Un ospite indesiderato al mio matrimonio: E.Coli!
Inviato: mar lug 05, 2016 10:56 pm
Ciao a tutte,
dopo aver passato un mese a leggere le vostre storie e i vostri consigli, che mi hanno aperto la mente e fatto rendere conto di quanti errori ho commesso per ignoranza, ho deciso di scrivere la mia storia sperando di riuscire a uscirne anche grazie alla vostra esperienza.
Ho 33 anni e fino ai 26-27 anni non ho avuto fortunatamente alcun problema di tipo ginecologico o urologico, forse anche perché la mia vita sessuale è iniziata intorno ai 21 anni quindi piuttosto tardi; il primo episodio di candida mi venne appunto a 26 anni, poco dopo aver iniziato a prendere la pillola anticoncezionale – consigliatami dalla mia ginecologa di allora per risolvere un problema di spotting premestruale (primo errore). La prima cura fu con crema gyno canesten e lavande di antimicotico e la candida mi passò abbastanza velocemente. Continuai a prendere la pillola per un anno e mezzo, poi decisi di interromperla perché mi dava frequenti mal di testa, dolori al seno e irritabilità (già ho un carattere abbastanza nervoso di mio, figuratevi con la pillola!). Da allora sono felice di averla smessa e mai più ripresa, anche se lo spotting premestruale non si è mai risolto. Ho sempre avuto invece dei fastidi a livello intestinale, diciamo “banalmente” colon irritabile, cioè mi capita di andare in bagno più spesso del solito anche con qualche episodio di diarrea, ma non ho mai indagato il motivo. Probabilmente dato che sono allergica a diverse piante, spesso sono le allergie crociate che mi causano problemi intestinali.
Proseguendo con ordine, mi capitò in seguito di avere qualche altro episodio di candida con perdite e un po’ di bruciore, curato con Lorenil ovuli. Dal punto di vista sessuale l’intesa con il mio fidanzato (e tra poco marito) è sempre stata ottima, anche se i rapporti, soprattutto nei periodi in cui non avevamo occasione di vederci spesso, erano all’inizio un po’ dolorosi – ci mettevo sempre un po’ a lubrificarmi e a volte ricorrevamo al lubrificante della Durex.
Dopo aver cambiato 2 ginecologhe, l’ultima e mia attuale mi consigliò ad aprile dello scorso anno di fare un tampone vaginale sempre per indagare il problema delle perdite premestruali. Il tampone evidenziò numerose colonie di Proteus mirabilis, flora lattobacillare scarsa e ph 4.9. Credo di aver seguito una cura con Augmentin e Normogin, ricordo vagamente perché non avevo altri sintomi e il tampone successivo era negativo.
Quest’anno invece è iniziato nel peggiore dei modi: vuoi per lo stress dovuto all’organizzazione del matrimonio (a novembre 2015 io e il mio compagno decidiamo che ad agosto 2016 ci sposeremo), vuoi per il periodo lavorativo più intenso del solito, a febbraio mi becco una sinusite esagerata che curo con antibiotici Clavulin e Claritromicina, mi dura per un mese e mezzo (mai successo in vita mia di avere una sinusite così forte nonostante sia pluriallergica ed asmatica). E qui arriva il secondo enorme errore: non coprirmi con fermenti lattici adeguati. Per pigrizia e frettolosità mi sono limitata a prendere degli inutili fermenti da banco, sperando non succedesse nulla. Invece al termine della cura con Clavulin (credo fosse metà marzo all’incirca) inizio ad avvertire prurito e bruciore intimo anche molto forte, a partire dalla zona anale. Provo a fare dei lavaggi con il bicarbonato che mi danno un minimo di sollievo, ma non basta. Scrivo alla mia ginecologa che A DISTANZA sostiene che dopo l’antibiotico mi sia venuta la candida e mi consiglia lavaggi con Pevaryl per una settimana. Notare che il farmacista non voleva darmelo, perché (giustamente dico ora) solo un tampone avrebbe potuto accertare la presenza di candida, ma io insisto (terzo enorme errore). Inutile dire che in quella settimana nulla cambiò, anzi il bruciore esterno diventava sempre più forte, anche di notte, facevo fatica a stare seduta e avevo anche delle perdite molto abbondanti, di colore giallino e odore dolciastro (scusate i dettagli!). A questo punto – siamo a fine marzo - decido di farmi prescrivere dal medico di base un tampone vaginale. Aggiungo che mia madre un paio d’anni fa ebbe un’infezione vaginale da E.coli, con sintomi di dolore pelvico che inizialmente i medici avevano scambiato per problema urologico mentre solo dopo molto tempo individuò la causa reale con il tampone e curandosi con diversi antibiotici riuscì a debellarlo.
