da stella80 » mar ott 13, 2020 10:15 pm
Un caro saluto a tutte voi.
Ho deciso di condividere la mia storia per cercare confronti e soluzioni definitive al mio problema. Da qualche anno la cistite è diventata il mio incubo. Prima ne soffrivo sporadicamente ora purtroppo è diventata una costante infelice nella mia vita che pregiudica il mio benessere psicofisico e la mia felicità. Prima di narrare la mia storia vorrei aggiungere un aneddoto sempre correlato alla sfera ginecologica. Ho sempre sofferto in maniera invalidante di dolori mestruali (classificati dai medici come endometriosi) ho subito un intervento di cisti ovariche in versamento e aderenze pelviche e ho dovuto sopportare tre aborti, di cui uno con doppio intervento di raschiamento. Insomma la mia vita è sempre stata minata da sofferenze atroci e dolori indicibili. Dopo decenni di lacrime e sconfitte sono rimasta incinta del mio meraviglioso bambino, gravidanza che sono riuscita a portare avanti solo grazie a 9 mesi di iniezioni di progesterone, sostanza che non so se abbia modificato qualcosa nel mio corpo.
Da quando ho partorito (ahimè con un parto cesareo), così come mi avevano pronosticato gli specialisti, i miei dolori mestruali sono tornati alla normalità, ho ancora male ma posso affrontare una vita normale.
Nel contempo però dopo aver superato una gravidanza difficilissima durante la quale ho dovuto astenermi da rapporti, quando ho ripreso la mia vita sessuale con il mio compagno la cistite ha fatto capolino portandomi nuovi problemi.
Premetto che seguo un'alimentazione sana e salutare, alimentazione che ho seguito anche per lenire i miei problemi di dismennorea. Non mangio latticini (soltanto ogni tanto formaggi di capra o pecora), utilizzo pasta integrale e riso, carni rosse nulla solo carni bianche e solo tacchino, vitello e agnello. Non mangio caramelle, chewing gum e dolci industriali né cioccolato, cerco di evitare gli zuccheri e bevo con costanza tisane di malva (come consigliatomi dal ginecologo) e almeno 2 litri al dì di acqua naturale e tisane. Assumo tutti i giorni magnesio, vitamina D e E, propoli e ciclicamente oligoelementi zinco e rame.
La cistite che mi attanaglia mi provoca dei dolori così forti da sentirmi quasi di svenire, ho i brividi come se avessi la febbre a 40(febbre non ne ho in realtà) e trascorro le ore di attacco acuto sul water perché il bruciore nella minzione e la sensazione di pesantezza e dolore vescicale non mi consentono di stare altrove. Talvolta mi addormento sul wc con un cuscino sulle gambe. La cistite è sempre accompagnata da attacchi di dissenteria.
Dopo mesi di osservazione ho collegato gli episodi di cistite al rapporto sessuale (a conferma di ciò aggiungo che durante la mia gravidanza senza alcun rapporto fisico non ho mai avuto cistiti) . La periodicità degli attacchi purtroppo si è accorciata, da annuali a trimestrali.
L'unico farmaco ahimè capace di alleviare in poco tempo quelle atroci sofferenze è il Ciproxin 500, che ho sempre preso ovviamente in associazione a probiotici. Tutto il resto Cistalgan, Monuril e bustine erboristiche di cranberry non mi hanno mai aiutato. Forse lo avrebbero fatto nel tempo ma io non sopportavo più quel dolore atroce.
Lontano dagli attacchi di cistite sto benissimo, urino frequentemente e naturalmente senza alcun bruciore o pressione, vado regolarmente in bagno ogni mattina dopo la colazione. Talvolta quando non tollero qualche cibo ho attacchi di dissenteria ma seguendo il regime alimentare elencato prima non ne soffro spesso. Utilizzo il calore sempre sia per dolori muscolari sia per dolori mestruali ed ora grazie ai vostri consigli anche per la cistite con enormi benefici.
Da 4 mesi ho scoperto il D-mannosio (uso solitamente l'Urogyn) ed ho cominciato ad usarlo costantemente assieme a probiotici e tisane di malva e a un gel lubrificante anch'esso contenente D-mannosio. La cura ha funzionato un paio di volte ma ha fallito in altre occasioni purtroppo.
Il penultimo episodio a giugno 2020 in concomitanza con un'intossicazione alimentare durante il quale l'esame delle urine ha rilevato il batterio Escherichia coli (10000CFU/ml)ma non so se attribuibile all'intossicazione.
