Una storia come tante - Valentina
Inviato: lun nov 16, 2020 11:37 am
Buon giorno a tutte,
sono una ragazza di 27 anni di Udine, ho vissuto in Austria per sette anni, e ora da due vivo a Milano. Di mestiere suono il violino, e questo mi porta a viaggiare moltissimo nei posti più disparati, stando spesso fuori casa durante le tournée.
Prima di iniziare a raccontarvi la mia storia, così simile a quella di tutte voi, volevo farvi sapere che senza di voi, questi mesi, non ce l'avrei fatta. E sono profondamente grata anche di avere l'occasione di scrivere queste righe, per poter condividere, confrontarmi e lasciarmi consigliare, sentendomi abbracciata dall'affetto, dal coraggio e dall'esperienza di tutte voi.
Sono da sempre intollerante al lattosio (Breath Test fatto!), e dall'estate scorsa soffro di disturbi intestinali (pancia gonfia, dissenteria, perdita di peso), forte astenia, ciclo non controllato (prendo yaz da 6/7 anni, e prima di questo momento non avevo avuto nessun problema), mi ammalavo ad ogni soffio di vento.
Dall'agosto 2019 inizio a frequentare il mio attuale compagno, il a settembre siamo insieme in Arabia Saudita a lavorare, e il 27 settembre per la prima volta nella mia vita ho un episodio di cistite (post coitale?). Mi ricordo ancora il viaggio in aereo disperata, imbarazzata e sfinita, e l'arrivo nella prima farmacia a Milano in lacrime. Mi diedero Monuril e Crambesse.
Il 5 ottobre, di nuovo una brutta cistite. Mi rivolgo ad un ginecologo a Milano (dott. Gnoni), che mi prescrive Furodantin E Gynocanesten per una lieve candida (di cui non mi ero nemmeno accorta), l'urinocoltura non l'ho potuta fare, stavo per partire per la Cina.
Il 28 ottobre di nuovo cistite, il medico di base mi prescrive Monuril, Dicoflor e Monurelle Plus.
Il 30 ottobre faccio il pap test (negativo) e mi rilevano ancora una lieve candida (di cui di nuovo non mi accorgo).
Il 12 novembre di nuovo cistite, ero in viaggio per Palermo e alla guardia medica dell'areoporto mi diedero Tavanic, Dicoflor e Monurelle.
Disperata, faccio fare le analisi al mio compagno (sperma e urine) e risulta positivo a Morganella Morganii, e gli prescrivono una settimana di Ciprofloxagina.
Il 5 dicembre di nuovo cistite, di nuovo Monuril, Dicoflor, Monurelle, Cistix; pochi giorno dopo riesco a fare un'urinocoltura che risulta negativa.
Il 9 dicembre faccio le analisi del sangue, in cui risultano diversi valori sballati, tra cui la cromogranina, NSE, glucosio, insulina.
Io nel frattempo ero sempre più stanca, una stanchezza infinita, sempre dissenteria più volte al giorno, ero dimagrita tantissimo.
Il 20 dicembre faccio una visita urologica (dott.ssa Oliva) a Milano, che mi prescrive urinocoltura (negativa) e un'ecografia all'addome (negativa).
Il 30 dicembre mi fanno una gastroscopia e il 14 gennaio una colonscopia, escludono la celiachi e mi diagnosticano una Gluten Sensitivity. Da gennaio mangio senza glutine e ad oggni posso dire che da alcuni mesi sto meglio, prendo fermenti lattici (cambiandoli sempre) non stop da mesi, e ora ho trovato un equilibrio.
Il 4 febbraio ripeto le analisi del sangue, i valori sono ancora sballati, ma trovano un virus: Mononucleosi, che spiegherebbe la stanchezza infinita dei mesi scorsi.
Il 10 febbraio, cistite. Urinocoltura positiva a E. Coli. L'urologa mi prescrive Ciprofloxagina per 7 giorni. Con il fatto che da lì a 10 giorni avevo un concerto molto importante, e avendomi detto il farmacista di possibili dolori a tendini, decido di aspettare a prendere l'antibiotico.
Il 25 febbraio di nuovo cistite, e prendo il famoso antibiotico prescrittomi due settimane prima.
Il 7 marzo all'improvviso mi accorgo di avere forte prurito vaginale, e un incomprensibile bruciore. Causa lockdown la ginecologa i consiglia di prendere Gynocanesten e poi dieci giorni dopo Meclon, Cistifluc Plus, candinet 2%.
