uesti attacchi

uesti attacchi

Messaggioda elisa765 » mer ott 21, 2020 2:17 pm

Buongiorno a tutte,
da ieri sono socia di questo forum che tanto mi ha aiutato in questi mesi e che ritengo una cosa utilissima.
Scrivo oggi per la prima volta per raccontare il mio percorso.
La mia storia inizia più di 10 anni fa quando ho 34 anni e sono ancora vergine perchè non riesco ad avere rapporti sessuali.
Io vivo in Sicilia e trovare un ginecologo esperto di vulvodinie e contratture è praticamente impossibile.
La mia fortuna volle che, cercando in rete, trovai un forum che si occupava di vaginismo e lì con l'ausilio delle donne del forum
e con l'ausilio di una guida all'autodilatazione sono praticamente riuscita a guarire da me stessa.
Utilizzando dilatatori di larghezza via via crescente sono riuscita ad educare i muscoli del mio pavimento pelvico e ad avere rapporti sessuali e tutto questo nel giro di soli tre mesi.
Dopo questo percorso con cui ero riuscita a riappropriarmi del mio corpo vivo felice per anni.
Il mio calvario inizia due anni fa. Ero single da circa un anno, perchè la storia con il mio compagno era nel frattempo finita.
Conosco una nuova persona... e subito dopo il primo rapporto sessuale con questa persona mi viene una cistite post-coitale pazzesca che curo con antibiotico. All'antibiotico segue un attacco di candida che il ginecologo mi fa curare con un antimicotico ed entro nella spirale cistite-candida che tutte voi conoscete. Questi di attacchi di cistite candida gli ho curati con antibiotico e antimicotico per fino a febbraio 2019. Inutile raccontare la sofferenza psicologica legata al fatto che mi sentivo una sfiigata destinata ad avere una vita sessuale infelice ... credo che siano sensazioni che qua dentro avete provato tutte. Inoltre quando mi sfogavo con qualcuno per i miei problemi, mi sentivo spesso trattata con sufficienza come se i miei non fossero veri problemi. Capisco che cistite e candida non portano alla morte però sono dei problemi milto invalidanti che possono portare anche alla perdita della gioia di vivere.
Le cose cambiano comunque quando inizia il lockdown. Mi viene un attacco di cistite e mi dico "se comincio a prendere antibiotici mi debilito, e se mi mi becco il coronavirus con un fisico debilitato è la fine." Allora prendo la decisione di lasciare perdere antibiotici e antimicotici e di cominciare a seguire le istruzioni di questo fantastico sito e devo dire che, dopo mesi di perserveranza, la mia situazione è migliorata di netto.
Credo di essere riuscita a debellare la cistite e la candida... ma adesso il problema che mi affligge è un altro.
Durante il lockdown sono stata in smartworking chiusa a casa e , forse anche a causa della tensione e della vita sedentaria, ho cominciato a soffrire di stitichezza e ad avere forti dolori a causa di una ragade.
A giugno mi visito e il chirurgo mi dice che la mia ragade è cronicizzata e mi suggerisce l'operazione. Subisco così questo intervento in cui viene asportata la ragade ma non viene fatta alcuna sfinterotomia. Il post intervento è dolorosissimo anche perchè il medico mi aveva prescritto un antidolorifico molto blando ed il dicloreum da prendere al bisogno. Ogni volta che defecavo avevo dolori fortissimi e subito dopo dovevo fare un'iniziezione di dicloreum. Una mia amica, che aveva subito un intervento simile, mi ha poi spiegato che il dicloreum andava preso la mattina appena svegli proprio per prevenire il dolore ed evitare che la paura del dolore inasprisse ancora di più la contrattura dell'elevatore dell'ano. Seguo il consiglio della mia amica e prendo il dicloreum ogni mattina... non ho più dolore... la contattura si rilassa nel frattempo vado in vacanza e mi accorgo di non avere più bisogno del dicloreum. Ad agosto sono felice perchè penso di avere finalmente debellato tutti i miei problemi dalla cistite alla ragade. Ma la felicità è stata breve. A settembre in seguito ad un episodio di stitichezza si riapre un pochino la ferita e ricomincio ad avere fastidi. Inizia allora un susseguirsi di alti e bassi. Il fondo l'ho toccato la settimana scorsa... torno dal chirurgo che mi ha operato perchè ho ancora dolore a livello perineale... lui sembra quasi infastidito... mi visita senza delicatezza alcuna e mentre io grido per il dolore, lui mi dice "non è vero che soffri" e mi da anche una pacca sul sedere. A fine visita mi dice che la mia ferita non cicatrizza perchè ho l'ano molto contratto e mi prescrive l'uso dei dilatatori anali.
Sono tornata a casa depressa e piena di rabbia perchè ritengo che il comportamento del medico sia stato ai limiti della molestia ...
E' da qualche giorno che ho dolori terribili al momento della defecazione ( a volte mi durano per ore) e sono depressissima.
Ieri ho letto su questo forum che la dottoressa Gariglio ha formato delle osteopate qui nella mia città e ho preso appuntamento con una di loro.
Spero tanto di uscirmene da questa situazione.
Volevo sapere se qualcuna di voi ha avuto problematiche simili
Elisa765

