prendere in mano le redini della situazione: interrompo la pillola, riduco drasticamente l'apporto di zuccheri nella mia dieta (niente zucchero, niente dolci, niente frutta, niente di niente, solo una manciata di riso un paio di volte alla settimana).
A marzo 2017 compare un altro sintomo a me familiare: facendomi il bidet sento la ghiandola del Bartolini sinistra ingrossata. Vado completamente nel panico: temo di dover prendere l'antibiotico o di dover subire un'incisione per il drenaggio dell'ascesso (con conseguente cura antibiotica per la ferita), ci ero già passata 2 anni prima ed ero terrorizzata all'idea di ripetere quell'esperienza..non vi nascondo che ho passato un paio di giorni come uno zombie, con il cervello annebbiato.
Decido di andare da un altro ginecologo e mi informo sui migliori in zona. Consigliata da una collega, mi reco da questo signore anziano, definito un luminare, a sentire di che morte sarei dovuta morire. La ghiandola era solo ingrossata e bastava che non si infettasse, per la candida mi ha finalmente fatto un tampone e ha aggiunto anche il pap test. Risultati: ghiandola del Bartolini tenuta sotto controllo (e in effetti mai infettata o ingrossata ulteriormente da allora), pap test negativo, qualche traccia di candida albicans rilevata dal tampone con tanto di antibiogramma ed escherichia coli. Mi dà Aviflucox 200 mg da prendere per tre giorni (e da dare al mio ragazzo) e lavande Ecorex per cinque giorni; ovviamente è tutto inutile. Nel frattempo però comincio a sentire sempre meno i sintomi di candida: io dimagrivo a vista d'occhio, lei probabilmente cominciava ad accusare la carenza di cibo.
Trionfante per l'unico risultato mai ottenuto (grazie ai miei sacrifici), mi rendo conto che la mia pancia è un disastro: gonfiore, meteorismo, flatulenza e fenomeni di putrefazione mi accompagnavano quotidianamente. Decido che questi cambi di alimentazione fai da te dovevano finire e vado da una nutrizionista che già conoscevo, poiché a suo tempo mi diagnosticò le intolleranze alimentari (lattosio, lievito, pomodoro).
È aprile 2017. La nutrizionista mi elabora una dieta personalizzata (se volete la condivido con voi, trovo sia molto bilanciata per chiunque) volta a contrastare il gonfiore addominale e la candidosi. Io, vegetariana da 5 anni, devo reintrodurre carne e pesce nella mia alimentazione; mio malgrado, sono disposta a tutto pur di guarire, perciò mi tappo il naso e mando giù. Alla dieta la nutrizionista abbina l'assunzione di integratori di omega 3 (Novomega) e fermenti lattici di tipo reuteri e kefiri (Reudrop, Kefibios).
Seguo tutte le istruzioni in modo impeccabile e posso dire di essere stata bene fino ad agosto 2017. La candida c'era: mi faceva sentire un lieve pizzicotto prima che mi venisse il ciclo, avevo delle leggere perdite, ma sono tornata ad avere una vita sessuale normale (ovviamente nel rispetto di tutte le norme igieniche anti contagio), a volte ho indossato dei jeans..insomma i miglioramenti mi avevano ridato una vita. Durante le ferie ho mangiato di tutto e di più e non solo la candida non ha cantato vittoria, ma anche la pancia sembrava stare molto meglio di quando mangiavo nasello e zucchine ma ero in ufficio.
Tornata dalle ferie e rientrata in ufficio invece, rieccola la candida invalidante che pensavo avermi lasciata.
Ho ricominciato la dieta (che comunque in vacanza non ho mai completamente interrotto, a parte qualche sgarro) in modo costante e ho sostituito i due fermenti lattici prescritti dalla nutrizionista con il kefir che auto produco. Ne assumo circa una tazza la mattina per colazione e qualche cucchiaio all’occorrenza. In questo mese la candida si è fatta sentire ogni giorno, specialmente la sera, la notte e appena sveglia; ho riscontrato delle lesioni tipo lacerazioni nelle grandi labbra durante il premestruo e ho momentaneamente risolto tutti i mali durante il ciclo inserendo la coppetta mestruale sciacquata con acqua e due goccine di tea tree oil; una volta interrotto il ciclo e l’uso della coppetta, i disagi sono tornati, corredati di prurito anale, perianale e lesioni tipo ragadi, specialmente dopo aver defecato.
