Un caso strano?

Salve a tutte. Mi chiamo Lusiana e ho 31 anni e vivo vicino Roma.
Vi ho scoperto da poco e spero in qualche modo di poter essere aiutata.
Cercherò di raccontare la mia storia .
Nel 2016, dopo essermi sposata, affronto un momento delicato a causa della perdita del lavoro. Verso settembre ogni tanto sento strani bruciorini mentre urino. Mai avuto una cistite nella mia vita , quindi non gli do molto peso. Basta un integratore tipo Floberry e passa tutto. I fastidi si fanno più frequenti ma niente di che e passano subito. A novembre, dopo un lungo viaggio in macchina, mi viene un attacco di cistite fortissimo. é notte, sono quasi in Svizzera e dietro ho solo un oki. Lo prendo e cerco di dormire tra i dolori. Il giorno dopo mi alzo e sembro star meglio. Mi rimetto in macchina e ricominciano i dolori. Da quel giorno non mi hanno più abbandonato per 4 mesi. Vado dall'urologo che mi fa un'ecografia. Sembra tutto bene e non c'è ristagno. Mi propone cistoscopia ma mi prende un colpo. Visita ginecologica tutto bene. Esame delle urine presenta sempre cariche basse di batteri tipo 1000 o 10000, a volte niente. I leucociti sono sempre max da 3 a 5. Tutti i giorni ho peso vescicale che non mi molla un attimo e bruciore vaginale esterno. La ginecologa mi segna Clobesol ma non serve a niente. Sembra di avere un cubetto di ghiaccio sulla pelle. Nelfrattempo soffro terribilmente di cervicale e mal di schiana a causa della colonna vertebrale dritta come un manico di scopa. Contatto un osteopata che mi fa 4 sedute totali, 1 al mese. Arrivo a marzo , ho finito da poco le sedute e la cervicale va finalmente bene dopo anni. Mi riprendo qualche rivincita con il lavoro che avevo perso e improvvisamente mi sveglio un giorno e i dolori alla vescica sono spariti. Cosi dal giorno alla notte.
Cancello in 2 minuti lo schifo e la sfrustrazione di quei mesi e riprendo finalmente la mia vita.
Dopo un anno, in concomitanza alla perdita di mio zio, si ripresenta la cistite. Fortissima. Non funziona niente. Penso, no ti prego ci risiamo.
Passano 3 giorni e scompare da sola.
Per quasi 2 anni non ho più niente. L'associo allo stress. Al massimo sarà capitato un paio di volte di avere qualche bruciore dopo il mare ma qualche integratore e spariva tutto.
Nel 2018 perdo mia nonna e nel mese di maggio mio papà sta male. Sembra un principio di infarto. Mi preoccupo terribilmente. Se gli succedesse qualcosa mi sentirei persa.
Si riprende per fortuna ma io comincio a stare male. Passo un'intera estate con la diarrea e il colon infiammato appena mangio. Da ragazzina ho sempre sofferto di coliche e stitichezza ma con il tempo si è risolto da solo.
Prendo la pillola da 6 anni e comincio ad avere perdite.La ginecologa mi dice che per colpa dell'intestino. Prendo i fermenti. Sembra meglio ma non troppo. Sono stressata e le perdite mi mandano nel panico. Ho paura di rimamere incinta e anche i rapporti diventano un problema. Già ho sempre provato dolore durante il rapporto sia in fase di penetrazione che nella penetrazione profonda, ora non ero neanche più tranquilla per la copertura. Arrivo quasi ad evitarli nonostante ami immensamente mio marito. Diciamo che poi non ho mai avuto un grande rapporto con il sesso fin da adolescente e solo adesso mi rendo conto di quanto questo sia un problema. Ma questa è un'altra parentesi.
Ad Agosto partiamo. Sull'aereo sento un po' di bruciore. Mi dico vabbè sei fulminata per il periodo, adesso passa. Solito integratore e passa tutto.
