La mia storia
Inviato: mar apr 14, 2020 3:37 pm
Ciao a tutte, vi ringrazio in anticipo per tutto quello che fate ogni giorno e oggi mi decido a raccontarvi la mia storia.
Nel 2016 prima vera storia importante e primi rapporti sessuali, da lì inizia il mio incubo: la cistite. Il primo attacco in realtà molto blando, si presenta con dei bruciori a fine minzione. Contatto il medico curante che mi prescrive ciproxin per 3 giorni e lì per lì il problema si risolve. Purtroppo per me quello era solo l'inizio di una serie di recidive. Dopo ogni rapporto la cistite si ripresenta in maniera sempre più forte, nessuno mi prescrive analisi quindi autonomamente decido di fare urinocultura da cui esce E. coli. Mi decido ad andare da una ginecologa che mi prescrive monuril per l'infezione insieme ad acidif integratore e mi diagnostica vaginismo. In realtà ero soltanto alle prime esperienze, spaventata dal sopraggiungere tra l'altro di questo maledetto malessere, mi sentivo diversa dalle altre ragazze e molto demoralizzata. Faccio la cura, nuovi rapporti nuovamente cistite. Cambio ginecologa, mi dice che non ho vaginismo e mi prescrive antibiotico per l'infezione da e.coli, risultata da urinocultura sempre fatta spontamentaneamente. Intanto inizio a cercare online, leggo del mannosio, inizio a provare la cura ma senza qualcuno ad indirizzarmi mi arrendo nuovamente agli antibiotici. Intanto, sempre in autonomia, inizio a prendere fermenti orali ma sto male, vado da un'urologa, mi prescrive lavande dopo i rapporti fermenti e antibiotico. siamo al 2017, mi viene una bronchite fortissima per cui mi danno gli ennesimi antibiotici, sto bene nel mentre ma finita la cura torna la cistite. le lavande servono a poco, giusto a tamponare un paio di rapporti ma dopo la cistite tornava più forte che mai. Arriva l'estate, infezione fortissima, l'urologa mi da levoxacin per 7 giorni, intanto mi astengo dai rapporti demoralizzata da tutto quello che mi stava succedendo. L'urologa a questo punto vorrebbe darmi antibiotico intestinale ma lì dico basta, decido in autonomia di fare urinocultura e tampone, entrambi negativi dopo il levoxacin ma dal tampone esce fuori flora assente. Contatto un ginecologo dal quale ero stata in passata che mi da normogin per 6 giorni e poi 2cp a settimana per 3 mesi. Inizio a stare meglio, ho solo 2 ricadute una ad ottobre 2017 e una a gennaio 2018 curate con monuril. Poi finalmente bene, continuo con gli ovuli, uno sempre dopo i rapporti, ma intorno a metà 2019 mi dico sto meglio, posso iniziare ad allentare la presa. A novembre sto male per una presunta appendicite, mi danno zitromax ma continuo a stare male, mi ricoverano e mi danno cortisone per prepararmi alla tac a contrasto. ho un bruciore a fine minzione solo una mattina, passato dopo mezz'ora, non gli do peso, mi mandano a casa e inizio a stare a riposo. fine gennaio dopo sedute dall osteopata sto meglio, un problema muscolare dicono. A febbraio mi operano per asportare dei nei, di nuovo zitromax, ma stupidamente non riprendo fermenti convinta di essere uscita da quel tunnel. Dopo il ciclo fortissima irritazione vaginale, bruciava anche la solitiva crema lenitiva che uso per le irritazioni, sono molto sensibile. Ma era passato tanto tempo quindi giorno dopo stando poco meglio ho un rapporto, il preservativo mi da particolarmente fastidio nel mentre, ed ecco quindi dopo 2 giorni il ritorno della cistite. In emergenza coronavirus, spaventata, essendo emorragica, prendo monuril, stupidamente lo so. stanca di tutto inizio a seguirvi sempre di più, mi associo, compro d mannosio che inizio con 3dosi al giorno secondo protocollo cistiti croniche visto che avendo preso monuril pensavo fosse passata la fase acuta, intanto avevo iniziato anche per 6 giorni normogin e vsl3. finisco vsl3 prendo xflor e intanto anche gynocanes balance e gynocanesflor. Avevo fatto anchenper 8 giorni purorepair 5 cps al giorno. Dopo una ventina di giorni circa inizio a sentire vescica pesante, sensazione di incompleto svuotamento a fine minzione. Riprendo purorepair e inizio cura 4 cps al giorno, inizio a fare respirazione, yoga e calore. Ma questa sensazione permane. Tra l'altro mi sto astenendo dai rapporti perché ho paura in una riacutizzazione più violenta. Non so più cosa fare, per di più in emergenza coronavirus non posso fare urinoculture o visite specialistiche. Spero possiate darmi un po' di aiuto.
Rispondo alle domande
-adesso i sintomi principali sono pesantezza alla vescica, dolore quando si riempie, sensazione di incompleto svuotamento a fine minzione.
-non stavo avendo più sintomi, adesso dopo l'ultimo attacco ho questi fastidi
-la causa scatenante sono i rapporti
-non ho esame urinocultura recente, ma in passato ogni volta che ho fatto urinoculture o tamponi usciva sempre e.coli
-non ho stick urine
-cerco di bere sempre 1litro e mezz 2 al giorno, ma spesso bevo tanto di fila e quindi vado ogni mezz'ora al bagno, alcune volte mi capita anche perché probabilmente non riesco davvero a svuotare completamente la vescica e ho un senso di bruciore penso all uretra
-non spingo per fare pipì però il getto alcune volte è rallentato, altre no, ogni tanto mi pare che si sdoppi un po'
-una volta avevo un po' di dolore alla penetrazione, da quando con gli ovuli avevo risolto il problema non più o comunque leggerissimo ogni tanto, penso più una questione psicologica
-ho avuto vaginite da e.coli, molto prurito, spesso anche irritazione dopo il ciclo infatti ho iniziato a usare assorbenti in cotone ma un po' ce l ho sempre
-cistiti e vaginiti non sempre accertate da urinocultura e tampone purtroppo
-non ho tampone recente
- adesso preservativo, fino a fine agosto 2019 invece prendevo la pillola
-niente lubrificante
-sì le cistiti sempre dopo i rapporti
-utilizzo detergente intimo, da qualche giorno sto cercando di evitare
-riesco a scaricarmi ogni giorno, in passato soffrivo di intolleranze, adesso quindi sto nuovamente evitando lattosio e prendendo fermenti, dall'ultimo attacco sto anche osservando un'alimentazione più sana
-penso di riuscirci ma non ne sono completamente sicura, ogni tanto sto provando i kegelreverse
-niente automassaggi
-il calore mi aiuta
-forse mi riconosco nella contrattura ma non ne sono sicura
-sto seguendo protocollo cistite ricorrente, facendo respirazione ed esercizi rilassamento tipo yoga, e sto procedendo anche con protocollo miriam tranne per la pomata kelairon. appena venuta la cistite ho fatto 6 giorni di normogin e 4 di gynocanesbalance per un totale di 10 gg. poi 2 cp normogin a settimana x 2 settimane. ciclo. dopo il ciclo 6 giorni di gynocanesflor di fila e 1 gynocanesbalance. queato fino a domenica praticamente. questa settimana avevo pensato di fare 1 di gynocanesflor 1 di normogin e 1di gynocanesbalance.
Vi ringrazio per l'attenzione e attendo vostri consigli.
Nel 2016 prima vera storia importante e primi rapporti sessuali, da lì inizia il mio incubo: la cistite. Il primo attacco in realtà molto blando, si presenta con dei bruciori a fine minzione. Contatto il medico curante che mi prescrive ciproxin per 3 giorni e lì per lì il problema si risolve. Purtroppo per me quello era solo l'inizio di una serie di recidive. Dopo ogni rapporto la cistite si ripresenta in maniera sempre più forte, nessuno mi prescrive analisi quindi autonomamente decido di fare urinocultura da cui esce E. coli. Mi decido ad andare da una ginecologa che mi prescrive monuril per l'infezione insieme ad acidif integratore e mi diagnostica vaginismo. In realtà ero soltanto alle prime esperienze, spaventata dal sopraggiungere tra l'altro di questo maledetto malessere, mi sentivo diversa dalle altre ragazze e molto demoralizzata. Faccio la cura, nuovi rapporti nuovamente cistite. Cambio ginecologa, mi dice che non ho vaginismo e mi prescrive antibiotico per l'infezione da e.coli, risultata da urinocultura sempre fatta spontamentaneamente. Intanto inizio a cercare online, leggo del mannosio, inizio a provare la cura ma senza qualcuno ad indirizzarmi mi arrendo nuovamente agli antibiotici. Intanto, sempre in autonomia, inizio a prendere fermenti orali ma sto male, vado da un'urologa, mi prescrive lavande dopo i rapporti fermenti e antibiotico. siamo al 2017, mi viene una bronchite fortissima per cui mi danno gli ennesimi antibiotici, sto bene nel mentre ma finita la cura torna la cistite. le lavande servono a poco, giusto a tamponare un paio di rapporti ma dopo la cistite tornava più forte che mai. Arriva l'estate, infezione fortissima, l'urologa mi da levoxacin per 7 giorni, intanto mi astengo dai rapporti demoralizzata da tutto quello che mi stava succedendo. L'urologa a questo punto vorrebbe darmi antibiotico intestinale ma lì dico basta, decido in autonomia di fare urinocultura e tampone, entrambi negativi dopo il levoxacin ma dal tampone esce fuori flora assente. Contatto un ginecologo dal quale ero stata in passata che mi da normogin per 6 giorni e poi 2cp a settimana per 3 mesi. Inizio a stare meglio, ho solo 2 ricadute una ad ottobre 2017 e una