Re: uesti attacchi

Messaggioda Mare73 » mer ott 21, 2020 5:34 pm

Ciao, Elisa, e benvenuta.
Mi dispiace molto per la tua pessima esperienza con il medico di cui parli: forse bisognerebbe consigliargli di cercare lavoro come bovaro, visto che ha la passione per le pacche sulle natiche.
Detto questo, sicuramente il dolore ti farà contrarre, quindi:
1. se hai di nuovo attacchi di dolore pazzeschi, tampona tornando temporaneamente a quello che te lo teneva a bada. Vedo che il Dicloreum è un FANS, quindi immagino che non si possa assumerlo per lunghi periodi, ma adesso è cruciale spezzare il circolo vizioso dolore-contrattura-maggior dolore e così via: dopodiché, quando inizierai a stare un po' meglio, potresti sostituirlo con il Purodefend Urto (qui una scheda del prodotto: https://cistite.info/sponsor/puro.html#purodefend) che, essendo un integratore, non crea resistenze o problemi allo stomaco
2. agisci sul piano del rilassamento.
Intanto benissimo per aver contattato un'osteopata, di sicuro un percorso di manipolazioni con una professionista ti sarà di aiuto. Peraltro, credo che dovresti chiederle di valutarti anche il pavimento pelvico, perché non è affatto escluso che tutta l'area sia in sofferenza per una contrattura muscolare: lì è tutto confinante, si sa. Probabilmente già ci stavi pensando, ma te l'ho detto comunque. Dopodiché, capisco che ora per te sia centrale risolvere il problema della ragade, ma appunto stiamo parlando di zone confinanti.
I dilatatori anali sono un altro valido aiuto, ma non li userei finché la ferita è aperta: per aiutarla a rimarginarsi, puoi combinare l'allantoina, che ripara le microlesioni (ma anche ferite più evidenti) e richiama liquidi nella matrice extracellulare, e la vitamina E spray, che ha potere antiossidante ed elasticizzante per cui riduce l'infiammazione e rende più elastica la mucosa.
A questi prodotti, potresti abbinare anche un miorilassante: ci sono diverse possibilità, da quella naturale del magnesio, a farmaci come l'Expose.
Fondamentali sono anche tutta una serie di esercizi per il rilassamento del pavimento pelvico che puoi mettere in atto in autonomia, come i kegel reverse, la respirazione diaframmatica, lo stretching: ti lascio da leggere l'articolo sulla contrattura pelvica, dove troverai i link ai vari esercizi.
3. importantissimo mantenere l'intestino regolare e avere feci ben formate ma morbide: la stitichezza è deleteria per tutte, ma per te in particolare, così come lo sarebbero gli episodi di diarrea. Anche qui, ci sono diverse cose che puoi fare: fare dei cicli di fermenti lattici orali, eseguire il massaggio al colon, aiutarti con i tanti rimedi naturali contro la stipsi, oltre che curare l'alimentazione.

Re: uesti attacchi

Messaggioda elisa765 » mer ott 21, 2020 6:24 pm

Grazie Mare73!

