Chlamydia trachomatis resistente?

Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » sab ago 02, 2014 12:34 pm

Da un mese ho scoperto di avere la Chlamydia!! L'ho curata, ho fatto di nuovo i tamponi dopo + di 20 gg dalla cura, e non mi è passata!
Il mio compagno, ha fatto la sperimocoltura e non risultava averla, ma aveva stichococcus, quindi abbiamo fatto 2 cure diverse, così ci ha detto la ginecologa!

Premetto che da 2 anni stiamo insieme ed ovviamente non ho avuto rapporti "extra-coniugali"!

Qualcuna di voi l'ha mai avuta?
Mi preoccupo per le gravi conseguenze che può portare, e non mi capacito come l'abbia presa.

Mi vengono 100'000 dubbi:
1) E' possibile che la spermiocoltura non ha rilevato la clamidia? Quindi ha fatto la cura per stichococcus ma doveva farla anche per la chlamydia, per cui nonostante i rapporti protetti, me l'ha riattaccata?
2) O la mia chlamydia è resistente all'antibiotico?
3) E' da 1 anno che avevo delle perdite e la ginecologa diceva che era candida, ed effettivamente 2 volte ho avuto la candida, l'ultima volta che ci sono andata mi ha dato una cura pesantissima di 1 anno, tutto questo prima di aspettare l'esito dei tamponi, i cui risultati dimostrarono che nn l'avevo, ma avevo la chlamydia! Ovviamente non ho fatto la cura, xkè mi sembrava esagerato dopo 2 episodi di candida in 1 anno! HO cambiato ginecologa! Ora il dubbio è possibile che ce l'ho da + di 1 anno se non 2 anni, ovvero da che ho cambiato partner, o addirittura dal partner precedente (ke xò era vergine), e non me ne sono mai accorta?
4) O magari il laboratorio ha sbagliato?
5) Sono stata operata a settembre 2013 di un polipetto cervicale, magari gli strumenti non erano sterilizzati a dovere e ho preso la clamidia da lì?

Basta dubbi, qualcuna di voi ha mai avuto un episodio di chlamydia e magari alla prima cura non è passata?

Sono arrabbiata e preoccupata! Stasera ho appuntamento dalla ginecologa!
:ciao:

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda frizzina » sab ago 02, 2014 12:47 pm

scusa, ti chiedo..che cura hai fatto?
e per quanto?
Se ciò che profetizziamo nel forum non è sbagliato e molte testimonianze lo confermano, per debellare patogeni vaginali ci vogliono mesi di protocolli.. (nel senso, farlo ogni mese, intendo, non tutto il mese). Se come presumiamo e profetizziamo, i patogeni ci sono perchè le difese sono insufficienti, è presto detto. Non ho visto nella tua storia (pardon, deformazione professionale da ex-moderatrice) ne qui, un accenno al tampone in cui siano definiti quanti lattobacilli hai e il ph.
magari aggiorna anche la tua storia..dato che mi sembra che il tuo ultimo messaggio sia un pò vecchiotto e non sappiamo granchè da allora.
:ciao:

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ondina88 » dom ago 03, 2014 2:22 pm

Ma i vari patogeni li hai curati sempre con antibiotici?
Hai un tampone con indicazione di ph e lattobacilli piuttosto?

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer ago 06, 2014 8:55 am

frizzina ha scritto: scusa, ti chiedo..che cura hai fatto? e per quanto?

Azitromicina per 5 giorni.

frizzina ha scritto: Se come presumiamo e profetizziamo, i patogeni ci sono perchè le difese sono insufficienti, è presto detto.

La chlamydia non è un microrganismo che "abita" nel nostro corpo, x cui l'abbondanza o l'insufficienza di difese non credo influenzino la sua comparsa o scomparsa.
E' un'infezione che si trasmette solo con il sesso. E non da' sintomi per la maggior parte dei casi, ma nella donna può portare nei casi più gravi a sterilità.
Credo proprio che il mio attuale compagno me l'abbia attaccata.

Ondina88 ha scritto:Ma i vari patogeni li hai curati sempre con antibiotici?
Hai un tampone con indicazione di ph e lattobacilli piuttosto?

