Poiché l'estate è sempre un periodo a rischio per le recidive, ho pensato di far cosa gradita mettendo in rilievo le precauzioni utili e necessarie a scongiurare un attacco durante questa stagione.
Ecco di seguito i fattori di rischio e i relativi accorgimenti per renderli inoffensivi.
- Disidratazione.Il caldo ci fa sudare molto di più. Non avete idea di quanti liquidi si perdono attraverso il sudore! Di conseguenza ne arrivano meno in vescica, le urine sono più concentrate (quindi più irritanti già solo per via della concentrazione di sostanze di scarto da eliminare), il lavaggio vescicale viene meno, le urine ristagnano più a lungo in vescica lasciando ai batteri tutto il tempo per riprodursi ed attaccarsi alle pareti vescicali. La soluzione è quella di bere tantissimo. Lo so che l'avete sempre fatto, ma dovete aumentare perchè se la quantità che avete bevuto finora (un litro e mezzo? 2 litri?) era sufficiente con la temperatura più mite, ora quella stessa quantità non riesce a coprire il fabbisogno di una persona con una vescica a rischio infettivo. Incrementate i liquidi che introducete!!! Attenzione però alle modalità di idratazione: non bevete tanto in una sola volta (o due, o tre), altrimenti sovraccaricate reni e vescica e lascerete comunque la vescica vuota per ore dopo la minzione. Il segreto è un lavaggio costante bevendo pochissimo e spessissimo.
-Perdita di minerali.Attraverso il sudore si perdono, oltre ai liquidi, tanti sali minerali preziosissimi per la nostra salute (magnesio, potassio, sodio, ecc). Questi sali sono indispensabili per il buon funzionamento di tutto l'organismo, non ultimo il sistema nervoso, che senza un giusto apporto di essi comincia a manifestare parestesie (brividi, tic, formicolii, dolori muscolari) e vere e proprie neuropatie. Il nostro corpo lo sa e proprio per questo ha voglia soprattutto di frutta e verdura (ricche di sali minerali). In caso di impossibilità ad assumere questi importantissimi alimenti (ma perché mai?) potete ricorrere ad integratori specifici, come il
7+ che vi tutela anche dal punto di vista urologico.
- Acidità urinaria.La scarsa diluizione delle urine e la perdita di sali minerali attraverso la sudorazione comporta l'acidificazione delle urine con conseguente bruciore alla minzione. Il consiglio è quello di assumere costantemente bicarbonato di sodio, 7+ o altri
alcalinizzanti, soprattutto nelle giornate più calde in cui si suda di più.
- Sudore.Il sudore è molto acido e a contatto con le mucose vulvari riacutizza la sintomatologia vestibolare. Cercate di coprirvi il meno possibile, di evitare gli indumenti intimi appena potete, di eliminare gli indumenti sintetici e colorati e di effettuare un bidet in più (con sola acqua ovviamente) in caso di sudorazione franca. Un altro accorgimento utile è quello di creare una barriere tra il sudore e le mucose vulvari applicando un sottilissimo strato di crema lenitiva (
Xerem, olio Vea, ecc).
- Adattamento muscolare. Col caldo i muscoli si modificano (in teoria a favore del rilassamento). Ma questa improvvisa modificazione porta la zona pelvica e tutti gli organi in essa contenuti, a doversi adattare ad una nuova situazione e ad una nuova dimensione spaziale. Ciò inevitabilmente crea dolore, ma è un dolore di "assestamento" grazie al quale dovrebbe seguire un netto miglioramento generale. Evitate gli sbalzi di temperatura netti e improvvisi (sole/acqua di mare fredda, caldo esterno/aria condizionata della macchina o degli ambienti chiusi, ecc). Questi sbalzi provocano un'immediata contrazione muscolare che si ripete più volte al giorno provocando una continua sofferenza pelvica. Se prevedete di dover fare un viaggio in macchina o lavorare in un ambiente con aria condizionata non privatevi del tepore dell'aria fresca (come avete visto sopra anche il caldo è un fattore di rischio); sarà sufficiente utilizzare uno scaldino o una pancierina di lana per tenere al caldo la zona (e solo la zona) più sensibile senza rinunciare al benessere in tutto il resto del corpo e senza rischiare tutti gli inconvenienti del caldo estivo.
- sale, sabbia, cloro, costume sintetico e bagnato.Sono un mix micidiale per le mucose vulvari. Non rinunciate ad un sano e rigenerante bagno in mare o in piscina, ma non dimenticatevi, appena uscite dall'acqua, di lavarvi con acqua dolce, asciugarvi bene e cambiare costume da bagno. Anche in questo caso vale il discorso dell'utilità di una crema che faccia da barriera isolante e protettiva tra vulva e sale/cloro/sabbia/umidità.
- Stipsi.Il cambio di alimentazione, la vita più sedentaria in vacanza e la perdita di liquidi comportano spesso stitichezza, che si sa, è sempre un fattore di rischio per pe problematiche pelviche in quanto le feci grosse e dure comprimono il nervo pudendo (che scorre proprio di fianco al retto) alterando le sensazioni provenienti dall'apparato uro-genitale. Importante quindi mantenere l'intestino regolare seguendo un'adeguata alimentazione, un'abbondante idratazione, sufficiente movimento e
i consigli di chi ci è già passato.
- Diarrea del viaggiatore.Soprattutto all'estero può capitare di bere o mangiare sostanze contaminate con conseguente gastroenterite. La diarrea provoca disidratazione, ritenzione urinaria, perdita di sali minerali e irritazione dl nervo pudendo favorendo la riacutizzazione dei sintomi uro-genitali.
-Viaggi.Il viaggio rappresenta sempre un evento irritativo, infatti la posizione seduta protratta per ore (in aereo, in macchina, in treno, ecc) costringe il pudendo ad uno schiacciamento prolungato ed alla sua irritazione. Sarebbe utile muoversi ad intervalli regolari se se ne ha la possibilità (nave, aereo, treno), oppure utilizzare un cuscino a ciambella in modo da evitare lo schiacciamento del sacro.
- Recidiva.Nel caso nonostante tutte le precauzioni adottate la recidiva dovesse tornare, seguire
le linee guida del forum.
Buona vacanza a tutti!