Esito del primo tampone: flora bacillare assente, ph 5.5, presenza di escherichia coli sensibile a tutti i principali antibiotici.
D’accordo con la mia ginecologa, inizio con il rinforzo della flora lattobacillare con due scatole di Dicoflor Elle per bocca e una cura con Normogin vaginale per 6 gg e uso per lavarmi vea Intimo al tea tree oil, ma nonostante questo continuo ad avere prurito fortissimo alla vulva, soprattutto la sera, non riesco a resistere dal grattarmi e allevio con una crema all’ossido di zinco, camomilla e calendula di quelle che si usano per il culetto dei bambini. Ho bruciore talmente forte che quando mi pulisco con la carta igienica, dopo qualche secondo sento come delle scosse elettriche… inoltre mi compaiono dei brufoletti in zona perianale al punto che penso si tratti di un’allergia a qualcosa. Inizio a modificare anche le pratiche di igiene intima, cambiando asciugamano tutti i giorni e usando un altro detergente intimo al tea tree oil (che leggendo qui ho capito essere un altro errore, quindi da un mese ho smesso e uso solo acqua e Anonet e mi asciugo con salviette di cotone usa e getta).
(Apro una piccola parentesi: in questo periodo mi capita spesso di avere delle piccole perdite di sangue in zona anale quando vado in bagno e a un certo punto mi era uscita un’emorroide. In farmacia mi hanno dato Fitoroid crema che mi dà sollievo; cerco di mangiare molta verdura per ammorbidire, e ho ridotto molto sia glutine che lattosio e devo dire che da un lato non ho più avuto episodi di diarrea, dall’altro però faccio un po’ più fatica a scaricarmi. In ogni caso non so se le due cose siano collegate, in quanto non ho mai sofferto di emorroidi…)
Passano le settimane e lato prurito nulla sembra funzionare, continuo ad avere una specie di “solletico” che sembra spostarsi dalla zona del clitoride all’interno delle grandi labbra, fino alla zona perineale… quindi mi lascio convincere da mia madre e dal mio medico di base a fare una settimana di cura con antibiotico Bactrim forte (quarto errore madornale). Nel frattempo almeno prendo i fermenti Femelle su consiglio del farmacista.
Finalmente riesco a prenotare una visita dalla ginecologa, che mi vede il 9 maggio e sostiene che internamente è tutto a posto, a livello esterno non si vede nulla, se non lesioni da grattamento che mi consiglia di curare con pasta Alkagin e crema al cortisone Clobesol (quest’ultima l’ho usata solo un paio di volte, abbandonata perché il foglietto illustrativo la sconsigliava per uso perianale!). Mi consiglia di fare un esame delle feci per escludere la presenza di parassiti, l’esame riscontra solo candida albicans (+).
Dato che Alkagin non mi fa passare i sintomi se non momentaneamente, il 20 maggio faccio un nuovo tampone. C’è ancora E. Coli in alta carica, flora lattobacillare assente e ph 5.5. Inoltre il batterio è diventato resistente a diversi antibiotici. Presa dallo sconforto, dallo stress del matrimonio e del lavoro, dal fatto che da mesi non riesco ad avere rapporti con il mio compagno per via del prurito e del fastidio, mi faccio convincere a prendere un nuovo antibiotico: Clavulin (che è lo stesso che ha dato il via a tutto!!! Quanto sono polla??) per ben 2 scatole.
