La mia cistite psicosomatica

Ciao a tutte,
leggo il sito e il forum da qualche mese e ho deciso di raccontarvi la mia storia, perchè penso di avere bisogno di voi. Ho 29 anni, e soffro di cistiti da quando sono bambina. In età adolescenziale il problema si era molto sopito, per tornare alla ribalta nel 2015, quando avevo 23 anni. Avevo preso più di un antibiotico e ottenuto urocoltura negativa, ma i sintomi si erano protratti per mesi dopo la negativizzazione. In quel periodo stavo passando un periodo emotivamente molto complicato. Da allora, ho sempre avuto piccoli fastidi, che però si risolvevano in pochi giorni bevendo molto. Insomma, 6 anni di quiete, pur con frequenti momenti di paura. A novembre, 4 mesi fa, una sera ho avuto un attacco forte, con febbre. Ho preso il monuril e i sintomi sono regrediti, ma non spariti. Ho atteso un mesetto, dopo il quale la situazione pareva precipitare nuovamente. Ho ripreso monuril senza alcun effetto. La cistite è tornata fortissima ai primi di gennaio, quando poi ho fatto l'urocoltura: e. Coli, ma carica bassa (100.000), sensibile a tutti gli antibiotici. Ho preso augmentin, ma non sono guarita. Allora ho preso ciproxin. Nel frattempo, il mio colon irritabile, che mi fa penare da anni, è peggiorato, penso più a causa dell'ansia che degli antibiotici. Già: soffro di ansia, e proprio nel 2015, in corrispondenza della scorsa cistite durata mesi, avevo passato una depressione. Dopo il ciproxin, a fine gennaio, ho fatto urocoltura, perchè i sintomi persistevano: negativa, parametri perfetti. Ho poi avuto nel frattempo delle vaginiti, che la mia ginecologa diagnostica come batteriche (non ho le perdite da candida). Le ho curate con ab 300 e ora sto prendendo fermenti lattici specifici per il microbioma vaginale. Nel frattempo, la cistite permane: spasmi uretrali, soprattutto, e fastidio uretrale non tanto durante la minzione, ma costante. Talvolta ho del dolore sovrapubico e capita di trovare pezzetti bianchi nelle urine. Da 4 mesi questi sintomi non mi danno pace: mi scappa sempre la pipi, anche quando sento che la vescica è vuota. Inoltre, l'uretra si contrae come se fosse piena da scoppiare, anche quando non devo urinare. Questa situazione di salute mi ha riportata nel baratro della depressione, e del resto io sono un soggetto che tende da sempre a somatizzare. Ho iniziato una terapia psicologica e la mia psicologa, così come la mia ginecologa e il mio medico di base, è parecchio convinta che io sia in un circolo psicosomatico da cui è difficile uscire. Mi agito, quindi mi viene la cistite. Mi viene la cistite, e quindi mi agito. Sicuramente ho contrattura del pavimento pelvico, la mia osteopata me lo dice da sempre. Sto facendo alcuni esercizi e talvolta sembrano aiutare. Di notte, spesso, i miei sintomi migliorano, mentre col freddo peggiorano. Leggendo il vostro sito ho scoperto il d mannosio, che sto prendendo da qualche giorno perchè, sebbene l'ultima urocoltura fosse negativa, negli ultimi giorni ho notato che le urine erano talvolta torbide e i sintomi sembravano peggiorati. Lo sto assumendo ad un dosaggio basso: 3 capsule da 500 mg al giorno. Per ora non so dire se mi possa essere d'aiuto, ma ho anche ordinato gli stick per le urine di cui ho letto sul vostro sito. Domani arriveranno e vedrò se ho nuovamente batteri. Il grosso peso per me è quello psicologico, e per questo sono molto grata di poter scrivere a voi. Le questioni incerte legate alla salute mi scatenano molta ansia. La cistite a novembre è comparsa, del resto, dopo un periodo molto stressante: per me con la cistite è sempre stato così. Il mio intestino si scarica regolarmente, ma ho spesso episodi di diarrea legati alla sindrome del colon irritabile. Assumere molti fermenti in questo periodo mi sta aiutando. Temo però il d mannosio:lo sto assumendo, pur non sapendo se ho batteri, anche in via preventiva. Ho però paura che peggiori i miei problemi di diarrea, nonostante il dosaggio basso. Insomma, come vedete sono piena di paure, soprattutto. Grazie per la vostra presenza, ne ho tanto bisogno...