Il comportamento del dottore è stato in effetti ai limiti dell'inaccettabile e credo anche che la contrattura sia aumentata in seguito al nervosismo accumulato durante la visita. Per il momento voglio cercare di stare serena e di riprendermi, ma nel futuro non so se intraprendere qualche misura contro di lui... anche semplicemente segnalare il suo comportamento scorretto al direttore della struttura dove lavora.
Per qualche giorno ho provato a non prendere anitolorifici e ad usare i dilatatori come aveva detto lui ma ho avuto ovviamente un male cane.
Oggi di mia iniziativa ho iniziato a riprendere il dicloreum perchè mi sono detta che se voglio spezzare il circolo dolore paura contrattura, devo smettere di soffrire....
Ovviamente cercherò di usarlo il meno possibile.
Per quanto riguarda il miorilassante, che tipo di magnesio devo prendere? C'è una marca in particolare o va bene un qualsiasi integratore?
Grazie per i tuoi consigli preziosi. Questo sito è veramente un faro nel buio del dolore... è da gennaio che lo seguo ed è stato preziosissimo sul fronte cistite. Ieri mi sono sentita miracolata quando ho letto che la Gariglio aveva formato delle osteopate nella mia città.
L'osteopata per telefono è stata molto gentile e ha detto che dovremo affrontare il problema a 360 gradi.
Effettivamente credo, come ipotizzi tu, di essere contratta un po' in tutta la zona pelvica... il mio attuale compagno ha detto che quando abbiamo dei rapporti tendo a stringere ed ultimamente ho provato anche un po' di dolore...
Spero di riuscrire presto da questo brutto periodo con tanta buona volonta e col vostro supporto
Elisa

Re: uesti attacchi

Messaggioda Mare73 » mer ott 21, 2020 6:53 pm

elisa765 ha scritto:che tipo di magnesio devo prendere?
Le utenti del forum in genere usano il Magnesio supremo, oppure c'è l'ultimo arrivato, l'innovativo dermomagnesio. E siccome sei socia di cistite.info, puoi comprare entrambi i prodotti (più molti altri utili per le nostre patologie, fra cui alcuni che ti suggerivo sopra) sul sito della farmacia Tili scontati del 20%: ecco come funziona la convenzione con la farmacia Tili.

elisa765 ha scritto:Effettivamente credo, come ipotizzi tu, di essere contratta un po' in tutta la zona pelvica... il mio attuale compagno ha detto che quando abbiamo dei rapporti tendo a stringere ed ultimamente ho provato anche un po' di dolore...
E allora leggiti bene l'articolo sulla contrattura che ti linkavo sopra, per iniziare a capire le dinamiche di base.
Ecco anche un utilissimo protocollo post rapporto, da affiancare all'assunzione di mannosio secondo lo schema di assunzione post-coitale (che trovi qui https://cistite.info/classificazione-de ... ostcoitale)
- applicare una crema lenitiva
- urinare sotto il getto dell'acqua calda nelle prime minzioni post rapporto
- stiramento degli otturatori interni con il pollice (bastano pochi secondi per parte)
- veloce massaggio dei piriformi con la pallina da tennis
- applicare calore (va bene anche un cerotto Thermacare)
- due o tre esercizi di stretching del video di Frizzina
- kegel reverse come se non ci fosse un domani (fai sempre un kr anche durante il rapporto, nel momento della penetrazione)
- respirazione diaframmatica
- leggero massaggio esterno
(per tutto quello che non capisci, usa il tasto "cerca" in alto a destra)

Maledetta contrattura, maledetta ragade

Messaggioda elisa765 » lun nov 30, 2020 4:48 pm

Care tutte,
scrivo questo messaggio in un momento di disperazione.
Credo che questo sia il periodo più buio della mia vita.
Avevo già cominciato a raccontare la mia storia qualche settimana fa.
Ho sempre avuto problemi di contrattura pelvica. In passato ho sofferto di vaginismo
e l'ho superato da sola grazie ad un gruppo di supporto che avevo trovato su internet e
ad una guida sull'autodilatazione.
Adesso, dopo anni in cui pensavo di stare bene, sono ripiombata in un incubo anche peggiore.
Durante il lockdown, complice la vita sedentaria, ho cominciato a soffrire un po' di stitichezza e
si è formata una ragade anale molto dolorosa. A giugno sono stata operata e dopo un post-operatorio
molto dolorosa pensavo di essere finalmente guarita dai miei problemi.
Il medico prima dell'operazione, mi aveva detto che mi avrebbe praticato una parziale sfinterotomia e mi aveva assicurato
che dopo l'operazione non avrei avuto più dolore e che al massimo avrei avuto qualche piccolo fastidio
inferiore alla sofferenza causata dalla ragade. Io ero terrorizzata all'idea della sfinterotomia e di potere diventare incontinente
ma il dolore era tanto che ho deciso di correre questo rischio.
Quando mi dimettono dall'ospedale e mi danno il foglio di dimissioni ho la prima sorpresa.
Sul foglio c'è scritto che ho subito una semplice exeresi della ragade e che non ho avuto alcuna sfinterotomia.
Questa cosa già mi mette in allarme perchè penso: ma se il mio problema è l'ipertono dello sfintere... nel futuro si potranno
formare altre ragadi. Ne parlo col chirurdo il quale mi dice che non c'è stato bisogno di fare la sfinterotomia e che non mi devo preoccupare perchè non si formeranno mai più ragadi. Mi sento perplessa ma decido di fidarmi. Il mese post intervento è dolorosissimo ma alla fine ad agosto sembro essere guarita e mi sento serena.
Da circa settembre sono ripiombata nell'incubo. Ho continui dolori al momenti della defecazione che si possono protrarre anche per ore.
Lo sfintere lo sento contrattissimo. Sono tornata dal chirurgo il quale mi ha visitato e mentre urlavo per il dolore si è permesso di darmi anche una pacca nel sedere dicendomi che non avevo niente e che si era solo leggermente aperta la ferita.
Venerdì scorso sono stata da un'altro chirurgo il quale invece mi ha detto che ho una ragade e che non capisce perchè non mi sia stata fatta la sfinterotomia. Inutile raccontarvi la disperazione in cui sono piombata.
Vado già da una fistioterapista allieva della gariglio la quale sta tentando di farmi passare la contrattura. Al momento pero' mi sta facendo delle manipolazioni solo per via vaginale perchè ho paura a farmi toccare nella zona anale. Da tre giorni ho trovato il coraggio di usare il dilagent, ma ancora non vedo sollievo. Credo sia comunque troppo presto. Domani mi faccio visitare da un terzo chirurgo per chiedere il suo parere e capire se sia il caso di fare un intervento di sfinterotomia, questa volta, spero risolutivo.
Il problema è che adesso io ho un terrore folle di fare un secondo intervento.
Mi dico che forse prima di farmi operare un'altra volta dovrei provare ad insistere un mese con il dilagent ma il dolore è veramente forte e penso di gettare la spugna. Non so che cosa fare e non mi sento capita da nessuno perchè nessuno dei miei parenti e amici ha mai avuto un problema simile e ho paura che mi considerino esagerata.
Ma io in tutto questo ho perso la gioia di vivere e sono veramente giù.
So che in questo sito il problema principale è la cistite, ma magari qualcuna ha avuto anche problemi di questo tipo e vorrei conoscere le vostre esperienze
Elisa

Re: uesti attacchi

Messaggioda signo » gio dic 31, 2020 7:29 pm

Elisa come stai? Hai parlato con il chirurgo? Non me ne intendo ma forse varrebbe prima la pena di tentare con la fisioterapia. Facci sapere come stai :ciao:

Re: uesti attacchi

Messaggioda petalina75 » sab gen 02, 2021 5:42 pm

Ciao, io ho sofferto di ragadi anali per molto tempo, e questo problema risaliva a tanto tempo prima della mia comparsa nel forum come utente...alla fine ho capito che il problema era la contrattura, e che se non avessi risolto quella, le ragadi (come gli altri sintomi), sarebbero sempre tornate. Che sintomi hai esattamente? Le mie ragadi erano perianali molto vicine all'uscita della popo' per intenderci: defecare era una tortura, ed ogni volta che transitavano le feci si infettavano. Per questo bisogna tenere la zona molto pulita, facendo almeno tre bidet caldi al giorno ed usando una crema che rimargini la ferita ed in piu' la disinfetti. Per bidet intendo riempire proprio lo stesso di acqua calda, ed immergere la "zona" per almeno mezz'ora. Io usavo anche i Dilatan, i conetti della farmacia. Io avevo anche un prurito pazzesco e punture di spillo: essendo una zona molto delicata e' difficile che possa guarire in breve tempo, ma non impossibile. Devi fare molto stretchting, e appena possibile anche un trattamento fisioterapico. A me aveva visitato un chirurgo che, con un divaricatore, aveva localizzato la posizione e l'entita' della ragade. E' anche molto importante tenere le feci morbide, mangiando frutta e fibre, perche' ovviamente le feci dure allargano la ferita al loro passaggio. Anche a me avevano parlato di un'intervento, in quanto soffrivo anche di emorroidi, ma poi non ce n'e' stato piu' bisogno. Sono guarita dopo mesi di questi accorgimenti che ti ho elencato, dopodiche' non ho mai piu' avuto problemi. Se hai delle domande ulteriori, sono a disposizione!
Buon Anno, cara! :flower:



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