Ciao Camilla!
Intanto mi fa tanto piacere se hai ricavato incoraggiamento dai miei messaggi. Alla fine penso che il forum serva anche per quello.
Ci tenevo a dirti però che, nonostante sia giusto assecondare atteggiamenti positivi per incoraggiare ad affrontare la situazione al meglio, credo anche sia normale avere paura e delle giornate altamente di merda!
Il sorriso finto non serve a nessuno. Far finta di essere felice quando ti senti morire lo trovo altamente inutile. Quindi, avendo letto i tuoi ultimi post, posso capirli. Dobbiamo cercare di essere positive per noi stesse ma soprattutto capirne il motivo, altrimenti l'atteggiamento non cambierà mai. Scrivere " Oggi, sto bene, che bello! " ? Mentre pensi "che vita di merda", onestamente credo non serva a niente. È normale che tutte le ragazze qui cerchino di tirarti su e di farti reagire ma, in fin dei conti, il pensiero di " Che campo a fare così " , penso l'abbiano avute tutte. Proprio per questo, essendoci passate cercano di consigliare l'atteggiamento giusto per affrontare la patologia.
Ovvio è che la giornata da schifo, piena di paure e frustrazione sia normale.
Io, prima di vedere Galizia, di avere diagnosi e cura, passavo le giornate a piangere sperando che arrivasse presto la notte per dormire. Almeno nei sogni stavo bene. A trentanni, quando suona la sveglia non dovresti pensare "oddio anche oggi devo affrontare un'altra giornata di merda". Spesso, mi sono guardata allo specchio deformata dai pianti promettendomi una vita normale. Alla fine è vero, non ho mollato. Ma ho passato giornate intere su internet, ho guardato con invidia le ragazzine con i jeans, e spesso, quando i bruciori e i dolori sembravano arrivarmi al cervello e mi ritrovavo a piangere sul water per ore, fino a che mio marito non mi alzava di peso, ho pensato ma io così come posso vivere? Sono arrivata a dire a mio marito di farsi la vita con un'altra donna perché così gli avrei dato solo sofferenza.
Il dolore ti uccide. Ti spoglia. Io mi sono sentita così vulnerabile da non riconoscermi più.
Capisco che consigliarti "non ti far prendere dal panico " quando vorresti farti aprire in due pur di avere un attimo di tregua, non sia facile da applicare. Però le ragazze qui hanno passato esattamente le stesse cose e quello che cercano di dirti è che, il dolore a la frustrazione non te la può togliere nessuno ma che con la pazienza se ne può uscire. In qualche modo ce la possiamo fare. Il panico lo sai anche tu che peggiora le cose.
Anche se io da un pò sto meglio ho delle giornate che penso" Oddio mio che palle non ce la posso fare". Ma tu vuoi rimanere così tutta la vita? Io sinceramente no. Fortunatamente abbiamo una diagnosi e qualcosa da cui partire, cercando di essere fiduciose e vivere quando stiamo un pochino meglio.
Quando poi ci saranno le giornate di merda e la forza viene meno, passa qui e avrai una spalla su cui piangere.
Sentirsi dire andrà tutto bene è sempre bello (che è diverso dal essi felice e spensierata per forza). Non dobbiamo convincerci di stare bene ma essere consapevoli che abbiamo un'altra possibilità di vivere una vita normale.
Nel frattempo, tra un pianto e l'altro ci impegnamo per guarire da questa cazzo di malattia
Non ti sentire sola, condividiamo le stesse paure e la stessa voglia di riavere una vita normale. E alla fine, se fossimo state fortunate a capire che niente di quello che abbiamo nella vita è scontato?