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Una vita di cistite

MessaggioInviato: mar ago 25, 2020 5:49 pm
da Giulietta54
66 anni e una vita di guai alle parti basse. Inizio dai ricordi più lontani, perché, ho il sospetto, tutto si tiene. A cinque, sei anni, con coetanee, ho i primi giochi sessuali, masturbatori, di cui mi guardo bene dal parlare con adulti; mi danno davvero bellissime sensazioni. Però mi succede anche una cosa strana: quando nella vita di tutti i giorni rido, spesso mi scappa la pipì; ricevo, per questo, rimproveri severi da mio padre, più bonari da mamma: entrambi sostengono che io rimandi di ''farla'' al momento giusto e che mi scappi per questo; comunque sia, incomincio a vergognarmi della cosa. Confusamente associo la vergogna per la pipì con quella per i miei giochi sessuali, che iniziano a darmi disagio. Perché non ne parlo coi grandi? Evidentemente non vanno bene! Meglio un prudente silenzio.Quanto alla pipì, più cerco di trattenerla, più quella scappa, e quasi mi sembra un segnale delle altre mie biasimevoli attività, cui proprio non riesco a rinunciare, tanto sono potentemente appaganti. Ho quasi otto anni, quando mio padre muore e inizio la preparazione per la Prima Comunione. Qui mi si apre un mondo penitenziale. Scopro che cosa siano gli atti impuri, mi umilia profondamente il confessarli, perciò inizio a propormi
di evitarli. Ma un conto sono i propositi, un conto i ben più potenti stimoli fisici. In questa situazione dolorosa, ho pure il dubbio che Dio abbia fatto morire mio padre per punirmi delle mie attività peccaminose. La vergogna per ogni manifestazione dei miei genitali diventa estrema. Continuo a farmi sempre di più la pipì addosso, proprio nelle circostanze in cui vorrei evitarla: a scuola, con i coetanei. Facendo i salti mortali, riesco come sempre a far sì che, almeno, gli altri non se ne accorgano(leggi: blocco l'urina prima che arrivi a terra). Non riesco invece a fermare l'impulso sessuale, ma, forse verso i 9 -10 anni, lo restringo a un'attività solitaria, di cui però continuo a sentirmi altrettanto colpevole. È anche intorno a quest'età che ho la mia prima cistite: dolorosissima, puzzolente, l'urina bianca per il pus. Nessun antibiogramma. Urovalidin e via, se non ricordo male. Cerco di stringere il mio racconto, perché la storia è lunga. Il primo combattimento che riesco a vincere, ahimè, contro me stessa è quello sulla masturbazione: prima rallento gli episodi, poi smetto del tutto, proprio nell'epoca in cui i più iniziano, cioè intorno agli 11 anni circa. Ci riesco, non mi chiedete come, perché non saprei spiegarlo, impedendomi prima di sentire stimoli genitali e poi arrivando a non sentirli proprio. Se un tempo gli stimoli erano così potenti da sopraffarmi, ora tacciono su tutta la linea. In quel momento ero più che contenta, in seguito lo sarei stata molto meno... Versante pipì. Avevo un bell'andare a farla in bagno, prima delle situazioni critiche: mi scappava lo stesso!! Ad un certo punto mi sono accorta che ciò accadeva perché, ridendo, esercitavo una pressione molto forte coi muscoli del basso ventre sulla vescica. Ho iniziato a destreggiarmi, interrompendo la risata, respirando profondamente e rilassandomi. Risultato: a quindici anni non me la facevo più addosso. Ed ero pronta per la mia prima storia d'amore e per le mie cistiti da luna di miele. Ve le racconterò quanto prima. Giulietta 54

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: gio ago 27, 2020 11:21 pm
da petalina75
Ciao Giulietta,benvenuta :ciao:
ti va di rispondere al questionario per le nuove iscritte cosi' focalizziamo bene la situazione?
Grazie!

viewtopic.php?f=296&t=4443

Una vita di cistite. 2a puntata.

