Bagni derivativi

Bagni derivativi

Messaggioda Rosanna » mer apr 29, 2015 9:42 am

http://www.luisaberselli.it/pdf/bagno_derivativo.pdf
Che ne pensate?
Chi si offre di provarli sulle nostre patologie (cistite, stipsi, vulvodinia, contrattura, neuropatia)?
E' una tecnica gratuita, che non porta via molto tempo e priva di effetti collaterali.
Non fatevi spaventare dall'acqua fredda. In realtà andando a raffreddare i grossi vasi che passano dall'inguine come reazione si avrà un maggior afflusso di sangue in zona genitale/pelvica con conseguente beneficio su tutti gli organi vicini (...in teoria).
Consiglio di non applicare il freddo sulla zona vulvare, ma solo in quella inguinale bilateralmente.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Bagni derivativi

Messaggioda Aliruna » ven mag 01, 2015 10:58 am

Ros, io ho una domanda dovuta al fatto che probabilmente non ci capisco nulla. Bella premessa, eh!
Il freddo dovrebbe causare il fatto che il corpo per compensare e riscaldare fa affluire una maggiore quantità di sangue? E' un po' lo stesso effetto che si ottiene con la crema del mal di testa di Pesce, che fa affluire il sangue nella zona di applicazione?

Re: R: Bagni derivativi

Messaggioda Stefania 69 » ven mag 01, 2015 2:00 pm

Io lo trovo interessante.
Penso che proverò.
Lo so che non ho le caratteristiche utili ad uno studio per i nostri scopi, ma se aumenta il benessere si dovrebbe capire comunque.
Devo solo organizzarmi un attimo per il discorso di tenere il resto del corpo al calduccio.

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Re: Bagni derivativi

Messaggioda frizzina » sab mag 02, 2015 5:36 pm

Avevo letto anch'io sta cosa ma non mi ero soffermata più di tanto..magari adesso approfondisco.. :humm:

Re: Bagni derivativi

Messaggioda Natina » sab mag 02, 2015 6:03 pm

Molto molto interessante.
Per rimanere al caldo direi di mettersi in bagno con lo scaldino, quello che emana aria calda, si fa scaldare la stanza.
Dopo una doccia calda, ci copriamo sopra e i piedi, lasciando libera la patata e quindi le gambe.
L unica cosa è che se mi siedo sul bidet, questo è freddo, quindi il freddo non sarebbe circoscritto all inguine ma pure al girochiappa.

Re: R: Bagni derivativi

Messaggioda Stefania 69 » sab mag 02, 2015 6:50 pm

Io non ce l'ho lo scaldino... abito in una tiepida città di mare.
Ma penso che vadano bene anche felpona e calzettoni...

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Re: Bagni derivativi

Messaggioda Rosanna » lun mag 04, 2015 10:45 pm

Aliruna ha scritto:Il freddo dovrebbe causare il fatto che il corpo per compensare e riscaldare fa affluire una maggiore quantità di sangue? E' un po' lo stesso effetto che si ottiene con la crema del mal di testa di Pesce, che fa affluire il sangue nella zona di applicazione?

Esatto.
Stefania 69 ha scritto:Devo solo organizzarmi un attimo per il discorso di tenere il resto del corpo al calduccio.

Si possono fare anche "asciutti" comodamente sul divano, ossia frizionando leggermente sulla zona inguinale due compresse (cuscinetti) da freezer o due fazzoletti inumiditi con acqua fredda.
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Bagni derivativi

Messaggioda patata » sab mag 30, 2015 3:59 pm

Ho colto al balzo la proposta e sono 4 che li sto facendo. Nell'immediato non vedo miglioramenti dei sintomi, però qualcosa fanno perché se tengo i due cuscinetti freddi per più di 10 min mi viene mal di testa, se non ho lo stomaco ben vuoto mi viene un senso di pesantezza allo stomaco. Vi farò sapere più avanti. Ho intenzione di seguire anche la dieta che l'autrice propone, senza esagerare, partirò dalla colazione.

