La mia storia, Barbara1

Ciao a tutte, mi chiamo Barbara e vorrei condividere la mia storia con voi confrontandomi con chi si trova nella mia stessa situazione. Da circa 3 anni ho scoperto di avere la vestibulodinia. In realtà ho sempre sofferto di bruciori vaginali, a volte candide, ma non sempre valutate con tampone, per cui trattate con antibiotico. Nel 2017 la mia ginecologa durante una visita mi dice che ho il pav.pelvico e muscolo elevatore dell’ano piuttosto contratti, ma non avvertendo sintomi particolari nello stare seduta o altro cerco di fare esercizi( di pilates) più mirati e morbidi( faccio anche nuoto). Mi sono accorta realmente che qualcosa non andava quando, durante un rapporto con il ragazzo che frequentavo, ho avvertito un bruciore molto forte, come la presenza di tagli. Da qui è partito l’ iter di visite: ritorno dalla ginecologa, in un primo momento sembrava avessi dei condillomi, poi si sono scoperte essere papille vestibolari infiammate, assumo il pelvilen( dual act e forte)per qualche mese ma nulla, faccio un tampone vaginale dove risulto positiva allo streptococco per cui assumo Augmentin( temevo potesse esserci uno strascico dell’ureaplasma riscontrato nel 2011 e trattato con Miraclin e Mecloderm ma nulla), anche l’esame delle urine non evidenzia niente. Incomincio a fare la ginnastica ipopressiva ma sto peggio, vado da un’ostetrica specializzata in materia e mi consiglia il laser per ripristinare il tessuto_ che non faccio_. A febbraio del 2018 vado, su consiglio della mia ginecologa, dal dott. Micheletti a Torino( io abito a Cesena) che mi parla di vestibulodinia e prescrive il Laroxyl e che poi la strada della guarigione ogni donna la trova da sé. Incomincia un periodo di grande paura (e speranza). Seguo le dosi del Laroxyl ma sopra le 10 gocce il mio intestino, di suo già pigro, non funziona. Oggi ne prendo 8. Intanto faccio anche il tampone uretrale per capire come mai la pipì brucia e risulto positiva alla gardnerella vaginalis che tratto con Flagyl. Ma il problema persiste. E’ vero, i sintomi di bruciore sono pressochè spariti, ma ancora non ho ripreso la bicicletta con cui andavo al lavoro, utilizzo indumenti ampi, slip di cotone, ed essendo single da un po’,non ho rapporti, dunque non saprei in quel caso come andrebbe. Incomincio a vedere un po’ di luce quando arrivo dalla fisioterapista che mi sta trattando da circa un anno, Chiara Fabbri, bravissima!e che mi dice che sì, si può guarire. Quando arrivo da lei la mia situazione è medio- grave ma, grazie al suo aiuto (manipolazioni , l’utilizzo di uno strumento che fa calore- non ricordo il nome, stretching..)piano piano comincio ad avere consapevolezza del mio pav.pelvico, usare la respirazione diaframmatica efare gli esercizi di stretching adatti a me.Oggi la situazione è migliore ma non risolta( e rimane ilbruciore della pipì). Assumo il Basenpulver, ma non sempre, il d-mannosio ed un altro integratore. Il ph della pipì è spesso tra il5/6, a volte uso fermenti per l’intestino perché quando lo sento irritato poi l’infiammazione ricompare( ho usato proxian, vls, enterelle,bifiselle, ramnoselle ,adomelle, inatal duo, quest’ultimo molto efficace). Per cui mi chiedo se è il caso di aiutarmi con un’alimentazione mirata(alcalina, antinfiammatoria?),caffè o vino li limito, valutare il microbiota(?), assumere fermenti per lunghi periodi( se si quali?), andare da un nutrizionista?. O altro?Per questo chiedo aiuto anche a voi, e a quest’associazione che credo sia molto utile per fare luce su tante problematiche comuni. Un grandissimo grazie a chiunque voglia consigliarmi