Nulla, niente faceva effetto. Faccio un tampone vaginale, e risulta perfetto.
Io nello sconforto più totale, tutti mi dicevano che stavo benissimo e che non avevo assolutamente nulla, io che non riuscivo a resistere dal bruciore e dal prurito. Mi sentivo completamente matta.
Ho usato qualsiasi cosa nella disperazione (e solo ora capisco quanto ho fatto peggio!), detergenti di ogni tipo, bicarbonato, amido di mais, niente riusciva a calmare il disagio.
Sensazione di vescica mai vuota, urgenza minzionale, urina con le bolle.
A fine maggio la situazione sembrava essersi un pochino calmata, apparte il bruciore. Con tanta calma ho avuto dei giorni di benessere, rapporti molto belli con il mio compagno, sembrava essere tornato tutto normale.
5 giugno: forte cistite.
Mi ricordo ancora quando ho scoperto il vostro sito e la vostra associazione: ero rannicchiata sul pavimento del salotto, in lacrime, completamente sola e disarmata, ho digitato su google "cistite acuta aiuto". E ho trovato questo sito bianco e verde salvia, e l'ho letto tutto d'un fiato.
Ho ordinato i prodotti e seguito il protocollo per cistite acuta. Sono riuscita a resistere ai primi giorni (pensavo di non farcela, ho letteralmente stretto i denti), e dopo una settimana mi sembrava che la cistite fosse passata.
Il 12 giugno eseguo un'urinocoltura, referto: contaminazione.
I giorni dopo sono riuscita a trovare un'equilibrio, mi rimaneva un forte senso di mancato svuotamento, e bruciore intimo ad intermittenza.
E ho continuato a leggere, leggere e leggere, su FB, sul forum, mi sembrava di vedervi tutte lì, che parlavate a me e che mi prendevate per mano con i consigli e con la gentilezza instancabile delle risposte.
Ho passato un'estate molto bella, niente cistiti, pocissimo bruciore (nonostante il mare, il costume, il campeggio, i rapporti, i viaggi in macchina), fino al 22 settembre, quando il primo giorno di ciclo, improvvisamente, di notte, mi sento morire di bruciore, fortissimo. Passo tutta la notte in bagno, prendo cistalgan, d-mannosio, oki, neurofren, niente ha effetto, mi addormento sfinita.
Stick urine segnava solo leucociti, ph 7,5.
Poi vado avanti così ad alti e bassi per una settimana circa.
Il 3 ottobre, dopo un rapporto (mai doloroso), ho delle perdite rosso sangue senza apparente motivo, così anche due sere dopo.
Dall'8 novembre al 19 ho un periodo di benessere, rapporti mai dolorosi anche se frequenti, la situazione sembrava essersi calmata. Avevo iniziato lo stretching che consigliate, preso appuntamento con la dott.ssa Luglio (tempi di attesa lunghissimi) e con Galizia.
Il 19 rifaccio le analisi del sangue: i valori sono tutti tornati normali (apparte piastrine basse) e urinocoltura positiva a Enterocococo faecalis (anche se non sentivo particolare fastidio alla vescica, oltre al classico bruciore costante).
Benessere fino al 28 ottobre, poi di nuovo bruciore, di intensità variabile.
Finalmente arriva l'11 novembre, e riesco a farmi visitare dal dott. Galizia.
Gli racconto la mia storia, e sono veramente commossa dal fatto che finalmente, dopo mesi, qualcuno mi sta ascoltando, è competente, calmo, gentile, non fissa lo schermo del computer facendo il dattilografo mentre cerco di spiegare come mi sento.
Mi fa lo Swab Test (ipersensibilità vestibolare aumentata soprattutto in periuretrale) e mi fa una valutazione contrattura pelvica (contrattura pelvica agli otturatori e paracoccigei).
Mi diagnostica: Dolore pelvico da Vestibulodinia spontanea a provocata di grado moderato e ipertono di muscoli pelvici. Sintomi irritativi innervazione distrettuale.
Mi dice di continuare con la prevenzione per la cistite cronica e di prendere Expose (mezza cp 2 volte al giorno), vitamina B12, Alanerv (2cp) e Laroxyl (2/8 gocce), più la fisioterapia e lo stretching a casa.