Sempre di mia iniziativa, disperata, ho iniziato il protocollo che segue, per cercare di sfiammare e disinfettare a livello locale e incentivare il lavoro del sistema immunitario:
-estratto di semi di pompelmo 8 gocce tre volte al dì in un bicchier d’acqua
-2 opercoli all’echinacea Immunomix Aboca a stomaco vuoto la mattina
-1 capsula Novomega a stomaco vuoto la mattina
-1 capsula Kandilene a stomaco vuoto la mattina
-50 gocce di estratto di ribes nero in un bicchier d’acqua la sera prima di andare a dormire
-doccia vaginale con acqua e poche gocce di tea tree la sera prima di andare a dormire (l'ho fatto solo due sere di fila e poi ho interrotto leggendo sul forum che il tto è piuttosto irritante per le mucose)
-gel intimo AEssere all’argento colloidale 40ppm, tea tree e aloe per idratare e lenire le mucose all’occorrenza.
Lo scorso 10 ottobre ho fatto un tampone vaginale e questo è il risultato, corredato di antibiogramma (non ho il referto con me ma se vi serve ve lo allego):
ALCUNE COLONIE MICETALI DELLA SPECIE CANDIDA ALBICANS
NEGATIVA LA RICERCA DI ALTRI PATOGENI
Nonostante la mia esplicita richiesta di rilevare lattobacilli e ph, il referto era sprovvisto di tali indicazioni. Ho chiesto spiegazioni all'ostetrica che mi ha fatto il tampone e mi ha risposto in malo modo che non devono interessarmi quei dati, che ho la candida e devo farmi curare -io e il mio partner-; che se i lattobacilli non sono indicati sul referto significa che sono nella norma; che il ph se c'è candida è DI SOLITO basico, inoltre se mi interessava tanto avrei potuto anche rilevarlo da sola. Oltre al danno, la beffa. Le ho risposto che avrebbe dovuto dirmi subito che non facevano questo tipo di rilevazioni, così mi sarei organizzata diversamente e avrei risparmiato l'ennesima spesa inutile. Non voglio neanche più pensarci, mi sono arrabbiata molto con lei e con me stessa perchè comunque ho mantenuto l'educazione durante il nostro colloquio; avrei voluto dirle che è grazie a persone superficiali come lei che io e tantissime altre siamo ancora in ballo con questa storia e che le cure, come le chiama lei, non funzionano...avrei voluto farla sentire microscopica e insignificante, ma come al solito le parole giuste mi vengono solo dopo..invece se l'è cavata con una cliente persa, e io di punto e a capo.
Vorrei ripercorrere gli ultimi anni per cercare un filo conduttore, una spiegazione. Magari avendo tutto il quadro davanti mi si accende una lampadina, o ancor meglio, si accende a voi..scusate se sto scrivendo come una forsennata, ma vorrei approfittare di questo spazio per tenere una sorta di diario.
2010 (17 anni): soffro di acne forte da anni, ho già provato un’infinità di cure dermatologiche senza alcun risultato. Un dermatologo mi fa fare un ciclo di antibiotico -a suo dire leggero- per oltre 6 mesi. L’acne migliora notevolmente, ma compare la mia prima candida. La candida più forte che abbia mai sperimentato, con perdite di ricotta e prurito da sbattere la testa nel muro. Mi reco per la prima volta dalla ginecologa (quella di mia madre), che mi prescrive una cura locale a base di ovuli e lavande; contro l’acne mi prescrive la pillola anticoncezionale Yaz. La candida se ne va dopo la cura locale. Comincio a prendere la pillola.
2012 (19 anni): divento vegetariana.