A dire il vero quando ho incominciato ad avere qualche sintomo uretrale nel 2013 mettevo una dose fredda sulla vulva e stavo meglio perché mi confondeva il dolore e mi addormantavo subito. Però non mi faceva venire mal di testa o pesantezza di stomaco, invece applicando il freddo nelle pieghe inguinali di fianco alla vulva sì.
Poi ho smesso di farlo perché avevo letto sul forum della contrattura e di applicare calore.
Se fai sempre le stesse cose otterai sempre gli stessi risultati.

Re: Bagni derivativi

Messaggioda Rosanna » dom mag 31, 2015 10:51 pm

Il calore apporta maggior afflusso di sangue e quindi di ossigeno. Il freddo locale subito dopo l'aplicazione provocherà di rflesso un feed back negativo per cui il cervello si accorge del freddo in zona pelvica e manderà il segnale di vasodilatare con conseguente maggior afflusso di sangue nella zona. Però è assolutamente fondamentale che il resto del corpo sia ben caldo e che il freddo sia applicato per brevissimo tempo (10 minuti appunto). Se invece il freddo è diffuso o prolungato (come in inverno o in caso di esposizione prolungata all'aria condizionata o al freddo del mare), allora si ha l'effetto opposto: il sangue viene ritirato dalla periferia per essere indirizzato verso gli organi vitali (cuore, cervello e polmoni).
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: Bagni derivativi

Messaggioda patata » mer lug 01, 2015 8:24 pm

E' da un mese che sto facendo i bagni derivativi, dico subito che non ho avuto sollievo dai sintomi di bruciore/dolore a vescica/uretra ma sto continuando a farli perchè è piacevole. Dopo un po di tempo il corpo si è abituato e non sento più il mal di testa dopo 10 minuti, tengo le compresse per un po' poi le sento calde e le tolgo.
Sto anche facendo la colazione indicata dalla stessa persona che ha ideato i bagni derivativi, buonissima! Secondo lei l'accoppiata delle due cose serve a portare in circolo i grassi buoni.
Se fai sempre le stesse cose otterai sempre gli stessi risultati.

Re: Bagni derivativi

Messaggioda iaia1717 » dom dic 27, 2020 12:51 pm

Conosco i bagni derivativi da una vita, ma non li ho mai praticati con costanza.

Mi ha incuriosito però un fatto: una mia collega -che poverina ha avuto una miriade di problemi a livello urogenitale (endometriosi grave e vari interventi, anche in laparotomia)- ha sofferto di cistite cronica per un anno. Ha risolto -a detta sua- grazie ad un omeopata e a una dieta, ma non ho mai approfondito a dire il vero (all’epoca non la conoscevo, si parla di svariati anni fa!).

Fatto sta che ogni tanto ha ancora la cistite e mi aveva parlato di assorbenti da tenere in freezer, a detta sua risolutivi. Li per li non ci ho fatto caso, anche perché non conoscevo ancora il mondo di cistite.info!

In questi giorni ho fatto il collegamento: sicuramente si trattava degli assorbenti in gel consigliati per i bagni derivativi! Purtroppo non sono più in contatto con lei per approfondire, però mi piacerebbe provare! Ho comprato il bikun e anche il libricino con le spiegazioni ma non ho ancora avuto il coraggio di fare dei tentativi. Troppa paura del freddo e della contrattura :? Oltretutto ho scoperto che l’autrice consiglia di indossare questi assorbenti per ore e ore.

La sua teoria sembra essere il contrario della nostra, ossia che i genitali dovrebbero essere sempre tenuti al fresco, com’è per gli animali (che sono ricoperti di pelliccia ovunque tranne che intorno ai genitali). Mah.

Se trovo il coraggio di provare aggiorno questo spazio :):



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