E’ solo durante la cura con l’antibiotico che sono approdata qui nel forum, il quale mi ha veramente illuminato e fatto capire che stavo proprio sbagliando tutto… mi sono ritrovata in molte storie e ho passato dei momenti anche brutti mentre vi leggevo, ma soprattutto è comparsa la voglia di combattere il nemico e di reagire.
Come prima cosa ho preso una scatola di Lenicand, la quale mi è stata di aiuto perché mi sono diminuite di molto le perdite (anzi, ho secchezza a cui reagisco con Vea lipogel) e anche il prurito seppur presente è più gestibile di prima. Ho aggiunto per una settimana ovuli vaginali di Dicoflor Elle che hanno all’interno delle sostanze per abbassare il ph e pensavo mi avrebbero aiutato.
Purtroppo l’ultimo tampone, fatto a metà giugno in un laboratorio diverso (i precedenti li avevo fatti in ospedale) e di cui ho avuto l’esito una settimana fa, era peggio dei precedenti!
Numerose colonie di escherichia Coli ceppo produttore di beta lattamasi a spettro esteso (ESBL).
PH: 6.1 (!!!!)
Flora lattobacillare assente.
Leucociti: +
Il referto dice “Ad eccezione dei carbapenemi, la terapia con beta lattamasi (incluse cefalosporine a spettro esteso, aztreonati e combinazioni con inibitori) potrebbe risultare scarsamente efficace o inefficace anche se in vitro il ceppo appare ancora sensibile a questi farmaci).”
Sul momento mi è preso un fortissimo sconforto perché ho letto che questo tipo di antibiotici lo danno in ospedale, quindi capisco che il mio batterio è diventato davvero un super-batterio… Ho anche paura che l’infezione possa diffondersi ad altri organi.
E come potete capire, il 5 agosto mi sposo e l’8 partirò per il viaggio di nozze ad Aruba e negli USA, 3 settimane in tutto…
Ho scritto subito alla mia ginecologa che molto disponibile mi ha risposto velocemente e mi ha consigliato di attaccare con VSL 3 e Immunogin.
Sono andata in farmacia e anche il farmacista, che di solito è restio a dare antibiotici, è rimasto un po’ spiazzato dall’esito del tampone… Al posto di VSL3 mi ha consigliato di prendere fermenti Enterelle 2 volte al giorno perché contengono degli antagonisti del Coli e su mia proposta, una scatola di bustine Nocist intensive della Specchiasol (contengono 500 mg di D-mannosio come Ausillium, che lui non conosceva).
Nella settimana di ciclo (assorbenti di cotone a gogo) devo dire che i sintomi sono migliorati, così come di notte: mentre dormo non ho prurito.
Il 29 giugno sono riuscita ad andare da un’altra ginecologa per avere un altro parere: il suo studio (in provincia di Bergamo) fa trattamenti per la riabilitazione del pavimento pelvico quindi ho pensato che sarebbe stata in grado di diagnosticare un’eventuale vulvodinia. Durante la visita non ho avuto dolore, mi ha toccato in alcuni punti all’interno della vagina e a parte la pressione non ho sentito nulla. La cosa positiva è stata che mi ha detto di non prendere più assolutamente alcun antibiotico per bocca, a meno di non avere altri sintomi importanti come febbre. Mi ha detto che non ci sono secondo lei fenomeni di tipo irritativo, che il mio prurito è dovuto alla secchezza e alle mucose molto sensibili e che il quadro della vulvodinia è ben diverso (?). Mi ha prescritto:
- Lavaggi con schiuma ginexid (lo faccio la sera quando rientro dal lavoro, di solito nel tardo pomeriggio i sintomi peggiorano)
- Ovuli ginexid per una settimana (ho iniziato quando è finito il ciclo) – so che contengono clorexidina e quindi li sconsigliate, ma avendo flora a 0 ho pensato che peggio di così non poteva andare quindi potevano essere utili per pulire tutto prima di ripristinare la flora
- Fermenti orali Dicoflor Elle per 2 settimane al mese per 4-6 mesi
- Dopo aver finito gli ovuli Ginexid, iniziare Normogin almeno una settimana al mese
- Fermenti per l’intestino (qui mi ha deluso perché secondo lei si assomigliano tutti! Finito Enterelle, in farmacia mi hanno dato Puraflor ma ho letto poi qui che contiene pochi probiotici e lattoferrina, quindi dopo quello passerò a X-flor)
- Lubrificante Lubrivit della Vea da usare anche indipendentemente dai rapporti.
Le ho chiesto anche cosa ne pensava del ph così alto: ha detto che è dovuto all’infezione ma di non preoccuparmi troppo perché il valore del ph è anche molto soggettivo quindi a suo dire non è necessario prendere provvedimenti per abbassarlo (non mi ha convinto). Inoltre le ho chiesto cosa ne pensa delle cure termali per i problemi ginecologici e ha detto che non servono, così come gli integratori per rinforzare il sistema immunitario perché sempre a suo dire non sono supportati da evidenze scientifiche. Mi ha suggerito inoltre di fare un’urinocultura tra qualche mese, anche se ora non ho sintomi su quel fronte (nessuna difficoltà a urinare, no perdite di urina o altro).
Altra cosa, ha trovato un piccolissimo polipo uterino, che nelle altre visite nessuno aveva mai visto, secondo lei è riuscita a vederlo perché essendo nei giorni del ciclo la cavità uterina era più aperta, ma comunque nulla di preoccupante.
Cosa ne pensate? Io alla fine degli ovuli ginexid vorrei fare una settimana di protocollo Miriam e intanto “bombarmi” di fermenti, perché anche se arriverò quasi–casta al matrimonio non voglio certo farmi rovinare la giornata o peggio rinunciare al viaggio di nozze!!!!
Vi ringrazio fin qui di tutto il sostegno che, inconsapevolmente, mi avete dato in questo ultimo mese: mi si è aperto un mondo.
dopo aver passato un mese a leggere le vostre storie e i vostri consigli, che mi hanno aperto la mente e fatto rendere conto di quanti errori ho commesso per ignoranza, ho deciso di scrivere la mia storia sperando di riuscire a uscirne anche grazie alla vostra esperienza.
Ho 33 anni e fino ai 26-27 anni non ho avuto fortunatamente alcun problema di tipo ginecologico o urologico, forse anche perché la mia vita sessuale è iniziata intorno ai 21 anni quindi piuttosto tardi; il primo episodio di candida mi venne appunto a 26 anni, poco dopo aver iniziato a prendere la pillola anticoncezionale – consigliatami dalla mia ginecologa di allora per risolvere un problema di spotting premestruale (primo errore). La prima cura fu con crema gyno canesten e lavande di antimicotico e la candida mi passò abbastanza velocemente. Continuai a prendere la pillola per un anno e mezzo, poi decisi di interromperla perché mi dava frequenti mal di testa, dolori al seno e irritabilità (già ho un carattere abbastanza nervoso di mio, figuratevi con la pillola!). Da allora sono felice di averla smessa e mai più ripresa, anche se lo spotting premestruale non si è mai risolto. Ho sempre avuto invece dei fastidi a livello intestinale, diciamo “banalmente” colon irritabile, cioè mi capita di andare in bagno più spesso del solito anche con qualche episodio di diarrea, ma non ho mai indagato il motivo. Probabilmente dato che sono allergica a diverse piante, spesso sono le allergie crociate che mi causano problemi intestinali.
Proseguendo con ordine, mi capitò in seguito di avere qualche altro episodio di candida con perdite e un po’ di bruciore, curato con Lorenil ovuli. Dal punto di vista sessuale l’intesa con il mio fidanzato (e tra poco marito) è sempre stata ottima, anche se i rapporti, soprattutto nei periodi in cui non avevamo occasione di vederci spesso, erano all’inizio un po’ dolorosi – ci mettevo sempre un po’ a lubrificarmi e a volte ricorrevamo al lubrificante della Durex.