a gennaio 2018 curate con monuril. Poi finalmente bene, continuo con gli ovuli, uno sempre dopo i rapporti, ma intorno a metà 2019 mi dico sto meglio, posso iniziare ad allentare la presa. A novembre sto male per una presunta appendicite, mi danno zitromax ma continuo a stare male, mi ricoverano e mi danno cortisone per prepararmi alla tac a contrasto. ho un bruciore a fine minzione solo una mattina, passato dopo mezz'ora, non gli do peso, mi mandano a casa e inizio a stare a riposo. fine gennaio dopo sedute dall osteopata sto meglio, un problema muscolare dicono. A febbraio mi operano per asportare dei nei, di nuovo zitromax, ma stupidamente non riprendo fermenti convinta di essere uscita da quel tunnel. Dopo il ciclo fortissima irritazione vaginale, bruciava anche la solitiva crema lenitiva che uso per le irritazioni, sono molto sensibile. Ma era passato tanto tempo quindi giorno dopo stando poco meglio ho un rapporto, il preservativo mi da particolarmente fastidio nel mentre, ed ecco quindi dopo 2 giorni il ritorno della cistite. In emergenza coronavirus, spaventata, essendo emorragica, prendo monuril, stupidamente lo so. stanca di tutto inizio a seguirvi sempre di più, mi associo, compro d mannosio che inizio con 3dosi al giorno secondo protocollo cistiti croniche visto che avendo preso monuril pensavo fosse passata la fase acuta, intanto avevo iniziato anche per 6 giorni normogin e vsl3. finisco vsl3 prendo xflor e intanto anche gynocanes balance e gynocanesflor. Avevo fatto anchenper 8 giorni purorepair 5 cps al giorno. Dopo una ventina di giorni circa inizio a sentire vescica pesante, sensazione di incompleto svuotamento a fine minzione. Riprendo purorepair e inizio cura 4 cps al giorno, inizio a fare respirazione, yoga e calore. Ma questa sensazione permane. Tra l'altro mi sto astenendo dai rapporti perché ho paura in una riacutizzazione più violenta. Non so più cosa fare, per di più in emergenza coronavirus non posso fare urinoculture o visite specialistiche. Spero possiate darmi un po' di aiuto.
Rispondo alle domande
-adesso i sintomi principali sono pesantezza alla vescica, dolore quando si riempie, sensazione di incompleto svuotamento a fine minzione.
-non stavo avendo più sintomi, adesso dopo l'ultimo attacco ho questi fastidi
-la causa scatenante sono i rapporti
-non ho esame urinocultura recente, ma in passato ogni volta che ho fatto urinoculture o tamponi usciva sempre e.coli
-non ho stick urine
-cerco di bere sempre 1litro e mezz 2 al giorno, ma spesso bevo tanto di fila e quindi vado ogni mezz'ora al bagno, alcune volte mi capita anche perché probabilmente non riesco davvero a svuotare completamente la vescica e ho un senso di bruciore penso all uretra
-non spingo per fare pipì però il getto alcune volte è rallentato, altre no, ogni tanto mi pare che si sdoppi un po'
-una volta avevo un po' di dolore alla penetrazione, da quando con gli ovuli avevo risolto il problema non più o comunque leggerissimo ogni tanto, penso più una questione psicologica
-ho avuto vaginite da e.coli, molto prurito, spesso anche irritazione dopo il ciclo infatti ho iniziato a usare assorbenti in cotone ma un po' ce l ho sempre
-cistiti e vaginiti non sempre accertate da urinocultura e tampone purtroppo
-non ho tampone recente
- adesso preservativo, fino a fine agosto 2019 invece prendevo la pillola
-niente lubrificante
-sì le cistiti sempre dopo i rapporti
-utilizzo detergente intimo, da qualche giorno sto cercando di evitare
-riesco a scaricarmi ogni giorno, in passato soffrivo di intolleranze, adesso quindi sto nuovamente evitando lattosio e prendendo fermenti, dall'ultimo attacco sto anche osservando un'alimentazione più sana
-penso di riuscirci ma non ne sono completamente sicura, ogni tanto sto provando i kegelreverse
-niente automassaggi
-il calore mi aiuta
-forse mi riconosco nella contrattura ma non ne sono sicura
-sto seguendo protocollo cistite ricorrente, facendo respirazione ed esercizi rilassamento tipo yoga, e sto procedendo anche con protocollo miriam tranne per la pomata kelairon. appena venuta la cistite ho fatto 6 giorni di normogin e 4 di gynocanesbalance per un totale di 10 gg. poi 2 cp normogin a settimana x 2 settimane. ciclo. dopo il ciclo 6 giorni di gynocanesflor di fila e 1 gynocanesbalance. queato fino a domenica praticamente. questa settimana avevo pensato di fare 1 di gynocanesflor 1 di normogin e 1di gynocanesbalance.
Vi ringrazio per l'attenzione e attendo vostri consigli.