sono alla frutta

Buon giorno ho 62 anni e sono in menopausa da una decina. Soffro di una grave atrofia urogenitale che non ho curato con estrogeni perchè mi davano controindicazioni ma senz'altro dovrò riprovarci. Da un mese ho una forma di cistite non batterica, un dolore continuo che si concentra nel meato uretrale, nell'uretra, che si irradia dritto all'ombelico. Non riesco più a dormire perchè il dolore arriva anche di notte, soprattutto se mi addormento prona mi sveglio con un forte dolore al meato, con contrattura del muscolo della vescica e quindi poi non riesco più a riaddormentarmi (ho provato a fare delle pressioni nella zona sopra il pube per rilassare la muscolatura e a volte va meglio). Comunque un dolore che non lascia scampo che nella fase acuta infiamma e crea dolore anche in tutta l'area vaginale (cmq già infiammatissima per via dell'atrofia). Questa situazione mi costringe a casa dal lavoro ormai da un mese.
Ho sempre sofferto un po' di cistite dopo la menopausa ma riuscivo a contenerla con il D-mannosio e granulini omeopatici, ma questa volta non funziona. Oltre al D mannosio ora sto prendendo antispastici (genurin), oki, pelvilen e quando il dolore è molto forte tachidol (mi fa effetto solo 3 ore) ma non ne arrivo a capo e soprattutto sono consapevole che non sto curando nulla. Anche la mattina è molto faticoso, però riesco a distrarmi e il movimento sicuramente mi fa molto bene. Due urologi che mi hanno visitata + ecografia dicono che non è cistite, nel senso che le analisi delle urine vanno bene e che la vescica è ok, quindi io non so come chiamarla ma il dolore è concentrato lì e da lì si irradia ovunque. Ho provato a mettere diversi prodotti a base di acido ialuronico ma quando inevitabilmente arrivano al meato mi bruciano tantissimo, così come le creme all'estrogeno, quando entra in contatto con le mucose esterne (soprattutto il meato) creano un bruciore insopportabile quindi sono bloccata perchè è certo che l'atrofia può avere una grande responsabilità ma se tutto crea bruciore io non so da cosa iniziare perchè il pensiero di scatenare il dolore mi paralizza.
Questo problema in realtà non mi porta a fare pipì poi così spesso e quando urino non ho bruciore (a volte è un po' calda, a volte normale, a volte il flusso sembra un po' rallentato....) il dolore arriva subito dopo, e in questi giorni proprio dall'uretra all'ombelico, un fastidio continuo, insopportabile. Di corpo sono regolare. Dimenticavo, ho fatto una seduta di neural terapia, dove mi hanno fatto infiltrazioni sul taglio del cesareo e nel coccige, sono stata bene solo un giorno e poi tutto è tornato. Ho fatto anche una risonanza nella zona lombo sacrale ma non ci sono problemi ai nervi.
Scusate ho scritto tantissimo, spero davvero in una risposta e soprattutto se secondo il vostro parere sono necessarie altre indagini. Grazie per il vostro contributo, il sito è veramente bellissimo e molto esaustivo, leggendovi mi si è riaperta la speranza....
Ho sempre sofferto un po' di cistite dopo la menopausa ma riuscivo a contenerla con il D-mannosio e granulini omeopatici, ma questa volta non funziona. Oltre al D mannosio ora sto prendendo antispastici (genurin), oki, pelvilen e quando il dolore è molto forte tachidol (mi fa effetto solo 3 ore) ma non ne arrivo a capo e soprattutto sono consapevole che non sto curando nulla. Anche la mattina è molto faticoso, però riesco a distrarmi e il movimento sicuramente mi fa molto bene. Due urologi che mi hanno visitata + ecografia dicono che non è cistite, nel senso che le analisi delle urine vanno bene e che la vescica è ok, quindi io non so come chiamarla ma il dolore è concentrato lì e da lì si irradia ovunque. Ho provato a mettere diversi prodotti a base di acido ialuronico ma quando inevitabilmente arrivano al meato mi bruciano tantissimo, così come le creme all'estrogeno, quando entra in contatto con le mucose esterne (soprattutto il meato) creano un bruciore insopportabile quindi sono bloccata perchè è certo che l'atrofia può avere una grande responsabilità ma se tutto crea bruciore io non so da cosa iniziare perchè il pensiero di scatenare il dolore mi paralizza.
Questo problema in realtà non mi porta a fare pipì poi così spesso e quando urino non ho bruciore (a volte è un po' calda, a volte normale, a volte il flusso sembra un po' rallentato....) il dolore arriva subito dopo, e in questi giorni proprio dall'uretra all'ombelico, un fastidio continuo, insopportabile. Di corpo sono regolare. Dimenticavo, ho fatto una seduta di neural terapia, dove mi hanno fatto infiltrazioni sul taglio del cesareo e nel coccige, sono stata bene solo un giorno e poi tutto è tornato. Ho fatto anche una risonanza nella zona lombo sacrale ma non ci sono problemi ai nervi.
Scusate ho scritto tantissimo, spero davvero in una risposta e soprattutto se secondo il vostro parere sono necessarie altre indagini. Grazie per il vostro contributo, il sito è veramente bellissimo e molto esaustivo, leggendovi mi si è riaperta la speranza....