Probabilmente la bimba ora trattiene a lungo la pipì e la cacca sia perchè non vuole togliere tempo al gioco, sia perché ha dolore quando si scarica (per via delle ragadi) e quando urina (per via del vestibolo infiammato).
Che fare?
Ti riporto la mia esperienza.
Il ristagno delle feci provoca aumento della dimensione e della durezza delle stesse, che aumentano lo sforzo e il dolore alla defecazione, creando un circolo vizioso: dolore --> ritenzione --> aumento della dimensione e durezza delle feci --> aumento del dolore a defecare --> ritenzione delle feci --> ecc.
Anche Morgana soffriva di stipsi e aveva ragadi ed anch'io le ho dato lo stesso principio attivo che le ha consigliato il pediatra. Per 2 anni senza sosta. Poi l'ho ridotto gradualmente ed ora non ha più alcun problema: si scarica regolarmente quotidianamente.
Il trattenere le urine provoca "incontinenza paradossa", ossia, la bimba trattiene così tanto che la pressione che si forma nella vescica supera la capacità della valvola uretrale di trattenere le urine e quindi alcune gocce fuoriescono. Normale che dopo la minzione resti del ristagno in vescica: quando le pareti sono molto dilatate a causa dell'enorme quantità di liquido presente, perdono momentaneamente la capacità di contrarsi e quindi non riescono ad espellere tutta l'urina presente. I rischi dell'ritenzione continua sono: lo sfiancamento delle pareti vescicali (che poi perdono totalmente la capacità di contrarsi), la perdita dello stimolo urinario e l'insorgenza di cistiti batteriche.
Dovresti quindi invitarla ad urinare più spesso facendole capire (ormai è "grande") quanto sia importante svuotare regolarmente la vescica (senza spaventarla, altrimenti ottieni l'efftto opposto: vescica iperattiva su base psicogena, ossia la bimba va in continuazione in bagno per paura delle conseguenze della ritenzione). Magari inventa un gioco da fare in bagno mentre è seduta sul water (a proposito: perché la fa ancora sul vasino?) in modo che associ a questa funzione un sentimento positivo ed invitala a rifare questo "gioco" ogni 4-5 ore. Premiala quando urina o si scarica (anche una coccola rappresenta un bellissimo premio).
Anche Morgana soffriva di vestibolite vulvare (e probabilmente ne soffrirà in futuro). La chiamo vestibolite e non vulvodinia perché si trattava proprio di infiammazione locale, senza neuropatia e senza cronicità. Semplicemente aveva le mucose molto sensibili e facilmente irritabili da ogni agente: sale, cloro, mare, sudore, sfregamento, tessuti sintetici, bici, ecc. Fino alla pubertà ho dovuto proteggerle le mucose con tutti gli accorgimenti che conosciamo per la vv (crema protettiva prima di entrare in mare o in piscina, mutandine di cotone, solo acqua per il bidet, sella della bici larga e morbida, ecc). Con il menarca (la prima mestruazione) tutto è sparito! Totalmente!! Gli estrogeni endogeni hanno rinforzato in maniera impressionante le mucose ed ora può fare tutto quel che vuole senza più nessun accorgimento. Temo i primi rapporti, ma me ne occuperò quando sarà il momento (se mai ci sarà da preoccuparsene).
Puoi quindi seguire
questi consigli per proteggere le mucose in modo che almeno il bruciore ad urinare non sia più un ulteriore deterrente e continuare col Macrogol.
Insomma: non vedo nulla né di preoccupante, nè di irrimediabile. Affronta questa cosa con serenità e fiducia e vedrai che tra pochi mesi l'avrai risolta. :)