2014 (21 anni): primo episodio di bartolinite in un periodo di forte stress lavorativo. Il medico di base mi consiglia l’applicazione locale di gentalyn beta; la ghiandola continua a crescere e a dolermi in maniera insopportabile. Non riesco a stare in piedi ferma o seduta che impazzisco di dolore. Comincio un ciclo di Augmentin. Dopo 5 giorni ho le labbra di sinistra delle dimensioni di un mandarino. Nonostante le mie proteste i miei mi portano all’ospedale e la ginecologa mi comunica che dovranno incidermi per drenare l’ascesso. Vado in sala operatoria, morta di paura, e mi legano sul lettino. L’incisione in sé sarà durata 3 minuti ma è stata la cosa più dolorosa mai provata, ho urlato come una pazza. Tutto finito, come nuova. Se non che mi prescrivono un altro ciclo di Augmentin. La mia seconda candida non si fa attendere, corredata da emorroidi. Mi adopero ad assumere fermenti lattici da banco e a farmi sciacqui esterni con acqua e tea tree e il problema scompare gradualmente.
2015 (22 anni): ho la pancia sempre gonfia e dura come fossi incinta di 5 mesi, qualsiasi cosa io mangi. La pizza mi provoca dolori lancinanti allo stomaco che durano 2/3 ore, durante le quali sono piegata in due; spesso finisce tra vomito e diarrea. Episodi simili mi capitano sempre più spesso e con cibi apparentemente innocui (una volta mi succede dopo aver mangiato spaghetti olio e grana).
Vado a fare un test per le intolleranze alimentari e scopro che gli alimenti colpevoli del mio malessere sono lattosio, pomodoro e lievito. Elimino completamente tutto ciò che li contiene dalla mia dieta per oltre un anno e lentamente i sintomi spariscono.
2016 (23 anni): dopo un forte stress emotivo compare la Candida, che tutt'ora mi porto dietro.
2017 (24 anni): interrompo la pillola anticoncezionale (dopo 7 anni ininterrotti); non ricordo quando di preciso ma da Yaz ero passata a Lusine perchè avevo una lubrificazione scarsissima.
Reintroduco carne e pesce nella dieta, seguo un regime alimentare equilibrato redatto dalla nutrizionista + fermenti probiotici.
I miei problemi addominali non si manifestano più nello stomaco ma nell’intestino, con meteorismo, flatulenza, gonfiore, colite.
Durante l’estate l’aria condizionata e gli sbalzi termici hanno esasperato i sintomi, negli ultimi 2 mesi invece si sono attenuati, anche se non ho ancora trovato una regolarità intestinale costante e soddisfacente.
Se siete riuscite a leggere fino qua avete tutta la mia più completa stima.
Scusate il report clinico ma credo che tutti gli elementi siano concatenati: l’alimentazione, la pillola anticoncezionale, i periodi di stress.
Di due cose sono assolutamente certa:
-la mia candida vaginale va di pari passo con il funzionamento del mio apparato gastrointestinale;
-se mangio nasello e zucchine lessi quando sono in ufficio mi gonfio come un pallone; se mangio una teglia di melanzane alla parmigiana nel weekend o in vacanza sto una favola (a livello di sintomi).
Il mio umore è altalenante: alterno momenti in cui mi sento forte e combattiva e mi dico che posso farcela, che in fondo è solo una banale patologia, a momenti in cui mi assale la più completa depressione. Da un anno a questa parte penso alla candida 24 ore su 24, ogni singolo gesto quotidiano presuppone un comportamento ben preciso in relazione ad essa; ha rovinato i momenti più belli della mia relazione, quelli in cui vorresti solo stare nuda avvinghiata all’altra persona; condiziona la mia vita sociale, dalla scelta del ristorante dove mangiare il sabato sera, al weekend alle terme, al viaggio all’avventura; sono frustrata e arrabbiata perché mi ha portato via la spensieratezza, il piacere di fare le cose che mi piacciono. Mi ha portato via già un anno della mia vita, forse uno degli anni più belli che mi sono riservati. Sono stanca di essere depressa e ossessionata, di essere un peso per me e per gli altri, soprattutto per il mio ragazzo che meriterebbe solo sorrisi. Sono esausta di sentirmi dare lezioni dagli altri, che devo andare da un dottore a farmi curare, che “perché non prendi una pasticchina? Con quella ti passa tutto, vedrai”. Mi piacerebbe affidarmi ancora a qualche altro medico, tornare dalla visita colma di speranze per l’ennesima volta. Ma sono terrorizzata all’idea di peggiorare a causa dell’ennesima strada sbagliata, non posso più permettermi di “provare”, non ho più alcuna intenzione di subire le conseguenze della superficialità dei medici. Ho troppo, troppo da perdere.