Esco dalla visita esausta e felice, finalmente questo buio ha un nome e un cognome, un protocollo da seguire, non sono matta, non è tutto nella mia testa, c'è una spiegazione.
Chiaramente sono molto spaventata e arrabbiata (perchè a me? cosa ho sbagliato? come è potuto succedere?), ho paura di non riuscire ad uscirne, ho paura che mi rovini i rapporti con il mio compagno, di non riuscire a viaggiare, di vivere costantemente nel dolore, ma questa è l'irrazionale paura di sentire dolore in un punto dove siamo così vulnerabili anche a livello emotivo e di identità.
Vorrei chiedervi alcune cose, proprio pratiche, a voi esperte combattenti:
Riguardo alla terapia:
- io prendo attualmente Expose (ho iniziato a prendere mezza pastiglia e il primo giorno mi sono sentita drogata tutto il giorno (ho pure preso un muretto con la macchina.....). Il giorno dopo ho ridotto a 1/4+1/4, e stavo bene. Il giorno dopo di nuovo 1/2 e di nuovo spaesamento e mal di testa. Cosa ne pensate? Cercare di tenere duro o continuare per un po' con il 1/4?
- è possibile che Alanerv faccia venire mal di testa e giramenti al mattino?
- io sto prendendo magnesio supremo mattina e sera, lo sospendo perchè già dentro Alanerv?
- è utile che faccia prevenzione del protocollo Miriam, visti episodi di candida (anche se non me ne sono mai accorta)?
- mi sembra di aver letto che anche la vulvodinia può dare delle perdite bianche; io qualche volta le ho, sono bianche e filamentose, e le vedo anche in vagina, non riesco mai a capire se sono la famosa candida oppure appunto qualcos'altro.
- cosa posso fare, apparte il calore e lo stretching, nei giorni bui o nei momenti di bruciore intensissimo, quando nessun antidolorifico fa effetto?
- quando il bruciore è insopportabile ho provato ad applicare Saginil gel, ma senza grandissimi effetti..dovrei insistere su più giorni, o creme applicate a lungo sensibilizzano facendo peggio?
- ho letto di altre creme, come Calagin gel oppure Ausilim, Arica Heel, Propast crema, e non riesco a capirne la differenza e cosa sarebbe più indicato nel mio caso..avete qualche consiglio?
- Il maggior bruciore mi deriva ogni volta che urino: può essere l'urina che tocca il mio punto più sensibile della vestibulodinia? cosa potrei fare?
- Riassumendo sto prendendo: dmannosio (fase aucta vista urinocoltura), prudodefend (1 mattina), puro gag (1 mattina), alanerv (2), Expose (1/4+1/4), B12, Xflor, Basenpulver (sera), Magnesio (mattina sera), Lattoferina. Non è tanto? Manca qualcosa?
Riguardo alle abitudini:
- L'intimo 100% cotone deve esserlo solo sul tassello o in tutta la mutanda?
- Il cuscino per sedersi è effettivamente utile? (Mi capita spesso in orchestra di stare seduta tante ore senza potermi alzare)
- Prima del lockdown stavo facendo delle sedute di depilazione laser (non completo, ma comunque anche inguinale), è indicato per la vestibulodinia o dovrei sospendere?
- Mi sembra di aver capito che l'automassaggio vaginale vada fatto solo a ore 5 e 7. E invece a ore 12 (zona uretra) che per me è la parte più infiammata?
Posso fare qualcos'altro, di cui mi sto dimenticando? Voglio fare tutto il possibile, voglio uscirne!!
Una volta qualcuna di voi ha scritto "è bello potermi prendere cura di me", e questo è vero, siamo costrette a fermarci e ad ascoltarci, a prenderci del tempo esclusivamente per noi, e questo è un insegnamento prezioso.
Quindi questa è la mia storia, in cui voi -proprio voi- mi avete cambiato la vita, dato un senso e probabilmente salvata.
L'altro giorno ero a bere un caffè con un'amica, mi racconta di avere la cistite e di aver preso Crambesse e Monuril: credo di aver urlato un NO imbarazzante, in mezzo a tutti.
E vorrei urlarlo davvero al mondo, questo NO, che non è possibile, che ancora e ancora e ancora si agisca con leggerezza e ignoranza a riguardo, e mi rendo conto di quanto sono stata fortunata a scoprire l'associazione.
Per me, e per tutte le donne che conosco e che incontrerò nella mia strada.