leggo il sito e il forum da qualche mese e ho deciso di raccontarvi la mia storia, perchè penso di avere bisogno di voi. Ho 29 anni, e soffro di cistiti da quando sono bambina. In età adolescenziale il problema si era molto sopito, per tornare alla ribalta nel 2015, quando avevo 23 anni. Avevo preso più di un antibiotico e ottenuto urocoltura negativa, ma i sintomi si erano protratti per mesi dopo la negativizzazione. In quel periodo stavo passando un periodo emotivamente molto complicato. Da allora, ho sempre avuto piccoli fastidi, che però si risolvevano in pochi giorni bevendo molto. Insomma, 6 anni di quiete, pur con frequenti momenti di paura. A novembre, 4 mesi fa, una sera ho avuto un attacco forte, con febbre. Ho preso il monuril e i sintomi sono regrediti, ma non spariti. Ho atteso un mesetto, dopo il quale la situazione pareva precipitare nuovamente. Ho ripreso monuril senza alcun effetto. La cistite è tornata fortissima ai primi di gennaio, quando poi ho fatto l'urocoltura: e. Coli, ma carica bassa (100.000), sensibile a tutti gli antibiotici. Ho preso augmentin, ma non sono guarita. Allora ho preso ciproxin. Nel frattempo, il mio colon irritabile, che mi fa penare da anni, è peggiorato, penso più a causa dell'ansia che degli antibiotici. Già: soffro di ansia, e proprio nel 2015, in corrispondenza della scorsa cistite durata mesi, avevo passato una depressione. Dopo il ciproxin, a fine gennaio, ho fatto urocoltura, perchè i sintomi persistevano: negativa, parametri perfetti. Ho poi avuto nel frattempo delle vaginiti, che la mia ginecologa diagnostica come batteriche (non ho le perdite da candida). Le ho curate con ab 300 e ora sto prendendo fermenti lattici specifici per il microbioma vaginale. Nel frattempo, la cistite permane: spasmi uretrali, soprattutto, e fastidio uretrale non tanto durante la minzione, ma costante. Talvolta ho del dolore sovrapubico e capita di trovare pezzetti bianchi nelle urine. Da 4 mesi questi sintomi non mi danno pace: mi scappa sempre la pipi, anche quando sento che la vescica è vuota. Inoltre, l'uretra si contrae come se fosse piena da scoppiare, anche quando non devo urinare. Questa situazione di salute mi ha riportata nel baratro della depressione, e del resto io sono un soggetto che tende da sempre a somatizzare. Ho iniziato una terapia psicologica e la mia psicologa, così come la mia ginecologa e il mio medico di base, è parecchio convinta che io sia in un circolo psicosomatico da cui è difficile uscire. Mi agito, quindi mi viene la cistite. Mi viene la cistite, e quindi mi agito. Sicuramente ho contrattura del pavimento pelvico, la mia osteopata me lo dice da sempre. Sto facendo alcuni esercizi e talvolta sembrano aiutare. Di notte, spesso, i miei sintomi migliorano, mentre col freddo peggiorano. Leggendo il vostro sito ho scoperto il d mannosio, che sto prendendo da qualche giorno perchè, sebbene l'ultima urocoltura fosse negativa, negli ultimi giorni ho notato che le urine erano talvolta torbide e i sintomi sembravano peggiorati. Lo sto assumendo ad un dosaggio basso: 3 capsule da 500 mg al giorno. Per ora non so dire se mi possa essere d'aiuto, ma ho anche ordinato gli stick per le urine di cui ho letto sul vostro sito. Domani arriveranno e vedrò se ho nuovamente batteri. Il grosso peso per me è quello psicologico, e per questo sono molto grata di poter scrivere a voi. Le questioni incerte legate alla salute mi scatenano molta ansia. La cistite a novembre è comparsa, del resto, dopo un periodo molto stressante: per me con la cistite è sempre stato così. Il mio intestino si scarica regolarmente, ma ho spesso episodi di diarrea legati alla sindrome del colon irritabile. Assumere molti fermenti in questo periodo mi sta aiutando. Temo però il d mannosio:lo sto assumendo, pur non sapendo se ho batteri, anche in via preventiva. Ho però paura che peggiori i miei problemi di diarrea, nonostante il dosaggio basso. Insomma, come vedete sono piena di paure, soprattutto. Grazie per la vostra presenza, ne ho tanto bisogno...