Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda robertaX » sab nov 01, 2014 11:48 am

Premesso che:
Il test DNA HPV rileva:
-la presenza del virus e di quale ceppo (ce ne sono più di 140 finora rilevati e di questi solo una decina al alto rischio per tumore al collo dell'utero, da qui l'importanza di conoscere il ceppo)
-Il test NON rileva lesioni al collo dell'utero (che sono rilevabili solo con pap test e/o colposcopia)

Pap test rileva:
-la presenza di eventuale lesione da HPV al collo dell'utero (grazie a colposcopia è possibile rilevare il grado della lesione) ovvero una zona di trasformazione del tipo di cellule della cervice.
-NON rileva la presenza di HPV
-NON rileva il ceppo di appartenenza

Leggendo questi articoli mi sorgono dei dubbi spontanei.
http://www.lastampa.it/2014/10/31/crona ... agina.html
http://www.lastampa.it/2014/03/14/socie ... agina.html

Nell'articolo si fa presente che il pap test è ancora utile nelle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni, mentre quello sopra i 30 viene semplicemente rimandata ad un dna test. Ma l'articolo è a dir poco nebuloso.
Riporto una frase emblematica in entrambe gli articoli:
"Il pap test non perderà completamente la sua validità. «Nelle donne più giovani, fra i 25 e i 29 anni - spiegano gli specialisti - il test Hpv rileva infatti molte lesioni destinate a regredire spontaneamente, con un elevato rischio di esami e trattamenti inutili». Per questa ragione chi ha meno di 30 anni continuerà a essere sottoposta a Pap test. "
Dunque la frase "il test hpv rileva infatti molte lesioni..." è assolutamente sbagliata, poiché il test rileva solo la presenza del virus e non di una lesione.
Ok vabbé si son sbagliati.. ma arriviamo al concetto che vuole esprimere sul nuovo approccio.. se in quella fascia di età le lesioni regrediscono spontaneamente, a che scopo dare priorità al pap test piuttosto che al test del dna?

Proviamo a ragionare al contrario.
Se si desse priorità al Dna test nelle ragazze giovani (tra i 25 e i 29 anni), quelle che NON risultano positive continueranno a stare tranquille finché non avverranno cambiamenti di partner o situazioni a rischio, cui potrebbe seguire un nuovo test, mentre quelle positive potrebbero procedere allo screening del pap-test per controllare la presenza di una eventuale lesione e, nell'eventualità di positivo, monitorarla.

Viceversa, nelle donne dai trent'anni in su, potrebbe essere molto più utile il pap test piuttosto che il dna test, perché è più facile che una lesione diventi stabile e non regredisca spontaneamente. Quindi perché fare solo più il dna test dopo i trenta e non ritengono più utile il pap test come screening?

C'è qualcosa che non mi quadra in questo nuovo approccio scientifico spiegato dall'articolo. Capisco il volere risparmiare (si risparmia di più fare il pap test solo in una piccola fascia di età, piuttosto che in una molto più vasta che è quella dai 30 anni in su), ma qui a me il principio mi pare proprio sbagliato.
Il fare un pap test ogni 3-5 anni, dopo i trent'anni lo ritengo utile perché in caso di positivo, anche di alto grado, i test precedenti sono utili a capire la "vecchiaia" di una lesione per decidere se monitorarla o trattarla. Un CINIII senza precedenti pap-test può far propendere, per motivi precauzionali, allo step del trattamento.

Ora mi chiedo: è il giornalista che ha scritto l'articolo che ha preso lucciole per lanterne (visto già l'errore clamoroso del giornalista sulle finalità del Dna test), oppure sarà davvero questo l'approccio di prevenzione per il futuro?
Cosa ne pensate?

Ps: La mia lesione di 3° grado è stata scoperta a 35 anni, e dopo circa 3 mesi dalla diagnosi, nonostante l'età, è regredita spontaneamente.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda Igor » mer nov 26, 2014 7:40 pm

fare o non fare il test hpv?
è un bel dilemma che difficilmente troveremo risposta.
sentendo vari pareri di medici alcuni optano per farlo ugualmente altri invece lo consigliano solo in caso di positività del pap test.
leggendo vari articoli su internet stanno prendendo in considerazione l'ipotesi di fare come primo test quello dell'hpv e procedere con il pap test solo in caso di positività al test hpv.
al momento pare che sia solo un'idea ma non è da escludere che in futuro verrà intrapresa questa strada.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda Rosanna » sab dic 06, 2014 10:15 am

Io spero proprio di no.
Sai che accanimento terapeutico ci sarebbe!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda Rosanna » sab dic 06, 2014 10:48 am

...Anche perché il cancro alla cervice spesso è causato da fattori diversi dall'HPV. Se si utilizzasse l'HPV test come screening verrebbero rilevati solo i contatti col virus (anche quelli che non hanno provocato acun danno) e passerebbero invece indiagnosticate tutte le forme tumorali non causate da HPV.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda LisaBetta » mer mar 23, 2016 12:22 pm

Salve,
scusate se riprendo questo vecchio messaggio ma mi trovo in un limbo.
Mi hanno diagnosticato il virus dell'HPV a novembre 2015 con un tampone che la mia ginecologa mi ha effettuato senza neppure informarmi di cosa stava facendo.
Premetto che pap test a luglio 2015 e colposcopia a maggio 2015 (fatti in ospedale) erano entrambi negativi.
A dicembre 2015 la ginecologa (privata) dice che vuole rifarmi la colposcopia per sicurezza essendo uscita positiva al virus. Esce negativa.
Chiedo di fare la tipizzazione ma mi dice che sono soldi sprecati perché avendolo presumibilmente da poco probabilmente mi negativizzerò... però mi dice che a maggio dovrò rifare una nuova colposcopia e un nuovo paptest per stare tranquille....
Mi chiedo.... ma non è un po' troppo???? Tre colposcopie in un anno????? Con un pap test negativo? e senza sapere a che ceppo appartiene? I conti non mi tornano.....
Io vorrei fare la tipizzazione (per sapere con chi abbiamo a che fare) e il normale pap test annuale... e poi magari tra un anno/anno e mezzo rifare il tampone per l'HPV per capire se l'ho sconfitto....
E' sbagliato?
Grazie.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda Mare73 » dom mar 27, 2016 1:36 pm

Sono d'accordissimo con te, è troppo.
Io vedo un'infilata di esami tutti negativi, sia prima che dopo l'HPV test di novembre. Quindi direi che puoi stare tranquilla così.
E condivido anche il tuo "piano d'attacco": tipizzazione, se vuoi sapere per dare un nome all'ospite, controlli annuali e tra un tot HPV test di controllo.

Re: Hpv test-pap test nuovo approccio, giusto o sbagliato?

Messaggioda LisaBetta » mer mar 30, 2016 11:29 am

Grazie Mare

:baci:



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