Grazie che ci siete, dal cuore.
Valentina
sono una ragazza di 27 anni di Udine, ho vissuto in Austria per sette anni, e ora da due vivo a Milano. Di mestiere suono il violino, e questo mi porta a viaggiare moltissimo nei posti più disparati, stando spesso fuori casa durante le tournée.
Prima di iniziare a raccontarvi la mia storia, così simile a quella di tutte voi, volevo farvi sapere che senza di voi, questi mesi, non ce l'avrei fatta. E sono profondamente grata anche di avere l'occasione di scrivere queste righe, per poter condividere, confrontarmi e lasciarmi consigliare, sentendomi abbracciata dall'affetto, dal coraggio e dall'esperienza di tutte voi.
Sono da sempre intollerante al lattosio (Breath Test fatto!), e dall'estate scorsa soffro di disturbi intestinali (pancia gonfia, dissenteria, perdita di peso), forte astenia, ciclo non controllato (prendo yaz da 6/7 anni, e prima di questo momento non avevo avuto nessun problema), mi ammalavo ad ogni soffio di vento.
Dall'agosto 2019 inizio a frequentare il mio attuale compagno, il a settembre siamo insieme in Arabia Saudita a lavorare, e il 27 settembre per la prima volta nella mia vita ho un episodio di cistite (post coitale?). Mi ricordo ancora il viaggio in aereo disperata, imbarazzata e sfinita, e l'arrivo nella prima farmacia a Milano in lacrime. Mi diedero Monuril e Crambesse.
Il 5 ottobre, di nuovo una brutta cistite. Mi rivolgo ad un ginecologo a Milano (dott. Gnoni), che mi prescrive Furodantin E Gynocanesten per una lieve candida (di cui non mi ero nemmeno accorta), l'urinocoltura non l'ho potuta fare, stavo per partire per la Cina.
Il 28 ottobre di nuovo cistite, il medico di base mi prescrive Monuril, Dicoflor e Monurelle Plus.
Il 30 ottobre faccio il pap test (negativo) e mi rilevano ancora una lieve candida (di cui di nuovo non mi accorgo).
Il 12 novembre di nuovo cistite, ero in viaggio per Palermo e alla guardia medica dell'areoporto mi diedero Tavanic, Dicoflor e Monurelle.
Disperata, faccio fare le analisi al mio compagno (sperma e urine) e risulta positivo a Morganella Morganii, e gli prescrivono una settimana di Ciprofloxagina.
Il 5 dicembre di nuovo cistite, di nuovo Monuril, Dicoflor, Monurelle, Cistix; pochi giorno dopo riesco a fare un'urinocoltura che risulta negativa.
Il 9 dicembre faccio le analisi del sangue, in cui risultano diversi valori sballati, tra cui la cromogranina, NSE, glucosio, insulina.
Io nel frattempo ero sempre più stanca, una stanchezza infinita, sempre dissenteria più volte al giorno, ero dimagrita tantissimo.
Il 20 dicembre faccio una visita urologica (dott.ssa Oliva) a Milano, che mi prescrive urinocoltura (negativa) e un'ecografia all'addome (negativa).
Il 30 dicembre mi fanno una gastroscopia e il 14 gennaio una colonscopia, escludono la celiachi e mi diagnosticano una Gluten Sensitivity. Da gennaio mangio senza glutine e ad oggni posso dire che da alcuni mesi sto meglio, prendo fermenti lattici (cambiandoli sempre) non stop da mesi, e ora ho trovato un equilibrio.
Il 4 febbraio ripeto le analisi del sangue, i valori sono ancora sballati, ma trovano un virus: Mononucleosi, che spiegherebbe la stanchezza infinita dei mesi scorsi.
Il 10 febbraio, cistite. Urinocoltura positiva a E. Coli. L'urologa mi prescrive Ciprofloxagina per 7 giorni. Con il fatto che da lì a 10 giorni avevo un concerto molto importante, e avendomi detto il farmacista di possibili dolori a tendini, decido di aspettare a prendere l'antibiotico.
Il 25 febbraio di nuovo cistite, e prendo il famoso antibiotico prescrittomi due settimane prima.
Il 7 marzo all'improvviso mi accorgo di avere forte prurito vaginale, e un incomprensibile bruciore. Causa lockdown la ginecologa i consiglia di prendere Gynocanesten e poi dieci giorni dopo Meclon, Cistifluc Plus, candinet 2%.