Di quali patogeni parli? Nel senso solo vaginali o anche vescicali.
La candida l'ho avuta un paio di volte in 15 anni e l'ho trattata con antimicotici, e questa chlamydia è la prima volta che ce l'ho, e l'ho trattata con antibiotico xkè è l'unico modo per debellarla date le gravi conseguenze a cui può portare. E'coli in vescica anni fa lo trattavo con l'antibiotico.

Lactobacillus acidofilus con carica: ++++
pH: 6

Re: R: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda frizzina » mer ago 06, 2014 10:11 am

E adesso son curiosa io di avere risposte da Rosanna. Visto quello che scrivi allora io mi reputo ignorante e quindi incapace di risponderti. Ma mi sovvengono alcuni quesiti, perché voglio provare a capire.
Con tutta quella carica di lattobacilli acidofili, hai un ph 6? Vedo che comunque ti sei fatta belle cure antibiotiche ed antimicotiche. Cerchiamo di stare calmi,che una soluzione si trova.

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Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer ago 06, 2014 10:42 am

frizzina ha scritto: Con tutta quella carica di lattobacilli acidofili, hai un ph 6? Vedo che comunque ti sei fatta belle cure antibiotiche ed antimicotiche. Cerchiamo di stare calmi,che una soluzione si trova.

Non so che dire questi sono stati i risultati dell'ultimo tampone risalente a 10 gg fa!
Cure antimicotiche 3 volte, una nel 2001, poi nel 2008 e l'ultima proprio l'anno scorso.

Antibiotiche quando soffrivo di cistite, prima di scoprire questo blog, ahimè si!
E ora per colpa della clamydia che mi fa veramente preoccupare e venire molti dubbi e quesiti che non avranno risposta! Ovvero da quanto tempo preciso ce l'ho? Io come dicevo suppongo me l'abbia attaccata l'ultimo partner con cui sto da 2 anni e possibile che in 2 anni non ho avuto sintomi? Se non un mese fa che sono iniziati dei fastidi vaginali??? La ginecologa non ha saputo rispondere!

Ieri ho ricominciato un'altra cura antibiotica, la ginecologa mi ha ridato l'azitromicina questa volta per 6 gg.
La volta precedente dato che nessuno mi aveva detto come assumerla, se a stomaco pieno o vuoto, leggendo il foglietto illustrativo, risultava che era indifferente, per cui l'ho assunta a stomaco pieno. Ora sia in farmacia, sia il medico di base del mio compagno hanno detto di assumerla lontano dai pasti.
Bha... :? magari non ha fatto effetto la prima volta per questo!
Spero veramente di risolvere al + presto, xkè non sono tanto tranquilla, in quanto mi spaventa il danno che può causare sto patogeno (occlusione delle tube)!
Sto assumendo fermenti come actimel e yogurt (lo faccio ormai da anni), magari devo anche prendere qualche altro fermento, dato che l'antibiotico mi distruggerà la flora microbica ed in più poi posso essere a rischio candida.Va bene il nutriflor?

Bye!

Re: R: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda pista » mer ago 06, 2014 12:42 pm

È importante, dopo la cura antibiotica, utilizzare fermenti vaginali, lactonorm pare essere il più tollerato, e fermenti x via orale, X-flor o Nutriflor.


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Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Natina » mer ago 06, 2014 1:44 pm

Il X-flor puoi prenderlo durante la terapia antibiotica. Ha il DDS1 un tipo di fermento che resiste all antibiotico per limitarne i danni.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Stefania 69 » gio ago 07, 2014 9:47 am

Anche i fermenti vaginali possono essere inseriti gia' in parallelo alla cura antibiotica. L'azione del farmaco non e' cosi' diretta, pertanto l'introduzione locale non viene vanificata tanto quanto quella per via orale.

Il fatto che un patogeno sia residente o meno conta poco per quello che riguarda l'infezione. Con le difese alte non si attacca ne' il patogeno residente ne' quello arrivato dall'esterno.
In ogni modo la procedura migliore sarebbe comunque quella di far sloggiare l'ospite tramite il ripristino delle condizioni fisiologiche ottimali, ma ormai che hai iniziato il ciclo antibiotico bisogna completarlo.

In che periodo del ciclo eri quando hai fatto il tampone? Se eri intorno all'ovulazione anche il risultato apparentemente discordante tra pH e lattobacilli ci puo' stare. Oppure avevi per caso inserito yogurt o fermanti locali in vaginanei giorni immediatamente precedenti?

