Cisti endonetriosica e rischio che possa scoppiare.

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Cisti endonetriosica e rischio che possa scoppiare.

Messaggioda Ramada » sab ott 07, 2017 3:10 pm

Buongiorno dottore,
Soffro di vulvodinia, al momento in cura con Laroxyl, Etinerv e magnesio. Ho una cisti endometriosica di 5cm. Non avendo ancora idea di quanto tempo possa passare per avere un intervento laparoscopico convenzionato (andrò a Verona per la prima visita) mi chiedo se e cosa succede, o che sintomi dovrei avere, qualora la cisti possa scoppiare. C'è qualcosa che posso fare durante questo periodo di attesa? Grazie

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Re: Cisti endonetriosica e rischio che possa scoppiare.

Messaggioda Nieddu » mer nov 15, 2017 5:27 pm

Buongiorno Ramada
La ringrazio per la sua domanda perchè mi permette di precisare che la vulvodinia non è una patologia isolata. Per mia esperienza si associa ad altre patologie tra cui in particolare l'endometriosi. Una diagnosi differenziale tra le due può essere fatta grazie alle caratteristiche della dispaurenia ossia il dolore che si verifica con il rapporto sessuale. Nella vestibolodinia la dispaurenia è introitale mentre nell'endometriosi è profonda. Per esperienza le posso assicurare che in caso di ipertono del muscolo elevatore dell'ano, nei primi controlli ginecologici, la paziente non riesce a riferire bene il sintomo pertanto non bisogna meravigliarsi se nei controlli successivi possa essere evidenziata un' endometriosi pelvica. Altri sintomi dell'endometriosi sono la dismenorrea, il dolore pelvico cronico e la dischezia nell'endometriosi profonda. In entrambe le patologie è importante valutare la situazione ormonale della paziente. Ormai è comprovato che l'endometriosi è una patologia estrogeno - dipendente. La diagnosi di certezza viene fatta con un esame istologico. Per la diagnosi è importante l'anamnesi, la clinica, l'ecografia transvaginale e la risonanza magnetica con mezzo di contrasto dello scavo pelvico. Aspecifico è il dosaggio del marcatore Ca 125. Nell'attesa dell'intervento le consiglio una dieta priva di carni rosse, pollame, ossalati ed eliminazione dei grassi trans esterificati. Evitare il fumo, l'utilizzo di creme e deodoranti contenenti parabeni e cosmetici che il più delle volte contengono metalli pesanti. Evitare contatti con il bisfenolo A presente nella plastica e prediligere bottiglie in tritano. Le terapie in attesa dell'intervento sono diverse. Personalmente consiglio la somministrazione per via transdermica del progesterone naturale, il palmitoiletanolamide, l'utilizzo di dispositivi ad onde elettromagnetiche pulsate a bassa frequenza oltre le classiche terapie con gli analoghi de lGnRH, progestinici di sintesi, estroprogestinici e dienogest. Si consiglia di evitare attività sportive violente e che determinino vasocongestione pelvica. Nel caso di rottura di cisti endometriosica si ha una sintomatologia di addome acuto per cui è buona norma rivolgersi ad un pronto soccorso ginecologico. Per quanto riguarda la terapia in atto per la vulvodinia mi trova in completo accordo.
Cordiali saluti
Dottor Romualdo Nieddu
Ginecologo e Naturopata



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