La mia storia di vestibulodinia e altre magagne
Inviato: mer ago 15, 2018 7:51 pm
Buon Ferragosto a tutte,
presento di seguito la mia storia, cercando di essere sintetica. Alla fine vi porrò alcune domande. Grazie per l'attenzione :)
Sono Laura, una ragazza di quasi 26 anni, soffro di vestibulodinia da febbraio 2016 scatenata da un episodio di cistite curato con Ciproxin. In passato avevo avuto diversi episodi di cistite, ma era sempre passata con Monuril o spontaneamente. E' tutto iniziato quando un medico di base convenzionato con l'università, quindi non il mio, mi ha dato il Ciproxin, lì è comparso per la prima volta lo strano bruciore che mai mi ha abbandonata. Ho ricevuto la diagnosi dal Dott. Pesce lo scorso mese, dopo svariate visite inutili. Nei due anni precedenti ho preso diverse volte degli antibiotici fluorochinoloni che hanno, chiaramente, peggiorato il problema. Pesce dice che è stato il Ciproxin a scatenare la neuropatia, anche a voi è stato riferito così?
Il mio disturbo si manifesta con i seguenti sintomi:
-bruciore vulvare che va e viene in modo abbastanza casuale, peggiora nella fase di preciclo o trattenendo a lungo le urine;
-bruciore post minzionale acuto o in relazione al riempimento della vescica. La mattina è terrificante, ogni mattina mi sveglio con un bruciore terribile, mi alzo per urinare e spesso il dolore impiega ore a passare. Comunque, è sempre presente.
-contrattura del pavimento pelvico;
-vagina che tira verso il basso, sensazione strana;
-disfunzione sessuale: mancanza di eccitamento e di lubrificazione, anche se la causa potrebbe essere attribuibile a quanto scriverò di seguito.
-pipì con odore strano, nonostante non avverta i tipici sintomi della cistite. E' tanto che non ripeto l'urincoltura però, alla quale diverse volte sono risultata positiva all'E. Coli. L'ultima volta avevo preso il Ciproxin, l'odore era passato, per poi ricomparire dopo qualche mese. Sarà più o meno da gennaio di quest'anno che me lo porto dietro. Anche se ho cercato di incrementare l'assunzione di liquidi e di curare l'alimentazione, la situazione non è cambiata. Dovrei ripetere l'urinocoltura.
La diagnosi di Pesce è la seguente: <<ipersensibilità (allodinia) di medio-alta intensità su tutto l'ambito vestibolare e allo swab test. Muscoli del pavimento pelvico ipertonici, dolorabili alla compressione digitale, compresi i piriformi e fili adduttori.
Vestibulodinia, ipertono dei muscoli del pavimento con sintomi minzionali di svuotamento>>
PREMESSA alle mie domande (saltabile, in poche parole dico che soffro di sindrome protratta di astinenza da antidepressivi, ho il sistema nervoso spappolato e vivo in un costante incubo da marzo 2017)
Faccio una breve necessaria premessa sul mio background non facile, saltando a piè pari quello familiare che meriterebbe un capitolo a parte: fine 2014 prendo un antibiotico per un'infezione acneica, subisco evidentemente una reazione avversa in quanto mi si scatena una sorta di psicosi: sono impazzita, mi è esploso un disturbo ossessivo, ho passato una settimana sotto le coperte, pensando di uccidermi per far finire la tortura, una sensazione indescrivibile. Mi reco al servizio psichiatrico universitario dove la dottoressa mi imbottisce di Trilafon (neurolettico), che lì per lì placa la mia ossessione, accusandomi che la base era depressiva e che era una cosa che doveva succedere, quando in realtà era un effetto avverso dell'antibiotico (questa cosa mi è stata riconosciuta successivamente dal medico che ora mi ha in cura). La dottoressa agiunge poco dopo Zoloft, da subito comincio a sentirmi più depressa, peggioro col tempo, lamento effetti e non voglio più prenderlo. Voglio smettere ma mi viene detto che non posso essere seguita da lei senza farmaci. Cerco di smettere ma all'interruzione compaiono sintomi di