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rosanna » mar ago 12, 2014 11:31 am

Stefania 69 ha scritto: Con le difese alte non si attacca ne' il patogeno residente ne' quello arrivato dall'esterno.

Assolutamente d'accordo! E con le terapie antibiotuche non fai che abbassarle queste difese e farti venire non solo altre infezioni varie, ma pure i sintomi che finora erano assenti! Dovrebbe spaventarti di più l'antibiotico che il patogeno.
La linea da adottare per sconfiggere la chlamydia è la stessa identica dell'ureaplasma (ti invito aleggere la sezione apposita), come uguale all'ureaplasma è il conveniente allarmismo che si fa attorno alla chlamydia.
Ti invito ad una lettura più attenta e costante del forum (non blog!) giacchè dalle tue risposte, dalle tue domande e dal tuo atteggiamento traspare una scarsa consapevolezza dei princìpi base su cui si basa.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer ago 27, 2014 9:37 am

Stefania 69 ha scritto: In che periodo del ciclo eri quando hai fatto il tampone? Se eri intorno all'ovulazione anche il risultato apparentemente discordante tra pH e lattobacilli ci puo' stare. Oppure avevi per caso inserito yogurt o fermanti locali in vaginanei giorni immediatamente precedenti?

Si ero intorno all'ovulazione. Non avevo inserito yogurt o fermenti locali in vagina!

Rosanna ha scritto: Ti invito ad una lettura più attenta e costante del forum (non blog!)

Ovvio FORUM non blog, non so come mi sia uscito!! :cavoli:
Leggerò più costantemente il forum, peccato che per la chlamydia fin ora non c'era niente, per cui il mio atteggiamento era allarmato.

Rosanna ha scritto:
Stefania 69 ha scritto: Con le difese alte non si attacca ne' il patogeno residente ne' quello arrivato dall'esterno.

Assolutamente d'accordo! E con le terapie antibiotuche non fai che abbassarle queste difese e farti venire non solo altre infezioni varie, ma pure i sintomi che finora erano assenti!

I sintomi (non gravi) mi sono venuti prima di fare la cura antibiotica, x questo la ginecologa mi ha fatto indagare.
In questo caso non sono del tutto convinta della vostra affermazione, che i patogeni non si attaccano se le difese immunitarie sono alte.
E dico ciò, perché ho letto questo: "Il complesso ciclo biologico della Chlamydia (in cui si alternano due entità morfologiche e funzionali: corpo elementare extracellulare [unità infettante] e corpo reticolare intracellulare [forma replicativa]) agevolando il batterio nell'evitare le efficienti risposte protettive dell'ospite, può spiegare il decorso spesso asintomatico dell'infezione."
Presa da: http://microrganismi.altervista.org/batteri_8.htm

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer ago 27, 2014 1:48 pm

Volevo chiarire che io sono d'accordissimo con voi sul non utilizzare antibiotici, antimicotici e quant'altro per la cura di patologie se non nei casi estremi.
Di fatti è così che faccio da 2 anni per E.coli.

Forse il mio non era un caso estremo, ma quando ho visto su internet e parlato con la gine, ciò che può causare, mi è venuto il panico e l'unica cosa che pensavo era di dover debellare in fretta la chlamydia prima che facesse danni seri.
Poi leggendo quello che vi ho riportato pensavo che in un certo senso la chlamydia "imbrogliasse" il sistema immunitario, infettando (anche a difese alte [d'altronde di lactobacillus acidofilus avevo la massima carica]) e rimanendo quiescente finché le condizioni diventano ad esso favorevole e mutandosi nella forma replicativa, per iniziare la vera e propria infezione!
Credo che però per la Chlamydia al contrario dell'ureaplasma è dimostrato scientificamente che causa cicatrizzazione delle tube.

Mi correggo quando dico che sulla chlamydia non c'è niente, intendevo come argomento a se' stante, mentre nelle discussioni viene nominato e come! :angel:

L'unica cose che mi rimane da fare è rinforzare le difese immunitarie, con il protocollo Miriam! Poi farò l'ennesimo tampone per ricontrollare!

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rosanna » mar set 16, 2014 10:57 am

Ilaryotta ha scritto:la Chlamydia al contrario dell'ureaplasma è dimostrato scientificamente che causa cicatrizzazione delle tube.