Torniamo dalle vacanze, fortunatamente il ciclo è arrivato regolare e senza perdite e mi rilasso. Ho un rapporto con mio marito e dopo 48 ore mi scoppia una cistite tremenda con un po' di sangue. Penso, col cavolo che ripasso quello che ho passato 3 anni fa. Prendo un augumentin e il floberry e corro subito al pronto soccorso. Fanno lo stick e mi dice che sembra non urini da giorni. Sono piegata in due. è il 5 di settembre.
Mi fanno la flebo. Mi segna l'augumentin (visto che avevo iniziato con quello) , gli integratori al mirtillo e brufen per il dolore. Torno a casa e sembro star bene. Il giorno dopo idem.
Il giorno seguente mi sveglio e riecco i dolori vescicali.
Da quel giorno non mi hanno più lasciato.
Vado dall'urologo, fa ecografia e sembra tutto bene. Le urine sono come 3 anni prima. 10000 e. coli ma leucociti assenti. Mi dice che sono troppo bassi per prendere l'antibiotico e che il problema viene sicuramente dall'intestino. Mi mette a stecchetto e mi leva pizza,pane e pasta. Non magio legumi ne latticini e quasi zero zuccheri. Mi dice che ci vuole tempo.
Nelfrattempo vado dalla ginecologa perchè ricomincia anche il bruciore vaginale anche se lieve. Mi dice che sono un po' infiammtata.
Dal pap test risulta:
-flora batterica di tipo coccico e discreto numero di leucociti.
Non mi fa tampone e mi dice di ripete dopo un anno.
Mi segna ovuli Cliogin e Cliofor (mi pare) da inserire in vagina per 3 mesi 6 sere al mese.
Mi segna anche Ialuril soft gel da prendere per un mese.
Finisco le cure e sto sempre uguale. Con l'alimentazione sembra meglio ma i dolori vescicali e lo stimolo ci sono tutti i giorni! Mi salvo solo la notte dove fortunatamente non sento niente e dormo senza alzarmi ad urinare.
Nel frattempo faccio ecografia all'addome e il resto degli organi sembra ok, solo milza un pò ingrossata.I reni semrano ok, giusto alcuni isolati bilaterali spots iperecogeni come per microlitiasi di 2-3 mm. Forte è per l'acqua che bevo ma per l'urologo non è niente.
Faccio anche la cura per il colon irritabile e sembra effettivamente meglio. Smetto la pillola tanto sembra che non riesca più ad assimilarla bene.
I disturbi vescicali sono sempre li.
A gennaio i bruciori vaginali diventano sempre più forti. Non posso neanche toccarmi o lavarmi e mi sembra di avere una sigaretta accesa dentro!
Inizio agopuntura e dopo 2 sedute non ho più dolori alla vescica per una settimana! Finalmente gioisco, è la strada giusta. Però senza dolori non si può stare e quella settimana iniziano dolori forti alla schiena e al petto tipo contratturacome gli anni passati. Gli antidolorifici non servono a quanto pare. Passa il dolore alla schiena e ricomincia quello alla vescica. Mi avvilisco fortemente.
A febbraio comincio ad essere esausta, l'alimentazione non risolve e rivado dall'urologo. Mi fa ecografia e sembra tutto bene anche i reni.Mi dice di fare una cistoscopia a marzo.
Inizia la quarantena e rimango ferma cosi per altri 3 mesi!
Non posso neanche continuare l'agopuntura.
Mi sento morire, la mia vita mi sta sfuggendo dalle mani. Passo i giorni a piangere sperando che arrivi presto la sera per dormire. Non riesco più a stare sola perchè vado in preda a cridsi di panico. Non ho più rapporti da mesi con mio marito, che amorevole mi rimane vicino come sempre. Sono depressa e invidio gli altri anche solo perchè possono indossare un paio di jeans.
Finisce la quarantena. Ricomincio l'agopuntura ma dopo 4 sedute, anche se un pochino meglio, il dolore è sempre li. Stavolta non fa effetto. Prendo anche degli integratori che usano in medicina cinese. La micoterapia. Mi costa un patrimonio ma niente...
Lascio l'agopuntura per capire bene prima cosa sto combattendo e richiamo l'urologo disperata. Mi visita insieme al ginecologo. Gli racconto che quando urino sto peggio invece di stare meglio. Il dolore aumenta e anche il bruciore esterno.Pensa al trigono infiammato e lo stesso nota il ginecoloco alla visita. L'urologo pensa alla leucoplachia e che andrebbe tolta.
Il ginecologo mi dice anche che ho un herpes cronicizzato e all'interno sono infiammata e piena di tagli. Mi segna Zovirax pasticche e crema. Dopo 2 cicli sta ancora li. Mi dice che
è resistente perchè è dato dallo stress.
A giugno segno la cistoscopia in anestesia. Il dottore trova leucoplachia, come pensava, e mi sottopone ad una resezione del trigono e del collo.
Al risveglio temo la CI ma mi dice che l'infiammazione è solo sul trigono, la cupola è sana ed escude CI. Effettua una biopsia sulla parte prelevata.
Mi dice che ha tolto non solo la patina bianca, ma le cellule madri sotto perchè altrimenti sarebbe stato inutile e si sarebbe riformata.è sicuro che sarà la soluzione e se cosi non fosse mi darà una cura ormonale perchè il trigono solitamente è legato a questi squilibri visto che ha lo stesso tessuto vaginale.
Passo 5 giorni con il catetere. Mi segna Plulifloxacina e un preparato galenico con malva e blu di metilene.
I sintomi non passano ma mi dice che ci vuole almeno un mese e mezzo.Non ho bruciore all'uretra per fortuna ma mi sembra più difficoltoso urinare. Devo fare bei respiri per rilassare la muscolatura. Dice che è normale. Rivado dal ginecologo perchè nelfrattempo i bruciori vaginali sono sempre li.
Alla visita trova flogosi della forchetta e sulle pareti vaginali zone di edama arrossato a tipo angiomatoso-petecchiale diffuso. Dolente il punto uretrale medio che si irradia fino al trigono. stessa sintomatologia più affievolita a sinistra. Il retto risulta indenne e non dolente.
Una visita dolorossisima, non capivo da dove provenisse il dolore per quanto fosse diffuso. Le ovaie sono un po' infiammate.
Alla fine mi spiega che pensa si possa trattare di endometriosi e che i miei problemi vescicali nascono da fuori e non dall'interno. Mi dice che lo stato è iniziale e che molto probabilemte nasce da una reazione psicosomatica per gli eventi traumatizzanti.
Mi segna 3 mesi di be total per le difese immunitarie e 6 mesi di visenne per vedere se si tratta di endometriosi. è convinto che regredirà e che anche la vescica starà meglio.
Mi segna 10 gocce di laroxyl e pelvilen forte per 20 giorni.
Sono passati 2 mesi dall'intervento e 20 giorni da che ho iniziato la pillola. Io sto sempre cosi. Tutti i giorni con la vescica che fa male, senso di mancato svuotamento e a tratti come delle contrazioni. Mi sembra di avere una fiamma ossidrica dentro la vescica. L'urina all'uscita non brucia quasi mai e l'uretra non fa male. Brucia solo a contatto con la pelle e a tratti sembra bollente.
Con il laroxyl ilbruciore vaginale va meglio. Dentro non ho più quel bruciore terrificante ma basta toccarmi un attimo o lavarmi che parte un fuoco.
Il pelvilen l'ho interrotto ma sembra aver fatto poco. Prendo il con tramal ma anche quello attenua un po' senza farmi passare del tutto i sintomi.
Ho effetuato adesso esame delle urine e urinocoltura. I batteri sono assenti ( forse per il d mannosio) ma i leucociti sono alti ( mai avuti cosi alti) 20- 30 p.c.m. e ph 7.
L'urologo dice che è una conseguenza dell'intervento.
Non so più a chi santo raccomandarmi. Non fa effetto niente e io sono disperata. Mi sveglio pensando che non finirà mai. I dottori mi sembra come se mi evitino e anche se , il ginecologo mi ha detto di chiamarlo ogni settimana per aggiornarlo, mi sembra che non sa più che dirmi. è convinto che passerà ma io ancora non so che cosa sto combattendo.
Il 13 ottobre ho appuntamento con Galizia che rimane la mia ultima speranza.