Addentrandomi nei forum alla ricerca di una soluzione definitiva trovo la vostra associazione e mi addentro in una lettura attenta e decido di seguire il Protocollo Miriam e il protocollo per la cistite post coitale. Acquisto tutto ciò che serve X-Flor, Immunodefend, Vitagyn C, Gynocanesflor e Kelairon. Non acquisto il D-mannosio da voi indicato perché avevo in casa una miriade di confezioni di Urogyn e utilizzo per l'uso locale vitamina E lo spray della Vea e nel momento in cui è terminato l'olio di mandorle.
A settembre 2020 l'applicazione del metodo cistite post coitale (assunzione D-mannosio pre e post rapporto e urina pre e post più assunzione di liquidi oltre i 2 lt il giorno dopo) e l'utilizzo di un gel lubrificante contenente D-mannosio mi da' un ottimo risultato senza alcun episodio.
Nei giorni a seguire provo solamente un po' di prurito intimo e delle perdite simili a Candida ma non bianche e abbondanti che sono riuscita a lenire con l'uso di Kelairon e Gynocanesflor.
Su indicazione del ginecologo decido di eseguire un tampone cervico-vaginale per la ricerca della Clamidia e su consiglio del medico di base estendo la ricerca anche a gonorrea, mycoplasmi, trichomonas con il risultato negativo su tutte le indagini. La rilevazione del mio ph vaginale è di 4.8.
Proseguo quindi con il protocollo Miriam trascurando però la lavanda con lo yogurt e con il D-mannosio per questioni di tempo in quanto sono pure impegnata con l'allattamento e la cura del mio bambino di 7 mesi.
Il ginecologo che mi segue mi prescrive i probiotici #Vsl3, infusi di malva e esame urine completo con coltura una volta al mese.
Mi attivo anche basandomi sui suoi consigli facendo quindi collimare il protocollo Miriam assieme alle indicazioni dello specialista.
Purtroppo nonostante tutto, i primi di ottobre sempre a seguito di un rapporto mi ammalo nuovamente di cistite. Avverto dei fastidi ma spero che non siano quelli, allora cerco di alleggerire i sintomi con tisane di malva e assumendo D-mannosio ogni 2\3 ore.
Ahimè non riesco a scampare nuovamente a questa maledetta gogna.
Contatto disperata il mio ginecologo in piena notte il quale mi consiglia di raccogliere le urine da conservare per il mattino seguente, continuo ad assumere D-mannosio (avendo terminato l'Urogyn inizio il Dimann daily di Natura Diretta contenente oltre a D-mannosio anche GAG e MSM, assumendo fino a 6 pastiglie, in quanto una compressa conteneva solo 250 mg).
Ma il dolore che mi attanaglia è atroce, avverto un freddo allucinante e brividi e non riesco ad alzarmi dal water.
Non voglio però assumere il Ciproxin per non vanificare tutti i miei sforzi ma il dolore è troppo devastante. Decido allora di prendere un Monuril. Sto male ma mi sforzo a staccarmi dal bagno. Decido di dormire sul divano per non disturbare il mio bambino e il mio compagno. Dormo con lo scaldotto tra le gambe e riesco a riposare qualche ora.
Al risveglio sono devastata, ogni volta la cistite mi investe come una tempesta, minando il mio benessere. Il mio morale è a terra ma devo farmi forza per mio figlio.
Torno al protocollo per gli attacchi acuti e integro con l'integratore che mi prescrive il ginecologo, Peacist 600attack. Sto poco meglio ma mi trascino questi sintomi e una forte pressione vescicale.
Sto attendendo l'esito della coltura così da individuare l'eventuale batterio.
Non so se soffro di contrattura o vulvodinia, so solo che da quando sono rimasta incinta, non so se l'astinenza di quasi un anno abbia atrofizzato il mio apparato, la cistite compare quasi sempre in concomitanza con i rapporti.
Anche durante la gravidanza e il travaglio provavo dolore durante le visite di controllo.
Non so se sia stato anche il mio stato di stasi lontana dallo sport e dall'attività motoria dovuto alla gravidanza.
Non so sono disperata, ho seguito tutti i vostri consigli.
L'ultima coltura delle urine riporta ph pari a 7.0, albumina 15 (valore di riferimento 0-5), emoglobina 0,75 (valore di rif. 0,00/0,00), esterasi leucocitaria +++, nitriti positivi, emazie 902 (valore di rif 0/15), leucociti 574 (valore di rif. 0/20), batteri numerosi, flora polimicrobica in alta carica. Isolamento di più di due specie batteriche.
L'esito colturale è a dir poco disastroso. In calce all'esame leggo però "individuati più di due ceppi di batteri, possibile contaminazione del campione".
Mando subito l'esito al ginecologo il quale mi dice di interrompere l'assunzione di tutti gli integratori e di tutto quello che prendo per supportarmi (vedi elenco precedente), consigliandomi di rifare l'esame unitamente ad un'ecografia dei reni e delle vie urinarie.
Nel frattempo convivo da quasi 10 giorni con un prurito misto a bruciore, non intenso come quello della cistite ma comunque fastidioso, sintomo che non ho mai avuto in vita mia. Avendo dovuto interrompere tutto per poter rifare l'urino coltura riesco a lenire un po' il fastidio con bidet tiepidi e tisane di malva. Ma il fastidio va e viene.
Sicuramente correlo i miei episodi di cistite al rapporto anche se questo ultimo attacco durante il quale non ho usato Ciproxin come solitamente faccio, sembra abbia degli strascichi, quali bruciore e un po' di prurito, che prima non ho mai avuto. Lo stress e la fatica di allevare il mio bambino di certo non agevolano il mio stato di salute. E oltre a ciò il mio sistema immunitario non mi è di supporto, essendo un soggetto piuttosto cagionevole.
Ho ritirato la nuova coltura delle urine che riportano ph 6.0 (vdr 5.0/6.5), niente nitriti e leucociti, ma evidenziano un'emoglobina pari a 0.06 (vdr 0.00/0.00). L'analisi del sedimento urinario riporta "alcuni batteri, non si osservano emazie integre".
Mi sottopongo quindi all'ecografia dell'addome inferiore e all'analisi delle vie urinarie che da esito negativo. L'urologo che ha eseguito l'esame mi ha dato un vademecum con una serie di consigli per evitare cistiti recidive o comunque infiammatorie, sottolineando che se di natura batterica da curare con l'antibiotico.
Si consigliano cicli di 30gg con 1 cp di lattoferrina (sostanza già presente nell'Xflor che già uso) e il solito D-mannosio max 2cp al giorno, Pea (Palmitoiletanolamide) 1 cp mattino e 1 sera, che contrasta il dolore neuropatico cronico e polline di fiori, 1cp 2 volte al giorno per 15 gg quindi 1 cp (Deprox o similari), con potere antinfiammatorio e antispastico. Ovviamente tisane e infusi di mirtillo rosso, betulla pendula, verga d'oro, ortosifon e uva ursina (1 litro al giorno per 15gg).
Ovviamente liquidi a go go, assieme al succo di aloe vera che aiuta a disinfiammare le vie urinarie.
Come consigli di vita si sottolinea di non trattenere la minzione, di non eccedere con cioccolato, cibi piccanti, spezie, carne di maiale e insaccati (alimenti che già ho escluso dalla mia vita da 10anni),così come l'abolizione degli alcolici. Evitare sport traumatici ma prediligere nuoto, corsa, ginnastica.
Mantenere un ph vaginale prediligendo alimenti quali yogurt, limone (che io avevo eliminato perché avevo letto che il limone potesse irritare le vie urinarie), succo di mirtillo, edamame, semi di lino, avocado l, semi di zucca, patate dolci. E diminuire invece gli zuccheri (consiglio che già applico da una vita).
E per l'igiene intima l'urologo consiglia il Tea three oil (4ggtt in acqua tiepida per il bidet), che voi però avete sconsigliato e l'uso di mutande di cotone.
Spero di aver sintetizzato a pieno la mia situazione e spero che ciò che sto condividendo possa aiutare tutte noi.
Io ricomincerò con il protocollo cistite post coitale e con i consigli dell'urologo, con la speranza di non ammalarmi nuovamente. Ormai avere rapporti con il mio compagno e padre di mio figlio è diventato un incubo. Vivo con il calendario alla mano, stando attenta a non far coincidere il rapporto con eventi importanti o impegni improrogabili. Ma vivere così è davvero frustrante. Ringrazio tutti coloro che hanno creato questa Onlus, perché non sentirsi sole e trattate come visionarie fa bene allo spirito.
Un abbraccio grande a tutte voi donne che lottate ogni giorno.
Grazie in anticipo per consigli, osservazioni e confronti