Dopo aver cambiato 2 ginecologhe, l’ultima e mia attuale mi consigliò ad aprile dello scorso anno di fare un tampone vaginale sempre per indagare il problema delle perdite premestruali. Il tampone evidenziò numerose colonie di Proteus mirabilis, flora lattobacillare scarsa e ph 4.9. Credo di aver seguito una cura con Augmentin e Normogin, ricordo vagamente perché non avevo altri sintomi e il tampone successivo era negativo.
Quest’anno invece è iniziato nel peggiore dei modi: vuoi per lo stress dovuto all’organizzazione del matrimonio (a novembre 2015 io e il mio compagno decidiamo che ad agosto 2016 ci sposeremo), vuoi per il periodo lavorativo più intenso del solito, a febbraio mi becco una sinusite esagerata che curo con antibiotici Clavulin e Claritromicina, mi dura per un mese e mezzo (mai successo in vita mia di avere una sinusite così forte nonostante sia pluriallergica ed asmatica). E qui arriva il secondo enorme errore: non coprirmi con fermenti lattici adeguati. Per pigrizia e frettolosità mi sono limitata a prendere degli inutili fermenti da banco, sperando non succedesse nulla. Invece al termine della cura con Clavulin (credo fosse metà marzo all’incirca) inizio ad avvertire prurito e bruciore intimo anche molto forte, a partire dalla zona anale. Provo a fare dei lavaggi con il bicarbonato che mi danno un minimo di sollievo, ma non basta. Scrivo alla mia ginecologa che A DISTANZA sostiene che dopo l’antibiotico mi sia venuta la candida e mi consiglia lavaggi con Pevaryl per una settimana. Notare che il farmacista non voleva darmelo, perché (giustamente dico ora) solo un tampone avrebbe potuto accertare la presenza di candida, ma io insisto (terzo enorme errore). Inutile dire che in quella settimana nulla cambiò, anzi il bruciore esterno diventava sempre più forte, anche di notte, facevo fatica a stare seduta e avevo anche delle perdite molto abbondanti, di colore giallino e odore dolciastro (scusate i dettagli!). A questo punto – siamo a fine marzo - decido di farmi prescrivere dal medico di base un tampone vaginale. Aggiungo che mia madre un paio d’anni fa ebbe un’infezione vaginale da E.coli, con sintomi di dolore pelvico che inizialmente i medici avevano scambiato per problema urologico mentre solo dopo molto tempo individuò la causa reale con il tampone e curandosi con diversi antibiotici riuscì a debellarlo.
Esito del primo tampone: flora bacillare assente, ph 5.5, presenza di escherichia coli sensibile a tutti i principali antibiotici.
D’accordo con la mia ginecologa, inizio con il rinforzo della flora lattobacillare con due scatole di Dicoflor Elle per bocca e una cura con Normogin vaginale per 6 gg e uso per lavarmi vea Intimo al tea tree oil, ma nonostante questo continuo ad avere prurito fortissimo alla vulva, soprattutto la sera, non riesco a resistere dal grattarmi e allevio con una crema all’ossido di zinco, camomilla e calendula di quelle che si usano per il culetto dei bambini. Ho bruciore talmente forte che quando mi pulisco con la carta igienica, dopo qualche secondo sento come delle scosse elettriche… inoltre mi compaiono dei brufoletti in zona perianale al punto che penso si tratti di un’allergia a qualcosa. Inizio a modificare anche le pratiche di igiene intima, cambiando asciugamano tutti i giorni e usando un altro detergente intimo al tea tree oil (che leggendo qui ho capito essere un altro errore, quindi da un mese ho smesso e uso solo acqua e Anonet e mi asciugo con salviette di cotone usa e getta).