Scusate il poema. Spero di trovare un aiuto e soprattutto comprensione. Grazie a chi leggerà!
Vi ho scoperto da poco e spero in qualche modo di poter essere aiutata.
Cercherò di raccontare la mia storia .
Nel 2016, dopo essermi sposata, affronto un momento delicato a causa della perdita del lavoro. Verso settembre ogni tanto sento strani bruciorini mentre urino. Mai avuto una cistite nella mia vita , quindi non gli do molto peso. Basta un integratore tipo Floberry e passa tutto. I fastidi si fanno più frequenti ma niente di che e passano subito. A novembre, dopo un lungo viaggio in macchina, mi viene un attacco di cistite fortissimo. é notte, sono quasi in Svizzera e dietro ho solo un oki. Lo prendo e cerco di dormire tra i dolori. Il giorno dopo mi alzo e sembro star meglio. Mi rimetto in macchina e ricominciano i dolori. Da quel giorno non mi hanno più abbandonato per 4 mesi. Vado dall'urologo che mi fa un'ecografia. Sembra tutto bene e non c'è ristagno. Mi propone cistoscopia ma mi prende un colpo. Visita ginecologica tutto bene. Esame delle urine presenta sempre cariche basse di batteri tipo 1000 o 10000, a volte niente. I leucociti sono sempre max da 3 a 5. Tutti i giorni ho peso vescicale che non mi molla un attimo e bruciore vaginale esterno. La ginecologa mi segna Clobesol ma non serve a niente. Sembra di avere un cubetto di ghiaccio sulla pelle. Nelfrattempo soffro terribilmente di cervicale e mal di schiana a causa della colonna vertebrale dritta come un manico di scopa. Contatto un osteopata che mi fa 4 sedute totali, 1 al mese. Arrivo a marzo , ho finito da poco le sedute e la cervicale va finalmente bene dopo anni. Mi riprendo qualche rivincita con il lavoro che avevo perso e improvvisamente mi sveglio un giorno e i dolori alla vescica sono spariti. Cosi dal giorno alla notte.
Cancello in 2 minuti lo schifo e la sfrustrazione di quei mesi e riprendo finalmente la mia vita.
Dopo un anno, in concomitanza alla perdita di mio zio, si ripresenta la cistite. Fortissima. Non funziona niente. Penso, no ti prego ci risiamo.
Passano 3 giorni e scompare da sola.
Per quasi 2 anni non ho più niente. L'associo allo stress. Al massimo sarà capitato un paio di volte di avere qualche bruciore dopo il mare ma qualche integratore e spariva tutto.
Nel 2018 perdo mia nonna e nel mese di maggio mio papà sta male. Sembra un principio di infarto. Mi preoccupo terribilmente. Se gli succedesse qualcosa mi sentirei persa.
Si riprende per fortuna ma io comincio a stare male. Passo un'intera estate con la diarrea e il colon infiammato appena mangio. Da ragazzina ho sempre sofferto di coliche e stitichezza ma con il tempo si è risolto da solo.
Prendo la pillola da 6 anni e comincio ad avere perdite.La ginecologa mi dice che per colpa dell'intestino. Prendo i fermenti. Sembra meglio ma non troppo. Sono stressata e le perdite mi mandano nel panico. Ho paura di rimamere incinta e anche i rapporti diventano un problema. Già ho sempre provato dolore durante il rapporto sia in fase di penetrazione che nella penetrazione profonda, ora non ero neanche più tranquilla per la copertura. Arrivo quasi ad evitarli nonostante ami immensamente mio marito. Diciamo che poi non ho mai avuto un grande rapporto con il sesso fin da adolescente e solo adesso mi rendo conto di quanto questo sia un problema. Ma questa è un'altra parentesi.
Ad Agosto partiamo. Sull'aereo sento un po' di bruciore. Mi dico vabbè sei fulminata per il periodo, adesso passa. Solito integratore e passa tutto.
Torniamo dalle vacanze, fortunatamente il ciclo è arrivato regolare e senza perdite e mi rilasso. Ho un rapporto con mio marito e dopo 48 ore mi scoppia una cistite tremenda con un po' di sangue. Penso, col cavolo che ripasso quello che ho passato 3 anni fa. Prendo un augumentin e il floberry e corro subito al pronto soccorso. Fanno lo stick e mi dice che sembra non urini da giorni. Sono piegata in due. è il 5 di settembre.