astinenza debilitanti, come le scosse al cervello. Cambio medico e mi convince che dell'antidepressivo ho bisogno e mi somministra l'Efexor. Da quel momento comincio ad oscillare tra una pseudomania e crolli depressivi, oltre a numerosi malesseri. Un inferno durato complessivamente due anni e mezzo. Mi reco da un luminare per chiedergli supporto nel disintossicarmi, uno dei pochi a riconoscere gli effetti debilitanti che hanno gli psicofarmaci su soggetti sensibili e sui potenziali rischi alla loro sospensione. Non appena manco una sola pastiglia di Efexor, le scosse prendono il sopravvento. Il professore mi scala gradualmente i 150 mg in due mesi dicendo che stavo prendendo veleno, in preda ad atroci sofferenze, a marzo 2017. Sono stabile per un po', finchè ho un crollo terrificante come mai prima d'ora, torno dal Prof. e non mi parla di ricaduta, ma mi parla della sindrome di astinenza protratta da antidepressivi. Può durare anche diversi anni. In questo racconto, ho cercato di essere telegrafica. Se avete interesse a capire di cosa si tratta potete leggere qui la mia storia (in inglese) e approfondire sul forum correlato oppure posso fornire qualche fonte scientifica: https://www.survivingantidepressants.or ... sed-to-be/
I miei sintomi attualmente sono questi: malessere quotidiano, parestesie su tutto il corpo 24 ore al giorno, specialmente sugli arti (bruciori, formicolii, fitte, ipersensibilità, vibrazioni, facilità di addormentamento), spasmi muscolari qua e là, sbalzi d'umore terrificanti (passo dal volermi togliere la vita a dire "wow va tutto bene" nel giro di 5 minuti), nebbia mentale, pensieri ossessivi e costanti ruminazioni mentali, pensieri accelerati, sensazione di essere sotto stimolanti o sostanze chimiche, stranezza al risveglio e sonno interrotto, mancanza di motivazione a livelli spropositati, risposte emozionali alterate, intolleranza ad alcol e fumo di sigaretta (per fortuna per quest'ultimo), problemi digestivi, mancanza di eccitazione e lubrificazione (la morte in pratica, sarà la vulvodinia? saranno entrambi? chi lo sa).
Un incubo che dura da 17 mesi e che si somma alle sofferenze passate nei 2 anni e mezzo precedenti, per colpa di farmaci mal tollerati.
Questa lunga premessa per dire che NON POSSO ASSOLUTAMENTE assumere farmaci che agiscono sul sistema nervoso e farmaci pesanti in generale. Ho un quadro già altamente compromesso dal quale mi sto lentissimamente riprendendo. Le diverse assunzioni di Ciproxin hanno ulteriormente aggravato questo quadro.
Le parestesie sono saltate fuori una settimana dopo il Ciproxin, quando ero già in astinenza protratta. Vi chiedo comunque se qualcuna di voi lamenta parestesie su tutto il corpo in seguito a Ciproxin o a qualche altro motivo (benzodiazepine, reazioni avverse ecc.), perchè per me la situazione sta diventando insostenibile. Va avanti da quasi un anno, senza interruzioni e con brevi momenti di sollievo.
In ogni caso, sto un po' meglio rispetto a un anno fa, quando la fase post-acuta è iniziata.
Comunque, opo aver spiegato la situazione a Pesce, il quale però non era a conoscenza che gli effetti di astinenza da AD possono protrarsi per mesi o anni, è stato cauto nel prescrivermi:
1) Expose 150 mg die;
2) preparazione galenica con Amitriptilina;
ma io non mi azzardo a prenderli, scusate, nonostante la terapia sia più blanda del normale. Almeno non ora. Non potrei sopportare il minimo effetto collaterale, figurarsi un ulteriore destabilizzazione della mia condizione. Anche il Laroxyl topico, per quanto dovrei assumerlo a livello locale, comporta comunque una minima assunzione a livello sistemico e mi trovo in condizione di ipersensibilità, quindi preferisco evitare questo rischio, anche a detta dell'altro mio medico (che però, essendo psichiatra, della vulvodinia non sa una cippa).