Nulla, niente faceva effetto. Faccio un tampone vaginale, e risulta perfetto.
Io nello sconforto più totale, tutti mi dicevano che stavo benissimo e che non avevo assolutamente nulla, io che non riuscivo a resistere dal bruciore e dal prurito. Mi sentivo completamente matta.
Ho usato qualsiasi cosa nella disperazione (e solo ora capisco quanto ho fatto peggio!), detergenti di ogni tipo, bicarbonato, amido di mais, niente riusciva a calmare il disagio.
Sensazione di vescica mai vuota, urgenza minzionale, urina con le bolle.
A fine maggio la situazione sembrava essersi un pochino calmata, apparte il bruciore. Con tanta calma ho avuto dei giorni di benessere, rapporti molto belli con il mio compagno, sembrava essere tornato tutto normale.
5 giugno: forte cistite.
Mi ricordo ancora quando ho scoperto il vostro sito e la vostra associazione: ero rannicchiata sul pavimento del salotto, in lacrime, completamente sola e disarmata, ho digitato su google "cistite acuta aiuto". E ho trovato questo sito bianco e verde salvia, e l'ho letto tutto d'un fiato.
Ho ordinato i prodotti e seguito il protocollo per cistite acuta. Sono riuscita a resistere ai primi giorni (pensavo di non farcela, ho letteralmente stretto i denti), e dopo una settimana mi sembrava che la cistite fosse passata.
Il 12 giugno eseguo un'urinocoltura, referto: contaminazione.
I giorni dopo sono riuscita a trovare un'equilibrio, mi rimaneva un forte senso di mancato svuotamento, e bruciore intimo ad intermittenza.
E ho continuato a leggere, leggere e leggere, su FB, sul forum, mi sembrava di vedervi tutte lì, che parlavate a me e che mi prendevate per mano con i consigli e con la gentilezza instancabile delle risposte.
Ho passato un'estate molto bella, niente cistiti, pocissimo bruciore (nonostante il mare, il costume, il campeggio, i rapporti, i viaggi in macchina), fino al 22 settembre, quando il primo giorno di ciclo, improvvisamente, di notte, mi sento morire di bruciore, fortissimo. Passo tutta la notte in bagno, prendo cistalgan, d-mannosio, oki, neurofren, niente ha effetto, mi addormento sfinita.
Stick urine segnava solo leucociti, ph 7,5.
Poi vado avanti così ad alti e bassi per una settimana circa.
Il 3 ottobre, dopo un rapporto (mai doloroso), ho delle perdite rosso sangue senza apparente motivo, così anche due sere dopo.
Dall'8 novembre al 19 ho un periodo di benessere, rapporti mai dolorosi anche se frequenti, la situazione sembrava essersi calmata. Avevo iniziato lo stretching che consigliate, preso appuntamento con la dott.ssa Luglio (tempi di attesa lunghissimi) e con Galizia.
Il 19 rifaccio le analisi del sangue: i valori sono tutti tornati normali (apparte piastrine basse) e urinocoltura positiva a Enterocococo faecalis (anche se non sentivo particolare fastidio alla vescica, oltre al classico bruciore costante).
Benessere fino al 28 ottobre, poi di nuovo bruciore, di intensità variabile.
Finalmente arriva l'11 novembre, e riesco a farmi visitare dal dott. Galizia.
Gli racconto la mia storia, e sono veramente commossa dal fatto che finalmente, dopo mesi, qualcuno mi sta ascoltando, è competente, calmo, gentile, non fissa lo schermo del computer facendo il dattilografo mentre cerco di spiegare come mi sento.
Mi fa lo Swab Test (ipersensibilità vestibolare aumentata soprattutto in periuretrale) e mi fa una valutazione contrattura pelvica (contrattura pelvica agli otturatori e paracoccigei).
Mi diagnostica: Dolore pelvico da Vestibulodinia spontanea a provocata di grado moderato e ipertono di muscoli pelvici. Sintomi irritativi innervazione distrettuale.
Mi dice di continuare con la prevenzione per la cistite cronica e di prendere Expose (mezza cp 2 volte al giorno), vitamina B12, Alanerv (2cp) e Laroxyl (2/8 gocce), più la fisioterapia e lo stretching a casa.
Esco dalla visita esausta e felice, finalmente questo buio ha un nome e un cognome, un protocollo da seguire, non sono matta, non è tutto nella mia testa, c'è una spiegazione.