Mi fanno la flebo. Mi segna l'augumentin (visto che avevo iniziato con quello) , gli integratori al mirtillo e brufen per il dolore. Torno a casa e sembro star bene. Il giorno dopo idem.
Il giorno seguente mi sveglio e riecco i dolori vescicali.
Da quel giorno non mi hanno più lasciato.
Vado dall'urologo, fa ecografia e sembra tutto bene. Le urine sono come 3 anni prima. 10000 e. coli ma leucociti assenti. Mi dice che sono troppo bassi per prendere l'antibiotico e che il problema viene sicuramente dall'intestino. Mi mette a stecchetto e mi leva pizza,pane e pasta. Non magio legumi ne latticini e quasi zero zuccheri. Mi dice che ci vuole tempo.
Nelfrattempo vado dalla ginecologa perchè ricomincia anche il bruciore vaginale anche se lieve. Mi dice che sono un po' infiammtata.
Dal pap test risulta:
-flora batterica di tipo coccico e discreto numero di leucociti.
Non mi fa tampone e mi dice di ripete dopo un anno.
Mi segna ovuli Cliogin e Cliofor (mi pare) da inserire in vagina per 3 mesi 6 sere al mese.
Mi segna anche Ialuril soft gel da prendere per un mese.
Finisco le cure e sto sempre uguale. Con l'alimentazione sembra meglio ma i dolori vescicali e lo stimolo ci sono tutti i giorni! Mi salvo solo la notte dove fortunatamente non sento niente e dormo senza alzarmi ad urinare.
Nel frattempo faccio ecografia all'addome e il resto degli organi sembra ok, solo milza un pò ingrossata.I reni semrano ok, giusto alcuni isolati bilaterali spots iperecogeni come per microlitiasi di 2-3 mm. Forte è per l'acqua che bevo ma per l'urologo non è niente.
Faccio anche la cura per il colon irritabile e sembra effettivamente meglio. Smetto la pillola tanto sembra che non riesca più ad assimilarla bene.
I disturbi vescicali sono sempre li.
A gennaio i bruciori vaginali diventano sempre più forti. Non posso neanche toccarmi o lavarmi e mi sembra di avere una sigaretta accesa dentro!
Inizio agopuntura e dopo 2 sedute non ho più dolori alla vescica per una settimana! Finalmente gioisco, è la strada giusta. Però senza dolori non si può stare e quella settimana iniziano dolori forti alla schiena e al petto tipo contratturacome gli anni passati. Gli antidolorifici non servono a quanto pare. Passa il dolore alla schiena e ricomincia quello alla vescica. Mi avvilisco fortemente.
A febbraio comincio ad essere esausta, l'alimentazione non risolve e rivado dall'urologo. Mi fa ecografia e sembra tutto bene anche i reni.Mi dice di fare una cistoscopia a marzo.
Inizia la quarantena e rimango ferma cosi per altri 3 mesi!
Non posso neanche continuare l'agopuntura.
Mi sento morire, la mia vita mi sta sfuggendo dalle mani. Passo i giorni a piangere sperando che arrivi presto la sera per dormire. Non riesco più a stare sola perchè vado in preda a cridsi di panico. Non ho più rapporti da mesi con mio marito, che amorevole mi rimane vicino come sempre. Sono depressa e invidio gli altri anche solo perchè possono indossare un paio di jeans.
Finisce la quarantena. Ricomincio l'agopuntura ma dopo 4 sedute, anche se un pochino meglio, il dolore è sempre li. Stavolta non fa effetto. Prendo anche degli integratori che usano in medicina cinese. La micoterapia. Mi costa un patrimonio ma niente...
Lascio l'agopuntura per capire bene prima cosa sto combattendo e richiamo l'urologo disperata. Mi visita insieme al ginecologo. Gli racconto che quando urino sto peggio invece di stare meglio. Il dolore aumenta e anche il bruciore esterno.Pensa al trigono infiammato e lo stesso nota il ginecoloco alla visita. L'urologo pensa alla leucoplachia e che andrebbe tolta.