MessaggioInviato: gio set 10, 2020 11:17 am
da Giulietta54
Riprenderò il mio racconto là dove l'ho interrotto. Avendo avuto, per misteriosi motivi, quella terribile cistite da bambina, quando da ragazza mi si ripresenta, mi accorgo subito che il disturbo è lo stesso, manca solo il pus nell'urina. Per il resto, c'è lo stesso spasmodico tenesmo, il peso al basso ventre, il dolore, il bruciore, la frustrazione per quelle minzioni di cui avverto la continua esigenza e l'inutilità, visto che consistono in poche gocce di urina; il freddo, quando c'è, rende ancora più intollerabile il tutto, il tentare di stare al caldo non mi guarisce, non mi allevia in modo rilevante, ma senz'altro è la condizione, direi, più adatta in cui stare a soffrire. Da ragazza non ho pensato ad un collegamento tra cistite e intestino. In realtà non sono mai stata bene di pancia: anche se non andavo quasi mai di corpo tutti i giorni, per lo più, in apparenza, non ne risentivo; ma quando capitava che la stipsi diventasse ostinata, allora portava tutto il suo sgradevole corredo di gonfiore, dolenzìa, pesantezza, nervosismo. Sicuramente non bevevo molto ed essendo sia pigra, sia ossessivamente igienista, procrastinavo di urinare. Non sapevo che la stipsi e queste mie abitudini facilitavano le cistiti. Tutta la mia attenzione, invece, andò su un'evidenza che mi balzò subito agli occhi: le mie erano solo ed esclusivamente cistiti da luna di miele, come confermò il medico di famiglia; mi prescrisse l'antibiotico, mi raccomandò di urinare con puntualità, in particolare prima e dopo il rapporto, mi ricordò alcune norme igieniche che giá da sola seguivo, e mi consolò dicendomi che a breve le mie cistiti sarebbero passate. Non passarono per niente: anzi, mi rovinarono la vita. Ma andiamo per ordine. Inutile dire che, dopo un rapporto, vivevo in uno stato di penosa attesa per uno, due giorni (più in là, da sposata, sarei arrivata anche ai tre giorni, persino a quattro, più raramente). Quando il ''mostro'' colpiva, si manifestava con un subdolo bisogno di urinare: lo definisco <<subdolo>> perché, lì per lì, urinavo pure bene! Ma la pipì aveva un odore particolare, che non saprei descrivervi, e spesso era torbida. Mezz'ora dopo, ero puntualmente rannicchiata da qualche parte con tutti i sintomi in atto. Quindi, al contrario di quanto scrivono molte di voi, l'odore dell'urina è stato sempre per me un segnale inequivocabile, insieme alla memoria di un rapporto avvenuto in uno dei giorni precedenti. Inizialmente risolvevo il tutto con l'Urovalidin, che tenevo già in casa per poterlo assumere immediatamente. Poi presi l'abitudine di conservare le urine, ingollare l'antibiotico, far fare il giorno dopo un esame urine con antibiogramma: il mio fedele compagno di una vita si rivelò da subito l'escherichia coli. Risultava sensibile a molti antibiotici, dunque in apparenza non c'era problema sulla scelta del farmaco per debellarlo. Il guaio era però il successivo incontro amoroso. Poteva andarmi liscia una, due volte, ma alla terza ero di nuovo nei guai. E qui mi venne l'idea di prendere un antibiotico prima dell'incontro. In effetti le cose migliorarono di parecchio. Ma avevo dubbi sulla bontà dell'operazione. Perciò incominciai a rivolgermi a medici, in quell'epoca ginecologi, sperando di avere da loro soluzioni meno piratesche di quella a cui ero addivenuta io. Niente di importante, che io ricordi, saltò fuori da quelle visite; indimenticabile, però, fu
il luminare che mi definì <<un caso folckloristico>>, tutto divertito quando gli parlai della mia eterna luna di miele; qualcuno mi trattò sottilmente da isterica(non ultima mia cugina, psichiatra, che poi si ricredette), e stavo pure per caderci, ma gli antibiogrammi che puntualmente mi segnalavano potenti cariche batteriche di escherichia mi spinsero alla ribellione, almeno su quel versante; e soprattutto uno di questi specialisti mi disse, circa l'antibiotico ''prima'':<< Noi medici prescriviamo un antibiotico ai pazienti, prima di manovre pesanti o di un intervento. Visto che lei così si mette al sicuro, perché no?>>. E così, con la sua benedizione, approdai ad una medicalizzazione della mia vita sessuale. E se dimenticavo di prendere l'antibiotico ''prima'' o se tentavo di non prenderlo, poteva accadere che mi venisse una cistite. Questo mi capitò con tutti i miei partner. Vita non particolarmente promiscua, ma neppure monacale. Pillola come contraccettivo. Con il trucco dell'antibiotico, passai più di quindici anni accettabilmente. Ma le cose sarebbero precipitate dopo il matrimonio, avvenuto nel 1988. Prima di affrontare l'ultima e più penosa parte della mia storia, vorrei rispondere ai vostri quesiti sul pavimento pelvico. A questo aspetto ho prestato poca attenzione razionale; se ripenso alle mie disavventure da bambina, però, ora ho il sospetto che esse dipendessero almeno in parte dal mio sentirmi sopraffatta da impulsi che mi venivano dalle pelvi, impulsi di cui mi sentivo colpevole e che non sapevo gestire adeguatamente. Probabilmente allora percepivo più che bene quella muscolatura. Ma poi mi sono per certi versi impegnata a non sentirla.Perciò, ora, percepisco la muscolatura pelvica? Tenderei a dire di sì, ma forse non benissimo e soprattutto credo di non saperla usare a mio vantaggio. Ho sempre infilato Tampax, anche da vergine, senza difficoltà, sostenuto accettabilmente (non ora!!) visite ginecologiche; il mio primo rapporto(a diciannove anni, cioè nel lontano 1973) non è stato doljoroso più di tanto. Ma è stato deludente. A quei tempi ero lubrificata, certo, però non saprei dire se lo fossi a sufficienza. E soprattutto allora, come sempre, il momento della penetrazione era critico, perché lievemente dolente. Pensavo che ciò fosse normale, un ostacolo da superare, dopo il quale non provavo più dolore ( ma neanche arrivavo ad un orgasmo: restavo a metà strada, in uno stato di eccitazione che non cresceva più di tanto ). Altro particolare che ho sempre considerato normale, ma che, leggendovi, ho scoperto non lo è; dopo il rapporto si manifestava un leggero fastidio, che credevo fosse parte inevitabile del tutto: ero come pesta, avvertivo uno sgradevole bruciorino, specie a contatto con acqua e pipì, all'incirca per 12/24 ore. Ho letto i vostri scritti sulla vestibolite e la vulvodinia: non saprei dire se questi disturbi possano riguardarmi. Certamente nessuno degli specialisti con cui sono entrata in contatto mi ha sensibilizzato con decisione in proposito, né ha affrontato le mie cistiti con quell'approccio complessivo di cui voi parlate e che, vedo, ora è sostenuto da parecchi medici. Quindi, ad esempio, non si è indagata più di tanto la mia vita sessuale. Per ora non ho eseguito gli esercizi, le manovre e gli automassaggi che consigliate, sia perché sono confusa nell'autovalutare la mia situazione pelvica, sia perché mi sento un po' goffa su pratiche che non sarei certa di condurre bene. Quanto ai disturbi vaginali di cui ho sofferto in passato, ricordo di aver avuto una sola volta(dopo un incontro occasionale) una brutta infezione da cocchi; mi è stata senz'altro diagnosticata alcune volte la candida, ma, a meno che essa non se ne stia in vagina senza sintomi, non direi di esserne stata tormentata. Vi dico subito che non faccio una visita ginecologica da parecchio, forse un sei-otto anni, quindi neanche tamponi e pap-test. Mi pare di ricordare che in quell'ultima, lontana visita, non mi siano stati riscontrati particolari disturbi, se non una secchezza vaginale dipendente dall'età. No, non ho mai usato tamponi per controllare la situazione vaginale. Quanto alle bacchette per l'urina, eccome se le ho usate, invece! E qui riprendo a raccontare la mia storia. Dopo il matrimonio, nel giro di qualche anno le cose si aggravano. Credo che ciò sia dipeso da un intensificarsi della vita sessuale. Facciamola breve: ad un certo punto, scopro con orrore che l'antibiotico ''prima'' non mi salva dalla cistite ''dopo''. L'escherichia si mangia allegramente quell'unico antibiotico. Mi rivolgo al reparto di urologia di uno degli ospedali della mia città in cui tanto per iniziare mi si prescrivono 2 litri d'acqua al giorno; quindi mi si accerta una chlamydia, che può causare le mie cistiti. Per motivi che non sto a spiegare, credo di averla presa, e poi trasmessa a mio marito, da quel mio precedente partner occasionale che mi aveva regalato pure i cocchi. Io e mio marito veniamo sottoposti ad una cura da cavallo (per almeno un mese) di Minocin, un antibiotico- scopro leggendo il bugiardino- che si usa anche...contro la peste bubbonica. Finita la cura, la chlamydia è debellata, ma la cistite no. Come mi sento tra un episodio e l'altro? Se l'antibiotico funziona, e in genere funziona, già alla seconda pastiglia meglio. A fine cura (da un minimo di 5-6 a un massimo di 10 gg) in apparenza sto bene. Passato il tempo opportuno dai cicli di antibiotici, mi vengono prescritti alcuni ABG di controllo: puliti, negativi. Ma alla ripresa dei rapporti sono alle solite. Decido anche di fare un tentativo di testa mia davanti all' ennesima cistite: non prendo l'antibiotico; passo 20 gg a bere come un cammello, aiutandomi con disinfettanti, Soluzione Schoum, Cistalgan, ovviamente