Pesce mi ha indicato, inoltre:
-vitamina B12, una capsula della Longlife al giorno;
-Etinerv 2 compresse/die (entrambi cominciati da una settimana);
-fisioterapia per riabilitazione del pavimento pelvico con la dottoressa Di Maria
Perciò vi pongo alcune mie domande
- A fine agosto inizio la fisioterapia con la dottoressa Silvia Di Maria e sono abbastanza fiduciosa. Considerando che il mio problema, per quanto sia estenuante, non è dei casi più gravi, secondo voi è guaribile con la sola terapia fisica associata alle norme comportamentali e agli integratori?
Si può guarire dalla vulvodinia solo con terapia manuale, kegel reverse e magari TENS o agopuntura?
-Cosa ne pensate del Saginil gel? L'ho comprato di mia iniziativa, l'ho messo qualche volta ma non ho riscontrato differenze. Il suo uso è sconsigliato? Il suo uso dev'essere costante, cioè, anche con questa pomata prima di vedere qualche effetto benefico bisogna applicarla regolarmente per diversi giorni?
Per leggibilità risponderò alle domande di intro in corsivo:
Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano?
Bruciore vulvare, vescica dolorosa, aree del vestibolo sensibili allo swab test,
Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?
Solo muscoli che tirano verso il basso oppure fastidio da contatto con mutande.
Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro?
No. Forse trattenere troppo le urine. E il ciclo aggrava.
Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti? Cosa riportano?
Le ultime erano positive, 100.000 CFU/ml di E. Coli. Ho preso, sciaguratamente il Ciproxin, l'odore delle urine era passato, ma dopo qualche mese è ritornato, solo che non ho più ripetuto le analisi.
Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione?
No
Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi?
Bevo poco, dal mezzo litro al litro di liquidi al giorno. Faccio pipì 3-4 volte al giorno da quando ho la VD. Per me è tanto e lo faccio con lo scopo di liberarmi del bruciore alla vescica.
Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente?
A volte è ipovalido, a volte faccio fatica e devo spingere, sì.
Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa?
Non dolori particolari, una certa difficoltà dovuta a secchezza.
Soffri anche di candida? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco di candida?
No
Cistiti e candide sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali?
Sì, ho fatto diverse analisi, nessuna malattia sessualmente trasmissibile, solo E. Coli.
Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano?
Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti?
Sì, aumenta.
Che metodo contraccettivo usi?
Nessuno. Sono fidanzata e non usiamo precauzioni di alcun tipo.
Utilizzi lubrificante durante i rapporti?
No, dovrei cominciare.
Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?
E' successo in passato, sì, con altri partner.
Utilizzi detergente intimo?
Utilizzavo, dopo la diagnosi sto cominciando a lavarmi solo con acqua.
L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni?
In media ogni due giorni, sempre stata stitica. Se non mangio verdure la situazione peggiora.
Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo?
Se sono in piedi mi è facile, sento proprio il muscolo scendere, da sdraiata o seduta ho qualche difficoltà a percepire il rilassamento.
Hai mai provato a fare qualche automassaggio?
Ancora no, attendo l'insegnamento della fisioterapista.
Il calore ti aiuta?
L'acqua calda mi sembra lenire un po', sì.
Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo?
Sì, ho letto.
Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali?
Ancora non sono certosina nel seguire gli accorgimenti, prometto di attivarmi presto.
Di quali altre patologie soffri?
Sindrome protratta di astinenza da antidepressivi
Che sport pratichi?
Nessuno. Mi piacerebbe andare in palestra per migliorare la sindrome, ma questa è sconsigliata.
Grazie a tutte, per l'attenzione, qualsiasi delucidazione e consiglio mi sarebbe molto d'aiuto. Buone vacanze :)
presento di seguito la mia storia, cercando di essere sintetica. Alla fine vi porrò alcune domande. Grazie per l'attenzione :)
Sono Laura, una ragazza di quasi 26 anni, soffro di vestibulodinia da febbraio 2016 scatenata da un episodio di cistite curato con Ciproxin. In passato avevo avuto diversi episodi di cistite, ma era sempre passata con Monuril o spontaneamente. E' tutto iniziato quando un medico di base convenzionato con l'università, quindi non il mio, mi ha dato il Ciproxin, lì è comparso per la prima volta lo strano bruciore che mai mi ha abbandonata. Ho ricevuto la diagnosi dal Dott. Pesce lo scorso mese, dopo svariate visite inutili. Nei due anni precedenti ho preso diverse volte degli antibiotici fluorochinoloni che hanno, chiaramente, peggiorato il problema. Pesce dice che è stato il Ciproxin a scatenare la neuropatia, anche a voi è stato riferito così?
Il mio disturbo si manifesta con i seguenti sintomi:
-bruciore vulvare che va e viene in modo abbastanza casuale, peggiora nella fase di preciclo o trattenendo a lungo le urine;
-bruciore post minzionale acuto o in relazione al riempimento della vescica. La mattina è terrificante, ogni mattina mi sveglio con un bruciore terribile, mi alzo per urinare e spesso il dolore impiega ore a passare. Comunque, è sempre presente.
-contrattura del pavimento pelvico;
-vagina che tira verso il basso, sensazione strana;
-disfunzione sessuale: mancanza di eccitamento e di lubrificazione, anche se la causa potrebbe essere attribuibile a quanto scriverò di seguito.
-pipì con odore strano, nonostante non avverta i tipici sintomi della cistite. E' tanto che non ripeto l'urincoltura però, alla quale diverse volte sono risultata positiva all'E. Coli. L'ultima volta avevo preso il Ciproxin, l'odore era passato, per poi ricomparire dopo qualche mese. Sarà più o meno da gennaio di quest'anno che me lo porto dietro. Anche se ho cercato di incrementare l'assunzione di liquidi e di curare l'alimentazione, la situazione non è cambiata. Dovrei ripetere l'urinocoltura.
La diagnosi di Pesce è la seguente: <<ipersensibilità (allodinia) di medio-alta intensità su tutto l'ambito vestibolare e allo swab test. Muscoli del pavimento pelvico ipertonici, dolorabili alla compressione digitale, compresi i piriformi e fili adduttori.
Vestibulodinia, ipertono dei muscoli del pavimento con sintomi minzionali di svuotamento>>
PREMESSA alle mie domande (saltabile, in poche parole dico che soffro di sindrome protratta di astinenza da antidepressivi, ho il sistema nervoso spappolato e vivo in un costante incubo da marzo 2017)
Faccio una breve necessaria premessa sul mio background non facile, saltando a piè pari quello familiare che meriterebbe un capitolo a parte: fine 2014 prendo un antibiotico per un'infezione acneica, subisco evidentemente una reazione avversa in quanto mi si scatena una sorta di psicosi: sono impazzita, mi è esploso un disturbo ossessivo, ho passato una settimana sotto le coperte, pensando di uccidermi per far finire la tortura, una sensazione indescrivibile. Mi reco al servizio psichiatrico universitario dove la dottoressa mi imbottisce di Trilafon (neurolettico), che lì per lì placa la mia ossessione, accusandomi che la base era depressiva e che era una cosa che doveva succedere, quando in realtà era un effetto avverso dell'antibiotico (questa cosa mi è stata riconosciuta successivamente dal medico che ora mi ha in cura). La dottoressa agiunge poco dopo Zoloft, da subito comincio a sentirmi più depressa, peggioro col tempo, lamento effetti e non voglio più prenderlo. Voglio smettere ma mi viene detto che non posso essere seguita da lei senza farmaci. Cerco di smettere ma all'interruzione compaiono sintomi di astinenza debilitanti, come le scosse al cervello. Cambio medico e mi convince che dell'antidepressivo ho bisogno e mi somministra l'Efexor. Da quel momento comincio ad oscillare tra una pseudomania e crolli depressivi, oltre a numerosi malesseri. Un inferno durato complessivamente due anni e mezzo. Mi reco da un luminare per chiedergli supporto nel disintossicarmi, uno dei pochi a riconoscere gli effetti debilitanti che hanno gli psicofarmaci su soggetti sensibili e sui potenziali rischi alla loro sospensione. Non appena manco una sola pastiglia di Efexor, le scosse prendono il sopravvento. Il professore mi scala gradualmente i 150 mg in due mesi dicendo che stavo prendendo veleno, in preda ad atroci sofferenze, a marzo 2017. Sono stabile per un po', finchè ho un crollo terrificante come mai prima d'ora, torno dal Prof. e non mi parla di ricaduta, ma mi parla della sindrome di astinenza protratta da antidepressivi. Può durare anche diversi anni. In questo racconto, ho cercato di essere telegrafica. Se avete interesse a capire di cosa si tratta potete leggere qui la mia storia (in inglese) e approfondire sul forum correlato oppure posso fornire qualche fonte scientifica: https://www.survivingantidepressants.or ... sed-to-be/
I miei sintomi attualmente sono questi: malessere quotidiano, parestesie su tutto il corpo 24 ore al giorno, specialmente sugli arti (bruciori, formicolii, fitte, ipersensibilità, vibrazioni, facilità di addormentamento), spasmi muscolari qua e là, sbalzi d'umore terrificanti (passo dal volermi togliere la vita a dire "wow va tutto bene" nel giro di 5 minuti), nebbia mentale, pensieri ossessivi e costanti ruminazioni mentali, pensieri accelerati, sensazione di essere sotto stimolanti o sostanze chimiche, stranezza al risveglio e sonno interrotto, mancanza di motivazione a livelli spropositati, risposte emozionali alterate, intolleranza ad alcol e fumo di sigaretta (per fortuna per quest'ultimo), problemi digestivi, mancanza di eccitazione e lubrificazione (la morte in pratica, sarà la vulvodinia? saranno entrambi? chi lo sa).
Un incubo che dura da 17 mesi e che si somma alle sofferenze passate nei 2 anni e mezzo precedenti, per colpa di farmaci mal tollerati.
Questa lunga premessa per dire che NON POSSO ASSOLUTAMENTE assumere farmaci che agiscono sul sistema nervoso e farmaci pesanti in generale. Ho un quadro già altamente compromesso dal quale mi sto lentissimamente riprendendo. Le diverse assunzioni di Ciproxin hanno ulteriormente aggravato questo quadro.
Le parestesie sono saltate fuori una settimana dopo il Ciproxin, quando ero già in astinenza protratta. Vi chiedo comunque se qualcuna di voi lamenta parestesie su tutto il corpo in seguito a Ciproxin o a qualche altro motivo (benzodiazepine, reazioni avverse ecc.), perchè per me la situazione sta diventando insostenibile. Va avanti da quasi un anno, senza interruzioni e con brevi momenti di sollievo.
In ogni caso, sto un po' meglio rispetto a un anno fa, quando la fase post-acuta è iniziata.
Comunque, opo aver spiegato la situazione a Pesce, il quale però non era a conoscenza che gli effetti di astinenza da AD possono protrarsi per mesi o anni, è stato cauto nel prescrivermi:
1) Expose 150 mg die;
2) preparazione galenica con Amitriptilina;
ma io non mi azzardo a prenderli, scusate, nonostante la terapia sia più blanda del normale. Almeno non ora. Non potrei sopportare il minimo effetto collaterale, figurarsi un ulteriore destabilizzazione della mia condizione. Anche il Laroxyl topico, per quanto dovrei assumerlo a livello locale, comporta comunque una minima assunzione a livello sistemico e mi trovo in condizione di ipersensibilità, quindi preferisco evitare questo rischio, anche a detta dell'altro mio medico (che però, essendo psichiatra, della vulvodinia non sa una cippa).
Pesce mi ha indicato, inoltre:
-vitamina B12, una capsula della Longlife al giorno;
-Etinerv 2 compresse/die (entrambi cominciati da una settimana);
-fisioterapia per riabilitazione del pavimento pelvico con la dottoressa Di Maria
Perciò vi pongo alcune mie domande
- A fine agosto inizio la fisioterapia con la dottoressa Silvia Di Maria e sono abbastanza fiduciosa. Considerando che il mio problema, per quanto sia estenuante, non è dei casi più gravi, secondo voi è guaribile con la sola terapia fisica associata alle norme comportamentali e agli integratori?
Si può guarire dalla vulvodinia solo con terapia manuale, kegel reverse e magari TENS o agopuntura?
-Cosa ne pensate del Saginil gel? L'ho comprato di mia iniziativa, l'ho messo qualche volta ma non ho riscontrato differenze. Il suo uso è sconsigliato? Il suo uso dev'essere costante, cioè, anche con questa pomata prima di vedere qualche effetto benefico bisogna applicarla regolarmente per diversi giorni?
Per leggibilità risponderò alle domande di intro in corsivo:
Quali sono i tuoi sintomi principali? Dove sono localizzati di preciso? Con che frequenza si manifestano?
Bruciore vulvare, vescica dolorosa, aree del vestibolo sensibili allo swab test,
Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali?
Solo muscoli che tirano verso il basso oppure fastidio da contatto con mutande.
Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro?
No. Forse trattenere troppo le urine. E il ciclo aggrava.
Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti? Cosa riportano?
Le ultime erano positive, 100.000 CFU/ml di E. Coli. Ho preso, sciaguratamente il Ciproxin, l'odore delle urine era passato, ma dopo qualche mese è ritornato, solo che non ho più ripetuto le analisi.
Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione?
No
Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi?
Bevo poco, dal mezzo litro al litro di liquidi al giorno. Faccio pipì 3-4 volte al giorno da quando ho la VD. Per me è tanto e lo faccio con lo scopo di liberarmi del bruciore alla vescica.
Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente?
A volte è ipovalido, a volte faccio fatica e devo spingere, sì.
Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa?
Non dolori particolari, una certa difficoltà dovuta a secchezza.
Soffri anche di candida? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco di candida?
No
Cistiti e candide sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali?
Sì, ho fatto diverse analisi, nessuna malattia sessualmente trasmissibile, solo E. Coli.
Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano?
Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti?
Sì, aumenta.
Che metodo contraccettivo usi?
Nessuno. Sono fidanzata e non usiamo precauzioni di alcun tipo.
Utilizzi lubrificante durante i rapporti?
No, dovrei cominciare.
Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto?
E' successo in passato, sì, con altri partner.
Utilizzi detergente intimo?
Utilizzavo, dopo la diagnosi sto cominciando a lavarmi solo con acqua.
L'intestino come va? Riesci a scaricarti tutti i giorni?
In media ogni due giorni, sempre stata stitica. Se non mangio verdure la situazione peggiora.
Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo?
Se sono in piedi mi è facile, sento proprio il muscolo scendere, da sdraiata o seduta ho qualche difficoltà a percepire il rilassamento.
Hai mai provato a fare qualche automassaggio?
Ancora no, attendo l'insegnamento della fisioterapista.
Il calore ti aiuta?
L'acqua calda mi sembra lenire un po', sì.
Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Ti riconosci in qualche sintomo?
Sì, ho letto.
Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali?
Ancora non sono certosina nel seguire gli accorgimenti, prometto di attivarmi presto.
Di quali altre patologie soffri?
Sindrome protratta di astinenza da antidepressivi
Che sport pratichi?
Nessuno. Mi piacerebbe andare in palestra per migliorare la sindrome, ma questa è sconsigliata.
Grazie a tutte, per l'attenzione, qualsiasi delucidazione e consiglio mi sarebbe molto d'aiuto. Buone vacanze :)