Vi ho ammorbato abbastanza, adesso rispondo al questionario.
Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano? Mai avuta cistite.
Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?
Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro? Mai avuta cistite.
Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti? Cosa riportano? No.
Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione? No.
Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi? Bevo da 1,5 a 2 lt al giorno. Faccio la pipì circa 6/7 volte al giorno.
Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente? Flusso abbondante, a volte si dimezza in due flussi; non devo spingere per far uscire la pipì, ma non avendo mai avuto problemi di minzione forse non ci ho mai fatto caso.
Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa? Adesso no, ho solo bruciore all’ingresso della vagina durante l’inserimento del pene, specie nelle fasi acute della candida. Con il mio ragazzo precedente avevo molto dolore ai rapporti, tanto che dovevo interrompere. Non mi sentivo eccitata nè lubrificata, inoltre le sue dimensioni erano piuttosto ingombranti.
Soffri anche di candida? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco di candida?
Soffro di candida. Prurito vaginale, sia all’ingresso del canale vaginale che sulle labbra e sul clitoride, piccole lesioni nel periodo acuto; prurito anale e perianale con ragadi nel periodo acuto. Si manifestano quotidianamente, in genere si acutizzano dopo la defecazione e/o il bidet e dalla sera al mattino. Ho perdite vischiose biancastre. Perdite bianche tipo ricotta solo nei periodi molto acuti.
Cistiti e candide sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali? Mai fatte analisi per la cistite. La candida è stata accertata da tamponi vaginali.
Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano? Ancora no, la mia richiesta è stata ignorata dall'ostetrica che ha fatto il tampone. Mi sto informando sui laboratori che effettuano anche queste rilevazioni e ripeterò il tampone quanto prima.
Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti? In tutti e tre i casi i miei sintomi si accentuano, il prurito e le perdite aumentano.
Che metodo contraccettivo usi? Preservativo.
Utilizzi lubrificante durante i rapporti? A volte, il gel d’aloe. Comincerò ad utilizzarlo sempre.
Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto? Mai avuto cistite.
Utilizzi detergente intimo? Sempre utilizzato, da quattro anni a questa parte solo detergenti intimi eco biologici e super delicati; ultimamente lo limito all’utilizzo anale.
L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni? Credo di avere il colon irritabile, in genere vado in bagno ogni giorno ma mai davvero regolarmente e le feci variano spesso.
Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo? Se ho capito bene, sì.
Hai mai provato a fare qualche automassaggio? No.
Il calore ti aiuta? Mi ha aiutato con la bartolinite.
Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo? Non veramente, ma il fatto di aver sperimentato rapporti molto dolorosi col mio ex mi ha fatto tendere l'orecchio. Continuerò a documentarmi in merito e ascolterò con più attenzione i segnali del mio corpo.
Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali? Ho smesso di utilizzare il detergente intimo per la vulva, uso solo cotone e abbigliamento largo e comodo, sto senza mutande il più possibile, ho provato ad inserire il kefir in vagina (mi ha dato un leggero bruciore interno che si è placato dopo qualche minuto, l'ho fatto solo l'altro ieri e stasera ripeterò). Vorrei iniziare il protocollo Miriam ma prima vorrei sapere il vostro parere.
Di quali altre patologie soffri? Colon irritabile.
Che sport pratichi? Vado in palestra con costanza.
Ciao ragazze, grazie di cuore.
Cami