Allarmismo ingiustificato?

Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » dom apr 28, 2013 3:52 pm

E' indubbio che su questo patogeno (come per tutti quelli per i quali esiste un farmaco apposito) si stia facendo un allarmismo esagerato. In realtà non è più pericoloso di altri più comuni e come questi può essere debellato semplicemente rinforzando le difese immunitarie (viewtopic.php?f=80&t=2959).
Tempo fa ho avuto uno scambio epistolare con un'utente del forum, che lavorava in laboratorio analisi, a cui avevo disapprovato un post in quanto difendeva la teoria della pericolosità dell'Ureaplasma e della clamydia. Ve lo riporto.

"E' da anni che lottiamo contro l'estrema importanza che si continua a dare ai patogeni, all'(ab)uso degli antibiotici e agli approcci demolitivi. Un post come il tuo allarma gli utenti, demolisce quanto cerchiamo quotidianamente di costruire e va ad allinearsi ai comuni approcci presenti in tutti gli altri forum.
So bene cosa sono i micoplasmi, non sono necessarie le tue informazioni a riguardo. Conosco anche ogni statistica epidemiologica. Però conosco anche le casistiche non in vitro, quelle reali, le esperienze post terapia e le testimonianze vere che (ho ormai imparato) sono le più importanti. E su migliaia di casi seguiti ho potuto capire che:
- nella maggior parte dei casi in cui i sintomi sono stati associati ai mycoplasmi, raramente c'è stato un miglioramento della sintomatologia dopo terapia mirata (pur con scomparsa del patogeno).
- Raramente le terapie antibiotiche debellano l'infezione (spesso bisogna farne 2-3 consecutive e cmq non sono ancora sufficienti e molte volte, anche se il patogeno viene debellato ritorna a distanza di poco), segno che NON PUO' essere la strada giusta.
- Dopo queste terapie sono più i casi di peggioramento che quelli in cui si assiste ad un miglioramento.
- Ho visto più tamponi negativizzarsi con l'approccio ricostruttivo (ph, lattobacilli, ecc), che non con la terapia protocollare (e ti assicuro che spariscono, come sparisce anche l'hpv, se non continui ad abbassare le tue difese immunitarie con Bassado ed affini).
- Non c'è alcuna prova che la sterilità e i parti pretermine siano causati da questi microrganismi e gli ultimi studi stanno mettendo in luce la possibilità che tutto ciò sia provocato proprio dall'assenza di lattobacilli e non dalla presenza di patogeni.
Per tutti questi motivi lotterò a denti stretti contro chi tenterà di affibbiare agli agenti patogeni la stessa importanza che, per convenienza, danno loro i rappresentanti farmaceutici.

Il punto è proprio questo: tu (e cmq tutta la medicina ufficiale, tutta l'università, tutti i protocolli sanitari) sei convinta che le cause dei nostri problemi siano infettive, così cercate assiduamente di scovare patogeni nell'eziologia di ogni patologia (vedi il tumore della cervice, vedi la gastrite, vedi i problemi pelvici, la tonsillite da streptococco, ecc) per aggredirli con le classiche terapie demolitive (non solo del patogeno, ma dell'intero organismo). Quel che invece si fa enorme fatica a comprendere è che questi patogeni sono solo il sintomo di un equilibrio perso e che finchè cureremo il sintomo continueremo ad avere gli stessi problemi, che probabilmente cambieranno solo nome (dal coli alla klebsiella, dall'ureaplasma al thrycomonas, dalla candida alla gardnerella e così via). Nelle stesse testimonianze che hai riportato è evidente che queste donne hanno fatto terapie continue senza risolvere il problema di fondo. Tu stessa sei in questo forum perchè, nonostante le terapie fatte non hai risolto.
In un ambulatorio si vedono solo le acuzie, ma non si ha la minima idea del follow-up a sei mesi o a un anno (il paziente che non guarisce mica lo comunica; si limita a cambiare medico e voi non vedendolo più siete convinti che sia guarito. ...Magari!). Se lo si considerasse sono sicura che la medicina subirebbe notevoli cambiamenti.
Il nostro approccio (ti assicuro molto più risolutivo, definitivamente e senza effetti collaterali) parte da un punto di partenza totalmente contrario a quello che difendi tu. Tu dici: "perchè non avere un punto di partenza certo su cui poi costruire tutta la terapia...prima mirata a cercare di indebolire il batterio e poi o in contemporanea atta a ripristinare tutto l'equilibrio e il benessere psicofisico?". Ecco, noi invece prima di sottoporre le donne ad esami invasivi (e il tampone uretrale lo è in quanto se fatto bene provoca microlesioni che attivano le terminazioni nervose e cicatrizzando creano tessuto fibroso), a stress diagnostico e a terapie demolitive, proponiamo la ricostruzione naturale delle proprie difese (e non solo "DOPO" o al massimo "in contemporanea" alla terapia antibiotica) in modo tale da debellare non solo il micoplasma, ma anche tutti quelli che si sarebbero sostituiti ad esso in caso di terapia tradizionale. Ovvero andiamo a demolire direttamente la causa; i sintomi (i patogeni) scompariranno automaticamente da soli. SOLO, e SOLO SE, questo approccio non funziona, se non c'è alcun miglioramento o se nonostante tutto la situazione peggiora, siamo le prime a suggerire antibiotici, antimicotici e quant'altro, ma SOLO SE.
Per accettare questo approccio però ci vuole tempo, pazienza, costanza e caparbietà e non tutte ne sono provviste (viviamo nell'era dell'assenza del dolore, dell'incapacità di sopportarlo almeno per un po', del panico già solo se ne presagiamo l'insorgenza, della pastiglietta magica che ce lo toglie all'istante, ma che ti predispone a subirlo). Di solito solo quando si è proprio allo stremo, quando si è provato davvero tutto (quel tutto che alla fine è stata proprio la causa della nostra distruzione) si è disposti ad accettare un punto di vista diverso e opposto a quello tradizionale, ma finchè non si arriva allo stadio della disperazione, ho visto che ogni sforzo è totalmente inutile. Infatti io non mi affanno più a convincere il prossimo perchè so che saranno proprio le stesse persone che mi contestano ad avere poi bisogno di questo approccio, ...purtroppo. Mi limito quindi ad aspettare che i tempi siano maturi e solo allora mi faccio in quattro per quella persona. Prima è tempo e fatica sprecata.
Tengo a precisare che il mio non è un rifiuto assoluto degli antibiotici. Sono importantissimi, ma ritengo che vadano usati SOLO laddove siano davvero necessari, dove davvero non ci siano altri strumenti (meno dannosi) per curare la malattia e laddove senza di essi la stessa vita sarebbe minacciata.

Proprio oggi è arrivato nel forum Francesco, un nuovo utente che ci ha appena raccontato la sua esperienza con l'ureaplasma (storia, purtroppo, vista oramai innumerevoli volte). Mi fa piacere riportarti i passaggi più salienti.
A mio parere questo ragazzo aveva solo una contrattura muscolare che provocava la riduzione dell'afflusso ematico negli organi genitali, il ristagno venoso, l'alterazione della conduzione nervosa. Di conseguenza aveva una sofferenza dei tessuti genitali, il ristagno di scorie non eliminate per via della congestione ematica, un'ipoerettilità da ipossia arteriosa, un'infiammazione cronica abatterica, un abbassamento delle difese locali (un tessuto danneggiato non è in grado di difendersi, vedi per esempio le soluzioni di continuo sulla cute) e DI CONSEGUENZA un'infezione da ureaplasma (che sono sicura sia arrivata solo a posteriori della manifestazione sintomatologica!).
Sarebbe bastato lavorare subito sulla muscolatura pelvica contratta e Francesco si sarebbe evitato anni di dolori, anni di antibiotici, spese, ma soprattutto il danno spermatico. Ma i protocolli ufficiali prevedono tutt'altro....

Cordialmente
Rosanna
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » dom apr 28, 2013 3:58 pm

I post di Francesco

Francesco883 » sab giu 23, 2012 11:04 am
Salve a tutti! Io sono Francesco ho 24 anni e sono nuovo del Forum. Ho letto diverse storie e diverse guarigioni in questa settimana anche se ci sono poche esperienze maschili però nutro una profonda speranza che voi mi possiate indicare la strada giusta per la guarigione da questo tormento che mi accompagna già da circa 4 anni.
Tutto è cominciato 4 anni fà circa, stavo con la mia ex ragazza da circa 6 mesi quando cominciai ad accusare i primi sintomi della prostatite. All'inizio non ci pensavo completamente ai sintomi pensavo che era una cosa passeggera ma i sintomi che pian piano sono andati peggiorando erano: calo della libido, disfunzione erettile, bisogno di urinare molte volte al giorno, doloretti zona prostata e disordini intestinali. Così dopo che la situazione peggiorò e dopo che è diventata insostenibile mi sono deciso di andare a fare una visita dal 1° andrologo urologo. Dopo vari esami e test quello che è uscito fuori è: infiammazione acuta alla prostata causata da un batterio a cui sono risultato positivo ovvero Ureaplasma Urealityticum appartemente alla famiglia dei Mycoplasma. La terapia che mi fù prescritta era Ciproxin per 10 giorni se non ricordo male, flaminase per 15 giorni, serenoa repens per 3 mesi e una dieta comportamentale dove erano permessi solo i cibi più leggeri. L'antibiotico non ha funzionato subito perchè risultai di nuovo positivo e ritornato dall'andrologo mi prescrisse il Bassado per altri 10 giorni. L'ureaplasma successivamente risultò negativo.
Ma dentro di me pensavo ancora che l'infiammazione sarebbe ritornata. E infatti così fù dopo circa 4 mesi l'infiammazione si ripresentò.. andai di nuvo dallo stesso andrologo e io gli chiesi ma come mai è tornata dovevo forse continuare una terapia di mantenimento? e lui mi rispose testuali parole: l'influenza non ti viene?? inutile dirvi cosa gli avrei fatto.. :-zzz . Comunque dopo quella visita e avendomi spillato altri soldi con garbo me ne andai e decisi di non tornarci più. Cambiai andrologo (il 2°) e ci andai visto che me ne avevano parlato bene.. e mi prescrisse Bactrim una volta al giorno per 3 mesi e simicupi caldi 2 volte al giorno.. all'inizio la situazione sembrava migliorare ma in realtà non vi è mai stata una guarigione completa e dopo 3 mesi di antibiotico al quarto mese immaginate cosa mi è successo.. i sintomi erano peggiorati rispetto all'inizio della terapia.. preso dallo sconforto e distrutto anche a livello psicologico cambiai di nuovo andrologo ovvero il 3° ed ultimo.. che dopo che ebbi raccontato tutta la mia storia definì pazzo il 2° andrologo.. dopo gli esami tra cui lo spermiogramma che evidenziò un calo della motilità degli spermatozoi e evidenziando quindi che l'infezione era ancora presente mi prescrisse: Cibotrex per 2 mesi 3 volte a settimana, leviaprost e una terapia che consisteva nell'emissione di onde radio verso la prostata. La situazione migliorò al solito il primo periodo e peggiorò quando smisi la terapia convinto successivamente che gli andrologi sono una razza che vuole solo spillarti soldi e distruggere il tuo corpo bombardandoti con gli antibiotici oggi mi curo da solo!!! e vi confermo che non ho mai ottenuto risultati così soddisfacenti da quando ho questa infiammazione. ...

viewtopic.php?t=3101#p133937
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » dom apr 28, 2013 4:03 pm

Vari post disseminati nel forum

"Idem,cistite da giugno,dolore nei rapporti,il tampone uretrale ha evidenziato ureaplasma urealyticum sia in vagina che in uretra,il ginevra mi ha dato zitromax x 3 gg ma i miei fastidi persistono,pare che l'ureaplasma sia difficilissimo da debellare...!Tu come stai messa?"

"problema da due aanni curo il micoplasma e viene fuori ilo streptococco, curo quest'ultimo e ritorna il micoplasma .Sono entrata in un circolo vizioso da cui non riesco ad uscire . Il mio sintomo peggiore è il peso vescicale e la minzione frequente. Tu che sintomi hai?"

"anch'io ho i tuoi stessi sintomi..da due mesi che combatto con questo peso e minzione frequente..l'urologo dice che dipende dall'ureaplasma..ma ormai sono 10 giorni che prendo il bassado senza nessun risultato...ho anche un ritardo mestruale..sara' dovuto agli antibiotici..vi prego di rispondere se qualcuno sa dirmi come ha risolto.grazie"

"io dal 20 dicembre che lotto ..con questo stimolo impellente di urinare..ho preso di tutto niente..la gine mi ha visitata eco ok..urinocultura negativa...ho curato la candida pensando che fosse quella e niente...dal pap test risulta un'infezione..ho fatto un po' di tamponi sono uscita positiva all'ureaplasma ureaticum..sono andata dall'urologo e mi ha detto che questo srimolo ad urinare e' dovuto a quest'infezione mi ha dato bassado x 15g.al mese x 3 mesi..mi sembra troppo...ne ho presi gia 4 ma ancora nessun migloramento..ragazze aiutatemi."

"anch'io avevo (e penso di avere tutt'ora) l'ureaplasma. Diagnosticato tramite tampone vaginale, curato con ben due antibiotici diversi, il risultato è stato che ha fatto resistenza a tutti e due, e ora ho solo altri due antibiotici che possono sconfiggerlo... (...) nel paese dove vivo ora (Inghilterra) non la ritengono come infezione e quindi non la curano!!!
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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda annablue1309 » dom apr 28, 2013 5:55 pm

Aggiungo ai vari post la mia esperienza personale (e certificata) circa la negatività dell'abuso di antibiotici in casi analoghi.

- Tampone vaginale del 26.02.2010 positivo a Gardnerella Vaginalis (trattata con Flagyl)
- Tampone vaginale del 08.05.2010 positivo a Ureaplasma Urealyticum (trattato con Bassado e con Eritromicina) ma negativo a Gardnerella
- Tampone vaginale del 09.07.2010 positivo a Escherichia coli (trattato con Ciproxin) ma negativo a Gardnerella e Ureaplasma .

In pratica, ogni volta che facevo un ciclo di antibiotici ( o più di un ciclo) "debellavo" il germe specifico, ma se ne presentava immediatamente un altro. Inoltre aumentavano le resistenze e diminuiva il numero di antibiotici sensibili. Aggiungo che per una persona che tollera male gli antibiotici (come me) spesso il provarne di nuovi mi creava così tanti effetti collaterali da costringermi a sospendere e a ricominciare con un nuovo farmaco. Insomma, un incubo!

Alla fine, dopo essere approdata qui, ho smesso di fare tamponi e ora non presento quasi più nessun sintomo a livello vaginale (ho usato Lactonorm, Yogurt in vagina e assunto X-flor + altri fermenti lattici per bocca).

Suppongo che se ognuna di noi racconta qui la propria storia personale di "circoli viziosi" questa sezione passerà velocemente da 1 a 20 pagine...

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda evelinb » mar apr 30, 2013 11:29 am

Concordo! C'e` un'allarmismo esagerato e un abuso dell'antibiotico.

Rispetto all'ureaplasma, la dottoressa che mi ha fatto il tampone di controllo mi ha detto che ci sono 2 scuole di pensiero, chi appunto usa l'antibiotico e chi non lo ritiene necessario.
A me l'antibiotico ha peggiorato la situazione ma non ho piu` intenzione di prenderlo, considerata la sintomatologia lieve.
Leggendo nei vari forum sulla rete e` sconvolgente a quanti cicli di antibiotici vengano sottoposte tante persone e senza ottenere risultati.

Credo che sia proprio necessario un cambio di mentalita` da parte dei medici ma anche dei pazienti, che come dice Rosanna, hanno una gran fretta di guarire, senza considerare che il tempo per la completa guarigione alcune volte puo` essere lungo.

ciao
e.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rossa » mar apr 30, 2013 12:29 pm

Anche io mi infiltro nel club delle TV all'ureaplasma da 12 pollici (ok..basta..).

Dopo un ciclo di antibiotici al mese, da dicembre a gennaio, e senza aver preso un singolo fermentino lattico, la dottoressa mi prescrive il tampone e l'urinocoltura. Tutto negativo, tranne ureaplasma <10.000. Ora, perfino sul bugiardino degli acidif cv c'è scritto che il dismicrobismo può comportare l'insorgenza di ureaplasma urealyticum. Quindi chiunque che non sia laureato in medicina, ma con un minimo di ragionevolezza, si rende conto che la mia non era un'infezione da ureaplasma ma, piuttosto, una situazione di disequilibrio generale in cui l'ureaplasma aveva alzato la testa (ovviamente questo io l'ho capito DOPO la cura, DOPO essermi iscritta al forum e DOPO aver letto le prime cose sensate da due anni a questa parte).
Quindi carica batterica infima e zero sintomi. Ciò che avevo erano sintomi da (ora lo so) contrattura e neuropatia. In fretta e furia mi viene detto che l'ureaplasma dà anche cistite, e a nulla valgono i miei "Ma dall'urinocoltura è sempre uscito l'escherichia coli...", "Ma non ho sintomi vaginali", "Ma l'urinocoltura è negativa ora", e BAM!, cinque giorni di ciproxin. Non cambia niente, ovviamente. Ah sì, una cosa cambia, dopo un mesetto mi viene un'altra bella cistite. E i sintomi? Esattamente gli stessi di prima, anzi forse la cistite ha peggiorato qualcosa a livello nervoso e tissutale, anche a livello vaginale, questo sì.

Non so se ho ancora l'ureaplasma, ma i miei sintomi sono gli stessi di quando me l'hanno trovato. E in compenso sto ripristinando la mia flora batterica, ricostruendo, forse per la prima volta, ciò che non tanto i germi quanto le cure a bombardamento mi hanno causato.
Quindi, se veramente consigliassi alla mia dottoressa di lasciar stare i plasmi a meno che non trasmettano programmi in hd, farei un errore?

SMACK!
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda larabirilla » sab ago 02, 2014 9:55 am

Buongiorno a tutte
Volevo solo aggiungere la mia testimonianza
Ad inizio giugno feci un tampone vaginale per prevenzione ma soprattutto perché sto programmando una gravidanza.
Benché non avessi alcun sintomo o perdite strane, mi è stata diagnostica ureaplasma 100.000 di carica.
Sconsolatissima ho chiesto aiuto come sempre a voi del forum e al Dott. Pesce. Ovviamente niente antibiotici.
Ho fatto prima un po di lactonorm, poi mi sono arrivate le mestruazioni. Non appena erano finite ho iniziato due cicli di protocollo miriam, pausa e 3 gg di lactonorm prima delle mestruazioni. Passate le mestruazioni ho aspettato 4 giorni per rifare il tampone e l'ureaplasma è sparito.
Volevo solo dirvi che ripristinare la nostra flora in modo naturale è il miglior aiuto che possiamo darci, senza dover ricorrere subito ad antiobiotici, che molto spesso (e lo sappiamo visto il nome di questo favoloso forum, cosa fa in caso di cistite) ci fanno peggio e distruggono tutto il buono che c'è. A volte la pazienza e prendersi più tempo per curarci (in tutti i casi della vita secondo me) sono le armi migliori della fretta e del non saper più aspettare....
Spero di essere utile a chiunque ne abbia bisogno.
Un saluto da Lara

Re: R: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda flo67 » sab ago 02, 2014 12:04 pm

Grazie Lara x questa testimonianza.

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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Ondina88 » dom ago 03, 2014 2:25 pm

Grazie mille Lara, è molto importante questa tua testimonianza :thanks:

Re: R: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda pista » sab ago 09, 2014 9:21 am

La tua testimonianza è l'ennesima conferma che il nostro organismo è in grado mi difendersi da solo e che in caso di necessità l'unica cosa che dobbiamo fare è dargli una mano a ripristinare le difese!!!. Grazie!!!!

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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » mar ago 12, 2014 11:33 am

:t
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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Lolablu » sab mar 14, 2015 1:57 pm

ragazze ma anche l'uomo deve evitare di prendere l'antibiotico se riscontra la presenza alta di questi batteri o per l'uomo é diverso? Il mio ragazzo ha evidenziato un alta presenza di ureaplasma mycoplasma escherichia streptococco, dobbiamo sentire il medico e fargli prendere antibiotico o anche per lui che é uomo vale la regola, fermenti lattici per bocca? Scusate ma per l'uomo non mi é chiaro :)

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » mar mar 17, 2015 9:25 am

Ma dove gliel'hanno trovato? Urine (urinocoltura), uretra (tampone uretrale) o sperma (spermiocoltura)?
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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Lolablu » mer mar 25, 2015 12:31 am

Nella spermiocoltura.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » lun apr 13, 2015 11:20 am

Ma lui ha sintomi?
Il discorso per l'uomo è identico a quello per la donna: nessun sintomo, nessuna cura. Se rifarà una seconda spermiocoltura tra uno o due mesi probabilmente si sarà negativizzata da sola.
Poiché i fementi non riescono ad arrivare nella prostata, per loro la soluzione è l'eiaculazione frequente per svuotare spesso il contenuto batterico e il mannosio, che, seppur in dosi minime arriva anche in prostata.
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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Lolablu » sab apr 18, 2015 2:01 am

Lui non ha nessun sintomo! Nulla proprio. Quindi gli faccio prendere un po di D-Mannosio? Magari aiuta a "pulire" questa situazione?

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Rosanna » mar apr 21, 2015 10:04 pm

Mi sembra di aver già risposto sopra. :humm: Ma forse non sono riuscita a spiegarmi bene.
Se comunque vuoi fargli prendere D-Mannosio per una tua maggiore tranquillità, male di certo non gli fa.
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Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Arual745 » mer apr 22, 2015 5:01 pm

Riporto la mia testimonianza in merito alle infezioni da Ureaplasma.A novembre faccio un tampone vaginale da cui vien fuori una positività all'ureaplasma. Contatto il mio ginecologo perchè da agosto avvertivo fastidi vari. Speravo di aver trovato la causa di quei fastidi e quindi curo l'ureaplasma con l'antibiotico nonostante il mio ginecologo mi avesse detto che i fastidi che avvertivo non erano dovuti all'ureaplasma. Anzi a detta del mio ginecologo l'ureaplasma non crea problemi nè di fertilità nè di altro tipo ed è del tutto asintomatico. Anche mio marito, del tutto asintomatico, cura l'ureaplasma con antibiotico anche perchè stiamo provando ad avere un figlio e molti ritengono che l'ureaplasma tagli la testa degli spermatozoi!!Nonostante la cura i miei fastidi non passano e infatti il mese successivo il Dottor Pesce mi diagnostica una vestibolodinia di media intensità. Quindi i fastidi che provavo non dipendevano dall'ureaplasma. Anche il Dottor Pesce mi conferma che l'ureaplasma è asintomatico e non va curato anche se precisa che molti quando par. Potrebbe creare problemi solo se risale le tube!! Io però mi sono sempre posta una domanda....se un'infezione da ureaplasma non va curata come si fa ad evitare che vengano intaccate le tube? Tra l'altro, sarà una coincidenza, ma sono rimasta incinta il mese successivo quando sia io che mio marito avevamo debellato l'infezione. Non nascondo che in merito ho un pò di confusione.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Arual745 » mer apr 22, 2015 5:06 pm

Scusatemi mi sono resa conto di non aver completato la frase. Il Dottor Pesce mi ha precisato che molti ginecologi quando si trovano di fronte a questo tipo di infezione si allarmano perchè la ritengono molto pericolosa. In sostanza ci sono 2 scuole di pensiero al riguardo. Tra l'altro anche l'urologo a cui mi ero rivolta prima della visita dal Dottor Pesce sosteneva che non si tratta di infezione pericolosa.

Re: Allarmismo ingiustificato?

Messaggioda Frens » mer apr 22, 2015 7:22 pm

Arual scusa ci potresti parlare di questo tuo ginecologo di Bari? Sembra valido e magari potrebbe fare comodo a qualche tua conterranea.
Io penso che prima che l'ureaplasma arrivi ad intaccare le tube che ne voglia, si tratterrebbe di un'infiammazione pelvica severa che verrebbe rilevata e non come semplice vestibolite.


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