Cerco di raccontarvi tutto il più dettagliatamente possibile in modo che possiate capire forse la causa scatenante del mio problema sperando di arrivare alla soluzione.
Tutto è cominciato 4 anni fà circa, stavo con la mia ex ragazza da circa 6 mesi quando cominciai ad accusare i primi sintomi della prostatite. All'inizio non ci pensavo completamente ai sintomi pensavo che era una cosa passeggera ma i sintomi che pian piano sono andati peggiorando erano: calo della libido, disfunzione erettile, bisogno di urinare molte volte al giorno, doloretti zona prostata e disordini intestinali. Così dopo che la situazione peggiorò e dopo che è diventata insostenibile mi sono deciso di andare a fare una visita dal 1° andrologo urologo. Dopo vari esami e test quello che è uscito fuori è: infiammazione acuta alla prostata causata da un batterio a cui sono risultato positivo ovvero Ureaplasma Urealityticum appartemente alla famiglia dei Mycoplasma. La terapia che mi fù prescritta era Ciproxin per 10 giorni se non ricordo male, flaminase per 15 giorni, serenoa repens per 3 mesi e una dieta comportamentale dove erano permessi solo i cibi più leggeri. L'antibiotico non ha funzionato subito perchè risultai di nuovo positivo e ritornato dall'andrologo mi prescrisse il Bassado per altri 10 giorni. L'ureaplasma successivamente risultò negativo. Dopo 3 mesi di terapia ritornai dall'andrologo e dopo una visita risultò che non avevo più infiammazione e ineffetti i sintomi che accusavo erano quasi del tutto spariti. Ma dentro di me pensavo ancora che l'infiammazione sarebbe ritornata. E infatti così fù dopo circa 4 mesi l'infiammazione si ripresentò.. andai di nuvo dallo stesso andrologo e io gli chiesi ma come mai è tornata dovevo forse continuare una terapia di mantenimento? e lui mi rispose testuali parole: l'influenza non ti viene?? inutile dirvi cosa gli avrei fatto..

Spero in un vostro sincero aiuto
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Grazie a tutte anticipatamente
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