Il ginecologo mi dice anche che ho un herpes cronicizzato e all'interno sono infiammata e piena di tagli. Mi segna Zovirax pasticche e crema. Dopo 2 cicli sta ancora li. Mi dice che
è resistente perchè è dato dallo stress.
A giugno segno la cistoscopia in anestesia. Il dottore trova leucoplachia, come pensava, e mi sottopone ad una resezione del trigono e del collo.
Al risveglio temo la CI ma mi dice che l'infiammazione è solo sul trigono, la cupola è sana ed escude CI. Effettua una biopsia sulla parte prelevata.
Mi dice che ha tolto non solo la patina bianca, ma le cellule madri sotto perchè altrimenti sarebbe stato inutile e si sarebbe riformata.è sicuro che sarà la soluzione e se cosi non fosse mi darà una cura ormonale perchè il trigono solitamente è legato a questi squilibri visto che ha lo stesso tessuto vaginale.
Passo 5 giorni con il catetere. Mi segna Plulifloxacina e un preparato galenico con malva e blu di metilene.
I sintomi non passano ma mi dice che ci vuole almeno un mese e mezzo.Non ho bruciore all'uretra per fortuna ma mi sembra più difficoltoso urinare. Devo fare bei respiri per rilassare la muscolatura. Dice che è normale. Rivado dal ginecologo perchè nelfrattempo i bruciori vaginali sono sempre li.
Alla visita trova flogosi della forchetta e sulle pareti vaginali zone di edama arrossato a tipo angiomatoso-petecchiale diffuso. Dolente il punto uretrale medio che si irradia fino al trigono. stessa sintomatologia più affievolita a sinistra. Il retto risulta indenne e non dolente.
Una visita dolorossisima, non capivo da dove provenisse il dolore per quanto fosse diffuso. Le ovaie sono un po' infiammate.
Alla fine mi spiega che pensa si possa trattare di endometriosi e che i miei problemi vescicali nascono da fuori e non dall'interno. Mi dice che lo stato è iniziale e che molto probabilemte nasce da una reazione psicosomatica per gli eventi traumatizzanti.
Mi segna 3 mesi di be total per le difese immunitarie e 6 mesi di visenne per vedere se si tratta di endometriosi. è convinto che regredirà e che anche la vescica starà meglio.
Mi segna 10 gocce di laroxyl e pelvilen forte per 20 giorni.
Sono passati 2 mesi dall'intervento e 20 giorni da che ho iniziato la pillola. Io sto sempre cosi. Tutti i giorni con la vescica che fa male, senso di mancato svuotamento e a tratti come delle contrazioni. Mi sembra di avere una fiamma ossidrica dentro la vescica. L'urina all'uscita non brucia quasi mai e l'uretra non fa male. Brucia solo a contatto con la pelle e a tratti sembra bollente.
Con il laroxyl ilbruciore vaginale va meglio. Dentro non ho più quel bruciore terrificante ma basta toccarmi un attimo o lavarmi che parte un fuoco.
Il pelvilen l'ho interrotto ma sembra aver fatto poco. Prendo il con tramal ma anche quello attenua un po' senza farmi passare del tutto i sintomi.
Ho effetuato adesso esame delle urine e urinocoltura. I batteri sono assenti ( forse per il d mannosio) ma i leucociti sono alti ( mai avuti cosi alti) 20- 30 p.c.m. e ph 7.
L'urologo dice che è una conseguenza dell'intervento.
Non so più a chi santo raccomandarmi. Non fa effetto niente e io sono disperata. Mi sveglio pensando che non finirà mai. I dottori mi sembra come se mi evitino e anche se , il ginecologo mi ha detto di chiamarlo ogni settimana per aggiornarlo, mi sembra che non sa più che dirmi. è convinto che passerà ma io ancora non so che cosa sto combattendo.
Il 13 ottobre ho appuntamento con Galizia che rimane la mia ultima speranza.
Scusate il poema. Spero di trovare un aiuto e soprattutto comprensione. Grazie a chi leggerà!