stando lontana 20 km da mio marito! Nulla di niente: quella resta lì. Una delle esperienze più brutte di tutta questa storia. Sconfitta, alla fine ricorro all'antibiotico che ormai è diventaTa la ciprofloxacina ad alti dosaggi. E basta un po' di sesso, perché mi ritrovi a contorcermi. A quel punto gli urologi mi rivoltano come un guanto. Mi sottopongono ad ogni tipo di analisi e tortura. Sto andando a memoria, quindi non vorrei sbagliare: rx alla vescica, all'uretra(anche, te la raccomando, durante la minzione), cistografia, ecografie, esami endoscopici, esami urine per escludere tumori, flussometrie, esami urodinamici...Risultato: ho un ristagno dell'urina a causa di una stenosi del collo della vescica. Il ristagno faciliterebbe le cistiti. In effetti, mi accorgo che, se spingo, a minzione conclusa, esce un altro piccolo fiotto di urina e gli urologi aggiungono che non riesco comunque ad espellerla tutta; sino ad allora non ci avevo fatto caso più di tanto, perché, comunque, quando facevo la pipì obbedendo allo stimolo, mi sentivo ''a posto''; se invece ignoravo lo stimolo e rimandavo di urinare, allora avvertivo un senso di peso, che mi pareva però normale, l'ovvia conseguenza della mia trascuratezza. Stenosi del collo della vescica...Ora mi ronzano in testa i vostri discorsi sul pavimento pelvico. Ma gli urologi mi proposero, e io accettai, una tomia del collo della vescica per via endoscopica, in anestesia totale, con breve soggiorno in ospedale. In quel modo non ci sarebbe stato più ristagno. E senza il ristagno, sarebbero finite le cistiti!! Ma quando mi furono consentiti i primi rapporti, le cistiti puntualmente mi ritornarono. E per di più la tomia mi portò uno sgradito regalo: per uno starnuto improvviso, un vigoroso colpo di tosse...mi scappava un po' di pipì, disturbo che con l'età è peggiorato, anche se è relativamente contenuto. Le cistiti da escherichia continuavano ad essere certificate da antibiogrammi con elevata carica batterica. Unica differenza: le cistiti erano meno dolorose. Non una passeggiata, sia ben chiaro, perché erano molto molto fastidiose, ma almeno non pazzesche. Però. Però non ne potevo ormai più: cosí il ''vantaggio'' che era entrato dalla porta, se ne usciva dalla finestra. Stavo dando davvero i numeri.Vivevo in uno stato di ansia perpetua, mi pareva quasi che qualcuno, qualcosa mi volesse punire. Non sopportavo, non accettavo che quello che avrebbe dovuto essere uno dei momenti appaganti dell'esistenza mia e di mio marito fosse per entrambi causa di angoscia e malessere: per lui mentale, per me pure fisico. Entrai in depressione, dovetti prendere ansiolitici e anti depressivi. Fu necessario, gioco forza, distanziare di parecchio i rapporti, dunque rendere sempre più irreggimentato ciò che avrebbe dovuto essere libero e istintivo. Chiedevo spiegazioni ai medici: ma come? Non si sarebbe dovuto risolvere tutto? E qui ne salta fuori un'altra: avevo una mega-vescica, non ricordo neanche più se come dono di natura o no. Inclinerei per una vescica i cui muscoli detrusori erano stati sfiancati forse dalla stenosi. E quindi, purtroppo, nonostante la tomia, il ristagno permaneva, certificato dalle analisi del caso. La mia mega-vescica
era così interessante (folckloristica?) che mi fu chiesto il permesso di mostrarne l'rx in non so che congresso. Mi si consigliò di acidificare le urine con integratori a base di mirtilli e frutti rossi. Fu anche in questa fase che mi si propose una rieducazione della muscolatura pelvica: avrei dovuto fare varie sedute in cui, tramite l'introduzione nell'ano di non so che stimolatore, avrei potuto migliorare la mia situazione. La dottoressa che me ne parlò mi disse che ciò sarebbe pure andato a beneficio del piacere durante i rapporti. Ma tutto il suo discorso fu vago, la sua proposta non fu calda, convincente, anzi. L'idea di finire con qualcosa nel sedere, continuando magari ad avere poi cistiti e difficoltà orgasmiche(con mio marito minori, ma il piacere per me è sempre stato una faccenda complicata), mi parve il massimo dello schifo: e così lasciai perdere qualcosa che, visti i vostri discorsi sulla muscolatura pelvica, chissà?, forse mi avrebbe aiutato. Con la collaborazione dell'istituto di microbiologia mi fu preparato un vaccino contro l'escherichia: inefficace. Nel mentre, avendo visto in urologia le strisce per il controllo delle urine, me le ero comprate e passavo il tempo a controllare la pipì, ossessivamente, specie al mattino o nei giorni successivi a un rapporto. Se vedevo nitriti, segno di escherichia, incominciavo a sudare. Notavo, anche in assenza di infezione e di rapporti, una certa presenza di emazie. A peggiorare la situazione, si aggiunse il desiderio di avere un figlio, che avevo iniziato a ''cercare'', dapprima senza troppo impegno, tra i 36 e i 38 anni, ma i sistemi naturali non avevano avuto alcun risultato. Vissi quell'esperinza anche con la preoccupazione che l'ampio uso di antibiotici da me.fatto sino ad allora potesse avere ripercussioni negative sull'eventuale feto. E se poi fossi rimasta incinta e in quelle condizioni mi fossero venute cistiti? Ricorremmo a varie fecondazioni artificiali, ma l'embrione non attecchiva: mi arresi a 43 anni e la depressione fece un bel salto in avanti. Certo, l'età giocò senz'altro a mio sfavore, ma quanto pesarono sulla mia infertilità il mio stato mentale e le cure antibiotiche continue? L' ultimo farmaco con cui ebbi a che fare fu il Mandelamine 1000 (= metenamina mandelato). Mi ritrovo ora una vecchia ricetta del '94 (allora avevo 40 anni) con questa prescrizione: per 2 mesi, 1 cps da 1g x 2 v. al dì. Dovevo far arrivare il Mandelamine da Chiasso o dalla Città del Vaticano, perché non era in commercio in Italia. Non ricordo bene come sia andata: probabilmente durante i due mesi bene, poi no. So che continuai per parecchio a procurarmi il Mandelamine. Ma ero sempre più stanca e sfiduciata. Lascio perdere i contatti con due omeopati: totalmente inutili. Alla fine trovai una sorta di labilissimo equilibrio fatto di sesso blindato, distanziato, di assunzioni selvagge(cioè non certo a cicli) di Mandelamine, prima e dopo il rapporto, con gli immancabili integratori ai frutti rossi; il tutto accompagnato da grandi bevute d'acqua . Da tempo capitava anche che tentassimo di stare insieme evitando l'atto completo: ma, purtroppo, non riuscivamo a tener fede ai nostri propositi quanto sarebbe stato necessario Perciò, poco da fare, vivevamo molto male. Fu così che proposi a mio marito un break: la mia idea era di dar tregua ad un'infiammazione a cui nulla e nessuno era riuscito a tener testa. Il punto è che il break è diventato definitivo. Ho scritto moltissimo, dunque ora non racconterò come ci siamo infognati in una situazione simile. Ma dati i presupposti, non è neanche difficile immaginare com'è che da tanto tempo ormai ci troviamo così incartati. Nonostante sia anziana, mi manca molto l'intimità con l'uomo che è stato ed è, nonostante le difficoltà, l'amore della mia vita. Non so neanche se lui, a questo punto, sarebbe interessato ad un riavvicinamento. Però mi apre nuovi orizzonti(anche se ho paura dell'ennesima disillusione) il leggere le vostre notizie sul mannosio, che nessuno mi aveva mai nominato, o sull'importanza della flora batterica vaginale e intestinale. Sono colpita dai discorsi sulla muscolatura pelvica. E soprattutto, dopo oltre quarant'anni in cui mi sono sentita una specie di mezzo matta, provo un grande senso di sollievo nel rendermi conto che non ero, non sono un caso folckloristico. A 48 anni ho avuto l'ultima mestruazione. Non ho fatto alcun trattamento sostitutivo durante la menopausa, anche perché probabilmente ne ho sottovalutato gli effetti; non avendo avuto caldane, ho prestato poca attenzione alle difficoltà circa il sonno, ai disturbi dell'umore, ad un ingrassamento di circa 25 kg, a un cambiamento della mia situazione intestinale, aggravata anche da un'intolleranza al lattosio di cui sono diventata consapevole tardi e che sta peggiorando con gli anni; così, da stitica che ero, sono diventata colitica. Prendo fermenti lattici, ed enzimi per il lattosio, ma mi capita di andare di corpo parecchie volte al giorno, talvolta di avere crampi e diarrea; più di rado sono lievemente stitica. E dimenticavo un dettaglio: per quanto non abbia nessuna vita sessuale, una cistite all'anno di solito me la faccio, in genere in concomitanza con disturbi intestinali estivi. No, non faccio ABG: tanto so più che bene la faccenda. Tutta la mia storia mi ha portato a evitare medici, a non fare né controlli, né esami. So che tutto ciò è pericoloso e sbagliato, ma mi trovo in questa condizione. Per quanto riguarda la vagina, l'età e la mancanza di sesso, mi hanno fatto precipitare in una condizione simile alla verginità: l'ultima visita ginecologica mi ha fatto proprio male, perciò ho pure paura di rifarla. So di essere stata lunghissima e forse dispersiva, ma non sono riuscita a raccontarvi la mia storia che così. Sono contenta, essendo giunta sino a voi, di aver scoperto che le nostre vicende sono molto più comuni di quel che pensassi. Inutile negarlo, accarezzo il sogno mi arrivi tramite voi e i vostri specialisti la dritta che aspetto da una vita!