Quando si sparano pubblicamente queste notizie allarmanti è doveroso anche riportare le fonti scientifiche ufficiali che supportano tali affermazioni.
Ti sarei grata se inserissi al più presto. In assenza di esse mi vedo costretta a rimuovere quanto hai scritto.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer nov 12, 2014 5:12 pm

Avevo fatto una bellissima ricerca tempo fa su PubMed dove avevo messo tutti gli articoli da me trovati sulla "pericolosità" o meno della Chlamydia, purtroppo il messaggio non è stato autorizzato perché ho citato tutto l'ultimo messaggio di Rosanna e ho perso tutta la ricerca. Non l'avevo salvata altrove. Non ho avuto più tempo di rifarla.

Avevo già citato il sito dove avevo letto questa notizia e lo ricito: http://microrganismi.altervista.org/batteri_8.htm
Ed avevo chiesto all'amministratore del sito, succitato, di fornirmi la bibliografia ed oggi finalmente mi ha risposto:

"- testi consultati per la massima parte presso la biblioteca universitaria.
- https://air.unimi.it/retrieve/handle/24 ... R08009.pdf (alle pagine 62 e 63)
- Jones BR and Batteinger BE in Principles and Practice of Infectious Diseases. ( (Eds) Chuchill Livingstone 2000,1989-2004)
- Mardh P-A, Pavonen J, Puolakkainen M: Genital con infections in the male.( In Chlamydia. Mardh P-A, Pavoonen J, Puolakkainen M (Eds), Plenum Medical Boock Company, 1989, 137-151).
- Grio R., Zaccheo F., Macchioni S., et al.: Le infezioni veneree da Clamydia trachomatis, Min. Ginec., 38, 229, 1986.
- Magliano E.M.: Le infezioni da Chlamydia in ginecologia, ostetricia e pediatria, Clin. Microb. Corner., Atti su: Diagnostica microbiologica rapida e Patologia selezionata Ortho 12, 13 giugno 1986.
- Ottolenghi A., Finazzi E., Clerici P., Magliano E.M.: Rinvenimento di Chlamydial trachomatis nel faringe di bambini affetti da infezione delle alte vie aere, Ritz Ital. Ped., 11, 561, 1985.
- Jones B.R., Ardery B.R., Hui S.L. and Cleary R.E.: Correlation between serum antichlamydial antibodies and tubal factor as a cause of infertility, Fert. Steril., 38, 553, 1982.
- Ottolenghi A., Leopardi O., Clerici P., Flnazzi E., Magliano E.M.: The diffusion of Chlamydial infection in pediatric population of Milan area. A seroepidemiological investigation, Atti del 4 ° mediterranean Congress Chemoterapy. Rhodos 10wx Ott. 1984."

Sempre l'amministratore mi ha fornito anche alcuni collegamenti in rete che trattano il batterio Clamydia trachomatis:
"- Centro Nazionale Epidemiologia: http://www.epicentro.iss.it/problemi/cl ... amidia.asp
- Università Tor Vergata: http://www.microbiologiatorvergata.it/slides.htm
-
Watch on youtube.com

- http://www.my-personaltrainer.it/salute/clamidia.html
- http://online.scuola.zanichelli.it/lanc ... zioniA.pdf
- https://scoiattolorampante.files.wordpr ... iaceae.pdf
- http://www.siu.it/files/uploads/Linee%2 ... smesse.pdf"

Io invece ho trovato questo articolo interessante: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25215504
Ad oggi nonostante il protocollo miriam durato 1 mese, + un altro mese di trattamenti con i lactobacilli (ovuli vaginali, normogyn). Ho ancora la Chlamydia.


Bye

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rossa » mer nov 12, 2014 8:35 pm

Ok, ma a lattobacilli e sintomi come stai?
Se il rimedio c'è, perché te la prendi?
Se il rimedio non c'è, perché te la prendi?