(Apro una piccola parentesi: in questo periodo mi capita spesso di avere delle piccole perdite di sangue in zona anale quando vado in bagno e a un certo punto mi era uscita un’emorroide. In farmacia mi hanno dato Fitoroid crema che mi dà sollievo; cerco di mangiare molta verdura per ammorbidire, e ho ridotto molto sia glutine che lattosio e devo dire che da un lato non ho più avuto episodi di diarrea, dall’altro però faccio un po’ più fatica a scaricarmi. In ogni caso non so se le due cose siano collegate, in quanto non ho mai sofferto di emorroidi…)
Passano le settimane e lato prurito nulla sembra funzionare, continuo ad avere una specie di “solletico” che sembra spostarsi dalla zona del clitoride all’interno delle grandi labbra, fino alla zona perineale… quindi mi lascio convincere da mia madre e dal mio medico di base a fare una settimana di cura con antibiotico Bactrim forte (quarto errore madornale). Nel frattempo almeno prendo i fermenti Femelle su consiglio del farmacista.
Finalmente riesco a prenotare una visita dalla ginecologa, che mi vede il 9 maggio e sostiene che internamente è tutto a posto, a livello esterno non si vede nulla, se non lesioni da grattamento che mi consiglia di curare con pasta Alkagin e crema al cortisone Clobesol (quest’ultima l’ho usata solo un paio di volte, abbandonata perché il foglietto illustrativo la sconsigliava per uso perianale!). Mi consiglia di fare un esame delle feci per escludere la presenza di parassiti, l’esame riscontra solo candida albicans (+).
Dato che Alkagin non mi fa passare i sintomi se non momentaneamente, il 20 maggio faccio un nuovo tampone. C’è ancora E. Coli in alta carica, flora lattobacillare assente e ph 5.5. Inoltre il batterio è diventato resistente a diversi antibiotici. Presa dallo sconforto, dallo stress del matrimonio e del lavoro, dal fatto che da mesi non riesco ad avere rapporti con il mio compagno per via del prurito e del fastidio, mi faccio convincere a prendere un nuovo antibiotico: Clavulin (che è lo stesso che ha dato il via a tutto!!! Quanto sono polla??) per ben 2 scatole.
E’ solo durante la cura con l’antibiotico che sono approdata qui nel forum, il quale mi ha veramente illuminato e fatto capire che stavo proprio sbagliando tutto… mi sono ritrovata in molte storie e ho passato dei momenti anche brutti mentre vi leggevo, ma soprattutto è comparsa la voglia di combattere il nemico e di reagire.
Come prima cosa ho preso una scatola di Lenicand, la quale mi è stata di aiuto perché mi sono diminuite di molto le perdite (anzi, ho secchezza a cui reagisco con Vea lipogel) e anche il prurito seppur presente è più gestibile di prima. Ho aggiunto per una settimana ovuli vaginali di Dicoflor Elle che hanno all’interno delle sostanze per abbassare il ph e pensavo mi avrebbero aiutato.
Purtroppo l’ultimo tampone, fatto a metà giugno in un laboratorio diverso (i precedenti li avevo fatti in ospedale) e di cui ho avuto l’esito una settimana fa, era peggio dei precedenti!
Numerose colonie di escherichia Coli ceppo produttore di beta lattamasi a spettro esteso (ESBL).
PH: 6.1 (!!!!)
Flora lattobacillare assente.
Leucociti: +
Il referto dice “Ad eccezione dei carbapenemi, la terapia con beta lattamasi (incluse cefalosporine a spettro esteso, aztreonati e combinazioni con inibitori) potrebbe risultare scarsamente efficace o inefficace anche se in vitro il ceppo appare ancora sensibile a questi farmaci).”
Sul momento mi è preso un fortissimo sconforto perché ho letto che questo tipo di antibiotici lo danno in ospedale, quindi capisco che il mio batterio è diventato davvero un super-batterio… Ho anche paura che l’infezione possa diffondersi ad altri organi.
E come potete capire, il 5 agosto mi sposo e l’8 partirò per il viaggio di nozze ad Aruba e negli USA, 3 settimane in tutto…
Ho scritto subito alla mia ginecologa che molto disponibile mi ha risposto velocemente e mi ha consigliato di attaccare con VSL 3 e Immunogin.
Sono andata in farmacia e anche il farmacista, che di solito è restio a dare antibiotici, è rimasto un po’ spiazzato dall’esito del tampone… Al posto di VSL3 mi ha consigliato di prendere fermenti Enterelle 2 volte al giorno perché contengono degli antagonisti del Coli e su mia proposta, una scatola di bustine Nocist intensive della Specchiasol (contengono 500 mg di D-mannosio come Ausillium, che lui non conosceva).
Nella settimana di ciclo (assorbenti di cotone a gogo) devo dire che i sintomi sono migliorati, così come di notte: mentre dormo non ho prurito.
Il 29 giugno sono riuscita ad andare da un’altra ginecologa per avere un altro parere: il suo studio (in provincia di Bergamo) fa trattamenti per la riabilitazione del pavimento pelvico quindi ho pensato che sarebbe stata in grado di diagnosticare un’eventuale vulvodinia. Durante la visita non ho avuto dolore, mi ha toccato in alcuni punti all’interno della vagina e a parte la pressione non ho sentito nulla. La cosa positiva è stata che mi ha detto di non prendere più assolutamente alcun antibiotico per bocca, a meno di non avere altri sintomi importanti come febbre. Mi ha detto che non ci sono secondo lei fenomeni di tipo irritativo, che il mio prurito è dovuto alla secchezza e alle mucose molto sensibili e che il quadro della vulvodinia è ben diverso (?). Mi ha prescritto:
- Lavaggi con schiuma ginexid (lo faccio la sera quando rientro dal lavoro, di solito nel tardo pomeriggio i sintomi peggiorano)
- Ovuli ginexid per una settimana (ho iniziato quando è finito il ciclo) – so che contengono clorexidina e quindi li sconsigliate, ma avendo flora a 0 ho pensato che peggio di così non poteva andare quindi potevano essere utili per pulire tutto prima di ripristinare la flora
- Fermenti orali Dicoflor Elle per 2 settimane al mese per 4-6 mesi
- Dopo aver finito gli ovuli Ginexid, iniziare Normogin almeno una settimana al mese
- Fermenti per l’intestino (qui mi ha deluso perché secondo lei si assomigliano tutti! Finito Enterelle, in farmacia mi hanno dato Puraflor ma ho letto poi qui che contiene pochi probiotici e lattoferrina, quindi dopo quello passerò a X-flor)
- Lubrificante Lubrivit della Vea da usare anche indipendentemente dai rapporti.
Le ho chiesto anche cosa ne pensava del ph così alto: ha detto che è dovuto all’infezione ma di non preoccuparmi troppo perché il valore del ph è anche molto soggettivo quindi a suo dire non è necessario prendere provvedimenti per abbassarlo (non mi ha convinto). Inoltre le ho chiesto cosa ne pensa delle cure termali per i problemi ginecologici e ha detto che non servono, così come gli integratori per rinforzare il sistema immunitario perché sempre a suo dire non sono supportati da evidenze scientifiche. Mi ha suggerito inoltre di fare un’urinocultura tra qualche mese, anche se ora non ho sintomi su quel fronte (nessuna difficoltà a urinare, no perdite di urina o altro).
Altra cosa, ha trovato un piccolissimo polipo uterino, che nelle altre visite nessuno aveva mai visto, secondo lei è riuscita a vederlo perché essendo nei giorni del ciclo la cavità uterina era più aperta, ma comunque nulla di preoccupante.
Cosa ne pensate? Io alla fine degli ovuli ginexid vorrei fare una settimana di protocollo Miriam e intanto “bombarmi” di fermenti, perché anche se arriverò quasi–casta al matrimonio non voglio certo farmi rovinare la giornata o peggio rinunciare al viaggio di nozze!!!!
Vi ringrazio fin qui di tutto il sostegno che, inconsapevolmente, mi avete dato in questo ultimo mese: mi si è aperto un mondo.