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: ven set 11, 2020 2:52 pm
da Giulietta54
A petalina 76 e a tutte.
Non ho grande dimestichezza col computer. Questa è la 3a volta, oggi, che tento di interloquire con petalina 76 e le altre e mi va buca :-pc . Alla fine del precedente tentativo, ho cliccato su Salva in bozze: non si è salvato nulla e ho perso pure il mio scritto. Se per caso sto violando regole del forum, vi prego di scusarmi e di darmi il tempo di impararle, ricordandomele, se vi sarà possibile
Ora non ho proprio la forza di riscrivere di nuovo.
Segnalo, se riuscirò a farvi arrivare questo messaggio, che per chi è goffo come me col computer, parlare con voi non è facilissimo.
In sintesi chiedevo a petalina 76 se i miei due precedenti, lunghissimi scritti fossero complessivamente esaustivi o se debba comunque rispondere al questionario.
Nel caso dovessi compilare questo questionario, cerco nel forum un qualcosa con le domande '' prestampate '', ma non trovo nulla.
Per completare la mia storia debbo fare una precisazione. Dopo il break con mio marito (che nelle mie intenzioni, sarebbe dovuto durare un annetto e dura tuttora ), per circa dieci e forse più anni non ho avuto cistiti. Si stanno ripresentando una o, e neanche sempre, due volte all'anno con l'invecchiamento, cioè all'incirca dai sessant'anni. Le tratto nel modo classico:antibiotico, fermenti lattici, acqua. Dopo, sto bene. Si associano, l'ho già scritto, a disordini intestinali, ma non sempre. E allora? Il dubbio che ho è legato alle piccole perdite di urina. Non sempre riesco a cambiarmi e sciacquarmi subito. Talvolta nel caso della classica goccina neanche mi accorgo di averla persa. Ma l'urina fermenta, produce batteri, e dunque non sarà che... :humm: ?
E ora neanche salvo in bozze: clicco su Invia, e spero bene.
Buffo sarebbe se io pensassi di aver perso tutti i messaggi di oggi e invece fossero arrivati tutti, a mia insaputa. In tal caso, oltre che delucidazioni, chiedo scusa. :flower:

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: ven set 11, 2020 10:27 pm
da Biogiu
Ciao Giulietta, purtroppo i tuoi messaggi di oggi non sono arrivati.
Sarebbe meglio se compilassi il questionario, per aiutarci a risponderti ed aiutarti.
Petalina ti aveva indicato dove trovare le domande: viewtopic.php?f=296&t=4443
Clicca su questo link, copia le domande e incollale nel tuo prossimo messaggio, con le risposte.
Ti aspettiamo!

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: dom set 13, 2020 3:29 pm
da signo
Benvenuta sul forum Giulietta! Ne hai passate di tutti i colori, ora cerchiamo di venirne fuori. A Cagliari le utenti si possono rivolgere al ginecologo dr. NIEDDU, lo conosci per caso? Trovi qui il suo recapito. Poi ti cerco anche l'indirizzo di una fisioterapista nella tua zona, così da fare al più presto una valutazione dei muscoli pelvici.
Puoi contattare la fisioterapista Giovanna Pirisi, qui trovi la sua pagina internet. Non aspettare troppo!

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: gio set 17, 2020 10:13 pm
da Giulietta54
Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano?
Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro?

Rispondo all'intero gruppo di domande.
A parte la mia primissima, terribile cistite, purulenta, in età prepuberale, per il resto la mia vita è stata segnata, dapprima nella giovinezza e nell'età adulta, da cistiti legate unicamente ai rapporti sessuali, con un'elevata carica di escherichia coli, sempre lui. Dopo l'interruzione della mia vita sessuale, sono stata a lungo bene( quanto a cistiti; lascio perdere le condizioni di sensi e anima). Però adesso (ho appena compiuti sessantasei anni) le cistiti si stanno ripresentando da circa cinque-sei anni, seppure con modalità e frequenze totalmente diverse da quelle del passato.

Come ho già raccontato, le cistiti da luna di miele, di cui avevo sofferto sin da ragazza, dopo il matrimonio erano diventate un incubo. Ho già riferito molto dettagliatamente (nella mia storia) le analisi, le diagnosi, le terapie fatte e proposte. Ripeterò qui solo che mi fu praticata una inutile(le cistiti si ripresentarono) tomia del collo della vescica, che avrebbe dovuto eliminare un ristagno di urina, creato da una stenosi del collo della vescica. Il ristagno invece rimase(avevo anche una megavescica e i muscoli detrusori sfiancati, così mi pare di ricordare ). I sintomi principali furono pressoché intollerabili sino a prima della tomia, divennero ''solo'' molto molto fastidiosi fisicamente, ma del tutto intollerabili mentalmente dopo la tomia, visto che ormai mi sentivo come un topo in trappola; dopo questa precisazione, eccovi i sintomi: urine maleodoranti, in un modo per me riconoscibilissimo, e torbide, tenesmo, continuo stimolo alla minzione che produceva due gocce di urina e uno spasmo finale, senso di infiammazione all'uretra che si irradiava, con minore intensità, al basso addome, brividi di freddo collegati agli spasmi. Prima della tomia avevo come la sensazione che l'uretra fosse infilzata da un ferro da calza. Curavo l'infezione con l'antibiotico scelto in base all'ABG .

Talvolta il farmaco eliminava ogni fasidio, altre volte, anche a cura conclusa, restava per qualche giorno un vago senso di peso e lieve infiammazione alle parti basse (ciò mi succede anche con le cure alle cistiti attuali). Un sintomo che ho conosciuto bene è anche il bruciore nell'urinare: l'ho provato durante la famosa cistite da bambina. Devo però dire che quella sensazione urente non si è mai più ripresentata, neanche nelle mie cistiti peggiori.

La frequenza. Bella domanda. Mettiamola così, circa le cistiti da luna di miele: conclusa la cura antibiotica, avevo un rapporto; se mi andava male, due-quattro giorni dopo mi tornava la cistite. Se mi andava bene, la cistite si ripresentava di solito al terzo, quarto rapporto. Ma siccome seguiva la cura antibiotica, che mi veniva prescritta anche per 10 gg, siccome poteva capitare che i rapporti si distanziassero maggiormente, ad occhio direi che viaggiavo tra le otto e le dieci cistiti all'anno. Vogliamo riassumere? Erano davvero TANTE, TROPPE ! La mia e di mio marito era davvero una situazione pazzesca, stra-infelice. Fu fatto anche l'esperimento, alcune volte, di far analizzare le urine a tempo debito dopo la fine del ciclo antibiotico: l'escherichia non c'era.

Frequenza delle cistiti attuali: mi vengono talvolta anche in inverno, ma preferiscono l'estate. C'è l'anno(raro) in cui la scampo; in genere, però, me ne faccio una o due all'anno. Se da ragazza e da adulta ero stitica, ora sono colitica. Talvolta non vado di corpo per uno o due giorni, ma è più frequente che ci vada numerose volte al giorno, con feci molli o non formate. Ho sviluppato un'intolleranza al lattosio. Talvolta, per motivi non sempre spiegabili, ho forti crampi intestinali che solo dopo un'oretta si attenuano ''grazie'' a ciò che preannunciavano: un attacco di diarrea. Frequentemente, anche se non sempre, le mie attuali cistiti coincidono con disturbi intestinali viranti verso la diarrea, che a volte precede la cistite, a volte la segue. Prendo spesso probiotici. Ovviamente li considero obbligatori quando assumo gli antibiotici per la cistite . Ma talvolta le cistiti arrivano senza che l'intestino dia decisi segnali di disordine(''imperfetto'' lo è, comunque, sia ben chiaro: e c'è il gonfiore, e c'è la vaga dolenzia, qualcosa c'è quasi sempre, anche se magari in forma lievissima). Ma, insomma, quando mi ritrovo con fastidietti che quasi neanche percepisco, tanto ci sono abituata, mi viene da pensare che la causa di quella certa cistite non sia l'intestino o, almeno, non solo l'intestino. Siccome si sono accentuate quelle perdite di urina che mi furono regalate dalla tomia, ho anche il dubbio che talvolta l'urina che ristagna sull'assorbente, fermentando, crei batteri. E siccome non sempre mi trovo nelle condizioni di potermi immediatamente cambiare, ecco che i giochi son fatti. L'incontinenza urinaria è senz'altro aumentata con l'età: ciò che ''perdevo'' dopo la tomia era meno di ciò che ''perdo'' ora; un tempo mi bastava un salvaslip, ora devo usare assorbenti normali. Peró le perdite neanche ora sono <<a prescindere>>: necessitano, ad esempio, di un forte e non previsto colpo di tosse o starnuto, che può causare la perdita anche se ho urinato un attimo prima, il che conferma la presenza di un ristagno. Oppure, se ho la vescica piena e cammino, la perdita sarà più decisa. Invece se sto a letto o seduta, senza starnuti e simili, non ho nessun segno d'incontinenza.