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rosanna » lun nov 17, 2014 3:51 pm

Ecco, appunto.
Quel che dice la medicina ufficiale lo sappiamo benissimo anche senza fare ricerche (le fonti le chiedo sempre per qualunque articolo si citi affinché ognuna possa valutare l'affidabilità o meno della provenienza della notizia data).
Fortunatamente non sottostiamo al feroce allarmismo (mooolto interessato) che conduce i pazienti a voler ingerire di tutto pur di vedere il tampone sterile (anche da lattobacilli ahimè!) e i medici a prescriverli pur di raggiungere gli obiettivi per ottenere premi dalle case farmaceutiche (e infatti TUTTI i link che hai citato prevedono l'uso di antibiotici come unica terapia possibile all'abbattimento di questo temutissimo patogeno).
Poi che ognuno faccia la sua scelta consapevole, alla luce di ricerche personali, studio delle fonti e presa di coscienza delle testimonianze reali.
Se però sceglie di assecondare l'allarmismo dilagante, beh, che non lo venga a fare in questo forum.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rosanna » lun nov 17, 2014 4:01 pm

Ilaryotta ha scritto:Ad oggi nonostante il protocollo miriam durato 1 mese, + un altro mese di trattamenti con i lactobacilli (ovuli vaginali, normogyn). Ho ancora la Chlamydia.

Beh, non mi sembra che antimicotici ed azitromicina abbiano fatto di meglio!
Ma almeno il protocollo Miriam non solo non ti ha provocato danni, ma ti ha anche riequilibrato un pochino l'ambiente vaginale facendoti avvicinare sempre più alla guarigione. Insisti! Quel che hai distrutto in anni non lo ricostruisci in due soli mesi, soprattutto con le cure naturali che hanno bisogno di più tempo. Non avere fretta.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Ilaryotta » mer nov 26, 2014 3:59 pm

Rossa ha scritto:Ok, ma a lattobacilli e sintomi come stai?

Lactobacilli ++++
Sintomi 0
Rosanna ha scritto: (e infatti TUTTI i link che hai citato prevedono l'uso di antibiotici come unica terapia possibile all'abbattimento di questo temutissimo patogeno).

Non "TUTTI"! Infatti, l'ultimo link quello che ho trovato su Pubmed parla di "Lactobacilli inactivate Chlamydia trachomatis through lactic acid but not H2O2".

Tra un po' voglio ricontrollare se è andata via la Clamidia, al mio compagno l'ultima volta gli hanno fatto fare il prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi anti clamidia, a me invece hanno sempre fatto fare il tampone, affinché mi tolga il dubbio di falsi positivi dei vari tamponi (dato che il laboratorio è lo stesso), secondo voi è il caso di fare il prelievo di sangue invece che il tampone (anche se ho fobia dei prelievi) :? ?

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda Rosanna » sab dic 06, 2014 9:10 am

Ilaryotta ha scritto:Non "TUTTI"!

Ah sì, avevo dimenticato l'UNICO su 10.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Chlamydia trachomatis resistente?

Messaggioda annette » mar dic 15, 2020 2:51 am

Ciao ragazze,

riapro un vecchio argomento - l'unico nella sezione intitolata "Clamidia" - poiché a fine settembre mi è stata diagnosticata la Clamidia, dopo ben 6 anni senza alcuna infezione vaginale. Sintomi: forte prurito e irritazione senza perdite. Tampone: negativo a tutto tranne che positivo a Clamidia. (Ho di recente cambiato partner, e penso me l'abbia passata proprio lui.)

Ci siamo curati entrambi con Bassado, ed un mese a seguire di lattobacilli, di concerto con il medico curante. Ed è tornato tutto nella norma. Circa una settimana fa ho iniziato ad avvertire nuovamente prurito, meno intenso, con leggerissime perdite gialline e un leggerissimo odore. Domattina dovrei andare a rifare i tamponi (se non mi viene il ciclo che sento in arrivo!), e comprendere come procedere in caso sia tornata la Clamidia.

In caso di Gardnerella e simili, come anni fa, procederò con il Protocollo Miriam.

La mia domanda è: in caso di Clamidia, il Protocollo Miriam è efficace? O devo procedere ad antibiotico per questo patogeno, e far seguire il Protocollo Miriam di "ricostruzione" e mantenimento?
Ve lo chiedo perché cercando su Forum e sito ho trovato questo articolo in cui si cita appunto l'antibiotico come terapia per la Clamidia: https://cistite.info/sessualita/chlamyd ... matis.html

Fate sapere e, nel frattempo, vi mando un grande abbraccio :flower:

Anna


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