La storia di Francesco
Inviato: sab giu 23, 2012 12:04 pm
Salve a tutti! Io sono Francesco ho 24 anni e sono nuovo del Forum. Ho letto diverse storie e diverse guarigioni in questa settimana anche se ci sono poche esperienze maschili però nutro una profonda speranza che voi mi possiate indicare la strada giusta per la guarigione da questo tormento che mi accompagna già da circa 4 anni.
Cerco di raccontarvi tutto il più dettagliatamente possibile in modo che possiate capire forse la causa scatenante del mio problema sperando di arrivare alla soluzione.
Tutto è cominciato 4 anni fà circa, stavo con la mia ex ragazza da circa 6 mesi quando cominciai ad accusare i primi sintomi della prostatite. All'inizio non ci pensavo completamente ai sintomi pensavo che era una cosa passeggera ma i sintomi che pian piano sono andati peggiorando erano: calo della libido, disfunzione erettile, bisogno di urinare molte volte al giorno, doloretti zona prostata e disordini intestinali. Così dopo che la situazione peggiorò e dopo che è diventata insostenibile mi sono deciso di andare a fare una visita dal 1° andrologo urologo. Dopo vari esami e test quello che è uscito fuori è: infiammazione acuta alla prostata causata da un batterio a cui sono risultato positivo ovvero Ureaplasma Urealityticum appartemente alla famiglia dei Mycoplasma. La terapia che mi fù prescritta era Ciproxin per 10 giorni se non ricordo male, flaminase per 15 giorni, serenoa repens per 3 mesi e una dieta comportamentale dove erano permessi solo i cibi più leggeri. L'antibiotico non ha funzionato subito perchè risultai di nuovo positivo e ritornato dall'andrologo mi prescrisse il Bassado per altri 10 giorni. L'ureaplasma successivamente risultò negativo. Dopo 3 mesi di terapia ritornai dall'andrologo e dopo una visita risultò che non avevo più infiammazione e ineffetti i sintomi che accusavo erano quasi del tutto spariti. Ma dentro di me pensavo ancora che l'infiammazione sarebbe ritornata. E infatti così fù dopo circa 4 mesi l'infiammazione si ripresentò.. andai di nuvo dallo stesso andrologo e io gli chiesi ma come mai è tornata dovevo forse continuare una terapia di mantenimento? e lui mi rispose testuali parole: l'influenza non ti viene?? inutile dirvi cosa gli avrei fatto.. . Comunque dopo quella visita e avendomi spillato altri soldi con garbo me ne andai e decisi di non tornarci più. Cambiai andrologo (il 2°) e ci andai visto che me ne avevano parlato bene.. alla prima visita mi ha solo fatto un esame e chiaramente dopo avergli fatto vedere i miei esami passati ha capito quello che avevo.. Secondo lui però non avevo infiammazzione alla prostata ma un'infiammazione ai muscoli che stanno vicino la prostata con dei trigger point. E mi disse che questi batteri anche se risultavano negativi alla spermiocultura in realtà erano sempre presenti a livello intracellulare e mi prescrisse Bactrim una volta al giorno per 3 mesi e simicupi caldi 2 volte al giorno.. all'inizio la situazione sembrava migliorare ma in realtà non vi è mai stata una guarigione completa e dopo 3 mesi di antibiotico al quarto mese immaginate cosa mi è successo.. i sintomi erano peggiorati rispetto all'inizio della terapia.. preso dallo sconforto e distrutto anche a livello psicologico cambiai di nuovo andrologo ovvero il 3° ed ultimo.. che dopo che ebbi raccontato tutta la mia storia definì pazzo il 2° andrologo.. dopo gli esami tra cui lo spermiogramma che evidenziò un calo della motilità degli spermatozoi e evidenziando quindi che l'infezione era ancora presente mi prescrisse: Cibotrex per 2 mesi 3 volte a settimana, leviaprost e una terapia che consisteva nell'emissione di onde radio verso la prostata (integratore di vitamine). La situazione migliorò al solito il primo periodo e peggiorò quando smisi la terapia convinto successivamente che gli andrologi sono una razza che vuole solo spillarti soldi e distruggere il tuo corpo bombardandoti con gli antibiotici oggi mi curo da solo!!! e vi confermo che non ho mai attenuto risultati così soddisfacenti da quando ho questa infiammazione. Dopo essermi documentato impostai la mia terapia in modo seguente: Dieta comportamentale rigida che consiste nel mangiare quasi solo esclusivamente verdure, digiuni saltuari, prodotti presi in erboristeria della GSE ovvero: Promen (che è a base di semi di pompelmo, serenoa , maca e ortica), Biotic GSE, Probiotici della GSE e regobasic per alcalinizzare. Il mio scopo era ed è quello di alcalinizzare visto che sembra l'unico modo per guarire o quantomeno stare meglio.. però dopo mesi di terapia ho notato che appena vario un pò la dieta e non seguo alla perfezione il mio programma peggioro decisamente soprattutto quando mangio cose zuccherate e mi lascio un pò andare.. dopo essermi documentato più a fondo su questo batterio ho letto che il batterio rende basico l'ambiente circostante per sopravvivere.. adesso mi chiedo non è che ho sbagliato ad alcalinizzare e gli ho permesso di moltiplicarsi in modo più veloce? adesso non sò cosa fare perchè desidero la guarigione completa ma sono anche un pò demoralizzato visto che ho perso 7 kg e sono molto magro.. scusate se mi sono dilungato ma per me questo è anche uno sfogo.
Spero in un vostro sincero aiuto
Grazie a tutte anticipatamente
Cerco di raccontarvi tutto il più dettagliatamente possibile in modo che possiate capire forse la causa scatenante del mio problema sperando di arrivare alla soluzione.
Tutto è cominciato 4 anni fà circa, stavo con la mia ex ragazza da circa 6 mesi quando cominciai ad accusare i primi sintomi della prostatite. All'inizio non ci pensavo completamente ai sintomi pensavo che era una cosa passeggera ma i sintomi che pian piano sono andati peggiorando erano: calo della libido, disfunzione erettile, bisogno di urinare molte volte al giorno, doloretti zona prostata e disordini intestinali. Così dopo che la situazione peggiorò e dopo che è diventata insostenibile mi sono deciso di andare a fare una visita dal 1° andrologo urologo. Dopo vari esami e test quello che è uscito fuori è: infiammazione acuta alla prostata causata da un batterio a cui sono risultato positivo ovvero Ureaplasma Urealityticum appartemente alla famiglia dei Mycoplasma. La terapia che mi fù prescritta era Ciproxin per 10 giorni se non ricordo male, flaminase per 15 giorni, serenoa repens per 3 mesi e una dieta comportamentale dove erano permessi solo i cibi più leggeri. L'antibiotico non ha funzionato subito perchè risultai di nuovo positivo e ritornato dall'andrologo mi prescrisse il Bassado per altri 10 giorni. L'ureaplasma successivamente risultò negativo. Dopo 3 mesi di terapia ritornai dall'andrologo e dopo una visita risultò che non avevo più infiammazione e ineffetti i sintomi che accusavo erano quasi del tutto spariti. Ma dentro di me pensavo ancora che l'infiammazione sarebbe ritornata. E infatti così fù dopo circa 4 mesi l'infiammazione si ripresentò.. andai di nuvo dallo stesso andrologo e io gli chiesi ma come mai è tornata dovevo forse continuare una terapia di mantenimento? e lui mi rispose testuali parole: l'influenza non ti viene?? inutile dirvi cosa gli avrei fatto.. . Comunque dopo quella visita e avendomi spillato altri soldi con garbo me ne andai e decisi di non tornarci più. Cambiai andrologo (il 2°) e ci andai visto che me ne avevano parlato bene.. alla prima visita mi ha solo fatto un esame e chiaramente dopo avergli fatto vedere i miei esami passati ha capito quello che avevo.. Secondo lui però non avevo infiammazzione alla prostata ma un'infiammazione ai muscoli che stanno vicino la prostata con dei trigger point. E mi disse che questi batteri anche se risultavano negativi alla spermiocultura in realtà erano sempre presenti a livello intracellulare e mi prescrisse Bactrim una volta al giorno per 3 mesi e simicupi caldi 2 volte al giorno.. all'inizio la situazione sembrava migliorare ma in realtà non vi è mai stata una guarigione completa e dopo 3 mesi di antibiotico al quarto mese immaginate cosa mi è successo.. i sintomi erano peggiorati rispetto all'inizio della terapia.. preso dallo sconforto e distrutto anche a livello psicologico cambiai di nuovo andrologo ovvero il 3° ed ultimo.. che dopo che ebbi raccontato tutta la mia storia definì pazzo il 2° andrologo.. dopo gli esami tra cui lo spermiogramma che evidenziò un calo della motilità degli spermatozoi e evidenziando quindi che l'infezione era ancora presente mi prescrisse: Cibotrex per 2 mesi 3 volte a settimana, leviaprost e una terapia che consisteva nell'emissione di onde radio verso la prostata (integratore di vitamine). La situazione migliorò al solito il primo periodo e peggiorò quando smisi la terapia convinto successivamente che gli andrologi sono una razza che vuole solo spillarti soldi e distruggere il tuo corpo bombardandoti con gli antibiotici oggi mi curo da solo!!! e vi confermo che non ho mai attenuto risultati così soddisfacenti da quando ho questa infiammazione. Dopo essermi documentato impostai la mia terapia in modo seguente: Dieta comportamentale rigida che consiste nel mangiare quasi solo esclusivamente verdure, digiuni saltuari, prodotti presi in erboristeria della GSE ovvero: Promen (che è a base di semi di pompelmo, serenoa , maca e ortica), Biotic GSE, Probiotici della GSE e regobasic per alcalinizzare. Il mio scopo era ed è quello di alcalinizzare visto che sembra l'unico modo per guarire o quantomeno stare meglio.. però dopo mesi di terapia ho notato che appena vario un pò la dieta e non seguo alla perfezione il mio programma peggioro decisamente soprattutto quando mangio cose zuccherate e mi lascio un pò andare.. dopo essermi documentato più a fondo su questo batterio ho letto che il batterio rende basico l'ambiente circostante per sopravvivere.. adesso mi chiedo non è che ho sbagliato ad alcalinizzare e gli ho permesso di moltiplicarsi in modo più veloce? adesso non sò cosa fare perchè desidero la guarigione completa ma sono anche un pò demoralizzato visto che ho perso 7 kg e sono molto magro.. scusate se mi sono dilungato ma per me questo è anche uno sfogo.
Spero in un vostro sincero aiuto
Grazie a tutte anticipatamente