Il forum dedicato alla cistite e non solo. Se hai bisogno di aiuto vai in chat (fumetto rosa in basso a sinistra), nel nostro gruppo Facebook (@groups/Cistite/) o sul nostro profilo Instagram (@cistite.info)
Aggiornamenti scientifici
Vulvodinia, dispareunia e contraccezione ormonale: colpevole?
F. Murina
Vulvodinia, dispareunia e contraccezione ormonale: colpevole?
Corso ECM su "Il dolore sessuale femminile: dai sintomi alla diagnosi e alla terapia" - Condirettori: Prof.ssa Alessandra Graziottin e Dr. Filippo Murina - Organizzato dalla "Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna" e dalla Associazione Italiana Vulvodinia (AIV), Milano, 12 marzo 2010, Abstract book, p. 51
F. Murina
Primo Referente Servizio di Patologia Vulvare, Ospedale V. Buzzi, Università di Milano
Direttore Scientifico Associazione Italiana Vulvodinia
E’ stato evidenziato come fattori ormonali correlati agli estrogeni ed al testosterone possono svolgere un ruolo rilevante nella
vestibolodinia.
Le donne con vestibolodinia hanno una espressione significativamente ridotta di recettori estrogenici in sede vestibolare, ciò
spiega la frequente osservazione un assottigliamento della mucosa vestibolare che appare più fragile e vulnerabile.
Il ruolo degli androgeni nella vestibolodinia è di recente introduzione ed appare molto interessante dal punto di vista
concettuale.
Il tessuto vestibolare è di derivazione dal seno urogenitale, che è embriologicamente analogo alle ghiandole urogenitali del
maschio.
Queste ghiandole esprimono un’alta concentrazione di recettori androgenici, che implicano come un’adeguata quantità di
testosterone è essenziale per il mantenimento di un corretto trofismo tissutale.
Analogamente a quanto avviene per gli estrogeni, anche per gli androgeni è stato dimostrato come nelle donne con
vestibolodinia, c’è una minor espressione recettoriale a livello vestibolare.
Uno studio clinico ha comparato 138 pazienti con vestibolodinia rispetto a 309 controlli, rilevando che le donne che avevano
usato estro progestinici contraccettivi (E-P) erano 6.66 volte più a rischio di sviluppare una vestibolodinia rispetto a quelle
non li avevano mai assunti ; inoltre se l’assunzione era avvenuta prima dei 16 anni, il rischio relativo raggiungeva le 9.3 volte,
in particolare se l’uso era stato protratto dai 2 ai 4 anni.
Gli ormoni contenuti negli E-P agiscono negativamente nella vestibolodinia attraverso un meccanismo di down-regulation
dei recettori estrogenici nel tessuto vulvo-vaginale. Questi, inoltre, modificano la quantità e la qualità del muco, rendendo più
vulnerabile la mucosa vestibolare, che diventa maggiormente irritabile da parte delle secrezioni vaginali fisiologicamente ad
un ph acido, tipico dell’età fertile della donna.
Test di valutazione sensitiva (soglia quantitativa di percezione termico-tattile) eseguiti in sede vestibolare, hanno evidenziato
come nelle donne che assumono E-P vi sia una soglia di percezione tattile al dolore significativamente più bassa rispetto ai
controlli, in particolare nella parte posteriore del vestibolo.
Queste evidenze suggeriscono come l’uso degli E-P può indurre un incremento della sensibilità della mucosa vestibolare in
donne sane, contribuendo allo sviluppo di una vestibolodinia.
Analizzando la dose e la composizione degli E-P, si è evidenziato come non tutti i prodotti si comportano allo stesso modo nei
confronti della vulvodinia. I preparati a basso contenuto estrogenico (</=20 microg), sono tra gli E-P maggiormente imputati
nel predisporre od aggravare una vulvodinia.
La mucosa vestibolare spesso subisce un fenomeno di assottigliamento legato ad uno scarso assorbimento estrogenico, che
viene aggravato se la donna assume un E-P che apporta una ridotta dose di estrogeni.
Anche gli androgeni sono influenzati dagli E-P, il loro livello ematico è ridotto attraverso due differenti meccanismi: l’inibizione
diretta della produzione ovarica, e l’incremento della sintesi epatica delle SHBG.
In conclusione la scelta degli E-P nelle pazienti con vestibolodinia non deve essere casuale, ma bisogna optare per prodotti
con tasso di etinilestradiolo maggiore di 20 microg e con progestinici differenti dal norgestimato o drospirenone, principi attivi più
distanti dal testosterone.
Riferimenti bibliografici
• Berglund AL, Nigaard L, Rylander E: Vulvar pain, sexual behavior, and genital infections in a young population: a pilot
study. Acta Obst and Gynecol Scandinavica 81, 738-42; 2002
• Eva LJ, MacLean AB, Reid WM, Rolfe KJ, Perrett CW: Estrogen receptor expression in vulvar vestibulitis syndrome.
Am J Obstet Gynecol 189(2):458-61; 2003
• Sutherland S et Al: Female sexual dysfunction to sexual pain: androgen influence on the pathophysiology of vulvar
vestibulitis syndrome. ISSWSH Meeting Oct 28-31, Atlanta
• Bouchard C, Brisson J, Fortier M, Morin C and Bianohette, C: Use of oral contraceptive pills and vulvar vestibulitis: a
case-control study, Am J Epidemiol 156:254-61; 2002
• Bohm-Starke N, Johannesson U, Hilliges M, Rylander E and Torebjork, E: Decreased mechanical pain threshold in
the vestibular mucosa of women using oral contraceptives: a contributing factor if vulvar vestibulitis? J Reprod Med
49:888-92; 2004
clio77 ha scritto:Queste ghiandole esprimono un’alta concentrazione di recettori androgenici, che implicano come un’adeguata quantità di
testosterone è essenziale per il mantenimento di un corretto trofismo tissutale.
• terapie locali androgeniche, quando la dispareunia è associata a lichen sclerosus
(Hagedorn et al., 2002) e/o quando la donna riporta una comorbidità di disturbo
dell’eccitazione clitoridea con difficoltà orgasmiche (Graziottin, 2004a, 2004b);
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite
ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata