Il forum dedicato alla cistite e non solo. Se hai bisogno di aiuto vai in chat (fumetto rosa in basso a sinistra), nel nostro gruppo Facebook (@groups/Cistite/) o sul nostro profilo Instagram (@cistite.info)
StregaNoite ha scritto:Ma proprio niente
ùsere24 ha scritto:e ma ros non capsico allora perchè i medici ci fanno usare la tachi solo con febbre alta ???mmm sono confusa....
Rosanna ha scritto:A meno che tu non sia andata al carnevale di Rio con 30 gradi all'ombra...
II Lactobacillus plantarum costituisce parte integrante dell'ecosistema vaginale nella donna sana e rappresenta il principale meccanismo naturale di difesa contro lo sviluppo di microrganismi patogeni. Ciò si realizza principalmente attraverso la trasformazione, operata dai lattobacilli, del glicogeno delle cellule epiteliali in acido lattico, con abbassamento del pH vaginale a valori compresi tra 3.8 e 4.4, che sono ottimali per la crescita dei lattobacilli, ma sfavorevoli per la crescita di microrganismi patogeni. L'equilibrio dell'ecosistema vaginale può venire alterato sia in determinate situazioni fisiologiche o patologiche sia per cause iatrogene. La terapia antibiotica o sulfamidica per applicazione locale o generale, seppure essenziale per il trattamento delle vaginiti specifiche, provoca anche la distruzione della flora non patogena e perciò espone al rischio di recidive. BACTOCIN, costituito da Lactobacillus plantarum P 17630 vivo, liofilizzato, isolato dall'habitat vaginale, caratterizzato tassonomicamente, consente di ricostituire la flora batterica naturale mediante l'applicazione di una quantità concentrata di lattobacilli che, una volta introdotti in vagina si moltiplicano rapidamente riportando il valore del pH in ambito acido. BACTOCIN offre quindi la possibilità di ripristinare un habitat sfavorevole all'impianto e alla sopravvivenza dei germi patogeni, riducendone il numero dei ceppi e la concentrazione nelle forme aspecifiche di leucorrea[..]La fìsiologicità dell'intervento terapeutico attuato con BACTOCIN è alla base della buona tollerabilità del preparato.
ACIDIF CV è un dispositivo medico, in compresse vaginali, da utilizzarsi in tutti i casi di temporanea alterazione dell'equilibrio microbico uro-vaginale. L'apparato uro-vaginale è caratterizzato da un complesso ecosistema microbico che esplica fisiologicamente una difesa naturale contro le infezioni batteriche : la normale secrezione vaginale è caratterizzata da un valore di pH intorno a 4.5 e tale valore (tendente all'acidità) viene mantenuta da un "normale" livello di estrogeni e da una flora lattica "costante".
Una formulazione brevettata a base di acido lattico, lattobacilli, e isoflavoni di soia.
La flora batterica che colonizza le mucose vaginali è principalmente costituita da batteri che, attraverso il proprio metabolismo, producono acido lattico il quale è responsabile del mantenimento di un pH acido a livello delle mucose vaginali: questa acidità rende sfavorevole l'invasione e lo sviluppo di una microflora patogena. Quando l'equilibrio microbico dell'apparato uro-vaginale viene temporaneamente alterato da fattori ormonali (mestruazioni, gravidanza, menopausa), da scorrette abitudini igieniche (frequente uso di lavande vaginali, di assorbenti intravaginali, di dispositivi anticoncezionali), o dall'utilizzo di antibiotici/antimicotici, è possibile che insorgano delle infezioni da parte di agenti patogeni (Streptococchi, micoplasmi), che alterano la composizione dell'apparato uro-vaginale, con conseguente diminuzione dei batteri lattici e manifestazione di vaginosi batteriche. I sintomi più comuni delle infezioni batteriche sono: bruciore, prurito e aumento della secrezione vaginale (leucorrea).
Come agisce ACIDIF CV
Una compressa di ACIDIF CV contiene batteri lattici (Lactobacillus acidophilus), acido lattico ed isoflavoni di soia.
La sua particolare composizione consente, una volta sciolta in vagina, di liberare entro pochi minuti batteri lattici ed acido lattico i quali contribuiscono ad abbassare il pH vaginale a valori di acidità tra 4 e 4,5 contrastando l'aggressione e lo sviluppo della microflora patogena. Gli isoflavoni di soia presenti nella compressa sono fitoestrogeni naturali che determinano un incremento della percentuale di acido lattico presente nella mucosa vaginale contribuendo all'abbassamento del pH, e quindi al benessere dell'ambiente vaginale.
La mucosa vaginale, in condizioni normali, è colonizzata da microrganismi non patogeni (innocui, non causanti infezioni) tra cui si osserva la netta prevalenza dei Lactobacilli. Il livello di acidità della vagina è controllato da questa famiglia di batteri, detti anche bacilli di Doderlein, che si nutrono di uno zucchero complesso (il glicogeno) contenuto in notevoli quantità nelle cellule vaginali. In seguito alla "digestione" del glicogeno da parte di questi batteri, viene prodotto acido lattico necessario per mantenere l'acidità vaginale.
I lattobacilli vaginali furono scoperti da Doederlein nel 1892. I lattobacilli presenti nella nostra vagina variano da un milione a 100 milioni! Questa flora del Doderlein è formata principalmente da: Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus fermentum, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus brevis, Lactobacillus jensenii, Lactobacillus casei, Lactobacillus cellobiosus, Lactobacillus leichmanii, Lactobacillus delbrueckii, Lactobacillus salivarius. Sono batteri non patogeni che vivono sia in presenza di ossigeno, che in sua assenza, sia in ambienti a ph acido, che in quelli a ph alcalino (sebbene quest'ultimo gli tolga importanti sostanze nutritive, quali il glicogeno).
Le funzioni che questi batteri hanno a livello vaginale sono molte e fondamentali
by Rosanna http://cistite.info/joomla/index.php/mflorabatterica
Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti
ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata