Presunta cistite in bambina di 11 mesi

Ciao a tutte, scrivo per la mia piccolina di 11 mesi.
Circa tre settimane/un mese fa ha cominciato ad avere puntini persistenti sul culetto. Dopo un po’ che l’ossido di zinco non dava risultati e che i puntini hanno cominciato ad espandersi anche verso la vulva ho capito che si trattava di un fungo. In contemporanea sono cominciate delle lesioni e puntini in bocca, e capendo che si trattava di mughetto (nome simpatico per la cara amica candida) ho iniziato a trattarla sia in bocca che su culetto e fiorellino con violetto di genziana. Il 19 luglio venerdì quando la piccola si sveglia per allattare la sento calda. Il resto della notte niente, alla mattina stava di nuovo bene, fino al pomeriggio in cui l’ho trovata di nuovo calda. Subito ho pensato che forse essendo piccola poteva avere preso caldo e il suo corpo aveva reagito in quel modo, ma la sera la febbre è ritornata ed è rimasta. Arrivata a lunedì, siccome ero preoccupata che la febbre potesse essere collegata al mughetto chiamo la pediatra a pagamento da cui ero andata già una volta, perché pareva che lei cercasse di curare il più possibile in maniera naturale, o così mi avevano detto. La dottoressa dice che la febbre non è collegata al mughetto, che il violetto va bene come terapia e che se martedì ancora non migliora di andare in pronto soccorso. Verso le 6 di sera la piccolina comincia a piangere e non smette per un buon 45 minuti prima di addormentarsi. Martedì sembra stare meglio, quindi cerco di pulire casa J visto che per tre giorni non avevo fatto altro che tenerla in braccio! La sera noto che il pannolino fa un odore forte, e comincio a insospettirmi. Le do una dose di D-Mannosio e andiamo a dormire. Per eccesso di zelo mercoledì mattina prendo comunque un appuntamento con la pediatra, e infatti nel pomeriggio quando si sveglia dal riposino c’è di nuovo febbre. A questo punto ero certa che il verdetto sarebbe stato IVU. E infatti, la dottoressa mi spedisce dritta dritta in pronto soccorso per fare esame urine e del sangue. Dentro di me mi sono presa a bastonate in testa per non averla inondata di D-Mannosio quando ho avuto quel primo sospetto la sera prima. A questo punto ero certa che mio malgrado l’antibiotico lo avrei dovuto dare. Fosse stata più grande e capace di comunicare a parole forse avrei tentato di rimandare ma, siccome due anni fa ci sono quasi rimasta secca per una pielonefrite, ho avuto paura di farle seriamente male e mi sono detta un’antibiotico era il minore dei mali.
All’ospedale fanno tutti i prelievi (che brutta esperienza) e i risultati sono i seguenti (riporto i dati sballati):
Sg-emoglobina 11,4 (12-16)
Sg-Ematocrito 34,4 (36-46)
Sg-MCV (volume globulare medio) 67,3 (80-97)
Sg-MCH (emoglobina eritrocitaria media) 22,3 (27-33)
Sg-MCHC (concetrazione emoglobinica media) 33,1 (32-36)
Sg-RDW (Ampiezza distribuzione eritrocitaria) 15,5 (11-15)
Sg-piastrine 576 (150-450)
Sg-leucociti 13,75 (4-10)
Lc-neutrofili 8,63 (1,9-8)
Lc-monociti 1,28 (0,16-1)
S-PCR (proteina c reattiva) 3,6 (0-1)
URINE
Peso specifico 1000 (1005-1030)
Leucociti 500 (0-20)
Nitriti presenti
Proteine 75 (0-10)
Emazie 50 (0-15)
In base a questi risultati mi hanno detto che era IVU, che dovevo darle Augmentin per 10 giorni (la pediatra per telefono mi ha addirittura detto 12!) e che il giorno successivo dovevo fare l’urinocultura per sapere di che battere si trattasse. Intanto mi hanno dato la prima dose e mi hanno mandato a casa (in realtà loro volevano ricoverarla e farle l’antibiotico endovena ma sono riuscita a scamparla!).
Il giorno dopo ho raccolto le urine come mi avevano detto e le ho consegnate.
Siccome la pediatra aveva detto che si sarebbe informata lei stessa circa il risultato dell’urinocultura non sono andata a ritirare il risultato delle analisi. La pediatra non ha mantenuto la parola e non si è più fatta sentire. Il risultato sono andata a ritirarlo tre giorni fa, il risultato negativo, niente batteri! Questo dopo 9 giorni e mezzo di antibiotico. Ho sospeso l’ultima dose e sono partita con D-Mannosio giorno e notte.
Ora la mia domanda è questa: cosa è successo? E’ possibile che una sola dose di antibiotico abbia decimato abbastanza batteri da non farli risultare sull’urinocultura? O che l’infezione fosse da qualche altra parte nel corpo? I valori che hanno riscontrato nel sangue e nelle urine puntano ad una IVU o possono indicare anche qualche altro tipo di infezione?
Attualmente la situazione è come segue: pochi giorni dopo l’interruzione dell’antibiotico la pipì ha cominciato a fare un forte odore di ammoniaca. Le sto dando D-Mannosio giorno e notte (lei è ancora prevalentemente allattata quindi fa pipì spesso e per essere sicura che l’D-Mannosio resti una quantità sufficiente di tempo nella vescica lo sto dando ogni 3 ore più o meno, anche di notte), la febbre non è tornata ma la pipì ha questo forte odore. Ieri ho fatto fare nuovamente l’esame delle urine e l’urinocultura e tra un paio di ore avrò il risultato delle urine, per l’urinocultura devo aspettare un po’ di più.
La pediatra non la chiamo più perché è già la seconda volta che vado da lei a pagamento e che mi dice che ci seguirà e non lo fa e mi sono stancata di correre dietro a medici che non mi ispirano neanche fiducia. Siccome per motivi di contratto della casa non possiamo spostare la residenza, non posso usufruire di un pediatra di base, e sinceramente non so a chi rivolgermi per sbrogliare sta matassa. Infatti volevo chiedere a voi se c’è qualcuno sul forum che abita in provincia di Verona che sappia consigliarmi un pediatra bravo.
Ecco. Scusate se sono stata molto dettagliata ma ho voluto scrivere tutto per dare un’idea chiara della situazione.
Un abbraccio a tutte, e spero che potrete aiutarmi. Il pensiero di averle fatto 10 giorni di antibiotico inutilmente mi sta uccidendo, anche perché è il secondo che prende in 11 mei di vita e questo mi fa infuriare. Il mio primo figlio ha 3 anni e mezzo e non ne ha mai preso uno!
Circa tre settimane/un mese fa ha cominciato ad avere puntini persistenti sul culetto. Dopo un po’ che l’ossido di zinco non dava risultati e che i puntini hanno cominciato ad espandersi anche verso la vulva ho capito che si trattava di un fungo. In contemporanea sono cominciate delle lesioni e puntini in bocca, e capendo che si trattava di mughetto (nome simpatico per la cara amica candida) ho iniziato a trattarla sia in bocca che su culetto e fiorellino con violetto di genziana. Il 19 luglio venerdì quando la piccola si sveglia per allattare la sento calda. Il resto della notte niente, alla mattina stava di nuovo bene, fino al pomeriggio in cui l’ho trovata di nuovo calda. Subito ho pensato che forse essendo piccola poteva avere preso caldo e il suo corpo aveva reagito in quel modo, ma la sera la febbre è ritornata ed è rimasta. Arrivata a lunedì, siccome ero preoccupata che la febbre potesse essere collegata al mughetto chiamo la pediatra a pagamento da cui ero andata già una volta, perché pareva che lei cercasse di curare il più possibile in maniera naturale, o così mi avevano detto. La dottoressa dice che la febbre non è collegata al mughetto, che il violetto va bene come terapia e che se martedì ancora non migliora di andare in pronto soccorso. Verso le 6 di sera la piccolina comincia a piangere e non smette per un buon 45 minuti prima di addormentarsi. Martedì sembra stare meglio, quindi cerco di pulire casa J visto che per tre giorni non avevo fatto altro che tenerla in braccio! La sera noto che il pannolino fa un odore forte, e comincio a insospettirmi. Le do una dose di D-Mannosio e andiamo a dormire. Per eccesso di zelo mercoledì mattina prendo comunque un appuntamento con la pediatra, e infatti nel pomeriggio quando si sveglia dal riposino c’è di nuovo febbre. A questo punto ero certa che il verdetto sarebbe stato IVU. E infatti, la dottoressa mi spedisce dritta dritta in pronto soccorso per fare esame urine e del sangue. Dentro di me mi sono presa a bastonate in testa per non averla inondata di D-Mannosio quando ho avuto quel primo sospetto la sera prima. A questo punto ero certa che mio malgrado l’antibiotico lo avrei dovuto dare. Fosse stata più grande e capace di comunicare a parole forse avrei tentato di rimandare ma, siccome due anni fa ci sono quasi rimasta secca per una pielonefrite, ho avuto paura di farle seriamente male e mi sono detta un’antibiotico era il minore dei mali.
All’ospedale fanno tutti i prelievi (che brutta esperienza) e i risultati sono i seguenti (riporto i dati sballati):
Sg-emoglobina 11,4 (12-16)
Sg-Ematocrito 34,4 (36-46)
Sg-MCV (volume globulare medio) 67,3 (80-97)
Sg-MCH (emoglobina eritrocitaria media) 22,3 (27-33)
Sg-MCHC (concetrazione emoglobinica media) 33,1 (32-36)
Sg-RDW (Ampiezza distribuzione eritrocitaria) 15,5 (11-15)
Sg-piastrine 576 (150-450)
Sg-leucociti 13,75 (4-10)
Lc-neutrofili 8,63 (1,9-8)
Lc-monociti 1,28 (0,16-1)
S-PCR (proteina c reattiva) 3,6 (0-1)
URINE
Peso specifico 1000 (1005-1030)
Leucociti 500 (0-20)
Nitriti presenti
Proteine 75 (0-10)
Emazie 50 (0-15)
In base a questi risultati mi hanno detto che era IVU, che dovevo darle Augmentin per 10 giorni (la pediatra per telefono mi ha addirittura detto 12!) e che il giorno successivo dovevo fare l’urinocultura per sapere di che battere si trattasse. Intanto mi hanno dato la prima dose e mi hanno mandato a casa (in realtà loro volevano ricoverarla e farle l’antibiotico endovena ma sono riuscita a scamparla!).
Il giorno dopo ho raccolto le urine come mi avevano detto e le ho consegnate.
Siccome la pediatra aveva detto che si sarebbe informata lei stessa circa il risultato dell’urinocultura non sono andata a ritirare il risultato delle analisi. La pediatra non ha mantenuto la parola e non si è più fatta sentire. Il risultato sono andata a ritirarlo tre giorni fa, il risultato negativo, niente batteri! Questo dopo 9 giorni e mezzo di antibiotico. Ho sospeso l’ultima dose e sono partita con D-Mannosio giorno e notte.
Ora la mia domanda è questa: cosa è successo? E’ possibile che una sola dose di antibiotico abbia decimato abbastanza batteri da non farli risultare sull’urinocultura? O che l’infezione fosse da qualche altra parte nel corpo? I valori che hanno riscontrato nel sangue e nelle urine puntano ad una IVU o possono indicare anche qualche altro tipo di infezione?
Attualmente la situazione è come segue: pochi giorni dopo l’interruzione dell’antibiotico la pipì ha cominciato a fare un forte odore di ammoniaca. Le sto dando D-Mannosio giorno e notte (lei è ancora prevalentemente allattata quindi fa pipì spesso e per essere sicura che l’D-Mannosio resti una quantità sufficiente di tempo nella vescica lo sto dando ogni 3 ore più o meno, anche di notte), la febbre non è tornata ma la pipì ha questo forte odore. Ieri ho fatto fare nuovamente l’esame delle urine e l’urinocultura e tra un paio di ore avrò il risultato delle urine, per l’urinocultura devo aspettare un po’ di più.
La pediatra non la chiamo più perché è già la seconda volta che vado da lei a pagamento e che mi dice che ci seguirà e non lo fa e mi sono stancata di correre dietro a medici che non mi ispirano neanche fiducia. Siccome per motivi di contratto della casa non possiamo spostare la residenza, non posso usufruire di un pediatra di base, e sinceramente non so a chi rivolgermi per sbrogliare sta matassa. Infatti volevo chiedere a voi se c’è qualcuno sul forum che abita in provincia di Verona che sappia consigliarmi un pediatra bravo.
Ecco. Scusate se sono stata molto dettagliata ma ho voluto scrivere tutto per dare un’idea chiara della situazione.
Un abbraccio a tutte, e spero che potrete aiutarmi. Il pensiero di averle fatto 10 giorni di antibiotico inutilmente mi sta uccidendo, anche perché è il secondo che prende in 11 mei di vita e questo mi fa infuriare. Il mio primo figlio ha 3 anni e mezzo e non ne ha mai preso uno!