Cistite e disperazione

Salve a tutte! Sono molto entusiasta di essere "approdata" su questo forum ricco di numerosi spunti di riflessione e soprattutto di storie che mi fanno sentire meno sola e mi danno ancora un barlume di speranza in questo dramma. Ho 25 anni e da tre combatto contro la mia cistite (non so ancora di che tipo). Premetto di non aver mai avuto problemi legati alla cistite prima di tre anni fa, poi da febbraio 2016 l'inizio del calvario. Avverto dei forti dolori tra il fianco destro ed i reni, vado al pronto soccorso e mi ricoverano per pielonefrite acuta al rene destro. Sono stata ricoverata per una settimana, poi dimessa con completa risoluzione del focolaio nefritico..e nel frattempo, fino ad aprile 2016, ho seguito la terapia con ciproxin. Da li, inizio a monitorarmi attraverso l'urinocoltura poichè, non avendo mai avuto sintomi, era l'unico mezzo per capire se ci fosse la presenza di batteri nelle urine. Così, puntualmente all'incirca ogni tre quattro mesi, urinocultura positiva da e. coli, ciclo di antibiotici e cosi via.. fino ad arrivare a febbraio 2019, quando ho effettuato l'ultimo ciclo antibiotico, in quanto spaventata dalla resistenza che avevo sviluppato verso la maggior parte di essi nei tre anni. Dunque, dopo la cura antibiotica, a marzo finalmente l'urinocoltura negativa, tampone vaginale negativo con ph 4.6 e nel frattempo assunzione di vaccino apposito per gli e.coli: UROVAXOM per via orale ogni giorno per tre mesi. A maggio effettuo pup test con seguente diagnosi: "prelievo valutabile ma limitato dalla presenza di granulociti che oscurano la componente epiteliale, no lesioni ne malignità, alterazioni cellulari reattive riferibili a infiammazione compresa la riparazione tipica"). Ero contenta perchè tutto sembrava andare per il meglio, riponevo nel vaccino tutte le mie ultime speranze e a giugno termino il trimestre vaccinale. Faccio passare l'estate ed a settembre decido di monitorarmi con urinocoltura... ancora una volta positiva da e.coli (10*6 UFC/mL e 683 batteri), l'unica nota positiva fu che riacquistai la sensibilità ad un paio di antibiotici ai quali ero diventata resistente (non so se sia stato merito del vaccino). Fatto sta che, dopo tre anni, questa volta decido di non curarmi con antibiotici per paura della resistenza, anche perchè se non individuavo le cause, la cura era più che inutile! A questo punto arrivata su questo sito ho iniziato ad assumere d mannosio in polvere da un mese, seguendo la terapia di mantenimento della batteriuria asintomatica. Purtroppo, oggi ritiro la mia urinocoltura che risulta ancora positiva da e.coli con 10*5 UFC/mL , 946 u-batteri e questa volta sono presenti anche 30 leucociti. Insomma sono esausta, preoccupata, scoraggiata.. sembra che per il mio caso non ci sia una soluzione. Ovviamente cerco di bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, sono attenta all'igiene intima (ho eliminato detergenti intimi come da voi consigliato). Non ho sintomi come dolore o impellenza urinaria, ma talvolta ho la sensazione di non svuotare completamente la vescica, raramente avverto pesantezza al ventre, mentre spesso avverto prurito vulvare e presenza di abbondante muco bianco giallastro (sospettavo che gli ultimi due sintomi potessero essere legati alla candida ma dal tampone e dal pup test non hanno trovato nulla). Cosa mi consigliate? Ho il terrore che possa finire di nuovo in ospedale per pielonefrite...