Chiaramente sono molto spaventata e arrabbiata (perchè a me? cosa ho sbagliato? come è potuto succedere?), ho paura di non riuscire ad uscirne, ho paura che mi rovini i rapporti con il mio compagno, di non riuscire a viaggiare, di vivere costantemente nel dolore, ma questa è l'irrazionale paura di sentire dolore in un punto dove siamo così vulnerabili anche a livello emotivo e di identità.
Vorrei chiedervi alcune cose, proprio pratiche, a voi esperte combattenti:
Riguardo alla terapia:
- io prendo attualmente Expose (ho iniziato a prendere mezza pastiglia e il primo giorno mi sono sentita drogata tutto il giorno (ho pure preso un muretto con la macchina.....). Il giorno dopo ho ridotto a 1/4+1/4, e stavo bene. Il giorno dopo di nuovo 1/2 e di nuovo spaesamento e mal di testa. Cosa ne pensate? Cercare di tenere duro o continuare per un po' con il 1/4?
- è possibile che Alanerv faccia venire mal di testa e giramenti al mattino?
- io sto prendendo magnesio supremo mattina e sera, lo sospendo perchè già dentro Alanerv?
- è utile che faccia prevenzione del protocollo Miriam, visti episodi di candida (anche se non me ne sono mai accorta)?
- mi sembra di aver letto che anche la vulvodinia può dare delle perdite bianche; io qualche volta le ho, sono bianche e filamentose, e le vedo anche in vagina, non riesco mai a capire se sono la famosa candida oppure appunto qualcos'altro.
- cosa posso fare, apparte il calore e lo stretching, nei giorni bui o nei momenti di bruciore intensissimo, quando nessun antidolorifico fa effetto?
- quando il bruciore è insopportabile ho provato ad applicare Saginil gel, ma senza grandissimi effetti..dovrei insistere su più giorni, o creme applicate a lungo sensibilizzano facendo peggio?
- ho letto di altre creme, come Calagin gel oppure Ausilim, Arica Heel, Propast crema, e non riesco a capirne la differenza e cosa sarebbe più indicato nel mio caso..avete qualche consiglio?
- Il maggior bruciore mi deriva ogni volta che urino: può essere l'urina che tocca il mio punto più sensibile della vestibulodinia? cosa potrei fare?
- Riassumendo sto prendendo: dmannosio (fase aucta vista urinocoltura), prudodefend (1 mattina), puro gag (1 mattina), alanerv (2), Expose (1/4+1/4), B12, Xflor, Basenpulver (sera), Magnesio (mattina sera), Lattoferina. Non è tanto? Manca qualcosa?
Riguardo alle abitudini:
- L'intimo 100% cotone deve esserlo solo sul tassello o in tutta la mutanda?
- Il cuscino per sedersi è effettivamente utile? (Mi capita spesso in orchestra di stare seduta tante ore senza potermi alzare)
- Prima del lockdown stavo facendo delle sedute di depilazione laser (non completo, ma comunque anche inguinale), è indicato per la vestibulodinia o dovrei sospendere?
- Mi sembra di aver capito che l'automassaggio vaginale vada fatto solo a ore 5 e 7. E invece a ore 12 (zona uretra) che per me è la parte più infiammata?
Posso fare qualcos'altro, di cui mi sto dimenticando? Voglio fare tutto il possibile, voglio uscirne!!
Una volta qualcuna di voi ha scritto "è bello potermi prendere cura di me", e questo è vero, siamo costrette a fermarci e ad ascoltarci, a prenderci del tempo esclusivamente per noi, e questo è un insegnamento prezioso.
Quindi questa è la mia storia, in cui voi -proprio voi- mi avete cambiato la vita, dato un senso e probabilmente salvata.
L'altro giorno ero a bere un caffè con un'amica, mi racconta di avere la cistite e di aver preso Crambesse e Monuril: credo di aver urlato un NO imbarazzante, in mezzo a tutti.
E vorrei urlarlo davvero al mondo, questo NO, che non è possibile, che ancora e ancora e ancora si agisca con leggerezza e ignoranza a riguardo, e mi rendo conto di quanto sono stata fortunata a scoprire l'associazione.
Per me, e per tutte le donne che conosco e che incontrerò nella mia strada.
Grazie che ci siete, dal cuore.
Valentina