Non ho mai mentalmente associato a cistiti tutti gli altri casi da voi elencati.

Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti (se soffri di cistite)? Cosa riportano?

Ero piena di esami urine e urinoculture nel periodo delle cistiti da luna di miele: segnalavano regolarmente elevate cariche di escherichia, nitriti, emazie, leucociti. Vi ricordo anche che io e mio marito fummo pure curati per una chlamydia. Attualmente invece prendo l'antibiotico e basta. Tanto lo so che il nemico è sempre LUI. Magari mi sbaglierò, ma ho questo convincimento, oltre che un'enorme stanchezza e un'estrema disillusione.

Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione?

Li avevo nel periodo delle cistiti da luna di miele. Monitoravo la disgrazia, senza che nessuno mi desse consigli davvero utili per evitarla. Alla fine, niente più sesso, niente più stick, fine di quella disgrazia, inizio di ben diversa disgrazia...

Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi?
Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente?

Ai tempi d'oro della lotta contro il mostro bevevo i famosi due litri. Ora proprio no. Berrò un litro d'acqua circa. Bevo due litri solo quando ho la cistite. Non ho segnato il diario delle pipì giornaliere. Perdura la tendenza a rimandare (che mi veniva giustamente rimproverata sin da bambina). Vi ricordo però che, da bambina, potevo farmela addosso un attimo dopo essere stata in bagno. Comunque direi che urino tra le cinque-sette volte al giorno se sono a casa; ma, quando lavoro, non vado quasi mai in bagno, quindi la media scende a quattro-cinque volte.
Non mi è chiaro che cosa sia un getto doppio, segno che il mio dev'essere unico. Se ho bevuto abbastanza, il getto è abbondante, altrimenti è scarso; idem se ho urinato da poco. Spesso comunque mi resta un vago senso di insoddisfazione. A riprova che ho davvero un ristagno, se spingo, esce un altro po'di urina. Per essere precisi, quando urino, il getto inizialmente è un po'meno abbondante che qualche secondo dopo.

Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa?

Quando li avevo, era un momento critico quello della penetrazione, perché un po'mi doleva. L'atto in sé non mi procurava dolore. Invece restavo come pesta dopo: per 12/24 ore avvertivo una lieve dolenzia e uno sgradevole bruciorino a contatto di acqua e pipì.

Soffri anche di candida e/o infezioni vaginali? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco?
Cistiti e vaginiti sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali?
Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano?

Attualmente non accuso particolari disturbi vaginali, da molto tempo. Si possono, però, avere infezioni asintomatiche? Lo chiedo, perché non faccio visite ginecologiche da molto (sei anni? Anche di più?). Un tempo reggevo accettabilmente queste visite, ma, con la menopausa e la fine della vita sessuale, esse sono diventate prima sgradevoli, poi proprio dolorose. In particolare ho un pessimo ricordo dell'ultima visita, in cui ho sudato davvero freddo, nonostante il medico cercasse di tranquillizzarmi , dicendomi che stava usando uno speculum da vergine. Ricordo che mi prescrisse un lubrificante vaginale, forse in quell'occasione mi fece il mio ultimo(!)pap test, ma non mi pare mi avesse riscontrato un'infezione vaginale. Certo, nella mia vita ho avuto delle infezioni vaginali, ma, direi, più da giovane che da adulta. E, almeno in apparenza, non sono certo state le infezioni vaginali il mio problema più frequente. Sicuramente(con esami, cioè tamponi, presumo) mi fu riscontrata un'infezione da cocchi(sintomo: una puzza terribile), una chlamydia(sintomo: uretriti e cistiti). Sicuramente, specie da ragazza, ho avuto la candida. Non ricordo assolutamente né se diagnosticata con tamponi, né caratterizzata da quali sintomi. Ho un vago ricordo di forti pruriti, odori sgradevoli: ma erano legate a una candidosi? Non saprei dire. Da adulta non ricordo diagnosi di candida: ciò è senz'altro singolare, se si considera la carrettata di antibiotici che ingollai in quell'epoca. Ciò però mi spinge a supporre che, a dispetto della situazione, la candida non mi venisse. A meno che non possa essere asintomatica, e allora potrei averla persino adesso!
Forse potrebbe essere una buona idea, visto che sono vostra socia, che io mi faccia un tampone vaginale da me, come anche che mi controlli le urine con gli stick tanto per cominciare ad orientarmi...


Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti?

Da sempre ho preferito biancheria in cotone o seta, autoreggenti, no perizomi, no indumenti che ti si in filino nel sedere o nella patata: quindi ho fatto scelte che non mi hanno creato bruciori. Gli assorbenti non mi hanno creato bruciori.
Che metodo contraccettivo usi?
Usavo la pillola. Mal tolleravo il preservativo perché lo trovavo un po'irritante. Durante gli anni delle fecondazioni assistite e delle fecondazioni artificiali ovviamente ho subito forti trattamenti ormonali.

Utilizzi lubrificante durante i rapporti?
No, non lo utilizzavo e senz'altro avrei fatto meglio ad usarlo. Ma nessuno me ne parlò come di un aiuto. Devo essere franca: quasi non sapevo che esistessero i lubrificanti vaginali...Mia riprovevole ignoranza o tempi oscuri?

Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?

Lo ripeto: sì, le maledette comparivano dopo due, tre, quattro giorni.

Utilizzi detergente intimo?

Ho senz'altro peccato in un eccesso di igiene intima sino a che è durata la mia vita sessuale e anche in seguito. Usavo i detergenti consigliatimi dai ginecologi, più volte al giorno. Adesso, da vari anni, invece, di norma, risciacquo la vulva con semplice acqua; uso il detergente solo per la zona anale, prevalentemente quando vado di corpo.

L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni?

Ho risposto a questa domanda alla voce <<Frequenza delle cistiti attuali>>. Ho l'impressione, per usare un termine molto in voga, di aver sofferto da sempre della sindrome dell'intestino irritabile: nella variante stitica, tra l'infanzia e l'età adulta; nella variante mista, mentre avanzavano la menopausa e l'età, variante caratterizzata da evacuzioni frequenti durante la giornata e da episodi di diarrea, più frequenti rispetto agli episodi di modesta stipsi. Certo una bella colonscopia sarebbe opportuna. Ma con questo virus...

Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo?

Non ne sono certa. Mi pare di sì. Ma riesco a contrarlo poco, se sto contraendo il muscolo giusto! Finisco per contrarre bene quello dell'ano.

Hai mai provato a fare qualche automassaggio?

Ho visto che lo spiegate, ma mi sento molto goffa, perciò non ci ho mai provato.

Il calore ti aiuta?

Sì, durante le cistiti rifuggo il freddo. Il caldo non è che mi aiuti, ma almeno è la condizione in cui mettermi nell'infuriare della tempesta.


Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo?

Mi stanno venendo dubbi circa la vestibolite: la penetrazione dolorosa, i bruciori postcoitali, la stenosi del collo della vescica... E poi tutta quella storia molto particolare, vissuta da bambina, che ho raccontato nella prima puntata della mia storia...

Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali?

Per il momento no. Vi leggo parecchio. Penso molto. Nel mentre mi è pure venuta la mia cistite annuale. Senza apparenti disturbi intestinali: 6 gg di cefixima (senza esami), 2 litri d'acqua al dì, 2 capsule al dì AxiBoulardi. Per curiosità, ho cercato il D mannosio in farmacia. Nell'immediato, ho trovato e comprato il Mannocist-D della Krymi: bustine di mannosio da 1,5 g. Ma le indicazioni del bugiardino mi hanno disorientato: 1 bustina al mattino e 1 bustina metà pomeriggio, a stomaco e vescica vuoti e aspettando almeno 40', prima di mangiare. Non ricordo bene le vostre istruzioni, ma direi che prevedete dosi ben maggiori e soprattutto, con elementare buon senso, una dose prima del riposo notturno. Così io sono andata ad occhio, talvolta prendendo tre bustine, mattina, pomeriggio, notte, talaltra prendendone due, l'ultima delle
quali sempre di notte. Con stamani ho preso l'ultimo antibiotico. Avverto comunque quel vago senso di peso e di fastidio che continuo a a sentire per qualche giorno, dopo che finisco il ciclo di antibiotico. Ah! E nel fare la pipì, la mattina, ho eseguito, non so quanto bene, la manovra del dito. Se voleste darmi urgentemente un protocollo da seguire, vi sarei grata. Vedo che mi avete suggerito il nome di un ginecologo, dal quale però nessuna di voi è mai andata, perché nessuna esprime pareri. E poi mi suggerite una fisiatra, mi pare, a cui però non so bene neanche che cosa dovrei principalmente dire.
Invece ho conosciuto, e mi ha conosciuto bene, al tempo degli urologi il '' vostro '' dottor Porru; allora era molto
giovane. Adesso purtroppo lavora a Pavia. Non so se si ricorderà di me; forse sì. Non so se potrebbe essere una buona idea contattarlo telefonicamente per chiedergli un consiglio.

Di quali altre patologie soffri?

Apparentemente non soffro di nulla, a parte ciò che vi ho raccontato. Inoltre sono troppo grassa. Da snella che ero sono diventata obesa. Periodicamente riesco a perdere in po'di chili. Vista l'età e l'altezza, dovrei pesare sui 60/64 kg: sono riuscita a scendere a 74 rispetto agli 81 di metà giugno. Ovviamente dovrei insistere(lo sto facendo) e rivolgermi a un dietologo. Dovrei soprattutto controllarmi nel complesso. Infatti potrei avere di tutto e di più, perché da anni e anni e anni non faccio alcun controllo. Tutte le vicissitudini con gli urologi, con i ginecologi,nel vano tentativo di avere un figlio, mi hanno sfiancato. Quelli che hanno resistito più a lungo sono stati gli psichiatri, ma ormai non frequento più neanche quelli. Sono diventata pure ipocondriaca e ciò non aiuta.

Che sport pratichi?

Qui rido veramente: nessuno!

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: ven set 18, 2020 10:02 pm
da petalina75
Ciao Cara Giulietta,
ho letto dettagliatamente la tua storia, sei stata molto precisa nel raccontare cio' che ti ha afflitto in questi anni.
Nella tua storia ci vedo una componente contratturale che ha il suo culmine nella cistite post-coitale, ed una componente psicologica, la paura, la vergogna ai rapporti, il viverli come un qualcosa di "sporco" e tabu': questo puo' aver portato involontariamente a contrarre i muscoli pelvici e ad aver causato la patologia.
Peccato tu non possa essere entrata nel forum quando eri piu' giovane, ma vediamo lo stesso di aggiustare la situazione.
Intanto Signo ti ha gentilmente fornito il nome di una fisoterapista del pavimento pelvico: devi capire, dopo tutti questi anni di comportamenti errati ed assunzione di antibiotici, come stai messa. Io partirei da una valutazione specialistica, che ti puo' dare molte utili informazioni.
Giulietta54 ha scritto:Frequenza delle cistiti attuali: mi vengono talvolta anche in inverno, ma preferiscono l'estate.

io le ho sempre avute d'estate non so perche'. Potresti attingere spunti da questo link: Cistite Cronica ricorrente
Su questo Link trovi anche come ti devi comportare riguardo all'intestino con problemi di colite/stitpsi.
Leggo che sei allergica al lattosio. Cerca di evitare tutto cio' che lo contiene, ti lascio un link nel caso dovessero presentarsi coliche Massaggio al colon: viewtopic.php?f=107&t=4265
Sarebbe utile fare un ciclo di Fermenti lattici come gli x Flor o Nutriflor. Tu cosa stai usando?
Giulietta54 ha scritto: Comunque direi che urino tra le cinque-sette volte al giorno se sono a casa; ma, quando lavoro, non vado quasi mai in bagno, quindi la media scende a quattro-cinque volte.
Non mi è chiaro che cosa sia un getto doppio, segno che il mio dev'essere unico. Se ho bevuto abbastanza, il getto è abbondante, altrimenti è scarso; idem se ho urinato da poco. Spesso comunque mi resta un vago senso di insoddisfazione.

il mancato svuotamento e' indice di contrattura pelvica!
Giulietta54 ha scritto:Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?

Lo ripeto: sì, le maledette comparivano dopo due, tre, quattro giorni.

Soffrivi di cistite post-coitale. Posso lasciarti alcuni accorgimenti da usare, nel caso volessi riprendere i rapporti sessuali:
1) urinare sotto il getto dell'acqua calda nelle prime minzioni post rapporto.
2) stiramento degli otturatori interni con il pollice (bastano pochi secondi per parte);
3) veloce massaggio dei piriformi con la pallina da tennis;
4) applicare calore (va bene anche un cerotto thermacare);
5) due o tre esercizi di stretching del video di Frizzina;
6) kegel reverse come se non ci fosse un domani;
7) respirazione diaframmatica;
8) leggero massaggio esterno

guida al sesso sereno (una guida che vale la pena di leggere per vivere il sesso serenamente)
viewtopic.php?f=195&t=4371

Giulietta54 ha scritto: Peró le perdite neanche ora sono <<a prescindere>>: necessitano, ad esempio, di un forte e non previsto colpo di tosse o starnuto, che può causare la perdita anche se ho urinato un attimo prima, il che conferma la presenza di un ristagno. Oppure, se ho la vescica piena e cammino, la perdita sarà più decisa. Invece se sto a letto o seduta, senza starnuti e simili, non ho nessun segno d'incontinenza.

Questi sono tutti segnali che deve valutare e correggere una fisioterapista del pavimento pelvico!
Ti lascio ancora questo link da leggere: Trattamenti per la Contrattura Pelvica
e concludo con questi consigli.
-bandire assolutamente gli antibiotici, ed in caso di attacco batterico, seguire le linee guide indicate nel forum
-Sistemare l'intestino con fermenti mirati, e praticare in caso di coliche gli accorgimenti consigliati
-bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno
-usare abbondante lubrificante vaginale (es. il Lubrygin) in caso di ripresa rapporti sessuali.
-prendere confidenza con il muscolo puboccigeo per eseguire qualche Kegel -reverse (il che ti potrebbe anche aiutare per le perdite involontarie di urina) Esercizi Kegel reverse : Esercizi di Kegel reverse
-stabilire con un tampone completo vaginale comprendente il valore di ph e lattobacilli, come sei messa a difese locali
Forza Giulietta insieme ce la faremo a ricostruire un buon pezzettino di vita senza cistite!!

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: mer set 30, 2020 3:08 pm
da Giulietta54
Grazie a petalina 75, biogiu e signo :flower: Il 9 ottobre andrò dalla fisioterapista, la dottoressa Pirisi, che mi avete consigliato. Mi ha detto che mi farà una visita ginecologica e che lei lavora, se non ho capito male, ginecologicamente. Il tutto mi suona un po' misterioso, probabilmente voi avrete molto più chiaro di me a che tipo di ''lavoro'' sul mio corpo sto andando incontro.
Tu, petalina, mi hai chiesto che fermenti lattici io usi: alterno l'AxiBoulardi con l'Enterolactis plus. Che ne dici?

Sicuramente da qualche parte nel forum ci sarà scritto, perdona la domanda da neofita: cosa sono, dove e come trovo otturatori e piriformi su cui dovrei agire, non so bene come, col pollice? :please: Ma forse me lo spiegherà SUL CAMPO la dottoressa... :lol: :lol:
Sono andata a guardare tutto ciò che dovrei assumere e fare, se seguisse il protocollo che mi hai consigliato, petalina, e mi sono un po' spaventata :O.O:
Si tratta di una procedura molto impegnativa nella scansione della giornata e anche economicamente onerosa. Tu mi consigli di comprare TUTTO ciò che c'è scritto? Inclinerei anche, comunque, a rimandare la decisione sul protocollo alla visita dalla Pirisi, che presumo condivida la filosofia dell'associazione e vedrà coi propri occhi ciò che a voi ho solo potuto descrivere. Tu che dici? Mi interessa comunque sapere la tua posizione sui protocolli: vanno seguiti da cima a fondo o adattati alle singole situazioni?
Comunque ho chiesto alla Pirisi di leggere la mia storia: vorrei evitarle il contraccolpo di doverla ascoltare :shock: :lol: :lol:
Vi farò sapere dopo il 9. Per ora davvero :thanks:

Re: Una vita di cistite

MessaggioInviato: gio ott 01, 2020 9:59 pm
da petalina75
Giulietta54 ha scritto:Tu, petalina, mi hai chiesto che fermenti lattici io usi: alterno l'AxiBoulardi con l'Enterolactis plus. Che ne dici?

Ciao Giulietta!!
La mia domanda e': ti trovi bene?
Noi consigliamo i Nutriflor e gli X-Flor. Questi ultimi contengono anche lattoferrina, utile per il sistema immunitario.
Tuttavia, se l'intestino e' a posto, finisci il tuo ciclo di fermenti. Eventualmente, dopo una pausa, potrai provare quelli consigliati.
Giulietta54 ha scritto:Sicuramente da qualche parte nel forum ci sarà scritto, perdona la domanda da neofita: cosa sono, dove e come trovo otturatori e piriformi su cui dovrei agire, non so bene come, col pollice? Ma forse me lo spiegherà SUL CAMPO la dottoressa...

Si sul Forum c'e' tutto!
Ma la fisioterapista ti spieghera' sicuramente come agire! Io provo a metterti dei link utili che puoi guardare con tutta calma...non devi fare tutto subito, eseguire gli accorgimenti correttamente richiede tempo,pazienza e pratica...magari per ora concentrati sulla respirazione diaframmatica e qualche Kegel...il resto..verra'!
Esercizi di Kegel reverse
Videotutorial Rilassamento pelvico Automassaggi per rilassare il pavimento pelvico
Videotutorial Esercizi per piriformi Esercizi di rilassamento per i muscoli piriformi
Giulietta54 ha scritto:posizione sui protocolli: vanno seguiti da cima a fondo o adattati alle singole situazioni?

Diciamo che il forum propone protocolli che sono stati testati e ritenuti validi per le problematiche che ci vengono esposte.
Si possono anche adattare alla singola persona: provando, puoi scoprire che un prodotto non fa per te, e quindi eliminarlo o cambiarlo. Certamente chi ti ha in cura e ti visitera', potra' dare un giusto quadro della tua situazione,che noi a distanza non possiamo fare: da li' in avanti vedremo via via come agire!
E' assolutamente normale essere spaventati ed un po' a disagio per il bombardamento di tante nuove nozioni...e' capitato anche a me!! Calma e gesso, ti consiglio di leggere il Forum un pochino alla volta senza stressarti, troverai tanti consigli utili e ti si aprira' un mondo diverso!
Attendiamo il responso della visita! :ciao: